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Autore: LadySaika    12/01/2013    2 recensioni
- Lily era preoccupata. -
- Come hai fatto a trovarmi? -
- Quindi ho pensato di portarti un ombrello, almeno non ti ammali ora che sta piovendo più forte. -
- Black... -
- Bene. Ho fatto il mio dovere. Ora ti serve solo sfogarti da sola, se però hai bisogno di qualcuno sappi che le tue amiche ci saranno sempre. Ci si vede, Meadowes. -
- Aspetta, Black! -
- Mh? -
- Ti prego rimani. -
---
Una Dorius.
Dorcas ripercorre momenti della sua vita finché non ritrova Sirius, il suo amore perduto.
Buona Lettura.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dorcas Meadowes, Sirius Black | Coppie: Dorcas/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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" [...]Non m'interessava avere un principe azzurro dagli occhi azzurri e capelli biondi, preferivo di gran lunga avere il mio principe Black, Sirius Black. "
e con questa citazione, dedico questa fic a NyaNya x3

Occhi grigi.

[Novembre 1977]

Le panchine degli spalti del campo di Quidditch erano tutte bagnate per la pioggia che non smetteva di scendere, ma non m'interessava, volevo stare sola con me stessa e soffrire.
Non so quanto tempo era passato, sapevo solamente che ad un tratto un ombrello comparì sopra la mia testa e alzando lo sguardo vidi che era Sirius che mi fissava in silenzio con quei suoi occhi grigi. Non capivo ancora come era riuscito a trovarmi.
Non avrebbero mai pensato che Dorcas Meadowes, la studiosa Gryffindor, potesse mai andare in un campo di Quidditch, per di più senza che ci fosse una partita, ma Sirius l'aveva pensato.

- Lily era preoccupata. -
- Come hai fatto a trovarmi? -
- Quindi ho pensato di portarti un ombrello, almeno non ti ammali ora che sta piovendo più forte. -
- Black... -
- Bene. Ho fatto il mio dovere. Ora ti serve solo sfogarti da sola, se però hai bisogno di qualcuno sappi che le tue amiche ci saranno sempre. Ci si vede, Meadowes. -
- Aspetta, Black! -
- Mh? -
- Ti prego rimani. -

Furono semplici parole e subito lui accettò lasciando che bagnassi la sua spalla. Lacrime che versavo al ricordo della morte dei miei genitori e anche perché quel giorno Benjy mi aveva lasciato.
Quando tornò il sole, Black se ne andò.
Io non mi dimenticai di quel giorno. Invece, lui forse sì.

[Novembre 1978]

Eravamo piccole reclute appena uscite dalla scuola. Eravamo tre ragazze ignare di quello che veramente ci avrebbe aspettato entrando in quell'organizzazione segreta.
Io, Marlene ed Emmeline stavamo in una camera in compagnia della McGranitt, ci aveva portato lei alla base dell'Ordine della Fenice e stavamo solo aspettando l'arrivo del preside in modo che ci potesse presentare a tutti i membri.
Erano passata solo mezz'ora, stavo contando ogni secondo, ogni minuto. Era l'unico metodo per rilassarmi, forse ero l'unica lì convinta della propria scelta. La professoressa si preoccupava solo del nostro destino, dove la morte ci avrebbe preso troppo presto.
Poi il preside arrivò e noi tre trovando il coraggio, ci alzammo pronte per entrare nel grande salone dove si svolgevano le riunioni.

Con una prima occhiata veloce, vidi che c'erano molte facce conosciute tra cui Benjy o i gemelli Prewett che ebbi l'onore di conoscere solo durante il mio primo anno. Invece quello che mi colpì di più e che fece scattare una piccola discussione fu trovarsi lì anche Lily, Remus, Peter, Potter e Black.
Portando i miei occhi verso quelli grigi di Black, vidi in lui uno sguardo freddo e mi sentii per un momento in colpa e ogni mia sicurezza di entrare lì cambiò, come se mi portasse a decidere all'ultimo di restarmene al sicuro dentro la mia casa, ma perché mi provocava tutto quello? Lui era nessuno per me, solo uno che faceva lo stupido ad Hogwarts e io gli andavo contro, anche se una volta era stato a sentire le mie lacrime che sfogavo sulla sua spalla.
E dopo quell'occhiata nemmeno sentii le grida di Lily che se la prendeva specialmente con Marlene, dicendogli che questo non era un gioco.
Io lo sapevo bene.


