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Autore: Lady_Klaine    12/01/2013    8 recensioni
( Damon x nuovo personaggio)
Che cosa succederebbe se oltre a vampiri, licantropi, streghe, ibridi… esistessero anche altre creature, come gli angeli??? Come reagirà il bellissimo vampiro dagli occhi e il cuore di ghiaccio alla comparsa di Linda, una persona molto speciale? Riuscirà ad entrare nel suo cuore come è entrata nelle loro vite?
DAL TESTO:
< Come fai a conoscermi? E perché ti sogno tutte le notti anche se non ti ho mai visto prima? > chiede curioso il vampiro dagli occhi cerulei.
< Anche io ti sogno sempre, ma ti giuro che non so il perché >
Il vampiro annuisce, mi crede.
< Perché siete uno il Dobbleganger dell’altro >
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio | Coppie: Elena/Stefan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dobblegager Story'
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                                                                                          Capitolo 7
Pov Damon
 
 
 
Ormai è notte fonda

Intravedo appena la luce bianca della luna attraverso le tende scure della mia stanza, ma quando sei un vampiro e non chiudi occhi per tutta la notte, riesci a percepire abbastanza bene lo scorrere del tempo.

Eh già, ero rimasto sveglio.

Ho continuato a fissare la ragazza accanto a me, che dorme beata.

Quando la guardo affrontare la vita a testa alta, tutte quelle difficoltà, tutto quel dolore con energia, con voglia di vivere è facile dimenticare la sua natura soprannaturale.

Ma ora, assopita con il volto rilassato voltato verso di me, è invece difficile non paragonarla ad un angelo.

Ho pianto.

Ho lasciato che un’inutile lacrima salata e pesante attraversasse quella barriera che ho cercato di proteggere per 145 anni.

E tutto per lei.

Lei, che da un giorno all’altro è riuscita a far riemergere la mia umanità come neanche Elena è stata capace di fare e ora è riuscita anche a farsi spazio nel mio cuore morto.

Quando l’ho sentito battere grazie al suo sangue, per un momento il pensiero di amarla mi ha attraversato la mente.

Ma me ne sono reso conto solo quando l’ho stretta tra le mie braccia e ho ascoltato il battito cardiaco rallentare sempre di più, fino a essere quasi inesistente.

La amo così tanto da farmi male,da abbattere la mia barriera difensiva  e lasciarmi ravolgere dalle forti emozioni.

Tutto quel dolore che ho tenuto sotto controllo da quando sono diventato un vampiro è difficile da gestire, ma adesso c’è anche altro dentro di me.

Quando sono con lei mi sento bene, quasi felice come nemmeno Elena riusciva a farmi sentire.

Non riesco a capire come io possa amare una ragazza che conosco da così poco tempo.

Tutti i sogni che facevo la notte su di lei, la voglia e il bisogno di proteggerla quando l’ho avuta tra le mie braccia la prima volta, quando è arrivata accompagnata da qual fascio di luce accecante, la sensazione di benessere che mi ho provato la prima volto che ho dormito con lei, sono tutti il principio di un sentimento ancora più forte: L’AMORE.

Ma come sempre non sono ricambiato. Sembra che io sia destinato ad avere tutte le donne tranne quelle che desidero realmente.

Lei ama un altro e questo pensiero mi uccide. Sento la rabbia montare dentro di me prepotente e pericoloso, ma riesco a gestirla perché so che non è colpa sua.

Per la terza volta sono la seconda scelta, anche se prima era mio fratello ad essere quello giusto e ora è un ragazzo che nemmeno conosco.

Chissà se sarà un bravo ragazzo, se la renderà felice o si comporterà da stronzo?

Oh magari è proprio di Stefan che le piace; non dovrei dare nulla per scontato.

“ Non avevi detto di volerla proteggere? E di che ti lamenti allora?” mi sgrida la mia vocina simpatica come sempre.

Ma anche questa volta devo darle ragione, lei merita una vita normale, con un uomo che possa darle un futuro, un matrimonio..  dei figli.

Non ho mai particolar mente amato l’idea di diventare padre, nemmeno da umano ma so che se potessi avere una vita normale con Linda, non mi darebbe poi così fastidio un piccolo me o una piccola lei che mi chiamasse papà.

Basta con questi pensieri! Io sono il suo Dobbleganger e devo volere il meglio per lei e di certo non sono io quello che può renderla più felice.

Secondo sua madre i nostri destini sono legati, ma si vede che non aveva fatto i conti con la Jella che mi perseguita.

O forse ha ragione, io posso avere un futuro accanto a lei ma solo come amico.

Posso farcela, devo, per lei.

Devo starle accanto senza pretese, senza rimpianti.

< D-damon > si lamenta Linda.

Il suo corpo ha sopportato troppo dolore in questo periodo e io mi sento così inutile, impotente di fronte al destino che la perseguita.

