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Autore: rock star 96    11/01/2013    4 recensioni
se siete rimaste un po' deluse della seconda serie degli Huntik.
vi faccio una mia personale visione della terza attesissima serie dei nostri eroi preferiti.tra cui vedrete:
il ritorno della spirale. vecchie conoscenze, e nuovi amici.
io farò del mio meglio per coinvolgermi al massimo.
buona lettura
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Foresta pluviale.
Amazzonia.
La squadra Huntik si dirige in Amazzonia per recuperare il Silua, il titano leggendario della terra, ma durante il tragitto il loro aereo precipita e vengono soccorsi da Simion, il quale rivela loro che il titano si trova sul Rock, un albero di dimensioni pari a quelle di una montagna che viene considerato il cuore della foresta.
 

                                                               IL ROCK 
 
                                                             EPISODIO 13
 

Guidati da Simion la squadra Huntik si trovava in verticale rispetto al resto del mondo
-tutto bene ragazzi?- domandò la guida un paio di metri più sopra di loro. Gli altri furono in grado di produrre giusto un mugolio. Era da quella mattina presto che stavano su quella parete “se partiamo il prima possibile, in un paio di giorni dovremmo riuscire a raggiungere la vetta” aveva detto Simion “ma scusa” gli aveva detto Sophie “non potremmo arrivarci con un aereo?”
“non è possibile, avete visto che succede, gli strumenti vengono messi fuori uso per un particolare magnetismo che emette l’albero, e anche messo che riusciremmo ad avvicinarci sarebbe impossibile atterrare con tutti quei rami”
“e usare i poteri da cercatore?” gli domandò Cherit
“arrivati ad una certa altezza c’e’ bisogno di prendere l’ossigeno, e comunque sempre per quel magnetismo i poteri hanno un limite”
già. Che bell’impiccio nella quale si erano andati a cacciare. Lok fece una specie di ringhio al solo ripensare alla discussione di quella mattina, e il peso della bombola sulla schiena e il sudore che gli colava incessantemente lungo le tempie non alleviavano il suo nervosismo.
Saranno state sei ore che stavano scalando quella parete che sembrava si allungasse incessantemente nonostante salissero senza darsi un attimo di tregua, Sophie era già svenuta un paio di volte, e Dan sembrava il prossimo, fortunatamente erano legati l’uno all’altro, altrimenti sarebbero stati guai seri.
D’un tratto gli occhi di tutti loro si illuminarono. Poco più sopra c’era una sporgenza abbastanza grande da farli riposare per un paio d’ore. Con le ultime forze che gli restavano fecero l’ennesimo sforzo e ansimanti si accasciarono dove capitasse; Lok crollò appena arrivato alla sporgenza, giusto Dante riuscì a portare Zhalia un po’ più dentro. Cherit era in particolar modo debole, in quanto da quando erano saliti su quell’albero cominciava a sentirsi fiacco, e arrivato ad un certo punto gli sembrava quasi che quella pianta gli stesse risucchiando l’energia vitale.
E giusto perché piove sempre sul bagnato, il cielo si rabbuiò, e le nuvole cominciarono a brontolare
-credo che stia per piovere- commentò sconsolato Dan –accendiamo un fuoco?-
-anche se è enorme rimane sempre un albero, c’e’ il rischio che bruci- Simion entrando più in profondità cominciò a intagliare un po’ la parete per tirarne fuori dei filamenti e della legna secca, li cominciò a posizionare all’entrata della caverna, in modo da formare una sorta di rete protettiva
-se ci accasciamo a terra almeno saremo al riparo dal vento- non era molto, ma raggruppandosi vicini vicini riuscirono comunque ad avere un minimo di calore.
Come volevasi dimostrare incominciò a diluviare. La pioggia batteva sulla parete con una violenza tale che sembrava la volesse distruggere.
Lok, colpito da un attacco di insonnia si mise a giocare con la bussola di suo padre. Prendo e facendo richiudere il coperchio a tempo. L’ago cominciò a roteare incessantemente, e divenne di color rosso. Pericolo.
Il ragazzo rimase un momento in silenzio.
Uno scricchiolio.
I ramoscelli che formavano la barriera si mossero e alcuni caddero.
Si sentirono delle voci.
Lok si affacciò lievemente, e li vide
-ssh- gli sussurrò Simion da dietro –fanatici della spirale- lungo la parete sotto di loro un gruppo di fanatici si stava avvicinando pericolosamente
-che facciamo?-
-sveglia gli altri- era pericoloso, ma dovevano continuare a salire, almeno fino a che non avrebbero trovato un punto più riparato. Il loro vantaggio era che con quella tempesta non si vedeva un palmo dal naso.
