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Autore: gemellina e redRon    01/08/2007    6 recensioni
“Harry, dove hai preso questo libro?”, chiese Hermione, che sembrava l’unica padrona della situazione.
“In soffitta”, rispose Harry, tirando su col naso, “Mentre rassettavo. C’è uno scatolone pieno di romanzi”.
Hermione corse su in soffitta a prendere il famoso scatolone, mentre Draco e Ron si prendevano a schiaffi nell’invano tentativo di riportarsi alla realtà.
La ragazza scaraventò lo scatolone a terra e iniziò a frugare tra la montagna di libri, alla ricerca di un romanzo che avesse potuto soddisfare il suo amore per la lettura.
“Hermione, a questo punto non è meglio che inizi da capo Storia di Hogwarts?”, chiese Ron leggermente schifato, “Sempre meglio di tutte queste pagine colme di miele e melassa!”.
“Piantala”, lo ammonì Hermione, “E appassionati anche tu”.
“Vorrai scherzare!”.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harmony

Nota delle autrici: per una migliore comprensione si consiglia di leggere “No gay for me!” perché è presente una microscopica scena che ne fa riferimento. Comunque sia, non è di grande necessità.

Dopo questa piccola noticina, buona lettura^^

Harmony nel cassetto

Una trave cadde in testa a Harry Potter.

Si portò una mano sulla parte lesa per constatarne i danni subiti, ma poté verificare l’assenza di un trauma cerebrale.

Dopo essersi aggiustato gli occhiali sul naso, continuò l’arduo incarico che gli era stato affidato da Hermione: pulire la soffitta.

Tra una folata di polvere e ragnatele tra i capelli, Harry borbottava imprecazioni all’indirizzo dei suoi tre coinquilini.

“Ma io proprio non riesco a capire!”, mormorò tra sé, mentre un topolino gli passava tra i piedi, “Io, il salvatore del Mondo Magico, sono costretto a pulire una lurida soffitta! A me affidano i compiti sempre più pesanti! Hermione si fa le commissioni, Ron pulisce il bagno – sempre meno faticoso della soffitta – e quel Malfoy se ne sta bello spaparanzato sulla sua poltrona di pelle nera a leggere il Financial Times! Almeno potrebbe cambiare genere letterario!”.

Proprio in quel momento, Harry inciampò su del fil di ferro e andò a urtare contro una mensola, da cui cadde uno scatolone che per un pelo non pose fine all’esistenza del salvatore del Mondo Magico.

“Porco bolide…”, borbottò Harry.

Voltò la testa verso l’arma del tentato delitto e il suo sguardo si illuminò alla vista di ciò che conteneva quello scatolone.

***

“Lenticchia, riempimi la tazza di tè”.

Draco Malfoy, non staccando gli occhi dal suo prezioso Financial Times, porse la tazza marchiata Lord Voldemort a Ron.

“Malfoy, sai perfettamente che il compito affibbiatomi da Hermione non è essere il tuo schiavetto personale!”, fece notare Ron con in mano uno stura-lavandino.

“Lenticchia, ficcati quell’aggeggio nel deretano e riempimi questa tazza!”.

“Malferret, scomoda il tuo di deretano e vatti a riempire la tazza di tè!”.

Guardandosi in cagnesco nessuno dei due sembrava demordere, finché Hermione fece il suo ingresso in casa stracolma di sacchetti dai vari colori.

“Qualcuno potrebbe scomodarsi a darmi una mano?”, urlò dalla cucina, sperando che almeno uno tra i tre cavernicoli con i quali condivideva l’appartamento fosse colto da un improvviso attacco di galanteria.

Inutile dire che le speranze di Hermione furono vane, visto che nessuno dei due ragazzi in soggiorno sembrava aver avvertito la presenza della ragazza.

Hermione scaraventò tutto per terra e, a passo di marcia, si parò davanti a Draco e Ron, intenti sempre a sostenere le loro teorie con sguardi di ghiaccio.

“E’ possibile sapere cosa diamine state combinando?”, chiese inarcando un sopracciglio e posizionando le mani sui fianchi.

“Malferrett sostiene che, con tutto quello che ho da fare, debba anche soddisfare ogni suo misero capriccio!”, esordì Ron sentendosi la vittoria in pugno.

