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Autore: MikuSama    10/01/2013    0 recensioni
[Seconda classificata al contest "Of tears and Stories" indetto da EndlessBlue]
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Ecco, il mio viso è rivolto a te.
Guardami, Light.
Guardami per la prima volta senza veli.
Con i miei capelli color nocciola, con i miei occhi castani, con un maglione e un paio di pantaloni.
Guardami attentamente, perché è la prima è l’ultima volta che mi faccio vedere senza né tinta, né lenti a contatto, né trucchi, né gioielli, né abiti firmati.
[...]
Adesso, se non ti dispiace, vado a prepararmi.
Vado a ritornare la solare e carina Misa Amane con i suoi simpatici codini biondi.
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Ordunque , ecco a voi una shot tutt'altro che felice.
Spero che vi piaccia
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Misa Amane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi avevano dato la notizia della tua morte molto tempo dopo.
Me lo ricordo, sai. Era il quindici febbraio, e tu eri morto il ventotto gennaio.
Me l’hanno detto il giorno dopo San Valentino…
 
Sorrido.
 
Guardo il cielo.
 
Ecco, il mio viso è rivolto a te.
Guardami, Light.
Guardami per la prima volta senza veli.
Con i miei capelli color nocciola, con i miei occhi castani, con un maglione e un paio di pantaloni.
Guardami attentamente, perché è la prima è l’ultima volta che mi faccio vedere senza né tinta, né lenti a contatto, né trucchi, né gioielli, né abiti firmati.
 
Guardami.
 
Hai guardato?
Spero di sì.
 
Bene, sono contenta: finalmente mi hai visto come Madre Natura mi ha fatto.
Adesso, se non ti dispiace, vado a prepararmi.
 

Vado a ritornare la solare e carina Misa Amane con i suoi simpatici codini biondi.

 
È la mattina di San Valentino, Light.
Te lo voglio ricordare perché sono sicura che, indaffarato come sarai, persino nell’altro mondo, te lo sarai dimenticato.
 
Domani passerà un anno da quando ho saputo della tua morte.
 
Ogni giorno mi chiedo come io faccia a vivere sapendo che tu non ci sei.
 
Sai, per molto tempo sono stata estremamente depressa.
Te lo sto dicendo perché so che da lassù tu non mi avrai minimamente calcolato, e sono sicura che non lo stai facendo nemmeno ora. Ma te lo dico lo stesso perché, mi conosci, non so arrendermi.
 
…Forse.
 
Sono stata per otto mesi chiusa in casa. Non vedevo la luce del sole se non quelle volte che riusciva a intrufolarsi tra le tende che per un motivo o per un altro non erano state chiuse abbastanza.
E non sto scherzando: dato che non andavo a fare la spesa, tutti i giorni mangiavo schifezze consegnate che ora solo al pensiero vomiterei.
 

…Sono ingrassata un po’.

 
Però credo che mi abbia fatto bene quell’essere, per un po’, una specie di hikikomori, quelle persone che non escono mai di casa e stanno tutto il tempo davanti ad un pc.
Ho trovato una sorta di armonia.
Ho fatto un attento esame di coscienza.
Sono arrivata alla verità più profonda.
 
Io ti amavo.
 
Tu no.
 
Ecco dov’era l’errore.
Era un continuo rifiuto, il tuo.
Ogni giorno ti davo il mio amore e ogni giorno questo scivolava sulla tua pelle come acqua su una busta di plastica.
 
È ovvio, dirai tu.
 
Lo sapevo anch’io che tu non mi amavi, l’ho sempre saputo.
 
Ma ammetterlo, sai, è tutt’altra cosa.
Io sapevo di non essere corrisposta e non mi importava.
Ora so di non essere stata corrisposta e mi è importato.
Mi è importato tantissimo.
 
Sono felice, Light.
Ora che finalmente ho raggiunto questa verità, ho anche raggiunto un’altra verità.
Ho vissuto gli ultimi sette anni come se non l’avessi fatto.
 
Mi sento così… vuota.
 
E non solo nel cuore: Mi ricordo pochissimo e di pochissime cose.
Mi ricordo ad esempio che siamo andati a Los Angeles.
Mi ricordo vagamente che ti aiutavo... ma in cosa?
Ho ricordi sparsi che non riesco a collegare, se non in una cosa:
tutti riguardavano te.
 
Ma alla fine, tutto della mia vita riguarda te.
Direi che il nostro destino è stato legato da quando…
Da quando?
Da quando ti ho visto per la prima volta e inspiegabilmente conoscevo il tuo nome?
O addirittura da quando Kira uccise l’assassino dei miei genitori?
 
