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Autore: EderlyCooper    11/01/2013    6 recensioni
< Buonanotte allora > Rispose infine Dean appoggiato alla porta della sua stanza, cercando una plausibile via di fuga da quella trappola fatta di sguardi.
< Buonanotte Dean > Concluse il più piccolo.
Rimasero un manciata di minuti buoni a fissarsi.
Gli occhi di Castiel erano una sorta di grande pozzo, e Dean finiva per sprofondarci dentro ogni volta.
Il ragazzino gli rivolse un ultimo sorriso sparendo dietro la porta.
Dean rimase a fissare un punto indefinito davanti a se.
Il punto dove poco prima vi era il bel culo di Castiel fasciato dai boxer neri.
Dean si schiaffò una mano sulla faccia.
Fu uno solo il pensiero con cui Dean Winchester si convinse per andare a dormire.
“Dean a te piacciono le tette”
[tratto dal 2° cap.]
(SOSPESA.)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Balthazar, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Ed eccomi qua, sono tornata (s)fortunatamente per voi:3
Questo capitolo mi è piaciuto molto da scrivere, sarà che in mezzo ci sono Balth e Gab?!
Probabile, comunque sono in uno stato di depressione assoluto, oggi ho rivisto l’ultima puntata della sesta stagione..
E se l’avete cista potete capirne il perché..
Comunque vi lascio al capitolo e ci rivediamo giù <3

 

4. This is Awkward.


Era in quella posizione scomoda che il ragazzino si era addormentato tra le sue braccia, e la trovò una situazione alquanto imbarazzante, non certo paragonabile alla situazione che pensava gli si prospettasse il mattino seguente al loro risveglio; o meglio, al risveglio di Castiel dato che lui non era riuscito a chiudere occhio.

Sensi di colpa?
O qualcos’altro di indefinito che volteggiava nella sua testa?

Questo Dean non lo sapeva, ma sapeva che aveva dormito poco e non era affatto pronto a reggere una situazione imbarazzante di buon mattino, sarebbe stato troppo dopo la scena della sera prima.

Scese silenziosamente la rampa di scale dirigendosi verso la cucina per abbandonarsi all’irrefrenabile bisogno di caffeina, tentando di far meno rumore possibile per evitare di svegliare il moccioso nella stanza affianco alla sua.

Giunto in cucina preparò il suo caffè e ne mandò giù metà d’un sorso rischiando di ustionarsi la lingua, e quando alzò lo sguardo, un Castiel assonnato e avvolto in un ridicolo pigiama a fiori si stiracchiava sulla sedia.
Dean deglutì rumorosamente distogliendo frettolosamente lo sguardo.

<< Ho fame. >> Dichiarò soltanto il ragazzo afflosciandosi sul tavolo.
<< Dean nutrimi. >> Concluse sorridente Castiel indicando i cereali di fianco alla credenza.
L’uomo lo guardò un po’ stranito per poi porgergli i cereali.

<< Senti per ieri ser.. >> Iniziò a parlare Dean, che aveva bisogno di chiarire la situazione, ma venne interrotto dal giovane.

<< Sono veramente buoni i cereali. A Gabriel non piacciono i cereali ma Balthazar li adora perciò Gabriel per farlo contento li mangia sempre. >> Lo informò Castiel agitando in aria il cucchiaio che teneva in mano.

Dean stette zitto.
Molto probabilmente il ragazzo non voleva parlarne, e a lui stava bene così.
Aveva evitato l’imbarazzo della sera precedente, e un sorriso tranquillo gli si dipinse sul volto.

Il ragazzino lo fissò inclinando la tesa nella solita espressione che Dean stava imparando a conoscere, la assumeva ogni volta che osservava qualcosa, e in quel momento qualcuno.
Lo sguardo profondo di Castiel lo violava ogni qual volta che lo fissava mettendolo a disagio.