Draco starnutì, uno dei suoi starnuti più falsi, “Granger, sto male… sono raffreddato… sai benissimo che è per via di questo stupido raffreddore allergico che io non sto dando una mano con le pulizie…”, il suo tono di voce flebile e la lentezza esasperante con la quale aveva afferrato un fazzoletto, avevano fatto in modo che Hermione riprendesse Ron per la sua mancata gentilezza e sensibilità nei confronti di Draco e del suo raffreddore.

Ron raccattò i sacchetti da terra e li posizionò sul tavolo, il tutto mentre inveiva a bassa voce contro Draco che, tra un finto starnuto e l’altro, se la rideva sotto i baffi sfogliando le pagine del suo inseparabile Financial Times. Dopo aver aiutato Hermione a riporre la spesa nei vari stipi, Ron si armò di stura-lavandino e si diresse verso il bagno. Non fece neanche in tempo a varcare la soglia che venne immobilizzato da un pianto isterico proveniente dalle scale. Draco tese l’orecchio ma non staccò gli occhi dal suo passatempo preferito, mentre Hermione si precipitò verso la fonte del pianto.

Harry Potter, con le mani nei capelli, spuntò dalla porta che conduceva alla soffitta mostrando un’espressione disperata e sgomenta.

Hermione si preoccupò all’istante alla vista del suo amico ridotto in quello stato.

“Harry…che succede?”, chiese apprensiva, strappando di mano i fazzoletti a Draco.

“Ragazzi…non potete capire che tragedia…”, rispose Harry tra i singhiozzi.

All’improvviso Draco scattò in piedi, “Non dirmi che la ditta di produzione dei gadgets del Signore Oscuro è fallita!!!”.

“Peggio…molto peggio…”.

“Potty, cosa potrebbe mai esserci di peggio del fallimento della Voldemort & Co.?”.

Hermione si avvicinò al piangente Harry e gli mise una mano sulla spalla, conducendolo a sedersi sul divano, “Coraggio, Harry. Riprendi fiato e dicci cos’è successo”.

Harry inspirò profondamente e fece per calmarsi. Poi, guardò Hermione con occhi gonfi e lucidi.

“E’ morto…”.

Hermione sbiancò, “Chi, Harry?”.

“Mike. È morto”.

“Potter…”, lo chiamò Draco avvicinandosi a lui, “Non pensavo tradissi la Weasley con il gay che hai avuto il piacere di incontrare in spiaggia!”.

“Ma che c’entra…non mi riferisco a quel Mike…”.

“Da come lo dici sembra vi frequentiate da una vita”.

“Harry, se proprio devi tradire mia sorella, abbi la decenza di tradirla con un’altra donna, non con un uomo! Ma se lo farai ti ritroverai sepolto vivo in mezzo al deserto del Kalahari!”, esclamò Ron minaccioso.

“Beh, ogni tanto ci sentiamo…”, confessò Harry.

I presenti lo fissarono con occhi e bocca spalancati.

“Hai appena dichiarato di essere gay e continui a far soffrire mia sorella. Devi morire!”, Ron cominciò a prendere il povero Harry a colpi di stura-lavandino, mentre Draco si avvicinava a Hermione per coinvolgerla a scommettere su chi avrebbe vinto tra i due. Ovviamente Draco patteggiò per Ron, ma uno schiaffo dritto sulla guancia del bel biondo riuscì a ripristinare in parte la situazione.

“Siete degli insensibili!”, esclamò la ragazza, “Harry è disperato per la morte del suo amico e questo è il vostro modo di stargli vicino. Complimenti!”.

“Ma vi ho già detto che non è quel Mike!”, ripeté Harry quasi esasperato.

“E di chi parli, allora?”.

“Mike è il protagonista maschile di Passioni nella savana!”, rispose Harry come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

I tre lo guardarono increduli.

Passioni nella savana…è un romanzo che fa parte della collezione Harmony”.

L’espressione di Hermione, Ron e Draco non mutò di una virgola.

“Non fate quella faccia! Tutti, almeno una volta nella vita, hanno letto un romanzo rosa!”.

Vedendo che l’espressione sconvolta non si cancellava dal volto di quei tre, Harry prese tra le mani il romanzo e iniziò a leggere la parte che tanto lo aveva sconvolto.

