Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Limnia_Black    31/07/2007    1 recensioni
Ed eccoci di nuovo.
Le cose cambiano, certo, però i nostri protagonisti restano gli stessi, alle prese con i problemi dell'età adulta.

Seguito di "With this broken wings I'm falling".
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Arieccoci qua, vi siamo mancate? Si? No? Vi credo sulla parola, vabbè allora terza Fic comunitaria tra me e la mia TonnaH del cuore, noi speriamo che vi piaccia, però se non vi piace ditecelo con gentilezza che siamo ragazze sensibili, ok?




Theodore Nott aveva appena finito di lasciare una parte cospicua del suo ultimo pasto e una buona porzione di succhi gastrici nel gabinetto.
Non che questa fosse una scena troppo insolita, nè per Blaise che, ad onor del vero con grande spirito di abnegazione, gli reggeva la fronte, nè per Draco, che se ne stava appoggiato con una spalla allo stipite della porta attendendo che l'amico avesse finito di irrorare i gabinetti.

-C-credo...credo sia finita.
Theodore era spaventosamente pallido.

-Merlino, sembri il fratello illegittimo di Mirtilla Malcontenta.

Commentò Blaise con una risatina e una pacca sulla spalla del traballante amico.

-No ti prego

Rispose Theo sgranando gli occhioni azzurri ora un po' arrossati.

-Tutto ma non questo.

I tre uscirono dal gabinetto, incuranti delle occhiatine maliziose di cui erano oggetto, era almeno dal quarto anno che circolava la voce che li vedeva protagonisti di un torbido menage a trois.
E il fatto che stessero uscendo insieme da un gabinetto non aiutava affatto.
Con tutto che le loro conquiste in campo femminile avrebbero fatto impallidire Antonio Casanova in persona.

Anche se da un po' di tempo, all'incirca dall'anno prima, sia Draco che Theodore avevano messo "la testa a posto" per così dire.
Una relazione seria, e un impegno leggermente più concreto negli studi.
Blaise a volte li prendeva sottilmente in giro dicendo loro che erano diventati noiosi, anche se a onor del vero non si poteva davvero dire.
Zabini non avrebbe saputo menzionare due migliori compagni di battute, risate e serate passate davanti al caminetto della Sala Comune.

-Theo, guarda che non sei tenuto a darle quell'accidente di anello se non ti senti pronto.
-Naah...che c'entra adesso?
-Come mai ti vengono i conati di vomito tutte le volte che devi farle quella cazzo di proposta?
-Ma non è vero, ho semplicemente bevuto troppo.
-Si, certo, comunque mangia qualcosa prima di tornare dalla tua dolce metà o non vorrà baciarti neppure con una finta bocca di plastica attaccata al manico della tua Firebolt.
-Ah ah, sei davvero esilarante Zabini.

Offeso o meno Nott preferì adottare il suggerimento prima di tornare da Deirdre, che lo abbracciò come se non lo vedesse da un mese o giù di lì.

-Stai meglio ora?

Gli chiese osservandolo con occhio critico.
-Certo.Sto benissimo.

Lei sorrise e si sporse a baciarlo, fortunatamente il succo di zucca che si era affrettato a sorseggiare sortì l'effetto sperato.

-C'era qualcosa di cui volevi parlarmi, allora?
-Ehm...si...ecco.
Si schiarì la gola e socchiuse gli occhi.
-Deirdre,

come esordio non era niente male, peccato che rimase, per l'appunto, soltanto un esordio, Theodore sbiancò di colpo e dovette di nuovo precipitarsi verso il gabinetto dei maschi, dove vomitò quel poco che era rimasto da vomitare.

-Bleah

fu il commento di Blaise sopraggiunto in quel preciso momento, Draco invece si stava sbellicando dalle risate.

-Non c'è un cazzo da ridere, Draco!
Fece Theo poco prima di rovesciare nuovamente le budella nel gabinetto.

-Theo, ascoltami, è evidente che non sei pronto, voglio dire hai 17 anni appena compiuti, non sei pronto per chiedere ad una ragazza di sposarti.

Forse fu un'impressione di Zabini e Malfoy, ma alla parola "sposarti" i conati si fecero più violenti.


-Theo?
-Uh?

La voce di Blaise lo riscosse dai suoi pensieri, o dai suoi ricordi, per quanto si fosse sforzato sapeva che il primo ricordo che gli sarebbe venuto in mente del suo settimo anno ad Hogwarts era l'ossessione per quella proposta di matrimonio.
Sorrise tra se mentre si voltava a guardare l'amico.

