L’indomani mattina Kenshin fu molto mattiniero: con passo veloce arriva in un bosco dove poteva allenarsi per un eventuale attacco da parte dell’imperatore.

 

La città è in subbuglio ,le guardie imperiali setacciano casa per casa, perfino nelle periferie e nei quartieri malfamati.

 

Kaoru e Yahiko discutono sul da farsi, incominciano a pensare sul loro destino ;Sano è appena sveglio quando si affaccia al balcone della sua stanza a causa di un continuo fracasso.

 

Delle guardie imperiali gridano al dojo Kamiya di aprire i cancelli per ispezionare la palestra; Meiko dorme ancora quando Kaoru, terrorizzata, guarda in faccia Yahiko. Le guardie si fanno sempre più assidue quando Kaoru esce nel cortile per dichiarare di non aver visto passare nessuna donna di quel genere da quelle parti.

 

Meiko si alza e si affaccia alla finestra ,involontariamente, e per un pelo una guardia non la vede!

 

Spaventata, incomincia a pregare ,anche se con un colpo li avrebbe uccisi, ma Meiko non vuole coinvolgere gente innocente.

 

Kaoru suda freddo mentre le guardie se ne vanno.

 

Nella stazione di Polizia, il capo Saitou Hajime riceve tramite pergamena l’avviso della fuga di Meiko con un relativo disegno; Saitou ,all’inizio, non vuole pensare a questa cosa, perché già dei fatti molto più gravi stavano prendendo piede a Tokyo.

 

Infatti due settimane prima furono trovati ben tre carri pieni di droghe arrivate dal mare (sicuramente c’è un commercio fiorente via mare), e da quando la polizia aveva sequestrato questa merce un gruppo di mercenari, anonimi, attaccarono i ricchi industriali facendo degli attentati.

 

Saitou li cerca da tempo e non vede l’ora di catturare i tre individui, tra cui è stata vista una donna.