Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: chocobanana_    13/01/2013    4 recensioni
[ Yuuichi-centric ][ Taiyou/Yuuichi ][ angst/malinconico ][ Giallo ][ Missing Moments ]
Giorno -amiamo la Taiichi (?).
Stamattina ero ispirata per una cosa angst e triste, ed eccola qui.
Be', non posso che augurarvi buona lettura c:
{ camy ]
----
Taiyou era il sole. Yuuichi era la notte.
Taiyou era vita, ma qualcuno se l’era portato via, qualcuno l’aveva spento.
Invece Yuuichi era la morte, e continuava a convincersi di poter vivere.
Ma la morte può vivere?
Lui viveva solo quando c’era il suo sole, che però era sparito.
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Taiyou Anemiya, Tsurugi Kyousuke, Tsurugi Yuuichi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
 

Sun as life. Night as death.

 
 
C’erano delle persone che erano fermamente convinte che per vivere bastasse respirare, bastasse che il tuo cuore battesse, che il tuo cervello ragionasse.
E c’erano altre persone che sostenevano il contrario, che ribattevano dicendo “Pensate a chi è in coma. Quella non è vita.”
Bisogna essere per forza morti o in una situazione del genere per non vivere?
Yuuichi non la pensava proprio così, lui non era d’accordo. I suoi polmoni, il suo cuore e il suo cervello funzionavano benissimo, non era in coma, non dormiva. Era sveglio e lucido.
Eppure non viveva.
 
“Yuuichi cosa c’è che non va?” Suo fratello cercava insistentemente di farlo parlare, di aiutarlo. Ma il  maggiore scuoteva la testa e mostrava un candido e malinconico sorriso, ma nessuna parole fuoriusciva dalle sue labbra.
Allora Kyousuke sbuffava, si appoggiava al muro e lo guardava preoccupato. Desisteva.
 
---
 
“Perché non riesci a vivere?” Quando Kyousuke gliel’aveva chiesto, quel giorno di primavera, lui l’aveva guardato sbigottito.
Non avrebbe mai dimenticato quella domanda, e nemmeno quella mattinata; il cielo era azzurro pastello, e il sole splendeva: sembrava una giornata perfetta. E invece no, era arrivato quello stupido interrogativo a cui non riusciva a dare una risposta che soddisfacesse sé stesso.
“Yuuichi rispondi.” Aveva insistito il minore.
Il ragazzo con i capelli blu aveva abbassato lo sguardo poi aveva serrato i pugni, frustrato. E i suoi occhi erano andati ad osservare  la luce del sole.
 
Alla fine a quella domanda non diede risposta, si limitò a chiedere al fratello perché non volesse credergli, perché si ostinava a dire che lui non stesse bene.
Yuuichi guardò di nuovo fuori dalla finestra, un fugace sorriso gli si dipinse sul volto.
Amava il sole, eppure non viveva.
Il sole è vita. Se lui non viveva non gli si poteva avvicinare.
E allora come tornare indietro…?
Non si poteva. Perché lui se n’era andato tempo prima, avrebbe dovuto seguirlo subito.
Ma non aveva avuto il coraggio.
Il giorno in cui l’infermiera dagli occhi miele gli aveva dato quella terribile notizia, aveva provato a raggiungere Taiyou.
Yuuichi si ricordava ancora il vento d’autunno sul viso, mentre era seduto sul davanzale della finestra spalancata, che da quel giorno non fu più aperta.
Non aveva avuto il coraggio di afferrare la mano di Taiyou.
E aveva pianto.

---
 
“Perdonami.” Era quello che ripeteva ogni sera, in attesa di un segno.
Yuuichi voleva sapere se Taiyou era arrabbiato con lui, o se sorrideva e l’aveva perdonato; a lui basta un segno, una qualsiasi cosa che lo aiutasse a capire.”
 
 
Taiyou era il sole. Yuuichi era la notte.
Taiyou era vita, ma qualcuno se l’era portato via, qualcuno l’aveva spento.
Invece Yuuichi era la morte, e continuava a convincersi di poter vivere.
Ma la morte può vivere?
Lui viveva solo quando c’era il suo sole, che però era sparito.
 
 

“Perché non vivi?”
“Perché senza il sole non posso farlo.”
 

 
Yuuichi aprì lentamente le palpebre, assonnato.
Un nuovo giorno, una nuova agonia.
La finestra si spalancò violentemente, mentre il vento si abbatteva sulle piante e  sugli alberi.
Il ragazzo arrancò verso quell’uscita che dava sul vuoto.  Maledicendo le sue gambe, quelle che non sarebbero più servite a nulla; non credeva di poter guarire.
Forse era un segno di Taiyou. Forse lo voleva lì con lui perché si sentiva solo.
Yuuichi sorrise.
Ma quando alzò gli occhi al cielo rimase deluso: il sole era coperto da grandi e densi nuvoloni grigi.
Taiyou non gli stava dicendo di raggiungerlo.
“Ho capito…” Mormorò Yuuichi, dalle sue labbra uscì una risata amara. “Devo provare a vivere senza di te.”
Ma non era una cosa semplice. Chissà se ci sarebbe mai riuscito.

---- 
 
Da quel giorno erano passati cinque anni.
E lui, pur essendo sveglio e lucido, ancora non riusciva a vivere.
Quando chiudeva gli occhi, vedeva ancora quella mano allontanarsi da lui. Non riusciva a raggiungerlo. Non riusciva a farlo sorridere.
Riusciva solo a gridare inutilmente.
Che razza di persona era lui? Una che faceva piangere la persona più importante della sua vita, per colpa delle sue paure, della sua stupidità.
E ogni mattina calde lacrime gli rigavano il volto, silenziose.
Non riusciva a ripetersi “Yuuichi vivi.” Gli sembrava una cosa assurda.
 

“Cercalo il tuo sole!”
“E’ andato troppo lontano, non posso raggiungerlo.”
 
Fine.

 
 
.:Angolo di una banana:.
Giorno <3
Io invece di vestirmi e lavarmi i capelli mi metto a scrivere cose angst, yuppie <3
Be’, non ho molto tempo, che devo scappare o mia madre mi uccide D’:
Sappiate che non ce l’ho né con Taiyou né con Yuuichi, anzi, io li adoro. Sono la mia otp di Go. Voglio dire <3
Angst e la mia otp –yohooooo <3
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaawn, amo la cognata per avermi fatto conoscere questa coppia –e adesso mi sta introducendo la Fey/Saru <3
Non so di come mi sia venuta quest’idea, mi sono svegliata e volevo scrivere una cosa del genere :’)
Ora vado <3
Camy

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: chocobanana_