“Mi rompi”, aveva protestato Sharon, “Poi dovrai rimettere insieme i pezzi”.

Mike rideva, si divertiva, guardava nello specchietto retrovisore se gli amici erano ancora dietro. E gli era sembrato di scorgere una nuvola di polvere.

“Accidenti, stanno arrivando!”.

Aveva abbassato il piede sul gas, deciso a sfuggire all’inseguimento ad ogni costo. Lei aveva visto il cartello di pericolo, ma non lui.

“Fermati, Mike! Mike!!!”, aveva urlato, ma era già troppo tardi.

L’auto era filata su un ponte in stato di demolizione. Inutile cercare di bloccare i freni, inutile sterzare, l’auto si era rovesciata, rotolando sul letto di un fiume quasi secco, fangoso.

Lei si era svegliata all’ospedale. Mike era morto.

Una volta terminato di leggere, Harry alzò gli occhioni colmi di lacrime dalla pagina che rivelava la tragica morte di Mike.

Draco e Ron non osavano cambiare espressione facciale, tanto erano scioccati da quello che avevano appena udito: Harry Potter si era dato alla lettura di romanzi rosa strappalacrime.

“Harry, dove hai preso questo libro?”, chiese Hermione, che sembrava l’unica padrona della situazione.

“In soffitta”, rispose Harry, tirando su col naso, “Mentre rassettavo. C’è uno scatolone pieno di romanzi”.

Hermione corse su in soffitta a prendere il famoso scatolone, mentre Draco e Ron si prendevano a schiaffi nell’invano tentativo di riportarsi alla realtà.

La ragazza scaraventò lo scatolone a terra e iniziò a frugare tra la montagna di libri, alla ricerca di un romanzo che avesse potuto soddisfare il suo amore per la lettura.

“Hermione, a questo punto non è meglio che inizi da capo Storia di Hogwarts?”, chiese Ron leggermente schifato, “Sempre meglio di tutte queste pagine colme di miele e melassa!”.

“Piantala”, lo ammonì Hermione, “E appassionati anche tu”.

“Vorrai scherzare!”.

Hermione prese un libro e sparì, lasciando Ron a boccheggiare.

“No, non è possibile!”, abbaiò Ron, “Tu, non ti sei mai abbassata a leggere niente che non siano tomi pesanti e ultra noiosi!”, proseguì minacciandola con un dito, mentre la ragazza si era posizionata sull’altra poltrona in pelle nera e ormai non lo ascoltava più.

***

La situazione era quella che era.

Harry e Hermione leggevano, Draco si era finalmente riempito la tazza di tè e Ron continuava a fissare quei romanzetti dai titoli strani.

“Harry, ma in questi libri i protagonisti scopano?”, chiese prendendo tra le mani L’incantesimo della passione.

“Ron, hai la sensibilità di una tazza da tè di Lord Voldemort!”, proferì Harry, mentre Draco guardava come incantato la sua tazza.

“Potter, non ti azzardare mai più a paragonare Lenticchia agli incantevoli gadgets del Signore Oscuro, intesi?”, esordì minaccioso alludendo con lo sguardo che Passioni nella savana avrebbe avuto vita breve.

Harry ignorò bellamente Draco, “No, Ron. In questi libri si parla d’amore…di uomini e donne che ritrovano se stessi…”.

“…di stronzate colossali!”, proseguì e concluse Draco.

“Ok Harry, ma scopano?”, rincarò Ron.

“Sì fanno l’amore… brutto maniaco, ma è inutile parlare con te di questo sentimento sublime. Per te scopare e fare l’amore non fa differenza!”.

“Oh, suvvia Potter, non ti intanare in discorsi che non conosci!”.

Ron non li stette nemmeno a sentire e, posizionatosi sul divano verde pisello, iniziò a sfogliare il romanzetto alla ricerca delle parti piene di passione perversa.

Ma rimase sconvolto quando apprese che l’unica parte caliente presente in quello stupido libro era:

“Senti cosa mi fai?”.

Susannah annuì ancora, mentre Jay conduceva la sua mano lungo il torace, fino ad arrivare sotto la cintura dei pantaloni.