-Saranno 10 minuti che cerco di attirare la tua attenzione, ma a che stavi pensando?
-Ehm...a...a niente penso.
-Beh comunque muoviti, è già la quinta volta che Moody ci chiama, se continuiamo a non arrivare viene a prenderci di peso.

I due ex Serpeverde fecero una corsetta fino all'ufficio di Alastor "Malocchio" Moody, direttore di quella che era diventata l'Accademia Ufficiale per Auror.
In cuor suo Theo non era sicuro che fosse stata un'idea brillante.
Tuttavia, lui e i suoi amici avevano messo il cuore nel loro proposito di diventare Auror, rinnegando tutto quello che erano stati e che avrebbero dovuto diventare.
Si supponeva che a ciascuno di loro sarebbe stato impresso il marchio sull'avambraccio, ma molte giovani leve come le chiamava Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, avevano disertato in barba alle aspettative dei propri genitori.
Theodore sapeva di essere stato fortunato in un certo senso, sua madre non voleva vederlo marcire in carcere come era successo al marito, e per questo motivo aveva, seppur tacitamente, accettato la sua scelta.
A Blaise, Draco e Pansy era andata un po' peggio, Zabini Senior aveva tenuto rinchiuso Blaise in uno scantinato per quasi due settimane, e soltanto la complicità di un elfo domestico, cui Blaise aveva promesso la libertà, gli aveva consentito di scappare.
Draco e Narcissa Malfoy erano arrivati ad un punto di rottura.
Durante l'ultimo anno ad Hogwarts, dopo la diserzione del figlio, Narcissa si unì a Voldemort prendendo il posto del marito. Dopo la sconfitta dell'Oscuro non si seppe più niente di lei. La sua sorte era rimasta oscura a molti, perfino a suo figlio che tuttavia la spacciava già per morta.
Quanto a Pansy, era semplicemente scappata di casa, nottetempo, per trovare rifugio alla Tana.

-Volevate un invito scritto?

Nuovamente venne riportato bruscamente alla realtà, stavolta dalla voce un po' roca di Moody, che li squadrava con il suo occhio magico, quasi tentasse di leggere nei loro pensieri, Theo non aveva nulla da nascondere, ma non poteva fare a meno di sentirsi un po' a disagio sotto quello sguardo.

-Ci scusi signore.

Calò il silenzio, Theodore socchiuse gli occhi mentre aspettava che Moody si decidesse a parlare.

-Un altro attacco, una caffetteria babbana, a Londra. Ci sono una decina di babbani da obliviare e ci andrete voi.

Perlopiù si occupavano di casi simili, Malocchio continuava a ripetere che non erano pronti per prendere parte ad azioni vere e proprie come i loro colleghi più anziani.
Così si dovettero trasportare sul luogo del delitto, trattavasi di un bar devastato. Quando furono di fronte al misfatto Blaise sbuffò contrariato e Theo lo guardò con aria sconcertata.
Era sempre così, qualche mago si mischiava ai babbani e finiva per fare una carneficina, volente o nolente. Il tasso di criminalità era aumentato parecchio anche dopo la fine di Voldemort per mano di Harry Potter e i suoi amici.
Ormai Potter era diventato una specie di celebre Star nel mondo dei Maghi. Le famiglie non dovevano più temere attacchi da parte del male nè dovevano preoccuparsi per l'avvenire dei figli. Altre famiglie immischiate in certi affari loschi furono del tutto distrutte dalla notizia della conclusione del "regime di Voldemort". Dopo quasi un anno e poco più dall'accaduto nessuno tremava più nel pronunciare quel nome. I maligni che non caddero in battaglia furono spediti ad Azkaban, dove tutt'ora spendevano il loro tempo pentendosi per le loro scelte dettate dall'avventatezza e dall'incoscienza.
Era quando Theodore Nott e Blaise Zabini si soffermavano a guardare al passato come in quel momento che ringraziavano la loro buona sorte per essersi ritirati in tempo ed aver così evitato la catastrofe.

-Andiamo, o non finiremo mai.
-Sì, hai ragione

Si guardarono per un attimo e, rimboccandosi le maniche, si misero al lavoro.
Entro la fine della ronda avevano già incantato una quindicina di persone, estorcendo dalle loro menti il ricordo di quel pazzo di turno che si era insidiato nelle loro vite sconvolgendole tanto. C'erano stati dei morti, ma a quelli avrebbe pensato la Polizia Babbana, ovviamente.
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Limnia_Black