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Autore: DaughterOfAthena    12/01/2013    1 recensioni
Emily Jones, una ragazza di 19 anni, all'apparenza normale, capelli castano chiaro, occhi grigi e uno stile comune a tutte le ragazze della sua età, ma il suo sangue nasconde il suo essere speciale: è per metà sangue di una Dea, la Divina Atena. Tre anni fa ha scoperto di essere una semidea e da allora i guai sono sempre dietro l'angolo. Il giorno del suo compleanno dovrebbe partecipare al Ballo delle Debuttanti organizzato dalla madre adottiva, ma un problema al Campo Mezzosangue la costringue a tornare a Casa...
"Il suono della sveglia mi ricorda che oggi è il gran giorno. Il giorno che mia “madre” aspetta da una vita. Il giorno per il quale ha cercato di prepararmi praticamente da sempre. E’ il giorno del ballo delle debuttanti. Il giorno in cui entrerò in società. Il giorno del mio diciannovesimo compleanno."
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3. I’LL BE FREE

Entro in camera mia al seguito di Annie.
“Tesoro, ti ricordi di Christina, Dalia e Charlotte?”
La guardo perplessa. Sono sicura di aver già visto le due donne che si chiamano Christina e Dalia, ma non ho minimamente idea di chi siano.
“Le mie sorelle e la mia migliore amica...”
“Ah!” Ora ho capito chi sono e dove le ho viste! Erano alla festa del mio 9°... no, del mio 10° compleanno! Ecco perché non mi ricordo precisamente di loro! Ma, aspetta, io non ho mai visto questa Charlotte, eppure mi sembrava che Annie avesse tre sorelle... aspetta ancora un attimo, mi pare che la terza sorella si chiami Maddy... anzi o, ne sono sicura! E’ la “zia” con cui mi sono sempre trovata meglio, quella con cui c’è sempre stato un certo feeling! E’ stata la prima persona (umana) a cui ho detto di essere una mezzosangue. Però, da quel giorno non l’ho più rivista...
“E Maddy?” chiedo con aria triste.
“Chiiiii?” risponde Annie.
“L’altra tua sorella.”
“Ormai non la consideriamo più una sorella!” risponde Christina leggermente irritata “Non la vediamo e sentiamo più da tre anni!”
“Ma proprio non sapete dove si trovi?”
“Io ho saputo che si è trasferita in Grecia, ad Atene, se non mi sbaglio...”questa volta è Dalia a rispondermi, con un’aria tra lo scocciato e il dispiaciuto.
“Bene, adesso basta parlare di una persona che non si fa viva da così tanto tempo! Pensiamo piuttosto a preparare mia figlia per il suo grande giorno!” dice improvvisamente Annie rompendo il silenzio che si era creato.
“Ottima idea!” squittisce Charlotte “Vieni in bagno tesoro! Provati il tuo abito!”
Mi porta per mano in bagno e mi da un vestito che sembra essere costato moltissimi soldi. Lo indosso. E’ stupendo. E’ un abito lungo, che arriva a terra, color acquamarina. Ha uno scollo tipo a barca, è di raso ed è veramente troppo elegante per una come me, ma mi sta a pennello, è perfetto.
“Awww sei bellissima! Ti fa risaltare gli occhi!” esclama Charlotte “Hai ragione tua madre, ti vesti troppo da maschiaccio, dovresti vestirti in questo modo tutti i giorni!”
Sto ancora fissando la mia immagine allo specchio quando queste parole escono dalla bocca della donna. Non ci posso credere. Annie è veramente un’arpia!
“No! Io non sono così, starò anche bene vestita così, ma questo non è il mio stile, questa non sono io!”
Le urlo in faccia con un’espressione veramente arrabbiata, anche se non so se quell’espressione è rivolta a lei o ad Annie. Charlotte mi guarda spaurita, poi si riprende e mi guarda con un’espressione un po’ dura.
