Dei Diru per una giornata
intera nessuna traccia,di certo non avevano abbandonato l’Hotel anche perché
c’era ancora tutto la ,eppure non si fecero vedere fino a sera.
Che doveva fare adesso,affrontarli
come se niente fosse successo? Ma come poteva guardarlo ancora negli occhi dopo
la bruttissima figura che sentiva di aver fatto?
Si morse ancora il labbro
inferiore stavolta facendolo sanguinare rovinosamente fino a far scorrere delle
gocce di sangue mentre guardava nel display dello schermo tutti i membri della band.
Toshiya e Kaoru stavano facendo la doccia assieme
però sembravano piuttosto tranquilli anche se con i volti un po tirati dalla
stanchezza ,si abbracciavano e parlavano di chissa cosa. Poi s’insaponarono
facendosi il solletico e dopo un piccolo bacetto uscirono dalla doccia
andandosi a vestire nella stessa stanza con i vestiti a quanto sembrava già
pronti.
D'altronde era già ora di
cena perciò dovevano affrettarsi se non volevano rimanere a bocca asciutta
,anche se suo zio non lo avrebbe mai permesso…
Die era invece più
spartano ,una veloce sciacquata ovunque ,un po di deodorante e finì quasi
immediatamente infilandosi una maglia nera a maniche corte semplice .
Kyo … lui beh,aveva
l’aria depressa come quella di chi non ha potuto portare a termine un compito
importante … anche lui si fece una doccia … fredda … poi si mise una maglietta
verde e guardandosi allo specchio si passò due dita sulle labbra pensieroso con
lo sguardo colorato da una
freddezza trasparente.
Forse era arrabbiato?
“Oddio!! Sono proprio una
testa di cazzo! “ T_T già si metteva le mani nei capelli nel tentativo di
strapparseli e con l’espressione da disturbata mentale diede una testata alla
parete accanto al monitor.
Per consolarsi dopo poco
guardò la stanza di Shinya che …
“Dio,ma che sta facendo
st’altro?” *ò*
Shinya era davanti allo
specchio seduto su una piccola sedia un po come fanno le principesse o le donne
di gran classe molto belle ed affascinanti. Aveva i capelli impeccabili coperto
leggermente da una candida e bianca tovaglietta mentre si passava una crema
alla fragola sulla pelle del viso. Con gesti lenti e precisi si
massaggiava ovunque ,poi tirò fuori dal
beautycase rosa shokking altre tre creme rispettivamente :al cocco,al latte e al
lampone. In pratica una per ogni parte del corpo .
“Na macedonia!! “ e
involontariamente le scappò una risata assurda
Convinto il batterista
iniziò a fissare con occhio critico ogni parte di se stesso riflessa allo
specchio poi con le mani lunghe
immerse le dita a filo di pasta nella
crema al cocco e se la passò sul ventre,glutei e fianchi .La crema al latte era
invece per le braccia ,il collo e il petto .Mentre la crema al lampone per le
gambe e … il resto .
O_o’’’
Bussarono alla porta e
alzandosi lentamente con la grazia felina di Catwoman andò ad aprire ad un Die
che in confronto a lui sembrava mastro Geppetto . Il chitarrista sembrava
agitato e frettoloso però come a sniffare l’aria dolciastra entrò sedendosi sul
letto inebriandosi di quell’odore .
L’aria era così dolce,ma
così dolce che persino lo schermo del monitor sembrò ricoprirsi di una strana
sostanza appiccicosa come una sorta di marmellata ,viscosa ma tremendamente
buona.
Il batterista chiuse il
beautycase e passandosi un leggero strato di fondotinta sul viso si massaggiò
piano le mani poi finalmente fu pronto con tutto il suo charme da prima donna a
farsi vedere dagli esseri mortali del ristorante.
Ok era arrivato il
momento di prepararsi per scendere ed
incontrarli ancora ,ma soprattutto di incontrare “lui”.
Come si sarebbe dovuta
vestire? Non ne aveva idea ,e aprendo l’armadietto prese le prime cose che
trovò. Il suo solito modo di vestire senza nemmeno farlo apposta era sempre
stato costituito da cose molto attillate o corte quindi si mise su una gonna di jeans blu
scuro con scritto dietro “Sweet bitch “ che le copriva a malapena il sedere e
lasciava scoperto ovviamente il ventre fino alle ossa evidenti delle anche .
Come maglietta invece preferì infilarsene una gialla dell’ A – style dal taglio semplice e inconfondibile ( -.-‘
),le vans gialle e blu e in fine molto semplicemente si raccolse i capelli in
una comodissima coda a cavallo alta lasciando qualche sparuto ciuffetto che
ricadeva sugli occhi e la fronte.
Come trucco preferì
stavolta usare una matita nera da contorno ,il solito mascara e niente rossetto
.Questo era per lei l’abbigliamento da battaglia ,perché proprio ogni volta che
sapeva di affrontare qualche ostacolo utilizzava sempre lo stesso tipo di
trucco come se le desse la forza psicologica per affrontare qualunque cosa .