Quando furono quasi nudi, Jay la condusse sul letto, facendola stendere sotto di sé. Guardandola fisso negli occhi, la fece girare finché non fu sopra di lui, e lentamente entrò in lei. Iniziarono a muoversi insieme, dapprima piano, poi sempre più velocemente. Jay fece scivolare una mano tra i loro corpi, accarezzandola. Per un breve attimo, lei si immobilizzò, incapace di muoversi, come se fosse sull’orlo di un precipizio. Poi si lasciò andare a un vortice di passione, caldo, palpitante, il corpo avvolto dalle fiamme. E lo sentì urlare il suo nome.

Solo dopo un tempo indeterminato, tornarono insieme alla realtà.

Harry appassionato più che mai divorava le pagine ingiallite.

Hermione leggeva più per la voglia di evadere che per altro.

Ron leggeva con occhi sbarrati e delusione per le brevi e scadenti descrizioni delle scene avvolte dalla passione.

E Draco?

Draco si guardava intorno scioccato chiedendosi quale potere avessero quei cosi per riuscire ad ipnotizzare a quel modo i suoi coinquilini.

Così decise di afferrare uno dei libri con immondo disgusto e violenza.

Guardò accigliato la copertina.

Desiderio senza fine…già il titolo fa pena!”.

Ma dato che nessuno sembrava prenderlo in considerazione, si andò ad accomodare sulla sua poltrona in pelle nera.

L’inizio non era dei migliori, viste le descrizioni pessime di luoghi, oggetti e personaggi, indi per cui decise di saltare qualche capitolo e leggere ad alta voce qualche passo.

Le dita di lui sfiorarono i capezzoli poi, come l’altra volta, Duncan si chinò a baciarglieli mordendoli dolcemente come se fossero un frutto prezioso, un frutto proibito… poi si fermò”, schifato guardò la pagina, “Adesso dovete spiegarmi perché un uomo che sta per scoparsi una donna si ferma!”, proseguì.

I tre coinquilini lo guardarono per circa un secondo e poi lo lasciarono perdere.

“E sentite qua: Intanto la mano di Duncan scivolò lungo la sua schiena e sotto i jeans, muovendosi con una lentezza esasperante. Quella bocca e quelle mani avevano il potere di farle provare delle sensazioni inebrianti. Poi, all’improvviso, lui si fermò; sollevò la testa e le braccia gli caddero lungo i fianchi”.

“Magari era gay”, asserì Ron.

“Questo Duncan è un demente…dimmi tu, come diamine fai a fermarti per ben due volte quando stai per riportare alla luce i tuoi istinti animali?”, ululò.

“Malferrett, questo si chiama amore! Lui, nonostante tutto, riesce a fermarsi!”, intervenne Harry con l’aria di uno che la sapeva lunga.

“Piantala, Potter! Sono convinto che è stata la Weasley a sverginare te!”.

Harry arrossì e si rifugiò nel suo libro.

Ritornarono tutti alla lettura, ma la pace e la quiete durarono solo cinque minuti; Ron si era stancato di quel libro e lo aveva scaraventato al muro senza pietà.

“In questi libri si perdono in descrizioni assurde sui loro stupidi stati d’animo e sprecano solo una ventina di parole per il compimento della danza dell’amore!”, disse Ron ironicamente, facendo ghignare Draco.

“Ronald, questi libri parlano d’amore. È tutto molto filtrato, non ti aspettare di certo descrizioni sadomaso!”, asserì saggiamente Hermione.

“Ma io non mi aspettavo di certo descrizioni sadomaso, solo avrei gradito una scena decente nella quale i loro corpi danzano armoniosi nel vortice della passione!”.

“Quel tuo tono ironico ti fa sembrare solo molto infantile, Ronald!”.

“E’ quasi certo che io non sia l’uomo più maturo del pianeta, ma se questo libro si intitola L’incantesimo della passione, almeno un po’ più spinto deve esserlo, no?”.

“Ron, vai a scaricare il tuo insaziabile desiderio di sesso sfrenato in qualche giornale porno!”, esclamò Harry, riemergendo dal suo libro.

Draco poggiò le mani sulle ginocchia e fece leva per alzarsi, “Potty, devo dire che ogni tanto qualcosa di intelligente la dici”.

