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Autore: Maliks_Yolo    10/01/2013    1 recensioni
Continuo di 'Goodbye'
Hallie mancava, a chiunque, a due persone in particolare: Niall e Mattie, il fratellino.
Mattie non parlava e Niall era perso.
Doveva accadere qualcosa per riscuoterli, ma cosa?
AHHHH Si, ho continuato e spero vi piaccia. BUONA LETTURA.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Can it be called 'Goodbye'?'
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Vi lascio direttamente alla lettura, e vi ringrazio per le parole belle a ‘Goodbye’ (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1517245&i=1), consiglio a chi è nuovo di leggere prima quella e poi questa altrimenti non capite nulla.
Ci vediamo giù. cc:




Mattie Colsen era un bambino felice, a parte per le urla costanti in casa, era consapevole che la sorella Hallie venisse picchiata, sapeva cosa la mamma faceva e sapeva che il padre beveva eccessivamente, ma la sorella l’aveva sempre protetto da tutto e tutti, ora che lei non c’era come avrebbe fatto? Era questo che gli affollava la mente, insieme all’immagine della sorella morta, nel giorno della scomparsa di Hallie.
Era un bambino con i capelli castano chiaro e gli occhi scuri, uguale alla sorella, tranne per il neo: a lui si trovava sotto l’occhio destro.
Purtroppo, non come nei calcoli di Hallie, fu lui a trovare la sorella nella pozza di sangue nel bagno, fu lui a vederla con gli occhi chiusi e la lama conficcata ancora nel polso sinistro, fu lui a vederla morta per primo.
Quella scena non è mai scomparsa dalla sua testa, ma in compenso la situazione familiare migliorò, i genitori si resero conto dei loro errori, divorziarono ma la loro vita migliorò, anche la madre trovò un nuovo lavoro: commessa da Hollister.
La scena impressa nella mente di Mattie gli portò gravi problemi: non parlava, andava dallo psicologo ogni pomeriggio, con cui parlava tramite foglietti o magari segni, poi dopo un anno incontrò Niall.

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Il giorno dopo la morte di Hallie la notizia arrivò alla scuola, per prima alla sua classe, nella quale tutti sbiancarono, sapendo che la causa del suicidio di Hallie erano anche loro, chi la prese nella peggior maniera fu Niall: prese a non respirare più e svenne.
Si presentò al funerale e venne a sapere che Hallie si era suicidata con una stupida lametta, la sera prima, e si fecero spazio in lui i sensi di colpa..
‘’Lui la gettò con facilità sul letto poi continuò a baciarla, mentre cominciava ad alzare la sua maglietta, la sua pelle era morbida, finchè non si accorse dei graffi, dei tagli che le coprivano tutta la pancia, lei lo vide un pò preoccupato, così, tra un bacio ed un altro disse:" non preoccuparti, va tutto bene. " ‘’
Si dava la colpa per non essersi preoccupato, per essersi fatto prendere dall’eccitazione di quel momento, per non esserle stato vicino tutta la giornata, per non essersi fatto avanti prima passando così più tempo con lei.. LUI NON L’AVEVA SALVATA.      
Niall passò un periodo lunghissimo in cui i sensi di colpa lo mangiarono, un periodo lungo un anno, un periodo in cui lottava contro la voglia di raggiungerla.
Questo periodo però finì quando incontrò, all’anniversario di morte di Hallie, Mattie, il suo fratellino.

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Per Mattie, Hallie, era l‘unica salvezza in quella famiglia distrutta, era come il suo salvagente ma quando la vide inerme nel bagno si sentì affogare, perciò non parlava più: l’acqua gli era arrivata alla gola e l’aveva fatto annegare, non gli permetteva di parlare.