Per fortuna il giovane dovette lasciare la cucina per prepararsi e recarsi all’università informandolo che il giorno sarebbe tornato a casa prima.
Dean non aveva un granché da fare all’officina e perciò lo avvertì che lo avrebbe trovato a casa.

Il campanello suonò e il padrone di casa saltò sul posto per lo spavento.
Alla porta lo attendevano gli occhi verdi perennemente ricolmi di entusiasmo di Gabriel, che non gli diedero nemmeno il tempo di scostarsi dall’uscio che il ragazzino si  catapultò in casa.

<< Cass, Balth ci aspetta fuori su muoviti. >> Urlò a gran voce.
<< Oh ma buongiorno anche a te Gabriel, si accomodati pure >> Ironizzò Dean alle sue spalle.

<< Ehilà Dean, non ti avevo proprio visto! >> Lo salutò con una pacca sulle spalle il ragazzo.
L’uomo sbuffò di rimando quando qualcosa, o meglio qualcuno, lo travolse.
<< Ehi Castiel muovi quel tuo bel culo che se no perdiamo l’Autobus. >> La voce familiare di Balthazar inondò la casa.

<< Cas non hai mica indetto una riunione di famiglia a mia insaputa per caso? >> Gli disse Dean fissando il ragazzo in questione che scendeva tranquillamente le scale.

<< Scusate ragazzi dovevo annaffiare le mie piantine >> Sorrise Castiel.

Dean rimase un momento interdetto.
Marijuana.
Stava sicuramente parlando di quel tipo di piantine, sicuramente Castiel era una sorta di spacciatore, perché ne lui ne i suoi amici erano completamente sani di testa.
Probabilmente erano fatti.
Si, decisamente fatti.

<< No Dean, non preoccuparti sto parlando di gerani, nulla di illegale. >> Rispose alle sue domande mentali Castiel.

<< Ovviamente >> Lo sbeffeggiò Dean divertito dalla situazione comica che gli si prospettava davanti.
Si guardarono per una manciata di minuti.
Occhi negl’occhi.
Verde nel blu.
Uno sguardo intenso che levò il fiato ad entrambi.

Fino a quando un colpo di tosse non distolse Dean da cotanta bellezza.
Aveva seriamente appena pensato ciò che effettivamente aveva pensato?
A quanto pare, si.

Gabriel mal celava un risolino malizioso mentre fu Balthazar a parlare.
<< Se non vi dispiace, piccioncini, dopo che vi sarete scambiati il bacio del buongiorno vorremo andare a prendere questo santissimo autobus, o se magari vi volete intrattenere per qualcosa di più approfondito.. >>
<< Molto più approfondito.. >> Aggiunse maliziosamente Gabriel.

Dean senti le guance andare in fiamme.
E Castiel sorrise.
Un fottutissimo meraviglioso sorriso.

Le tette Dean, le tette!”

<< Andate a prendere quel fottuto autobus o all’università vi ci spedisco a calci in culo >> Gli ringhiò contro benignamente, mentre i ragazzi sparirono dietro alla porta divertiti.

                                  *****************************

La giornata in officina passò in fretta, e Dean verso le sei e mezzo si recò a casa.
Presosi una birra dal frigo decise di guardare un po’ di televisione.
Come al solito nulla di interessante era mandato in onda a quell’ora e quella casa era vuota, dannatamente vuota.
Aveva bisogno di Castiel e il suo continuo gironzolare che lo distraesse.
E come si dice: parli dell’angelo e spuntano le ali, eccolo lì, Castiel seguito dai due compagni che litigavano per l’unica poltrona libera nel modesto soggiorno, mentre il ragazzo, come suo solito fare, si rannicchiava nel divano fissando gli amici litigare amichevolmente.
Alla fine trovarono una posizione accettabile, ossia: Gabriel su un bracciolo completamente spalmato su di Balth comodamente seduto.