Il biondo si incamminò verso la porta d’ingresso, sotto lo sguardo attonito dei presenti.

“Dove stai andando?”, chiese Ron.

“A soddisfare il mio bisogno”, rispose.

“Ossia, stai andando a donnine di malaffare?”, azzardò Harry.

“No, a comprare un giornale porno. E Lenticchia verrà con me. Prendi il portafogli”.

“Io? Ma tra tutti noi, sei tu quello che naviga nell’oro!”, protestò il rosso, che si vide costretto ad obbedire dopo essere stato fulminato da un’occhiata intrisa di veleno di Draco.

Ron e Draco levarono le tende, lasciando Hermione e Harry immersi nelle pagine dei loro romanzetti.

***

“Ti rendi conto che mi hai fatto spendere un mucchio di Galeoni tra giornaletti e quell’altra roba babbana che si infila nella vitù?”, si lamentò Ron, rientrando in casa insieme a Draco.

Tivù, Lenticchia. Si vede lontano un miglio che io ne so più di te in fatto di roba babbana. E comunque quegli affari si chiamano DVD”.

Varcarono la soglia del salone e, inutile stupirsi, c’erano Harry e Hermione intenti ancora a leggere quei romanzi.

Draco ebbe la felice idea di inserire nel lettore uno dei DVD che avevano acquistato e di mettere l’audio al massimo.

Nonostante il sottofondo non fosse costituito da violini e arpe, Hermione continuò a leggere tranquillamente, mentre Harry sudava freddo. Draco e Ron se la ridevano sotto i baffi, in attesa che il moro scoppiasse.

“Siete degli essere schifosi!”, esclamò ad un tratto Hermione irata, mentre scene di uomini e donne aggrovigliati in un unico essere si susseguivano nello schermo.

Harry scappò in bagno.

Ron e Draco si buttarono sul tappeto, colti da convulse risate, lieti che l’esperimento era perfettamente riuscito: Harry Potter aveva ceduto.

Harry ritornò dal bagno sfoggiando sul viso un’aria stravolta. Fortunatamente, Hermione ebbe l’accortezza di spegnere la televisione e gettare via ogni cosa che riguardasse l’osceno.

“Hermione!”, sbottò Ron, “Ho speso un’infinità di Galeoni per quelle riviste e quei VDV!!!”.

DVD, Ron”, lo corresse Hermione, “E comunque, non me ne importa un accidente! Questa roba non deve entrare qui dentro!”.

“Granger, per quanto mi riguarda puoi gettare tutto nelle fiamme della torcia olimpionica. Quello che volevo si è realizzato!”, Draco non la smetteva di rotolare dalle risate.

“E cosa avresti realizzato, di grazia?”.

“Il grande Harry Potter si è infine arreso ai suoi istinti animaleschi semplicemente ascoltando il bel sottofondo che io ho composto solo per lui!”.

“Draco, sei un essere abominevole!”.

“Lo so”, si alzò dal tappeto e prese dalle mani di Hermione una delle riviste porno, “E ne vado fiero!”, aggiunse sotto lo sguardo sgomento della ragazza.

“Porco Salazar, Harry!”, imprecò Ron, “Se vedo che hai sporcato il bagno dopo ore e ore di pulizie, giuro che ti friggo in padella!!!”.

“Ron, è inutile prendersela solo con Harry, perché fra poco Draco andrà a dare man forte”.

A quella frase Ron e Harry si guardarono sconvolti.

“Hermione…ma sei in te?”, chiese Ron, quasi preoccupato.

Hermione non rispose, ma continuò a leggere il suo Profumi e Balocchi.

Il rosso guardò Harry in cerca di conforto o altro, l’importante era uno scambio di parole, ma anche il moro era sprofondato nella lettura.

“Incredibile! In questa casa è più facile ascoltare un concerto prodotto da barriti di elefanti che parlare!”.

E detto questo, ritornò a svolgere le sue faccende, l’unica cosa che poteva dargli soddisfazioni in quel momento.

