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Autore: Evaney Alelyade Eve    12/01/2013    5 recensioni
Una mattina di Gennaio, la più fredda del mese, gli Alfa tornano e Derek li affronta, mentre Stiles non può nulla se non ascoltare con il cuore in gola quella che sembra a tutti gli effetti una lotta.
Derek sparisce, e anche se tutti lo reputano morto, Stiles sa che quello stupido sourwolf è lì, da qualche parte..
Genere: Angst, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Derek Hale, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Teen Wolf
Pairing/Personaggi: Derek Hale/Stiles Stilinski, Scott McCall/Isaac Lahey, un po' tutti.
Rating: Giallo.
Chapter: 3/?
Genere: Angst, mistery (è stato il maggiordomo, signor Detective!), introspettivo, sentimentale.
Warning: Slash, sequel di Breathe your life into me, I can feel you.
Summary: Una mattina di Gennaio, la più fredda del mese, gli Alfa tornano e Derek li affronta, mentre Stiles non può nulla se non ascoltare con il cuore in gola quella che sembra a tutti gli effetti una lotta.

Derek sparisce, e anche se tutti lo reputano morto, Stiles sa che quello stupido sourwolf è lì, da qualche parte..
Note: Il titolo è una strofa di "The Calendar" – Panic!AtTheDisco.
Ho deciso di cambiare il banner - cercherò di trovarne uno adatto anche al secondo capitolo! - perchè ho deciso di abbinare i capitoli a determinate ims, che mi sembra molto, ma molto più bella come cosa u.u

Dedica: Kae, mia adoratissima, che mi hai prtato a scriverla.. magari il banner ti ricorda qualcosina... >_>
DISCLAIMER: Non mi appartengono, non ci guadagno nulla ç_ç

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Put another ‘x’ on the calendar.
Winters’s on its deathbed.

 

 

 

 

Chap III


 

 

 

 

 

Gennaio passò lentamente, così lentamente che sembrava di vivere un giorno sempre uguale, come in quel telefilm che gli piaceva tanto, in cui il protagonista riviveva il martedì tutto da capo ogni volta che il fratello moriva[*].

Solo che, nella realtà di Stiles, nessuno moriva, c'era solo da affrontare la costante e concreta assenza di qualcuno.

Non c'era mattina in cui il ragazzo, appena sveglio, non si lasciasse sfuggire un sospiro, rivolgendo uno sguardo vacuo alla stanza illuminata dai primi raggi del mattino, mentre pensava a Derek.

Certe mattine gli sembrava quasi che il moro non fosse mai esistito, come se fosse stato il frutto di una sua fantasia ben congegnata. In quelle mattinate cercava di visualizzare il viso del ragazzo, e ogni suo particolare: le labbra sottili, le lunga ciglie nere che decoravano un paio di occhi verdi con pagliuzze dorate, i tratti decisi e il tono di voce autoritario, roco e profondo quando facevano sesso, fievole e gentile dopo il sesso, preoccupato, angosciato, arrabbiato...
Non sempre, però, riusciva a visualizzare tutto con chiarezza e allora correva a prendere la foto che aveva sottratto da casa Hale – affinchè non diventasse il cimelio ricoperto di polvere di una vita che avrebbe potuto essere – e ne metteva nuovamente a fuoco i contorni.

Non che Stiles lo facesse apposta o tendesse facilmente a dimenticare o ancora non tenesse all'Alpha, no, era una specie di meccanismo di difesa – almeno così gli aveva detto la psicologa quando era bambino – attuato dalla mente che tendeva a far sbiadire rapidamente le memorie di cose che causavano dolore, racchiudendole nel profondo del suo subconscio, in quello che lui definiva "il suo personale vaso di Pandora".

C'erano memorie degli ultimi giorni di sua madre e il funerale, memorie  dei giorni brutti passati a sentire suo padre mentre piangeva.
Il ricordo delle sensazioni causate dagli attacchi di panico e la paura di morire per mano degli Alfa.. e adesso anche Derek e tutti i momenti passati insieme.

Certo avrebbe potuto semplicemente permettere alla sua mente di fare il suo lavoro, ma in verità non voleva affatto dimenticarlo, perchè, a dispetto di tutto, quello con il lupo era stato il periodo più felice della sua adolescenza.
Non era solo il sesso fantastico, ma anche la gioia nell'aver trovato finalmente qualcuno a cui piaceva tutto il pacchetto Stiles G. Stilinski.
Derek, anche se si lamentava spesso, amava persino la sua parlantina, capiva i suoi sentimenti e lo ricambiava in tutto e per tutto e soprattutto.. non lo faceva sentire solo.

Nonostante questo c'erano altre mattine, quelle che cupe nonostante il sole, in cui non poteva far a meno di essere arrabbiato, infuriato con tutto il mondo e soprattutto con Derek e, allora, non poteva impedirsi di desiderare di non averlo mai conosciuto a fondo. Si pentiva di essersi spinto tanto in là da conoscere la dolcezza nascosta nei suoi occhi verdi, la possenza dei suoi muscoli, il calore del suo corpo e la passione del suo cuore. Odiava quei sentimenti, odiava odiare Derek e odiava ancora di più l'amare ogni singola lettera di quel nome.

In fondo, pensava, avrebbe fatto meglio nel perseguire il suo piano di conquista del cuore di Lydia, lasciando che, nella sua mente e nel suo cuore, Derek Hale fosse stato semplicemente il lupo antipatico che serviva a Scott per affrontare la sua nuova condizione; ma la verità era che quelle erano tutte bugie, e quando si riscuoteva da quei pensieri si dava mentalmente del coglione solo per averlo pensato.