Capita spesso che parli nel sonno, a volte va avanti per ore senza controllo, ma non ha mai pronunciato il mio nome e specialmente non ha mai usato quel tono, come se ne dipendesse la sua
stessa vita.

Come se io, per lei, fossi davvero importante.

Sento un forte calore all’altezza del cuore, lo stesso del giorno prima quando, in preda al dolore ha sussurrato il mio nome prima di iniziare la lunga discesa che l’ha quasi condotta alla morte.
Il MIO nome, non quello di Stefan, o del ragazzo misterioso di cui è innamorata, ma il mio.

Oh, piccola. Come farò a vederti insieme al tuo ragazzo normale, mentre vivi la tua viva normale, se anche solo sentendo il mio nome uscire accarezzato dalle tue labbra perfette, la mia maschera di freddezza si frantuma in mille e più pezzi, lasciando al suo posto solo polvere e un’umanità impaurita che finalmente può fuggire dalla sua prigione?

Sento una potente forza che attira il mio corpo verso il suo come una calamita e non riesco a resisterle.

Mi allontano lentamente dalla testata del letto, riscaldata dal calore della mia schiena, per sdraiarmi al suo fianco delicatamente, cercando di non svegliarla e attirandola verso di me avvolgendole la vita con un braccio e lasciando l’altro posato sopra la sua testa, sul cuscino.

< Sono qui piccola, per te. Ci sarò sempre, anche se non dovrei > le sussurro all’orecchio, mentre accarezzo i capelli mori, a boccolo e lunghissimi.

Il suo profumo di mora e borotalco mi tranquillizza, facendo affluire il flusso di pensieri che mi scorre nella mente.

Ora ho solo voglia di stringere il suo corpo al mio e dormire con il ricordo del suo corpo bellissimo in mente, per sognare le sue labbra morbide e carnose posate sulle mie con passione e dolcezza.

Solo questo mi è concesso, per salvarmi dalla pazzia e dal dolore di non poterla avere : SOGNARE.
 
 
Pov Linda
 
Sono sveglia, cosciente di ciò che mi accade intorno, ma questo lo so solo io.

Damon mi ha appena detto che resterà sempre al mio fianco, anche se non dovrebbe.

Il mio cuore ha perso un battito appena udite quelle parole per poi riprendere la sua corso con una foga tale da farmi credere di voler uscire dal petto.

Non so a cosa stesse pensando Damon ma doveva essere molto concentrato per non accorgersi del rumore fastidioso del mio respiro e del mio battito.

Perché ha detto quella frase? Che cosa significa?

Ora voglio delle risposte e non lo lascerò cambiare discorso come al solito.

Però la mia curiosità dovrà aspettare ancora un po’ dato che il respiro pesante e regolare di Damon mi solleti il collo scoperto .

Sta dormendo, con un braccio intorno ai miei fianchi e una gamba incrociata alle mie.
Il pensiero che forse anche lui prova i miei stessi sentimenti mi riempie di speranza.

Non dovrei illudermi così, lo so benissimo ma non posso farci nulla.

Credevo di poter convivere con lui da buoni amici, ma lo amo troppo.

Voglio che sia felice, però il pensiero di non poter essere io a farlo mi opprime, mi consuma.

Io devo sapere.

Devo capire se c’è anche solo la più piccola speranza di poter avere una storia con lui oppure no, perché il suo comportamento contraddittorio mi farà impazzire.

Dobbiamo parlare, ora.

< Damon svegliati > sussurro, sperando che Stefan non ci senta.

< Uhm > mugola lui, ma non mi ascolta.

< Damon, ti prego >
< Lasciami in pace >

Ah è così?

Bene, ora vedrai se non riesco a svegliarti!

Con tutta la forza che possiedo riesco a sciogliermi dal suo abbraccio e a farlo mettere supino, per poi sedermi a cavalcioni sul suo  bacino.

Poso le mani sul suo petto marmoreo ( è da quando lo conosco che desidero farlo!) e scendo fino a lasciare solo pochi millimetri di distanza tra i nostri volti.

Lui apre gli occhi di scatto e sembra confuso, ma un secondo dopo mi rivolge un sorrisetto malizioso e gli occhi si illuminano.

< Dobbiamo parlare > ripeto guardandolo negli occhi e cercando con tutta me stessa di non fissargli le labbra.

< Se non scendi da sopra non credo di poterti ascoltare con attenzione > replica divertito e sensuale allo stesso tempo.

Io sbuffo ma poi mi alzo per andare a stendermi accanto a lui, su un fianco.

Lui si prende ancora un secondo e imita la mia posizione, in modo da poter tornare a guardarci intensamente.

< Di che cosa vuoi parlare? > mi chiede

< Di noi > rispondo con un sussurro, ma è inutile visto che è un vampiro e può sentirmi benissimo.

