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Autore: cri86lea    31/07/2007    1 recensioni
Harry e Draco,aiutati dai loro amici,insieme per sconfiggere il signore oscuro.
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Famiglia Weasley | Coppie: Draco/Harry, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno a tutti!!! È la mia prima storia, spero vi piaccia. Ringrazio chiunque voglia lasciare un commento, anche solo per dirmi di cambiare hobby!!! È una mia visione di come vorrei che fossero certe cose nei libri di Harry Potter: coppie diverse. Morti che non volevo morissimo, che sono vivi…Vi avverto di una cosa: ci sono parecchi riferimenti al 5° e 6° libro. Quindi se non volete anticipazioni…

Buona lettura.

Harry era sdraiato su un fianco in un profondo sonno, non si era ancora accorto di un ombra dietro di sé che si avvicinava. Un’ombra piegata in avanti scorse sul piccolo armadio, finché non si ritrovò la bacchetta puntata alla gola:

" Buongiorno Harry, "

disse con un sorriso misto a paura, perché Malfoy era ancora restio ad abbandonare la propria natura…insomma si spaventa facilmente. Avendo ormai imparato a dominarla proprio grazie alla persona davanti a lui, Draco continuò a sorridergli sinceramente:

"Non volevo spaventarti. Ho pensato di portarti la colazione a letto, la signora Weasley voleva farla portare su da Fleure… ma ho pensato non fosse una buona idea."

Così dicendo arrossì lievemente. Harry che aveva subito abbassato la bacchetta, non era ancora abituato ad avere un Malfoy così vulnerabile e adorabile allo stesso tempo in giro per casa. Da quella notte, quando Draco non aveva trovato il coraggio di uccidere Silente, aveva scoperto una persona coraggiosa e spavalda utile nella battaglia contro Voldemort, ma anche dolce e premurosa, che gli fece ricordare perché si trovavano nella Tana: per trovare e uccidere Tom Riddle. Provò pena e paura per ciò che sarebbe successo, ma non per lui, per le persone che amava, conscio che presto sarebbero state attaccate per prime per un sadico piano di voldemort, che ormai aveva imparato a conoscere a sue spese. Ma Harry si godette ancora qualche istante sdraiato con Draco che lo sovrastava ai piedi del letto,scacciando gli orribili pensieri. Sorrise a Draco e si alzò ringraziandolo, senza dover proferire altro perché ormai i due si capivano solo guardandosi.

Draco aprì la porta, varcando la soglia si rigirò verso Harry, che si stava vestendo, e gli disse un semplicissimo :

"Ti amo"

e se ne andò.

Fu la volta di Harry di arrossire per un istante, ma si riprese a vestire. Nel frattempo sentiva le voci di Hermione e di Ron intenti a chiacchierare allegramente e quella di Draco, che annunciava che lui stava per scendere.

La signora Weasley stava togliendo le decorazioni della notte precedente sparse per la casa, o meglio, a ogni movimento di bacchetta, ghirlande e festoni svanivano creando una nebbiolina che rigirava su se stessa per poi svanire. La casa era ormai spoglia della gioia della notte prima, così come i due festeggiati, Sirius e Remus, che a sorpresa di tutti tranne di Harry, avevano dichiarato il loro amore a tutta la famiglia. Sì, perché ormai quella era per tutti un’unica famiglia. I due furono lasciati soli dopo la festa, ma Harry si ritrovò a pensare che sarebbero dovuti essere già di ritorno, e anche se non voleva essere il solito guastafeste, il cui compito spettava da sempre a Hermione, si maledì per non aver insistito di più nel far rimandare i festeggiamenti. La battaglia si stava avvicinando e non era quello il momento di abbassare la guardia. Ma la verità era che non se la sentiva di festeggiare insieme agli altri, perché avvertiva uno strano presentimento, di quelli che purtroppo sapeva che si sarebbero manifestati, così come era accaduto in passato. Finché non avrebbe potuto dimostrare i suoi presentimenti, le sue non erano altro che teorie. Buffo, pensò Harry, teorie!così Silente chiamava i suoi sospetti. Diceva che potevano anche essere sbagliate, ma non si aspettava che una di queste potesse dargli la morte.. la fiducia illimitata che aveva in Piton…la sua immagine gli comparve nella mente e una collera incontrollabile lo invase, fortunatamente bloccata dal rumore della porta, che si apriva alla parola d’ordine: "Lupus" e Lupin e Sirius riapparvero. Harry si sentì molto più sollevato vedendo che stavano bene e che forse non erano mai stati così felici da molto tempo, e tutto grazie all’amore…il suo pensiero tornò a silente che gli aveva già spiegato che solo con l’amore poteva sconfiggere Voldemort, essa era la sua unica arma contro malvagità e maledizioni senza perdono. Ritornò a chiedersi se anche quella non fosse solo un’altra teoria di Silente che sarebbe costata loro la vita. Ricacciò subito quel pensiero, lui era l’uomo di Silente, no?! E quindi si sarebbe fidato ed era inutile cercare di ricordare quante volte gli aveva salvato la vita in passato. A quel ricordo un sorriso gli comparì sul viso, che si allargò a dismisura quando vide Draco intento a studiare le scartoffie prese in prestito,ormai in modo definitivo perché le gettò nel camino, dal Ministero della Magia.

" Hanno idea di dove si nasconde Voldemort così come io so come funzione un aeroplano",

Harry gli rispose: " non mi aspettavo niente di diverso dal ministero, hanno ancora in custodia tre falsi mangiamorte".

Erano passati tre mesi dall’ultimo incontro con il ministro Scrimgeour e della sua offerta di mettere un paio di auror a sua disposizione. Del suo rifiuto non si era ancora pentito e mai l’avrebbe fatto anche perché di auror in casa ne aveva già a sufficienza. Quell’estate la Tana sembrava il nuovo ritrovo dell’ordine della fenice, per il via vai che c’era!