 

I giorni di Febbraio si susseguirono con lentezza estenuante, ed era ritornata una routine che era insieme familiare e non.
Con il resto del gruppo non aveva più parlato di Derek, nè aveva chiesto loro di continuare con le ricerche.
Non che si fosse arreso, anzi continuava a credere – nonostante le prove evidenti – che il moro fosse ancora vivo, lontano da lui, ma
vivo, più che altro non sopportava gli sguardi compassionevoli e la preoccupazione nel tono di voce che tutti gli rivolgevano quando accennava all'Alpha. Era fastidioso e lo facevano sentire come se fosse stato un bambino piccolo e malato; gli ricordava come lo avevano trattato tutti dopo la scomparsa di sua madre.
Inoltre trovava irritante la rassegnazione e la quasi indifferenza che gli altri riservavano alla scomparsa del ragazzo, come se l'assenza di Derek non sortisse per loro nessun effetto.

Okay, Derek non era proprio Mr Simpatia o l'Alpha dell'Anno ma essere messo da parte con quella facilità...gli faceva rabbia pensare, soprattutto, che Derek aveva sacrificato se stesso e loro due per salvare quegli stupidi cuccioli dalle chiappe pelose.

Perciò i ragazzi  – e davvero non c'era bisogno di nessun potere lupesco – avevano capito che c'era qualcosa sotto che Stiles non aveva rivelato loro, qualcosa che lo faceva somigliare ad una bomba ad orologeria in formato umano, e si aspettavano – e Stiles non era così stupido da non capirlo –  un crollo emotivo da un momento all'altro.

Nessuno di loro, nemmeno Scott, aveva notato che, negli ultimi giorni di febbraio, qualcosa negli occhi di Stiles era cambiato.

 

Stiles Stilinski era un ragazzo dalle mille risorse, lingua tagliente e un'incredibile intelligenza, spesso e volentieri sottovalutato da tutti, era come l'ultima scintilla di un fuoco morente che cercava disperatamente di tenersi in vita.

Ecco, una delle qualità di Stiles era l'incredibile forza d'animo e la capacità di reinventarsi, adattarsi ad un nuovo ruolo, l'evolversi. Non aveva paura di cambiare, perchè ogni cambiamento diventava, su uno come lui, un miglioramento.

Una mattina, infatti, si era guardato allo specchio del bagno e aveva storto il naso, per niente soddisfatto: era sciupato, aveva le occhiaie ed era più pallido del solito.

"Fai proprio schifo, amico" aveva detto al suo riflesso, esaminandosi accuratamente. A stento si riconosceva in quel ragazzino dall'aria abbattuta e il cipiglio cupo, e ridacchiò, a metà tra l'isterico e lo sgomento, quando si rese conto che la sua espressione corrucciata gli ricordava quella di un certo sourwolf.

Con le mani iniziò a distendersi la fronte, modellandola come se fosse l'impasto di una torta,  rilassandola finchè non ottenne un risultato soddisfacente.

Si schiaffeggiò le guance, sperando di colorarle a meno un po' – come aveva visto fare in un film – e fece due sorrisi smaglianti.

Ritornato in camera sua aveva lanciato un'occhiata orripilata al disastro di vestiti sporchi e disordine che ricopriva la camera, e, rimboccandosi le maniche aveva pulito tutto, aperto le finestre e lasciato entrare aria fresca con lo scopo di purificare la stanza dal senso orrpimente di inutilità e sconforto che sembrava permeare la stanza, in forma di cattivo odore.

La maglia di Derek era finita in lavatrice, anche perchè non avrebbe mai avuto cuore di buttarla via, e la foto sistemata meglio sul comodino.

Erano azioni che aveva sempre compiuto, soprattutto perchè, visto che il padre lavorava, toccava a lui occuparsi della casa, eppure quella volta avevano un nuovo significato, qualcosa di più importante: quello simboleggiava il ritorno dle vecchio Stiles Stilinski. Si era lasciato andare, in quell'ultimo mese, troppo sconfortato dall'aver perso Derek, ma era giunto il momento di reagire, rialzarsi in piedi e mettersi in moto!
Non aveva mica intenzione di finire come Bella Swan, in New Moon, quale essere umano normale si sarebbe ridotto ad uno zombie?

Lui di sicuro no.

Quel pomeriggio ritornò ancora una volta a casa Hale, spingendosi fino alla quercia dove avevano ritrovato la maglia e il segno di artigli sul tronco del vegetale.

Rimase lì a fissarla come se, in quel "graffito", potesse trovare la risposta a una sua qualche domanda inespressa, e forse quella doveva essere la sua giornata fortunata perchè qualcosa, nel modo in cui la quercia era spezzata in due – e mai Stiles avrebbe saputo dire cosa – lo spinse a prendere una decisione importante, e giurò su quel tronco che, quando Derek sarebbe tornato – oh, sì, perchè lui sapeva che quell'Alpha cocciuto sarebbe ritornato – l'avrebbe trovato pronto e più forte. Non avrebbe più permesso a quel testone di sacrificarsi per tutti gli altri e gli sarebbe stato accanto, fianco a fianco, pronto ad aiutarlo in caso di bisogno.

Immensamente sollevato nell'aver ritrovato il suo spirito, si diresse dall'unica persona che poteva aiutarlo.

 

 

 

 

[*] Supernatural 3x11 - Mistery Spot.

   
 
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