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Autore: aduah    01/08/2007    8 recensioni
Un bambino vispo metterà confusione nel Quartier Generale di Central City, e toccherà a Ed, Havoc e Hughes tenerlo d'occhio!
"Non so se è peggio in questa veste o quando era il Colonnello rompi; per lo meno non mi metteva gli insetti nel letto!!!" Edward
5/5
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Jean Havoc, Maes Hughes, Roy Mustang
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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ULTIMO CAPITOLOOOOOOOOOOOOO!
Eccoci alla fine di questa avventura alquanto bizzarra che ha visto come protagonista il povero Roy Mustang! Cosa succederà al piccolo fuoco? Tornerà grande oppure… che lo chiedo a fare, tanto è logico che torna grande… ma…
Buona lettura!



Capitolo 5: grazie per esservi presi cura di me!

-Buongiorno Fullmetal, dormito bene?-
Il sole entrava radioso dalla finestra, illuminando la stanza e il viso di Roy, seduto sul letto a fissare il biondo mezzo intontito.
-Sì, beniss…-

COME LO AVEVA CHAMATO?

Spalancando gli occhi, con molta difficoltà Ed riuscì a mettere a fuoco la figura che aveva seduta accanto.
Era un uomo.
Moro.
Occhi neri.
Sorrisetto stampato in volto.
Roy Mustang, 30 anni.

Dopo essersi reso conto che incredibilmente il Taisa era tornato adulto, Ed schizzò via dal letto, si schiacciò al muro e fissò incredulo l’uomo che aveva di fronte.
-Co… cosa diavolo…-
-Ah, non chiederlo a me! L’ultima cosa che ricordo è di essermi addormentato come cinquenne fra le tue braccia…- il sorriso si allargò.
Ed arrossì di colpo, e per il troppo stupore generatosi sentì le gambe cedergli, e si accasciò sul pavimento, senza comunque distogliere lo sguardo da Mustang.

Ancora di salvezza: il telefono squillò.

Roy tranquillo si alzò dal suo giaciglio e si incamminò verso l’apparecchio.
-Pronto?-
=Pronto, Edward? Sono Hughes, come va con Roy?=
-Io sto benissimo, ma Fullmetal… non credo sia in ottima forma…-
=Ci credo, comunque ti chiamavo perc…. CHE HAI DETTO???=
Hughes realizzò che la voce proveniente dalla cornetta era troppo bassa per essere quella di Ed, e visto che Havoc sedeva accanto a lui, l’unica alternativa era che…
=ROY?= esclamò stupito.
-No, la fata turchina…-
=M… ma com’è possibile?=
-Me lo sto chiedendo anch’io, comunque, fra pochi secondi sarò lì al Quartier Generale e potremo discutere della cosa con calma; approposito, puoi chiedere a Jean se può prestarmi dei suoi vestiti?-
=Ves… titi?= chiese il Tenente Colonnello non capendo.
-Sì, quelli che avevo indosso stanotte si sono strappati, e mi sa che Ed è rimasto scioccato anche dal fatto che ora sono completamente nudo…-

Finalmente, dopo tre settimane d’assenza, si era sparsa la notizia che Edward Elric e Roy Mustang fossero tornati dalla loro missione, anche se a mani vuote…

Roy aveva riunito nel suo ufficio Jean, Maes e Ed.
Prima di cominciare quello che sarebbe stato un monologo di ringraziamenti (questa era la speranza comune) il nostro colonnello era andato a mettersi la sua solita divisa, e a pettinarsi i capelli da troppo tempo in disordine.
Dopodiché si sedette dietro la sua scrivania fissando i presenti.

-Innanzitutto, cerchiamo di capire come è stato possibile che io sia tornato adulto all’improvviso… qualcuno ha idee?-
Edward ci pensò un attimo, e l’unica risposta che gli venne in mente fu:
-Può darsi che la pietra che aveva il fuggiasco fosse solo un falso, quindi i suoi poteri erano limitati… per questo noi sei… lei non è rimasto bambino per molto tempo…-
Roy annuì a quella spiegazione plausibile, ma restò in attesa di altri responsi.
Havoc si fece avanti.
-Potrebbe essere che il nostro uomo non fosse così esperto di alchimia, perciò la sua trasmutazione del corpo era a effetto limitato-
-Vabbè, allora potrebbe anche averlo fatto apposta di far tornare il Taisa ora adulto, e abbia architettato questo piano solo per farci spaventare- affermò Hughes.
L’alchimista di fuoco aveva ascoltato le loro chiacchere, facendo avanzare dentro di sé una teoria sulla sua crescita istantanea… ma era una cosa privata, occorreva rimanere soli per poterla verificare.

Appoggiò le mani sulla scrivania e si alzò dalla sedia, fissando uno ad uno i compagni.
-Vi devo ringraziare di cuore- iniziò - lo so che vi ho fatto dannare (e non poco  ndEd) ma ero impaurito da quella situazione e l’unico modo per stare tranquilli… era agitarmi! Lo so che è un ossimoro… ma comunque quasi sempre avete avuto pazienza con me, e mi avete compreso, fatta eccezione per gli eterni arrabbiati…- e nel dirlo lanciò un’occhiata omicida a Ed, il quale ricambiò con piacere - ma comunque grazie per esservi presi cura di me!-

Aggirò la scrivania e si fermò davanti a Hughes, posandogli la mano sulla spalla.