Sentì Moody dire alla signora Weasley di non preoccuparsi perché suo marito era arrivato in ufficio tranquillamente e che nessuno li aveva seguiti lungo il tragitto. Arrivarono i gufi della posta che consegnarono a Hermione la "Gazzetta del profeta" :

"Herm,chi è morto oggi di quelli che conosciamo?" disse Ron, e per tutta risposta:

"Non ti sei ancora stufato di chiedermelo tutti i giorni?".

Harry che si era preparato all’ennesimo inizio di una nuova lite si ridestò perché i due si lanciarono un’occhiata divertita e si diedero un bacio. Harry non era ancora abituato a quella situazione. Le cose erano cambiate molto in quei pochi mesi: il tradimento di Piton, la morte di Silente, Lupin e Sirius, Ron e Hermione e… lui e Draco. Gli ultimi cambiamenti però non gli dispiacevano per niente.

Sirius era seduto su una sedia attorno al tavolo, che all’occorrenza e secondo i sempre numerosi ospiti, si allungava o cambiava la sua forma, da rettangolo a rotondo o viceversa. Remus che non lo lasciava un istante si fermò dietro di lui, e gli mise le mani sulle spalle intento a richiamare l’attenzione su ciò che stava per dire.

" abbiamo trovato una cosa che ci potrebbe essere d’aiuto a trovare o perlomeno per sapere gli ultimi spostamenti di Voldemort" disse Lupin.

"Ma non dovevate godervi una serata romantica?" disse Ginny.

E subito Lupin rispose : "Si beh, la notte abbiamo festeggiato…"

e così dicendo lanciò un’occhiata furtiva a Harry il quale distolse subito lo sguardo per non dovergli dare la soddisfazione di vedere nei suoi occhi che lui sapeva esattamente a cosa si riferiva. Ma un’altra persona, il biondo accanto a lui, intercettò lo sguardo lanciato dai due e sentì una morsa allo stomaco e doveva essere diventato piuttosto paonazzo perché Harry nel guardarlo soffocò una risata…

"poi abbiamo deciso che il resto lo lasceremo per un momento più tranquillo."

Ritornando serio, Remus prese a cercare qualcosa nella sacca che portava ancora in spalla e ne estrasse qualcosa che gettò con violenza sul tavolo della signora Weasley.

" Che òrorè" disse Fleure, il cui sguardo si distaccò immediatamente dal topo che le stava di fronte.

" beh" continuò Ron "se non è Crosta non è tanto male, nessuno è òrèndo come lui".

Ma Sirius intervenne interrompendo la sua risata solitaria ."

Ron è proprio il tuo Crosta, gli manca un dito, vedi?"

e indicò la zampa dell’animale che stava disteso immobile.

"Ma è morto?-Dove l’avete trovato?-Perché è in questo stato?-Avete combattuto?"

Hermione come al solito aveva espresso i pensieri di tutti ma in modo certamente più accalorato.

Moody con entrambi gli occhi fissi sull’animale rispose anticipando Lupin che stava per parlare:

" Non è morto, ma è ridotto piuttosto male, più che aver combattuto credo che qualcuno abbia smesso di torturarlo per uno strano senso sadico, senza attribuirgli il colpo finale. Per farlo morire più lentamente forse."

Harry si sentì quasi soddisfatto dalle parole dell’auror, non riusciva a provare pena per quella "cosa" che non poteva chiamare persona perché aveva tradito i suoi genitori. Provò un forte senso di odio pari forse per quello che sentiva per Piton, anch’egli responsabile della morte dei Potter. Non si capacitava della calma di Sirius, lui era lì seduto che guardava Peter Minus come se non fosse stato la causa di tutto il dolore che aveva provato, di ciò che Azkaban gli aveva preso. I suoi pensieri furono interrotti da Fleure:

" Bisogna curarlo allora, nessuno merita una fine così."

Harry ritenne che forse lei non aveva ben compreso chi si trovava di fronte. Ma Sirius si alzò e disse:

" si, proviamo ogni singolo incantesimo che conosciamo per farlo vivere perché…"

ma non finì la frase che Harry urlò al colmo della rabbia:

" Perché? Sentiamo?! Dovremmo essere noi a finirlo, è lui… è colpa sua se…"

ma non riuscì a finire la frase, le parole li morirono in bocca e Hermione si gettò su di lui per abbracciarlo. Sirius prese la parola:

" Harry, era da solo in questo stato, se il servo di Voldemort che lo ha riportato in vita è stato abbandonato alla sua sorte deve esserci un motivo, dobbiamo scoprire quale.

" e se fosse una trappola, voglio dire" intervenne Hermione " se l’avesse mandato Voldemort per spiare i nostri movimenti?"

" o magari Tu-Sai-Chi non sa della sua scomparsa"

"ben detto Molly" fece Remus:

" era nella casa Babbana di Piton, siamo andati a fare un sopralluogo più approfondito dell’ultima vola e lo abbiamo trovato."

" se è stato Severus" continuò Sirius "deve esserci una ragione. Per quanto vile fosse Peter, è sempre stato utile a Tu-Sai-Chi"

e così dicendo guardò la signora Weasley pensando che quella era pur sempre la casa di sua cugina e un po’ più di rispetto per le sue paure fosse d’obbligo.

" è quindi un comportamento pericoloso toccare Minus per un fedele mangiamorte che vuole rimanere vivo."

" la sola cosa da fare per ora"continuò Moody " è curarlo per avere qualche informazione, altrimenti lo terremo in vita per consegnarlo ai dissennatori quando saranno tornati sotto il controllo del Ministero."

Continua...
  
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