Mentre a livello di
biancheria intima ne indossò una di colore rosso arricchita da preziosi
strassini nella parte anteriore del
perizoma che formavano una bocca aperta con la lingua di fuori e nell’incavo
del reggiseno fra una coppa e l’altra.
Terrorizzata all’idea si
guardò una cinquantina di volte allo specchio poi decisa prese le chiavi della
camera ed usci.
Adesso si trovava nell’ascensore
e ancora una volta si specchiò altre dieci volte per vedere se qualcosa non
fosse al posto giusto poi toccandosi freneticamente il piercing al labbro senti le porte aprirsi e con il volto
inclinato come pronta per andare alla gogna uscì.
Si sentiva tremendamente
stupida e sapeva che di certo neanche con tutta la fortuna del mondo avrebbe
potuto risolvere la situazione se non altro per ripristinare quel poco di
dignità che aveva perso agli occhi di Kyo. Eppure quando si avvicinò verso le
cucine passando proprio nella zona in cui si trovavano loro azzardò a guardarli
velocemente notando lo sguardo interessato di Shinya e Die che stranamente la
sorprese. Si trovavano al tavolo soprannominato il 5 ° perché era uno fra i
cinque più grandi di tutto il ristorante ,ma non solo anche quello più
appartato vicino alla grande vetrata
panoramica,in pratica nel tavolo migliore del ristorante.
A sorprenderla ancora di
più fu il notare lo sguardo di Kyo su di se. La guardò solo per un breve
istante poi come pensieroso o chissà cosa lo abbassò subito verso il
piatto,anche se quest’ultimo era ancora vuoto….
Senza accorgersene
accellerò il passo fino a fiondarsi praticamente come in fuga nelle cucine e
poggiarsi stremata alla porta nel vano tentativo di deglutire.
“ok calma e sangue freddo”
si passò le mani in faccia sudando freddo rincuorandosi almeno del fatto che il
primo passo l’aveva fatto cioè quello d’incontrarlo senza fare una
figura del cavolo .Adesso doveva trovare il modo di riavvicinarlo senza fare
ulteriori figure ,come se tutto fosse
apparentemente normale e poi quel che sarebbe successo sarebbe stato nelle mani
del caso.
“Piatti pronti 5° “.
A risvegliarla ci pensò
la voce poco aggraziata del cuoco stanco di vivere come tutti i giorni dal
lunedi al sabato .
Si girò di scatto verso
di lui “ 5° li porto io !! “ si buttò praticamente sui piatti trovando finalmente la risposta alle sue
domande .
“attenta che sono tanti …
e questa è solo una delle prime portate “
.
Con quattro piatti due
per ogni mano finalmente poteva avvicinarsi a loro contenta e un po’ perplessa.
Era come sempre un emozione avvicinarsi a loro e vedere
realizzati i suoi sogni,così vicini e
così reali da far rabbrividire ogni fan.
Appena shinya vide
arrivare i suoi due piatti fece un enorme sorriso e indicò se stesso seguito da
Die che in pratica se li prese tirandoli direttamente dalle sue mani. Scambiò
degli sguardi il più possibile gentili con i due però alla fine non potè fare a
meno di dare una fugace occhiata al vocalist,come se i suoi occhi non
cercassero che lui a costo di auto roteare alla sua costate ricerca.
Anche in quell’occasione notò che nello stesso momento lui la stava
osservando stavolta però evitò di spostare lo sguardo verso il piatto
ovviamente vuoto e si concentrò su Kaoru come se i due stessero avendo una
discussione. Pessimo tentativo … visto che Kaoru a tutto pensava tranne che a
lui e nello stesso preciso istante si si abbassò a prendere qualcosa che gli
era caduto per terra.
Nell’abbassarsi nel
momento di porgere i piatti almeno però quella sera non provò imbarazzo visto
che la maglietta per lo meno la copriva del tutto e a ripensarci l’unica parte
scoperta oltre le gambe era solo il ventre .Quindi non era eccessivamente
esposta e poteva non sentirsi enormemente a disagio come la sera prima.
“Sweet Bitch”.
Al suono di quelle parole
si voltò verso la voce scoprendo un toshiya sorridente che rideva di lei con
Kaoru che nel frattempo si era rialzato da terra .
Non sapeva che dire ,solo
sorrise imbarazzata come se da un lato si fosse sentita offesa ma dall’altro
non sapeva se esattamente era così ,magari si trattava solo di un semplice
apprezzamento per la sua gonna …
Fatto sta che
improvvisamente si sentì tutti i loro occhi su di se ,che la studiavano,che la
passavano come ad una sorta di scanner e
questo la fece sentire non solo fuori posto ma anche vulnerabile .
I loro occhi si fermarono
sulla maglietta maggiormente quelli d Die e Kaoru ,poi sulla gonna ispezionandola tutta da cima a fondo nell’arco
di pochissimo tempo.