Il loro svantaggio era che il legno bagnato era pericolosamente scivoloso.
Continuarono a salire stando attenti persino al modo in cui respiravano.
Dante si aggrappò a una sporgenza, ma essa si staccò facendolo scivolare. Soffocò un grido.
La piccola lastra di corteccia cadde nel vuoto.
I cuori di tutti loro cessarono di battere per un istante.
La corteccia cadde a dosso a Shauna.
Rimasero totalmente immobili.
Un fulmine li tradì mettendoli in luce
-la fondazione- gridò Shauna –attaccate!!!- come fossero dei ragni i fanatici della spirale salirono lungo la parete con una velocità impressionante
-Boultfler!!!!!!- (per chi non lo sapesse lo ripeto per la tremillesima volta, non so come si scrive) il raggio mancò di poco Sophie
-continuate a salire- gridò Dante.
Quell’albero sembrava che ce l’avesse con loro, più salivano e più diventava praticamente impossibile proseguire
-Boultfler!!!- gridò nuovamente uno dei fanatici, ma questa volta, il raggio colpì in pieno Lok.
Ma niente
-ehi, ma non mi ha fatto male- disse
-te l’ho detto, i poteri da cercatore sono limitati, riusciranno al massimo a farti due graffi, ma è meglio evitare lo scontro diretto finche siamo qui sopra- Simion continuava ad aprire la fila che pian piano stava arrivando sempre più in alto.
Di punto in bianco, non vi fu più nemmeno una singola sporgenza, ne un appiglio, la parete divenne totalmente liscia
-accidenti siamo bloccati- intanto i fanatici della spirale avanzavano.
Lok cercò di calcolare bene la situazione; effettivamente mancavano poche centinaia di metri per arriva in cima, arrivato ai rami avrebbe potuto continuare anche a piedi
-ragazzi- disse –io ho un idea, è rischiosa ma potrebbe funzionare-
-parla-
-Simion, quanto posso tenere evocato un titano a quest’altezza?-
-non saprei, forse cinque minuti, o meno. Perché?-
-se voi li teneste impegnati per qualche minuto, io potrei arrivare là sopra con Kipperin-
-assolutamente no- si precipitò a rispondere Sophie –se perdi l’energia precipiterai nel vuoto-
-anche se ci prende la spirale finiremo nel vuoto, l’unica differenza è che loro riusciranno a raggiungere il titano- la situazione era critica. Dante vedeva la preoccupazione negli occhi di Sophie, ma sapeva anche che effettivamente Lok aveva ragione
-Cherit- disse l’uomo attirando l’attenzione del titano che sbucò da fuori la sacca del ragazzo –credi di riuscire a dare un aiuto a Lok nel caso si metta male?- Cherit fece un segno di approvazione –d’accordo Lok, ma fa presto- il ragazzo sganciandosi dalla fune di sicurezza cominciò a correre sulla parete.
Uno dei fanatici della spirale seguì il suo esempio, sganciandosi anche lui dagli altri e cominciando a inseguire Lok, il quale accorgendosi della distanza quasi minima che li divideva decise di ricorrere all’artiglieria
-ANDIAMO KIPPERIN!!!!!!!!!!!- Kipperin powerbonded fece il suo ingresso fuori dall’amuleto, per poi attaccarsi alla schiena del ragazzo e incominciare a volare.
Lok volava ad una velocità quasi supersonica, e nonostante la distanza con la cima si faceva sempre più breve, la fatica cominciava a farsi sentire. Si sentiva le spalle pesanti e tutto il corpo stava diventando come il piombo, per non parlare della stanchezza che anche Kipperin soffriva, solo in quel momento ricordò le parole di Simion “arrivati ad una certa altezza c’e’ bisogno dell’ossigeno e poi i titani non possono resistere là su” e lui stupidamente non si era portato neanche la bombola.
Sentì dei rumori dietro di se.
Con la coda dell’occhi vide il fanatico avanzare sempre di più verso di lui, finché non riuscì a sorpassarlo e a distaccarlo notevolmente, arrivando agli enormi rami dell’albero, nella quale scomparve.
Cherit gli diede una scarica di energia, che sembrò non fare effetto per niente, se non per consentirgli di arrivare ad appigliarsi ad un ramo e riuscire a consentire al povero titano, ormai stremato, di poter tornare nel suo amuleto.
Lok respirava a fatica; l’aria lì in cima era molto scarsa, e ogni respiro era come se centinaia di sassolini gli entrassero nei polmoni, inoltre era accaldato e sudava tantissimo. La vista gli si appannò e le gambe gli cedettero, con le ultime forze che gli rimanevano, poté vedere il fanatico impossessarsi di un anello fatto in legno con al centro incastonata una gemma verde.
Si voltò ad osservare Lok, il quale allo stremo delle forze si lasciò andare.
 