***

Quando le loro bocche si unirono lei si irrigidì per un istante, ma poi le sue mani scivolarono tra i folti capelli neri di Ryder e le sue labbra si aprirono a quelle di lui, in un tacito invito. Quella giovane donna era l’incarnazione vivente di tutti i suoi sogni, quel tipo di donna che lui non aveva mai pensato potesse esistere nella realtà. Mentre sentiva il corpo di Ryder fremere, Cally dimenticò ogni cosa, anche lo scomodo sacco a pelo sul quale erano sdraiati e, spinta da un incontrollabile desiderio, gli accarezzò il torace e le spalle, sfilandogli dolcemente la camicia. Ryder ormai non poteva più respingerla: il vederla così fisicamente vicina, più appassionata e impaziente che mai, sentire la mani di lei che lo accarezzavano, soddisfaceva le sue più ardite fantasie.

I loro corpi si unirono, travolti da un vortice di incontenibile passione.

Draco Malfoy nella penombra della sua lussuosa camera, era sdraiato sul letto intento a leggere qualcosa e non sembrava dare segni di cedimento, la sigaretta penzoloni tra le labbra e uno sguardo carico di curiosità.

L’espressione del viso di lui, mentre, accovacciato davanti al fuoco, si accendeva una sigaretta, era di nuovo fredda e distaccata.

“Suppongo che sia vero che l’uomo fuma sempre dopo aver fatto l’amore”.

“Almeno su questo siamo d’accordo!”, asserì convinto e disgustato al contempo.

Ma il troppo tempo dedicato alla lettura di Due volte prigioniera, aveva spossato il rampollo di casa Malfoy che, abbandonatosi al sonno, aveva assunto una deliziosa postura e sul suo petto giaceva il libro aperto.

Alcune risatine soffocate provennero dall’uscio della porta.

“Zitti, cretini! Così lo sveglierete!”.

Hermione diede un colpetto sulla nuca a Harry e Ron, che sembravano trattenersi a stento.

“La macchina fotografica l’hai presa, vero?”.

“Affermativo!”.

“Pronti ad immortalare il grande Draco Malfoy in una posa sconveniente?”, sussurrò Harry.

I due annuirono convinti.

Ma appena aperta la porta, l’immagine che si presentò ai loro occhi era del tutto diversa da quella che si era formata nelle loro testoline bacate.

Draco dormiva beato con un’espressione angelica dipinta sul volto e un qualcosa di cartaceo abbandonato sul petto.

Hermione gli si avvicinò sotto consiglio dei suoi amici e con la mano prese delicatamente quella che avrebbe dovuto essere una rivista porno.

Un risolino sfuggì dalle labbra di Hermione che bastò a far svegliare Draco.

“Cosa diavolo ci fate qui?”, abbaiò, mentre il flash della macchina fotografica lo investiva in pieno.

“E così, Draco, leggi anche tu la collezione di romanzetti rosa?”, domandò Hermione curiosa non riuscendo più a trattenere le risate.

“Romanzetti rosa? Vuoi dirmi che Malferret si è abbandonato alla dolce lettura?”, Hermione annuì vigorosamente alle domande di Harry.

Entrambi ridevano convulsamente e Ron, scambiandosi un’occhiata d’intesa con Draco, scosse lentamente la testa.

Poi, improvvisamente, un leggero spostamento d’aria.

Risate, suoni sempre più lontani… il buio.

Draco Malfoy, con la sua impeccabile mira, aveva centrato la cicatrice a forma di saetta con l’angolo del libro dalla copertina ruvida e spessa.

Harry non vide più nulla, se non uno stormo di uccellini ubriachi che intonavano la marcia nuziale, prima di svenire e cadere al suolo come un peso morto.

Il libro riuscì laddove la trave di legno aveva fallito.

The End

I libri citati sono:

"L'incantesimo della passione" - Kate Hoffmann

"Due volte prigioniera" - Dallas Hamlin

"Passioni nella savana"

"Desiderio senza fine"

[Cercheremo al più presto di inserire gli autori mancanti. In caso contrario modificheremo la storia]

Reduci da una vacanza al mare in cui abbiamo davvero letto questi romanzetti rosa, abbiamo deciso di far vivere questa strana esperienza anche a voi con l’aiuto dei nostri quattro protagonisti.

I romanzi citati dunque esistono davvero, e nonostante tutto speriamo che questa one-shot vi abbia strappato un incurvamento di labbra all’insù.

Bye bye^^

gemellina e redRon

  
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