< E che cosa vorresti sapere che riguarda entrambi? >

< Perché mi hai detto che ci sarai sempre per me anche se non dovresti? > domando decisa, dritta al punto.

Lui spalanca gli occhi per la sorpresa; non si era davvero accordo di nulla, meglio così.

< Non sono affari tuoi > mi risponde freddo, ma questa volta non mi lascerò intimorire.

< Ah me sembra proprio di sì invece, perciò rispondi > replico sempre più serie e cercando di mantenere la calma.

Lui torna nella posizione di prima e la stanza cala in un profondo silenzio che sembra durare ore, anche se in realtà sono solo pochi minuti.

So della sua difficoltà ad aprirsi, sia Elena che Stefan me ne hanno parlato, ma so anche che con me è sempre stato diverso.

Devo farli capire che io ci sono per lui.

< Puoi fidarti di me > dico avvicinandomi e posando il capo sulla sua spalla e inspirando il suo profumo.

Lui si irrigidisce per un attimo, ma poi inizia ad accarezzarmi i capelli con una mano e con l’altra prende la mia e la posa sul suo petto all’altezza del cuore.

< L’ho detto perché io non vado bene per te. Tu meriti una vita semplice con matrimonio, figli, nipoti e normalità e con me non potresti avere nulla del genere > mi risponde infine, con tono calmo ma cercando inutilmente di nascondere lo strato di amarezza.

< E chi ti dice che io non voglia invece un vampiro problematico, egocentrico e dannatamente sexy nella mia vita? >

Lui mi guarda stupito ma poi scuote la testa con fare rassegnato.

< Sono sempre stato la seconda scelta. Era Stefan che nostro padre amava, il figlio perfetto, lui aveva l’amore di Katherine e ora, 146 anni dopo, quello di Elena. L’hai detto anche tu che sei innamorata di un altro >

Ma come fa ad essere così stupido? E’ ovvio che fosse solo una scusa ed è altrettanto chiaro che io amo lui.

< E se non fosse così, se non ci fosse nessuno, tu mi ameresti? > riesco a chiedergli, abbassando lo sguardo.

E’ arrivato il momento della verità. Ora come ora non mi sento più così sicura di volerlo sapere.

< Perché vuoi saperlo? > mi domanda invece lui, cercando di cambiare discorso.

Sono stufa di questo atteggiamento, so già che non mi dirà un bel niente, perciò tanto vale non pensarci.

Mi alzo dal letto sbuffando e indossando solo la biancheria intima e la solita camicia di Damon, esco sul terrazzo per respirare un po’ d’aria fresca.

E’ estate, ma è anche piena notte l’aria è abbastanza fredda da schiarirmi un po’ le idee.

Non otterrò nulla perciò meglio non illudersi e lasciar perdere.

< Perché non mi hai risposto? >

Come se lo avessi chiamato, Damon appare sulla soglia della porta e mi si avvicina lentamente, osservando la mia reazione.

< Perché tu non hai risposto alla mia domanda >

< Non intendo farlo finché non mi darai una buona motivazione! > replica lui.

A quel punto non riesco più a trattenermi.

< Perché TI AMO! Ti basta come motivazione? Davvero non lo avevi capito > sbotto furiosa.

Avrei voluto dirglielo in un altro modo, anzi se fosse stato per me non lo avrebbe mai scoperto ma l’istinto ha preso il controllo sulla ragione.

Cos’ ora ci siamo solo io, in ansia di avere una qualche risposta, lui che mi guarda con gli occhi talmente spalancati da sembrare sue enormi pezzi di cielo rubati alla notte e la luna, unica testimone della mia dichiarazione involontaria.

< Ti prego dì qualcosa > lo supplico, non sopporto questo silenzio carico di parole che non riesco a decifrare.

Ma lui non dice nulla, semplicemente si avvicina a me, prendendo il mio volto fra le mani a cappa e unendo le nostre labbra in un bacio meraviglioso.

Un bacio che è meglio di mille parole, che sa di passione, attrazione, promesse e.. amore.

Sento la sua lingua sfiorarmi il labbro per chiedere accesso alla mia bocca e prima ancora di rendermene conto acconsento, assaporando il suo sapore meraviglioso.

Vorrei che questo momento non finisse mai, perché so che questo è il suo modo per dirmi:

Ti amo anch’io.
 
 
Angolo autrice:
Ciao!
Siete ancora vivi?
Ahah, capitolo bomba!
Forse è un po’ presto ma infondo perché aspettare? La vita è breve! ( non per tutti ma per me sì).
Comunque spero vi sia piaciuto.
Ringrazio tutti quelli che leggono, recensiscono e inseriscono la storia tra preferite / seguite/ da ricordare.
Un bacio enorme

Niko
 
   
 
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