Qualche giorno dopo alla base della Spirale.
 
Shauna e Wind erano inginocchiati di fronte al Traditore
-mio signore- disse Shauna –siamo riusciti ad impossessarci del titano leggendario della terra-
-ottimo, portalo a me, così potrò distruggerlo- Shauna si voltò verso uno dei fanatici
-ehi tu, porta al Traditore il titano- il ragazzo si incamminò verso l’altare con una sfera di energia in mano, nel quale al suo interno vi era l’anello, ma al solo tocco del Traditore, l’anello esplose
-che diamine hai fatto?- imprecò il Traditore contro il ragazzo –dov’e’ il titano della terra?-
-non lo so mio signore, non sono stato io a recuperarlo, sono stati i fanatici del gruppo sedici-
 
Alla base Huntik.
 
La squadra era tornata alla base da qualche minuto ormai, e tutti avevano il morale a terra.
Dante e gli altri riportavano varie ferite, ma niente di grave fortunatamente, se non nell’orgoglio, e apparte quest’ultimo punto, Metz era parecchio sollevato da questo, soprattutto dopo lo svolgimento dei fatti che gli era stato raccontato
-mi dispiace- disse Lok abbassando la testa –è stata solo colpa mia, Simion mi aveva detto che non era possibile arrivare lì in cima con i titani, e nonostante quello io sono andato lo stesso-
-tu almeno ci hai provato, se non avessi usato Kipperin saremo rimasti bloccati lì- cercò di consolarlo Dan
-e ora che si fa?- si domandò tra se Lucas – la spirale ha il titano leggendario della terra, e se si impadronisse anche degli altri titani?!- il ragazzo ricevette una sonora gomitata dalla sorella
-non pensarla nemmeno una cosa simile, la spirale non vincerà, ci riprenderemo il titano che abbiamo perso e recupereremo anche gli altri-
 
-non se reagite sempre così- una voce alle loro spalle li fece sobbalzare, dietro alle spalle di tutti, appollaiati su un muretto, tre fanatici della spirale li osservavano e sogghignavano.
 
CONTINUA…
   
 
   
 
  
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