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Autore: _Ashley    12/01/2013    8 recensioni
Oggi è il tuo giorno, buon compleanno Zayn.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il rumore assordante della sveglia mi rimbomba nelle orecchie, rimango qualche secondo nel letto, poi faccio mente locale: oggi è il 12 gennaio.
Mi alzo velocemente con un insolito sorriso sulle labbra, inizio a cercare i vestiti.
Fusò neri, maglietta che mi cade morbida sui fianchi e un golfino grigio che mi copre, ovviamente metto le mie vans nere e il mio nuovo cappellino, quello uguale al tuo.
Mi trucco lievemente, prendo lo zaino ed esco.
Metto le cuffie dell'ipod e inizio ad ascoltare “Let me love you”, la tua versione, e mi lascio accompagnare dalla tua voce.
Prendo l'autobus e continuo a sorridere, proprio non ce la faccio a fare diversamente e vedo gli sguardi curiosi delle persone che mi circondando ma non me ne curo, oggi è la tua giornata e io non voglio pensare ad altro se non a te.
Scendo e mi dirigo al bar, prendo un cappuccino caldo, quello che tanto amo, e un muffin al cioccolato.
Inizio a canticchiare tra me e me, come se il resto del mondo non esistesse, come se niente mi circondasse, ho solo la tua immagine in mente, l'unica che conta.
Sono così immersa nei miei pensieri che non mi rendo conto di essere arrivata a destinazione.


Piazza della Repubblica, 17. Milano.


Rimango immobile fissando la grande scritta “Hotel Principe di Savoia”, sento la gola seccarsi e mi sembra quasi che qualcuno stia assorbendo tutta l'aria.
L'1 novembre mi torna in mente, mi siedo a terra, sul marciapiede difronte, fissando l'hotel.
Ricordo di essere venuta qui di prima mattina, saranno state le 5 e mezza, piovigginava ma non mi importava, faceva freddo, ma nemmeno questo contava.
Ho aspettato qui fuori fino alle 17.00, in piedi, senza mangiare o bere, rimanendo immobile, sperando.
Sento una lacrima rigarmi il viso e mi odio da sola, oggi non devo piangere. Non nel tuo giorno.
Speravo ti affacciassi, lo speravo con tutta me stessa. Speravo di vederti dal vivo, vedere quel tuo ciuffo biondo che tanto detesto, quel sorriso che mi ha fatta innamorare, volevo vederti agitare la mano, magari dal braccio destro e ridere di tutti quei tuoi tatuaggi.
Avrei riso e poi pianto, avrei pianto di gioia fino a sentir male al viso e fino a non avere più lacrime. 
Ma ciò non avvenne, rimasi li per ore ma non ti vidi, nemmeno per un secondo.
Ma inspiegabilmente non è cambiato nulla verso di te, anzi, tutto si è amplificato.
Parte sull'ipod la tua canzone.

 

I can't win, I can't reign 
I will never win this game 
Without you, without you 
I am lost, I am vain, 
I will never be the same 
Without you, without you “

 

Ogni volta che la ascolto ti penso, quelle parole sembrano scritte apposta per te da parte mia. E' strano da spiegare a parole ma è dannatamente così.
Stupido? Probabile, ma credimi, non sarei quella che sono senza di te.
Così mi lascio trasportare dalle parole e mi torna in mente la prima volta che ti vidi.

Trovai una tua foto insieme agli altri, ma qualcosa di te, mi colpì immediatamente. Rimasi ore a fissare quella foto senza riuscire a capire cose ci trovassi in te di tanto speciale, come mai ti trovavo così diverso dagli altri.

Sono passati mesi, anzi, anni, ma tu rimani sempre qualcosa di dannatamente speciale.
Quando sorridi inevitabilmente sorrido, riesci a cambiare il mio umore anche a distanza di chilometri.
Io non so come tu ci riesca e probabilmente non voglio nemmeno saperlo, è così e basta.
Quando canti, mi vengono i brividi. Ogni volta che ascolto i tuoi acuti tremo.
Quando canti “Tell me a lie”mi sento morire, è stupido ma ti immagino dire quelle parole e mi sembra di sentire il tuo dolore e perdo ogni volta un battito.
Non permetto mai a nessuno di diventare così importante e fondamentale per me, ma tu hai buttato giù ogni mia barriera solamente con la tua voce.
Tu ti sei fatto largo dentro di me senza chiedere il permesso, sei diventato così presente nella mia vita anche se sei così distante.
E io non ho la forza per lasciarti andare, non ho la forza per allontanarti, non ce la faccio proprio, così mi ritrovo a pensare a te ogni giorno, mi ritrovo a cercare tue foto, mi ritrovo a sperare di abbracciarti per sapere cosa vuol dire sentire le tue braccia intorno a me.
E tutto questo alcune volte fa davvero male, ma non posso farne a meno.
Poso il mio sguardo ancora sull'hotel e sorrido.
Ogni ricordo di quel giorno mi colpisce come una sberla in pieno viso, ma non riesco proprio ad immaginare la mia vita senza di te.
Quindi rimango qui, anche oggi, il 12 gennaio, davanti a questo hotel perché è l'unico luogo che abbiamo in comune, perché per la prima volta, ci separava solamente uno stupido muro, eri qui, respiravi la mia stessa aria, vedevi ciò che vedevo io, eravamo così vicini.
Vorrei essere vicino a te ora, vorrei vivere con te questo giorno, vorrei svegliarti e urlare “Happy Birthday!”, vorrei essere insulata da te per averti svegliato così e poi vorrei sentire il suono della tua risata.
Vorrei rimanere a letto mangiando uno stupido muffin, vorrei rimanere a letto con te, sentirti parlare, sentirti ridere delle mie pessime battute.
Vorrei sentire il tuo profumo addosso, vorrei sentire le tue braccia circondarmi i fianchi.
Vorrei alzarmi e sentirti ridere del mio brutto pigiama,vorrei uscire con te accanto, far combaciare le nostre mani e passare con te tutta la giornata.
Poi vorrei mettermi uno dei vestiti più belli che ho, passare ore in bagno e davanti allo specchio per poi vederti sulla porta e uscire, andare nel locale che più ami e passare la serata con le persone che più ti amano, con i tuoi amici, ridere delle tue battute, vederti parlare con gli altri stringendo sempre la tua mano.
Vorrei incrociare i tuoi occhi, perdermi in essi e poi avvicinarmi piano sussurandoti, ancora un volta, “happy birthday”, per poi sentire le tue labbra premere contro le mie dolcemente.
Ma non è così, non è vero?
Tutto questo non è altro che un sogno nella mia testa, niente è reale, e sai cosa fa più male? Che ne sono totalmente consapevole.
Sono qui, a Milano, e tu sei lontano, troppo lontano da me. Sono qui che penso a te quando tu non sai nemmeno della mia esistenza, ma va bene così.
Quando ho bisogno di te mi basta mettere le cuffie, guardare le tue foto, tu ci sei, ci sei sempre anche senza saperlo.
Fisso il muffin che ho in mano, sarebbe quello che ti darei se fossi con te.
Lo fisso ancora qualche istante, lo poso accanto a me e mi alzo guardando un ultima volta l'hotel, sorrido, sorrido perché tutto quello che faccio è per te, oggi ci sei solo tu per me.
A passo lento mi allontano, lasciando li il dolce che ho comprato per te, che non mangerai mai, ma che nei miei pensieri hai amato.

Buon compleanno Zayn.

 





 

  
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