Dean sorrise guardandoli.
In fondo erano carini.
Istintivamente si voltò a guardare Castiel illuminato dalla luce fiocca della tv.
Le labbra carnose, semi dischiuse e gli occhi blu leggermente socchiusi analizzavano la scena di un film a Dean sconosciuto e risaltavano nella penombra della stanza.
Il ragazzo sentendosi osservato si voltò a sua volta fissandolo aprendosi in un piccolo sorriso.

<< Che noia >> Si lamentò in modo infantile Gabriel, attirando l’attenzione dei due.
<< Che ne dite di fare un salto al pub qui vicino, tanto per far qualcosa >> Propose Balthazar guardando speranzoso gli altri.
Castiel si alzò e agguantò l’impermeabile.
<< Intanto non ho di meglio da fare >> Sorrise Dean.

Che cosa sarebbe mai potuto accadere di male?


Le ultime parole famose, pensò Dean entrando nel pub.
Il locale era strapieno tranne per un tavolo appartato in un angolo.
Si sedettero e ordinarono un paio di birre, mentre dal bancone un ragazzo occhieggiava Castiel.

<<  Nemmeno entrati e già qualcuno ti fissa, tu si che sai fare colpo amico. >>  Gli sorrise allusivo il maggiore dei presenti seduti a quel tavolo.
Castiel sorrise.
<< Sai qual è il problema fondamentale? E’ che lui sta fissando te non me. >> Gli rispose divertito Castiel.
Dean non seppe se ritenersi lusingato o altro, ma il ragazzo dai capelli color del miele si stava dirigendo verso di loro.
L’uomo deglutì spostando lo sguardo altrove, incrociando i sorrisi irrisori degl’altri.

<< Ciao, non ti avevo mai visto in questo bar prima d’ora >> Disse, con un sorriso eloquente stampato sul volto, il giovane appena arrivato ignorando completamente gli altri seduti al tavolo.

<< Probabilmente sarà perché è la prima volta che ci vengo?! >> Rispose in modo beffardo Dean.
Castiel trattenne a stento un risolino divertito, guadagnandosi un’occhiataccia dal ragazzo in piedi.

<< Trovi qualcosa di ridicolo in tutto questo Castiel? >> Chiese lo sconosciuto in tono acido.
Dean guardò interrogativo Castiel che si aprì in un ghigno da perfetto bastardo che non si addiceva affatto al suo viso angelico.
<< Oltre al tuo pessimo modo di abbordaggio e la tua faccia, nient’altro di ridicolo Michael. >> Rispose per i toni il nipote.

Il volto del suddetto ragazzo si tramutò in una maschera di disprezzo e riprese a guardare Dean che era totalmente preso dall’espressione di Castiel.
<< Se vuoi divertirti seriamente, io sono sempre disponibile >> Sorrise languidamente.

Dean si accigliò.
Sembrava così tanto gay con quella camicia?
Gli avrebbe dato fuoco se non piacesse così tanto a Castiel…
Si sentì stupido solo a pensarlo.
<< Lui è qui con me e con me rimane. >> Rispose seccamente il ragazzino in trench, che per enfatizzare il concetto  strattonò una manica della camicia verso di se stringendo la mano del Winchester nella sua.
<< Seriamente Michael, va a rompere i coglioni da qualche altra parte >> Sorrise apertamente Balthazar.
<< Se non avessi capito la tua presenza qui non è gradita >> Continuò Dean cercando di pensare il meno possibile alla mano di  Castiel stretta sulla sua.

Si sentiva una fottuta checca.
Per giunta isterica.

Michael rimase spiazzato e dopo  aver lanciato uno sguardo carico di astio nei confronti di Castiel se ne andò tornando verso la combriccola alle sue spalle.

<< Che problemi ha quel tizio? >> Chiese alquanto stralunato Dean, sfilando la sua mano dalla presa possessiva del ragazzo davanti a se.
<< Non si è scopato Castiel e da quel giorno nutre risentimento e odio verso di lui >> La voce di Gabriel era tranquilla e leggera, mentre Dean temette di affogare nella birra che stava sorseggiando.
Castiel sorrise compiaciuto dalla reazione del Winchester che d’altro canto tossicchiava imbarazzato.