[Gennaio 1979]

Ero di pattuglia insieme a Black, ancora non gli andava giù che altre ragazze come noi si erano unite all'Ordine, diceva sempre che era qualcosa di serio, qualcosa da uomini, erano loro che dovevano proteggere noi.
- Mi dispiace, Black. Io non ho un principe che mi proteggere, per cui mi devo proteggere da sola. - , erano quelle le parole che dissi, ma quelle parole furono la causa di piacevoli conseguenze da parte di quel ragazzo dagli occhi grigi.

- Come avevi fatto a trovarmi quel giorno sui spalti del campo di Quidditch? -
- Mh. E' un buon posto per stare da soli e sfogarsi. Spesso anch'io ci sono andato da solo per quello. -
- Oh... -


[Gennaio 1980]

Ero nuovamente di pattuglia insieme a Black. Era incredibile come il nostro rapporto era cambiato in quell'anno. Eravamo tutti più uniti, scherzavamo sempre tutti insieme e lui stava sempre di pattuglia con me. Quando ebbi il coraggio di chiedergli il perché, guardandolo nei suoi occhi grigi, lui mi rispose semplicemente e con sincerità.
- Sono il tuo principe, Meadowes. -, erano quelle le parole che disse e furono quelle parole a dare il mio primo bacio a quel ragazzo che riuscivo solo ad incavolarmi ad Hogwarts.

- E perché il tuo sguardo era freddo quando mi vidi la prima volta? -
- Ero preoccupato per te. Avevo paura che la mia principessa si ferisse. Solo da quando hai pianto sulla mia spalla, ti ho visto sotto una luce diversa. Provo qualcosa per te, Meadowes.-

[Marzo 1980]

Quegli anni era passati velocemente come una folata di vento e troppe lacrime erano state versate in quegli anni. Tutti quanti ci guardavamo, pensando a chi sarebbe stato il prossimo a perdere la vita, mentre davanti avevamo un'altra lapide bianca su cui piangere.

- Ho paura. -
- No, non devi avere paura, saremo sempre insieme. Sarò sempre vicino a te, Doe. Ti proteggerò sempre. -
- Oh, Sir... -
- Ti amo e sono il tuo principe. -

[Agosto 1981]

Ci fu solo una promessa che Sirius non mantenne e fu quella di proteggermi sempre, ma non lo avrei mai odiato per questo e non avrei mai portato rancore verso di lui. Anzi, continuavo ad amarlo, era grazie al nostro amore che batteva dentro di me che non avevo paura.
Ora mi trovavo davanti a quell'uomo dagli occhi rosso sangue, dall'aspetto inquietante ma nello stesso tempo era sempre un essere umano, come me, ma la sua anima era persa nell'oscurità.
Un raggio verde mi venne in contro quella notte.

L'urlo di dolore di un ragazzo dagli occhi grigi echeggiò il giorno dopo quando il mio corpo fu trovato.



[Giugno 1996]

Solo nel giugno del 1996, Sirius mantenne una importante promessa che mi fece, quella di essere sempre vicino a me.

In un mondo tutto bianco senza spazio e senza tempo, un'altra persona comparve e voltandomi le sorrisi. Con passo lento, ma allo stesso tempo veloce, in poco tempo ero accanto a lui ad allungargli la mia mano che lui subito prese sentendosi a casa.

- Mi sei mancato. -
- Anche tu. -
- Sempre insieme? -
- Sempre insieme. I Black cercano sempre di mantere le promesse. -
- Lo so. -

E lo ritrovai. Ritrovai il mio amore perduto in quel lontano agosto quando io morii.

   
 
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