Sorridendo ancora come
una fessa si passò una mano fra i ciuffetti sentendosi accaldata e come se
fosse enormemente impegnata si affrettò ad andare via ma si sent’ trattenere da
una mano.
Era ancora toshiya che le
teneva stretto un polso con la sua mano affusolata “ beautiful” .
Pronunciò la parola in
maniera quasi del tutto impeccabile con la sua gradevole voce ch però chissà
per quale motivo la fece sentire ancora più a disagio e avvampando tutta fra un
fremito e l’altro si distaccò piano sorridendo e fuggendo alla velocità della
luce.
Ad aspettarla però in
cucina stavolta c’erano altri sette piatti ma stavolta si fece aiutare da un
altro cameriere.
Non sapeva quali fossero
di Kyo e sperò ardentemente di averli solo lei …
Effettivamente fu
così,infatti una volta arrivata al tavolo Kyo si auto indicò ma non le tolse i
piatti dalle mani … se li fece mettere tutti e tre davanti senza rendersi conto
che questo provocò in lei un senso di vergogna per il solo fatto che dovette
prima abbassarsi da un lato per posare il primo piatto sfiorandolo non solo con
i capelli ma anche con il seno e poi dovette girare dall’altro lato ricompiendo
gli stessi gesti.
In fine ancora come se
gli occhi di lei agissero per conto proprio si voltarono brevemente verso di
lui che stavolta però non ricambiò ma rimase stranamente fermo impassibile come
pauroso di sfiorarla il che era strano …
Finì di porgere i piatti
e si allontanò stavolta più lentamente rispetto a prima sentendo distintamente
la voce di Kaoru che esclamava ancora un paio di volte “beautiful” .Fortuna che
non si accorsero del leggero rossore che colorò le sue guance …
Seduta in disparte ,all’ombra
fra una pianta e l’altra in lontananza li guardava . Erano
sereni,chiacchieravano indisturbati quasi contenti mentre fra un boccone e l’altro assaporavano
il cibo .Tutti tranne uno.
Stasera Kyo era
costantemente svogliato,scostante e freddo. Sembrava perplesso ma anche molto
stanco ,più del solito … tanto che appunto fra tutti fu il primo ad andare via
lasciando gli altri ancora al tavolo …
E adesso?
Kyo passò proprio accanto
a lei per andare a prendere l’ascensore ,questo per poco non le fece prendere
un colpo e nell’ombra sperò che non la vedesse anche perché l’avrebbe potuta
scambiare per una pazza maniaca spiona.
Ma ovviamente le sue
speranze andarono letteralmente a Puxxxne!
Perché sentendo forse la sua presenza si girò a guardarla forse riconoscendola visto che in pratica per poco non finì schiantato
su un tavolo a forza di concentrarsi su di lei.
Sembrava molto buffo
mentre scansandosi all’ultimo momento aveva evitato di finire proprio su di un
tavolo e lei senza volerlo rise a bassa voce provocando un altro sguardo
stavolta più concentrato come se volesse dirle qualcosa .Poi sparì dietro le
porte dell’ascensore.
La serata per lei finiva
li,prese il pacchetto di sigarette dimenticate da qualcuno su di un tavolo e se
le portò in camera.
Accendino,sigarette e
balcone, accoppiata perfetta. Una seratina per i caxxi suoi e la depressione
forse sarebbe volata via assieme al fumo.
“ Penso che tutto il
pacchetto allora non mi basterà “ si tolse tutto e rimase nuovamente in
biancheria intima ,aprì la finestra e appoggiandosi alla ringhiera se ne accese
una aspirando e trattenendo il più possibile.
“altro che sigaretta mi servirebbe
una canna da qua fino a Milano per dimenticare tutto” ,adesso parlava pure da
sola,la cosa stava degenerando e stropicciandosi gli occhi li socchiuse
lentamente iniziando a canticchiare “Tsumi to batsu “ ,la sua preferita e
quella che sapeva meglio.
Arrivata alla fine però
una voce intonò la parte finale molto meglio di lei. Qualcuno l’aveva sentita,
e aveva continuato a cantare la parte finale interrompendola. Una voce profonda
.La voce di Kyo inconfondibile e profonda.
Con l’espressione di un
panda in via d’estinzione con un fucile puntato su di se lo guardò a due
balconi di distanza dal suo con l’espressione mista a stupore e terrore.
Cioè … lui l’aveva
sentita cantare la sua canzone e aveva cantato subito dopo di lei. O_O ‘’’
Fantastico … orribile … e
se aveva sbagliato qualcosa senza rendersene conto? Iniziò a farmi mille
dannate domande e mille problemi mentre
lui la guardava in lontananza appoggiato alla ringhiera esattamente come
lei con fra le dita pure una sigaretta.
“oh my god … e adesso che
cazzo faccio ??? “ a bassissima voce si domandò da sola cosa fare mentre lui la
fissava ancora come in attesa di qualcosa e lei non sapeva di cosa ….