-Caro amico, nonostante tu sia fissato con la sicurezza di tua figlia, devo dire che Elicia è fortunata ad avere un padre come te, gentile, premuroso e… iperprotettivo!-
-Con te non si sa mai, Roy, non facevi che provarci…-
-Volevo solo giocare… ad ogni modo grazie, mi hai aiutato molto con i tuoi consigli e anche con le tue critiche…-
-Di nulla Roy, quando posso…-

Pochi passi, e Roy fu davanti a Jean. Dapprima lo guardò, poi noncurante degli altri due presenti gli gettò le bracca al collo stringendolo forte a se.

-Sei il mio angelo custode, vero?-
-M… ma signore…-
-Scusa, ma credimi, anche tu se mai avrai un figlio sarai un ottimo padre! Davvero, sei riuscito a farmi capire dove sbagliavo, a consolarmi e a brontolarmi senza mai urlare una volta, restando calmo e spiegandomi i miei errori… in questo modo riuscivo a sentirmi in debito con te, e allora non ti facevo arrabbiare. Grazie tante Jean, ti meriti un periodo di vacanza… tre settimane ti bastano?-
-Se mi bastano? In tre settimane potrei sconvolgere il mondo! Grazie infinite Colonnello!-

Mustang sorrise al sottoposto, per poi spostarsi davanti a Edward… o per meglio dire, al di sopra di Edward.

-Finalmente tutto come prima, eh?-
-…-
-Il manico è di nuovo dalla mia parte, vero?-
-Non la faccia lunga!- lo interruppe brusco il biondo.
-Cosa ti aspetti? Dei ringraziamenti? Ma se in tre settimane non hai fatto che sgridarmi, maltrattarmi e darmi ceffoni anche quando la colpa non era mia!-
Edward strinse i pugni contro i fianchi, reprimendo l’impulso di lanciarli a piena potenza sul Taisa.
-E adesso potete andare, siete congedati-
I tre fecero il saluto al Colonnello e uscirono dalla stanza, ma prima che Ed varcasse l’uscio, Mustang lo richiamò dentro ordinandogli di chiudere la porta.

-Che cosa vuole adesso? Farmela pagare per i torti subiti?- chiese acido il Fullmetal.
-Stai calmo- lo tranquillizzò Roy -sarebbe un’idea, ma non è di questo che volevo parlare con te-
-E di cosa si tratta?-
-Sai ho… ho espresso un desiderio stanotte…-
-Cosa?-
-Prima di addormentarmi, sono uscito dal letto e sono andato alla finestra per guardare il cielo, perché mi aiutava a rilassarmi; è stato allora che l’ ho vista-
-Visto cosa?- chiese curioso Ed.
-La stella cadente. È passata veloce davanti a me, e allora ho voluto esprimere un desiderio… sai cosa ho chiesto?-
“Che baggianata, come può credere alle stelle cadenti che esaudiscono i desideri?” pensò Edward, non accorgendosi che Mustang si era portato davanti a lui, e lo aveva afferrato per i bracci, guardandolo dolcemente.
Per un paio di secondi, il biondo sentì il respiro abbandonagli il corpo; ma si riprese subito con le parole del suo superiore:
-Ho desiderato di poter tornare adulto… per rendere felice la mia ka-san che mi voleva molto più che bene, e che era tanto triste…-
Senza volerlo Ed sorrise a quell’affermazione, tanto assurda e tanto affettuosa allo stesso momento.
-E’ più razionale la spiegazione che ho dato io!- affermò.
-Sarà, ma la mia è più bella!- dichiarò Roy, prima di unire le sue labbra a quelle del Fullmetal, il quale restò sbigottito dal gesto del superiore.

Sì lasciò trascinare da quel contatto, chiedendo al cuore di non esplodere per l’eccitazione, per lasciargli assaporare quel momento fantastico ancora per un po’.
Quando interruppero il bacio per riprendere fiato, i due si sorrisero con dolcezza.

All’improvviso Ed sentì qualcosa colpirgli la guancia destra, la quale pochi istanti dopo cominciò a frizzare e ad arrossarsi.
Guardò incredulo Mustang ancora con la mano levata in aria.
-MA CHE CAVOLO TI E’ SALTATO…-
-Sei fortunato che io te ne abbia dato solo uno… e che non ho un auto-mail al posto della mano!-
Il Fullmetal ringhiò rabbioso al Taisa, dopodiché si avviò con passo da elefante verso la porta, la aprì con dolcezza e la chiuse con ancora più garbo, tanto che forse anche i piani bassi lo avevano udito.

-Tre… due… uno…-
La porta si riaprì.
-Roy?-
-Sì?-
-… sei un gran maleducato! Non ci si composta così con la propria oka-san, caro il mio piccolo fuoco!-




FINITOOOOOOOOOOOOOO!
Spero di non avervi deluso, francamente avevo altri finali in mente, tutti romantici, ma questo è quello che è saltato fuori dalla conta, perciò… accontentatevi!
Ringrazio tutti quelli che hanno seguito la fic, e sto progettando di farne un’altra simile, mi piacce cambiare i connotati ai personaggi facendoli impazzire con queste situazioni assurde!
Ora siate sincere: secondo voi com’è possibile che Mustang sia tornato adulo? Perché francamente nemmeno io so come diavolo a fatto, ma la storia del desiderio è quella che mi piace di più  ^w^.
Grazie ancora e alla prossima!
Baci Kissosi
ADUAH! >v<
  
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