Io penso che i nostri destini siano stati legati fin dalla nostra nascita.
Era…destino, appunto.
 

…Ecco, con il trucco ho finito. La tinta è a posto, adesso manca solo il vestito…

 
Sono così felice, Light. Non vedo l’ora.
 
Ritornando al discorso di prima, Light, quell’esame di coscienza mi ha aperto gli occhi.
E non solo: ho scoperto lati di me che non conoscevo.
Ho imparato ad amare la solitudine.
 
Tra le tante cose che ho scoperto, ho capito anche che la solitudine è la cosa più bella in assoluto.
 
La solitudine e il silenzio. La perfezione.
 
E tu puoi ben capire, mio caro Light, che in questa città caotica non posso stare né da sola né tanto meno in silenzio.
Posso stare isolata, ma non da sola.
E tu capisci benissimo la differenza. Al liceo eri il miglior studente del Giappone.
 
Ed è per questo che sono felice.
 

…E anche il vestito è stato indossato.

 
Sai Light, ho trovato il modo perfetto per stare finalmente nella perfezione.
Esiste infatti un luogo in cui potrò trovare ciò che voglio.
E tu lo conosci bene, quel posto.
 

…Quanto ci mette quest’ascensore?

 
È ormai il tramonto del giorno di San Valentino.
Ho una forte agitazione addosso.
Sento felicità e ansia.
Ma so che alla fine troverò finalmente la serenità.
 

…Scavalco il muretto…

 
Eccomi Light.
 

…Sto arrivando da te, per essere sola come te.




Note dell'autrice:

Buonsalve. Dirò poco su questa fic.
Il contest a cui ho partecipato diceva di raccontare qualcosa di triste, ed è uscito questo. Qui sotto metto il giudizio della giudiciA, ma prima devo fare un annuncio a tutti coloro che seguono la mia long "Death Note: the Los Angeles EB brother case". Se non fai parte di questa cerchia, puoi saltare tranquillamente questa parte :3
Allora, prima mi di tutto mi dispiace tantissimo. Non so se avete letto il mio avviso sulla mia pagina autore, ma confermo che la storia non rimarrà incompiuta. Purtroppo negli ultimi tempi sono successe varie cose come l'avvicinamento ad un altro fandom (chi mi ha messo come autore preferito lo sa già), e cioè Hetalia, su cui ho scritto ben due storie.
Questo ha comportato un "azzeramento" dell'ispirazione su questa storia, ma negli ultimi tempi sto cercando di rimediare, ritornando a scribacchiare un po'.
Non posso fare previsioni su quando uscirà il capitolo, purtroppo. La prima parte è pronta, sulla seconda ci devo pensare molto attentamente, perché non so se far diventare il capitolo venti un chap con un colpo di scena o meno, e quindi mi sto studiando per bene le conseguenze. Non so davvero come scusarmi, spero di poter riprendere il più possibile. Volevo solo avvisarvi comunque che non mi sono dimaenticata della fic, anzi.

E con questo, passiamo ai voti:

Secondo classificato:
I can see the Light - MikuYagami (<--- il mio nick sul forum)

Titolo: 5/5
Grammatica e punteggiatura:15/15
Uso dei pacchetti: 9/10
Gradimento Personale: 9/10
Originalità: 14,5/15
Ic personaggi: 9,5/10

Per un totale di 62 punti

Titolo: punteggio pieno, molto molto particolare il gioco di parole che hai scelto ^^

Grammatica e punteggiatura: grammatica corretta e punteggiatura ben studiata, niente da dire ^^

Uso dei pacchetti: hai usato bene i pacchetti, ma il tema principale non è la solitudine, come richiedeva il pacchetto scelto, ma l’amore non ricambiato, che è una cosa totalmente diversa.

Gradimento Personale: mi è piaciuta, direi, anche se non mi ha fatto impazzire. Molto carina la scelta della struttura, i pensieri di Misa mentre compie determinate azioni.

Originalità: niente punteggio pieno, purtroppo ti sei limitata a descrivere un momento che si vede anche nell’anime, quello del suicidio di Misa, anche se hai aggiunto un particolare molto carino, quello di Misa che vuole farsi “vedere” da Light com’è davvero, senza la tinta per capelli e tutto il resto.

Ic personaggi: punteggio pieno, complimenti ^^


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Grazie per aver letto, se vi è piaciuta lasciate un commentino! ^w^
  
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