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Autore: parveth    11/01/2013    4 recensioni
Che succederebbe se gli abitanti di Storybrooke fossero insegnanti in un liceo italiano e per di piu' alle prese con quattro alunne all'apparenza un po' scapestrate ma con una gran voglia d'essere d'aiuto?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L'incarico Ho sempre avuto dei gusti poco ortodossi sui vestiti se cosi si puo' dire.

Alle volte jeans e maglioni altre gonna e vestiti in inverno, d'estate magliette, pantaloncini o gonne e/o vestitini.

Altre volte ancora uscirei con le prime cose che trovo nell'armadio senza neanche truccarmi.

In classe, e piu' in generale nella scuola pare si sia stabilito una sorta di tacito accordo secondo il quale a scuola si viene vestiti "in un certo modo" ovvero: jeans e maglioni e/o felpe, magliette.

Gia' se ti presenti con gli stivali ti guardan male e non mi riferisco ai professori.

Di noi quattro l'unica che non ho mai visto in gonna era Miriam noialtre ci sbizzarrivamo quasi ogni giorno, fossi stata da sola mi sarei forse fatta piu' problemi, ma insieme ci spalleggiavamo a vicenda.

L'anno precedente avendo deciso di sconvolgere tutti, mi ero presentata il primo giorno dell'ultima settimana di scuola prima dell'estate in total black: maglietta aderentina a maniche corte, leggins, gonnellina a balze, guanti di pizzo al gomito e persino ombretto e lucidalabbra con l'eccezione delle infradito color argento, non vi dico le facce degli altri quando entrai in aula, indimenticabile fu il commento di Gold:

"Non sapevo stessero girando un film di Tim Burton qui vicino"

disse entrando in classe, onestamente non seppi come prenderlo visto che con lui non sai mai se scherza o se e' serio pero' non notai una volonta' maligna in quelle parole anzi, mi sembro' di notare un lampo di divertimento nei suoi occhi, al che replicai senza nemmeno pensarci:

"si, mi han scelto come protagonista"

per poi pentirmene immediatamente.

Pensai, nell'ordine:

1) ora mi spedisce dalla preside
2) ora mi mette la nota sul registro
3)no, me la mette sul diario
4) mi spedisce dalla preside dopo aver fatto entrambe le cose
5) fara' chiamare i miei
6) no, prima mi mena
7)  zitta tu mai eh???!

Non solo non fece niente delle cose sopraelencate ma mi sorrise persino, roba da segnarselo sul calendario, l'unica altra volta che l'avevo visto sorridere dopo la prima verifica.

Fu in quel momento che capii che le sue punzecchiature erano provocazioni, le diceva a tutti certo ma in qualche modo VOLEVA che gli si rispondesse, in effetti a parte noi quattro e pochi altri eran tutti delle tali amebe che proprio torto non l'aveva.

Per completare il quadretto qualche settimana prima mi ero pure fatta rossa: da piccola ero bionda poi mi si sono scuriti e ho cominciato coi colpi di sole, peccato tornassi dal mare con tre colori in testa, cosi chiesi consiglio alla mia parrucchiera ed optai per il rosso.

"Lasciali perdere: sembri la tizia di X-files, stai bene sul serio"  si affretto' a dire Lavinia vedendo i miei occhi dardeggiare pericolosamente  all'indirizzo dei miei compagni.

Tornando al presente, eravamo al secondo intervallo, quello delle 11.50 quando andai in bagno e sentii due ragazze piu' piccole parlare davanti allo specchio:

"oh sai l'altro giorno ho visto un vecchio film"

" davvero? quale?"

"profondo rosso"

"e di quanti anni fa e'?"

"mah...inizio anni 90 credo"

Iniz...anni...90...

Ora.  Se c'e' una cosa che detesto e' l'ignoranza: ok che queste avranno quindici anni ma santo cielo, non sei nemmeno capace di leggere una data su un dvd?  o di cercartelo su internet? 1-9-7-5  non mi sembra cosi difficile!

"Perla calmati!" mi dicono le altre vedendo che comincia a girarmi la testa di 365 gradi come Regan ma anche Rebecca ha uno sguardo che le fulmina all'istante essendo horrorofila come me.

Torniamo in classe, lezione di francese prima di cominciare pero' la prof esordisce cosi: " come sapete io sono la responsabile della biblioteca scolastica e cerco due volontari che se ne occupino una volta la settimana: dovrete fare in modo che i vostri compagni leggano e che i libri siano restituiti in fretta".

"Tze, dice niente prof! qui la maggior parte della gente piuttosto che leggere qualcosa che non sia Twilight si taglierebbe un braccio"  pensai  alzando la mano insieme alle ragazze,  la prof scelse me e Rebecca dicendoci di fermarci dopo le lezioni che ci avrebbe spiegato quali sarebbero stati i nostri compiti.

Quando suono' la campana chiamai i miei spiegandogli che sarei rincasata piu' tardi dopodiche' mi recai in biblioteca con Rebecca: era piuttosto grande e c'era molta varieta' di scelta per essere di una scuola io pero' c'ero stata poche volte fortuna che ora avevo il tempo di rimediare.

La prof ci spiego' come catalogare i libri sul computer e come ordinarli sugli scaffali, circa una volta al mese ne sarebbero arrivati di nuovi e avremmo dovuto sistemarli.

"Non preoccupatevi: ci saro' anche io con voi specialmente i primi tempi, vi daro' una mano.  Immagino che vi piaccia leggere: qual'e' il vostro libro preferito?" ci chiese

"1984, George Orwell" risposi

"il fantasma dell'opera di Leroux" disse Rebecca

"Pero'! complimenti" si congratulo' la French

"Ho sempre amato leggere, sin da bambina: eppure la maggior parte della gente mi chiedeva e mi chiede tuttora come faccia a leggere di continuo, ormai saranno dodici anni che me lo dicono: non e' mai stato facile difendere il mio hobby"  dico accomodandomi su una sedia

"E' vero: in Italia quando dici che ti piace leggere ti guardano come se fossi un marziano, ma d'altronde se alla gente piace essere ignorante..." ribatte' Rebecca sedendosi accanto a me, la prof annuisce mentre io continuo "una volta in libreria sfogliai un volume scritto da una professoressa universitaria: diceva che in molti non leggono semplicemente perche' non sanno farlo poiche' evidentemente a scuola si e' stati abituati a testi troppo elementari senza contare che spesso si legge solo per diritto di nascita ovvero se in famiglia gia lo fanno e cosi..."

"...il massimo che molti sarebbero in grado di leggere sono i libriccini che i neonati mettono in acqua"  aggiunse Rebecca facendoci ridere tutte e tre.

"Almeno non c'e' Twilight, son proprio curiosa di vedere cosa e se verranno a scegliere i nostri compagni"  commentai mentre tornavamo a casa.

"Pare che sia stata la Mills a vietare che ci fosse"  disse Rebecca

"Una volta tanto ci prende anche lei"  sospirai, non sapevo perche' ma avevo la sensazione che ci saremmo divertite.


angolo autrice: il libro che cito e' "l'italia dell'ignoranza"  di Graziella Priulla  e una volta mi sono davvero vestita come dico ma non al liceo, se l'avessi fatto mi avrebbero linciato: ci sono andata all'universita' cosi, idem per i capelli rossi.
  
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