“Tua madre aveva detto che eri cambiata, che eri più rude, ma non pensavo fossi diventata così scontrosa! Ora togliti l’abito e torna in camera.”
Esce dal bagno, chiude la porta e mi lascia da sola, davanti alla mia immagine allo specchio. Guardo il mio riflesso, nei mie occhi grigi. Mi manca il campo, mi manca casa, mi mancano i miei amici, la mia famiglia. E un po’ mi manca sapere che tornando nella cabina 6, in un certo senso sono con mia madre, anche se non fisicamente. Caccio indietro le lacrime che stanno salendo, mi tolgo l’abito, mi rimetto la mia maglietta e i miei jeans ed esco dal bagno. In camera trovo Annie seduta su mio letto che chiacchiera allegramente con le altre tre comari sedute comodamente sul divanetto viola.
“Ho una proposta da farti” dico ad Annie. Tutte e quattro ammutoliscono.
“Dimmi tesoro”
“Io partecipo a questa pagliacciata, ma tu mi lasci vivere permanentemente al Campo.”
Lei mi guarda per un attimo sbigottita, ci pesa un po’ e mi dice:
“ E che fai? Sparisci per sempre? Io cosa dico a tutti? Che sei in campo militare a rotolarti nel fango come un uomo? No signore!”
“Per tutti gli Dei, Annie! Non ti fai problemi a dire che d’estate me ne vado in una colonia per ricconi in Inghilterra, ma non puoi inventarti qualcosa per giustificare la mia assenza?”
Riflette ancora un attimo sulla decisione da prendere.
“Parteciperai a tutto quanto, senza fare capricci come una bambina piccola?”
“No se non mi dai il permesso di trasferirmi al Campo.”
“Ma là saresti sola?”
“No. Ci sono anche altri che rimangono lì tutto l’anno, come Jake, Emma, Mark, Will, Luna, Erik e molti altri. Inoltre rimangono stabilmente anche i due direttori del Campo!”
“Quindi praticamente ti dovrei lasciare per tutto l’anno in balia di due uomini e molti ragazzi.”
“Più o meno...” Annie mi guarda storto “Oh andiamo! Non mi hanno mai fatto nulla di male, sono miei amici!”
“Non si sa mai...”
“Se non mi dai il permesso, ti renderò la giornata un inferno, più di quanto io non abbia già fatto!”
Lo dico con u tono che mi fa quasi paura. Annie esita. Cosa non farei per ottenere quel permesso! Se continua così potrei anche estrarre il mio pugnale dalla tasca posteriore dei jeans! Sì, lo so, non potrei farle del male, dato che il bronzo celeste non ferisce gli umani, ma giusto per farle prender uno spavento. Quando sto per mettere la mano nella tasca dei pantaloni, Annie sospira.
“E va bene. Potrai abitare stabilmente in quel campo. Ma oggi dovrai fare tutto quello che ti dico io senza storie, capito?”
OH.MIEI.DEI! Ha detto di sì, ha detto di sì! Sono così felice che le salto al collo e cadiamo sul letto entrambe.
“Grazie grazie grazie grazie grazie”
“Va bene, ho capito, ma ora alzati, che abbiamo tantissime cose da fare!”
Mi alzo dal letto e mi volto verso Christina, Dalia e Charlotte, che sono ancora sedute sul divanetto e hanno un’espressione tra l’esterrefatto e l’impaurito.
“Sono nelle vostre mani, quindi, fate del vostro meglio!
Le tre donne mi fissano un attimo sbigottite, poi un sorriso sbuca sui loro volti ed iniziano a preparare l’occorrente.
Da domani sarò un’abitante fissa del Campo. Sarò un’inquilina stabile della cabina 6.Mi allenerò ogni santo giorno ad ogni ora. Da domani sarò libera!









ANGOLO DELL’AUTRICE
Buon pomeriggio a tutti. Ecco il terzo capitolo come promesso, domani vi posto il 4°. In questi giorni pubblicherò un capitolo al giorno, dato che non ho molti compiti. Ringrazio ancora tutti quelli che stanno leggendo la mia storia e vi ricordo di recensirla.
Grazie ancora
DaughterOfAthena
   
 
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