Dean Winchester non si divertiva così dai tempi del liceo; era in ottima compagnia, aveva bevuto e raccattato qualche numero di qualche bella ragazza, come quella biondina tutta tette che Castiel aveva prontamente etichettato come “disgustosa troietta” ma che Dean non aveva di certo disdegnato.

Tornarono a casa ubriachi fradici e avvertite entrambe le famiglie di Gabriel e Balthazar, i ragazzi rimasero dal Winchester poiché non potevano tornare in quelle condizioni a casa.
Dean si buttò sul  divano ridendo sguaiatamente per qualcosa di indefinito uscito dalla bocca di Gabriel, steso per terra con la testa sulle gambe di Balthazar che gli accarezzava piano i capelli.

Castiel tentò di sedersi di fianco al Winchester ma per via dell’alcool cadde inesorabilmente a terra, facendo scoppiare Dean in una risata, che  tentando di tirarlo su per un braccio, cadde dal divano sopra di lui.

La risata del biondo andò pian piano a scemare, mentre i loro respiri si confondevano e i loro sguardi si cercavano.
Dean non si era mai sentito così bene, non sapeva se per l’alcool o per la vicinanza con Castiel.

<< Sei bello Dean Winchester >> Gli sussurrò all’orecchio il ragazzo con la voce impastata dall’alcool.
L’uomo gli si accoccolò su un fianco magro del moro stringendolo a se.
<< Sono fottutamente figo, che è diverso >> Strascicò il Winchester.

“Fanculo sono ubriaco posso permettermi di fare certe cose”
Pensò Dean.
<< Probabilmente questo davanti ai nostri occhi  è un incesto Balth, partecipiamo potrebbe non accaderci mai più una situazione del genere. >> Balbettò Gabriel buttandosi su di loro seguito da un Balthazar che urlava frasi sconnesse sull’amore portatore di bene.


Si addormentarono così.
Su un tappeto.

Castiel avvinghiato ad un Dean che non ne voleva sapere di allentare la stretta dai fianchi del ragazzo che aveva la testa incassata nell’incavo del collo dell’uomo, Gabriel con una gamba sui due stretti in quel tenero abbraccio e con le braccia al collo di Balthazar che lo stringeva dolcemente per la vita con un braccio, mentre l’altro si trovava sotto il collo del Winchester.

Uno addossato all’altro, ubriachi e con il sorriso sulle labbra.
Era Novembre, e fuori faceva freddo.
Ma il freddo era l’ultimo pensiero del padrone di quella bizzarra casa.

Solo due occhi blu, in quel momento, occupavano i sogni di Dean Winchester.
Erano bastati quegl’occhi per farlo ubriacare e ridere  come un bambino.
Erano bastati quegl’occhi a renderlo felice.
  




Angolo autrice:
ATTENZIONE LEGGERE PER CHIARIMENTI: Allora in questo capitolo c’è stata l’introduzione del personaggio di Michael, che non so bene come descrivere fisicamente visto che non ce lo vedo nella storia come Adam, ma troverò un modo:’) Dean si sta avvicinando parecchio a Castiel e ai ragazzi e inizierà a scoprire cose nuove (non pensate maleXD) che gli piaceranno.
Bene ora volevo dirvi che se vi va potete passare qui
http://www.facebook.com/WhenCastielFirstLaidAHandOnYouInHellHeWasLost?ref=hll’ho appena aperta e sarebbe bello avere dei Fan che in un certo senso mi conoscono già, basta copiare il link nella barra di ricerca e il gioco è fatto, grazie a tutti quelli che metteranno mi piace.
Ringrazio chi ha recensito, seguito, ricordato o messo tra i preferiti o semplicemente letto la storia:D siete stupendi:3

  
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