Era l’anniversario della sorella e l’immagine di lei morta nel bagno, in una pozza di sangue, non voleva proprio saperne di andarsene dalla vista, le lacrime già gli offuscavano gli occhi e il cuore ormai era nell’oblio con lui, aveva smesso di battere e dettare emozioni insieme a quello di Hallie.
Mattie era seduto su una delle panche delle chiesa per l’anniversario di Hallie, accanto alla madre e al padre, quando a loro si avvicinò un ragazzo biondo e con gli occhi azzurri, simili al mare, un mare però insanguinato dato che erano rossi dal pianto, proprio come quelli di Mattie.
Il ragazzo occhi mare, come lo aveva denominato nella sua mente Mattie, si sedette su quella panchina, proprio accanto al bambino e poi una volta accortosi di lui, sbarrò gli occhi e una lacrima cominciò a solcargli la guancia..
Quel bambino, i suo capelli, il suo naso, le sue labbra ma soprattutto i suoi occhi, gli avevano ricordato Hallie, erano uguali in tutto, tranne per il fatto che lui era diventato davvero magro dalla morte della sorella; le lacrime ormai scendevano libere sulle guancie rosee del ragazzo occhi mare, mentre Mattie continuava a non capire, così gli strinse la mano e lo fece riscuotere dai suoi pensieri, poi, Niall, inaspettatamente lo abbracciò, sentendo vicino a lui una parte di Hallie.
Il bambino ricambiò, aveva bisogno di un abbraccio così dato che dai suoi non    ne riceveva mai, l’unica che lo abbracciava era sua sorella, e ora Niall gli stava dando calore, ma soprattutto ciò di cui aveva bisogno: amore.
Niall sentiva il bambino singhiozzare tra le sue braccia, lo strinse ancora più forte, facendogli sentire che lui c’era ma non sapeva che anche il bambino gli avrebbe cambiato la vita.
La messa durò un ora, nella quale si sentirono i singhiozzi di Niall e Mattie, quest’ultimo però non si spiegava chi fosse quel ragazzo biondo;quindi una volta finita la messa gli tirò la manica della maglia che portava e gli fece alcuni gesti che il biondo tardò a capire, poi disse
“ Io chi sono? “ Mattie annuì e così lui continuò  parlare con il bambino fuori dalla chiesa su una panchina
“ Io sono, o meglio ero, colui che ha sempre amato Hallie, tua sorella, credo di essere stato fortunato ad averla vista l’ultima sera della sua vita…” disse Niall.
I singhiozzi minacciavano di impossessarsi di nuovo di lui, ma fortunatamente riuscì a tenerli a bada, mentre il bambino lo guardava allibito, poi, Mattie, sentitosi chiamare dalla madre, gli disse – sempre a gesti - che sarebbe dovuto andare a casa con loro, Niall annuì e seguì il bambino che lo teneva per mano.
Margot, la madre di Mattie, rimase un po’ sconcertata nel vedere il figlio tenere per mano un ragazzo biondo, con gli occhi azzurri (ormai rossi) e soprattutto nel vederlo sorridere, era una visione celestiale per lei, così quando il suo bambino le chiese se Niall poteva andare con loro a casa, acconsentì felicemente, sentendo che quel ragazzo avrebbe fatto qualcosa di speciale.

A casa Colsen, Niall seguì il bambino nella sua camera dove si sedettero e poi il bimbo gli scrisse su un foglietto:
“ Come hai visto Hallie l’ultima sera? “ Niall, dopo aver letto, cominciò a parlare e cercò di mettere insieme una frase imbarazzato
“ Beh.. ecco, tu sai come nascono i bambini? “ Mattie annuì e Niall continuò
“Ecco, noi siamo stati a letto insieme, l’ho amata con tutto me stesso quello sera, mi accorsi dei graffi ma lei mi distrasse e non ci diedi peso, ora so che è colpa mia se lei è andata via. “ Il bambino, inaspettatamente, parlò e disse
“ Non è colpa tua, non è colpa di nessuno, solo di Lui che ha voluto portarla con sé prima del previsto. “ Poi si tappò la bocca come per dire ‘oddio, ho parlato’, mentre lui faceva ciò Niall si alzò dal letto e lo prese in braccio, urlando
“ Mattie, hai parlato, finalmente hai fatto uscire la tua voce.“
In quel momento il bambino si sentì felice: felice di esser riuscito a raggiungere la superficie in quel mare di sofferenza ed era riuscito a prendere aria e a parlare, sapeva che da quel giorno non gli sarebbe più servita la psicologa, bensì gli sarebbe servito solo una persona: Niall.
Il ragazzo invece sentiva una parte di Hallie accanto al suo cuore, sapeva che qualcosa sarebbe migliorato, solo se però teneva accanto quel bambino.
Quella sera Niall dormì accanto a Mattie, il quale per la prima volta non fece incubi nella notte,sognò 
solamente  l’immagine di sua sorella sorridente, forse felice per il fatto che il fratello avesse parlato, anche Niall fece lo stesso sogno, solo che a lui parlò..


Da quel giorno i due non si separarono più, ovviamente crebbero: Niall trovò un'altra ragazza, anche se sapeva che il suo cuore apparteneva ancora ad Hallie, lei gli aveva detto di creare una sua vita, glie lo aveva detto in sogno quella notte; Mattie invece andò al college, trovò una fidanzata anche lui e crebbe felice, a parte per la costante mancanza della sorella.

Non tutte le storie sono a lieto fine, questa lo è per metà. 





Okay, la 'serie' finisce quì, magari mi cimenterò in qualche FF...
Ringrazio tutte coloro che hanno letto, recensito, messo tra i preferiti, seguiti.. Grazie davvero, i vostri commenti erano semplicemente stupendi. cc:
Mi dileguo, grazie per aver letto.

- Lou. 
  
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