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Autore: TheHardestPart    13/01/2013    3 recensioni
Mi catapulto sul ciglio della strada e fermo il primo taxi di passaggio. Anche se col traffico che c'è per la pioggia spenderò un capitale non mi va di arrivare in disordine e rischiare di fare una brutta impressione a prima vista. Dico l'indirizzo al tassista e quello scuote la testa e quasi mi sembra di sentirlo sbuffare, ma associo tutto al traffico e ad una distanza troppo lunga. Certo non avrei mai pensato che il taxi si fermasse proprio davanti alla sede principale della fabbrica di talenti. Scendo dal taxi e ricontrollo l'indirizzo: corrisponde. Sono così incredula e scossa che non ho nemmeno aperto l'ombrello, rischiando di bagnarmi. Mi avvio velocemente verso l'entrata. SM Entertainment è scritto proprio al di sopra della porta principale.
Non ci credo.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Eunhyuk, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2






E' passata una settimana dal mio arrivo al dormitorio e sono letteralmente esausta. In un'intervista avevo letto che loro hanno una governante che pulisce, lava e stira. Il primo giorno non si è fatta vedere, il secondo nemmeno, tanto meno il terzo. Ho aspettato quanto più potessi, ma sono arrivata alla conclusione che questa ahjumma devo essere io. Quindi ho preso in mano le redini della casa ed ho approfittato che i dormitori fossero vuoti per pulirli da cima a fondo. Ieri sono stata occupata col piano inferiore. YeSung era al Mouse Rabbit, SungMin e RyeoWook impegnati alla SM, KyuHyun alle prove per il suo spettacolo in teatro, Siwon sul set, KangIn dalla madre e ShinDong dalla storica fidanzata. Oggi, invece, è il turno del mio piano. RyeoWook è con SungMin, DongHae e EunHyuk sono in palestra: ho tempo fino all'ora di cena.

Raccolgo i capelli in una coda e con delle forcine sposto la frangetta dalla fronte. Con lo straccio per spolverare in una mano e l'aspirapolvere nell'altra mi metto all'opera. Rassettare e pulire.

La prima stanza in cui entro è quella di Wookie e noto con piacere che è proprio un ragazzo perfetto: si è rifatto il letto. La stanza poi è in ordine e così devo solo spolverare e lavare. Invece non ci sono parole per descrivere la stanza di DongHae. Pensavo di aver già visto di peggio. ShinDong è disordinato, non si capiva niente in quella stanza, ma ora devo ricredermi: DongHae è ad un livello superiore. Sul comodino accanto al letto c'è talmente tanta roba che si mantiene in equilibrio per volere di Shisus che se solo la si guarda un pò in più rischia di crollare. Le coperte -non so come- stanno a terra, mentre sul letto, dove dovrebbero esserci le coperte, ci sono quintali di vestiti. Decido di cominciare da questi.

Mi guardo intorno a lavoro finito e non riesco a nascondere di essere soddisfatta. Raccolgo gli indumenti sporchi e li butto in quella che il leader ha definito la stanza in cui ci sono varie cose. Tra queste cose c'è la lavatrice, ma prima è il turno della camera di EunHyuk. Anche questa è stata una sorpresa. Io sapevo che è un tipo ordinato, anzi maniaco dell'ordine. Stupide riviste, non crederò più a una sola parola scritta.

In effetti, però, non è un disastro come quella di DongHae o ShinDong, anzi anche lui prima di uscire si è rifatto il letto ed è tutto pulito, ma la sua scrivania è piena di carte, a terra e nei cassetti aperti ce ne sono tantissime altre. Ne raccolgo un paio e noto che sono lettere delle fans. E' come se stesse cercando qualcosa, perché è come se i cassetti fossero stati rovistati e le lettere buttate a caso a terra. Raccolgo tutto e cerco di metterle nel modo più ordinato possibile una sull'altra in un angolo della scrivania.

Mi guardo intorno. EunHyuk proprio ieri sera ha detto che ha trovato qualcosa di mio. Ma cosa? Ci sto pensando da stamattina, ma non ne vengo a capo.

Passo ad Eunhyuk un piatto appena asciugato. Questa sera hanno tutti deciso che a fare la cucina doveva essere lui perché pentole e piatti erano tanti e lui doveva mostrare il suo spirito da nuovo leader. Ma non sono riuscita a fargli fare tutto da solo e ci siamo divisi i compiti: io lavavo, lui sciacquava; io asciugo, lui posa. A parte perché l'ho fatto con tutti fino ad ora e poi soprattutto perché è lui.
Se mi fermo a pensare ancora non credo a quello che mi sta succedendo, per me è ancora tutto così assurdo. I Super Junior sono i miei coinquilini e lui dorme nella stanza accanto alla mia.
Lui. EunHyuk. Ma ci rendiamo conto?!
Certe volte mi è davvero difficile non fantasticare o comportarmi come fan ogni volta che mi capita di vederlo uscire dal bagno con i capelli bagnati o quando distrattamente si alza la maglietta per grattarsi, per guardarsi. E non so cosa mi mantiene in vita e non mi fa morire di infarto ogni volta che mi sorride. Sto davvero soffrendo.
Sospiro passandogli l'ennesimo piano e lui -forse ha il potere di leggermi nel pensero- mi sorride.
Ricambio, ma senza essere diventata prima rossa come un peperone.
"Hyurissi"
"Hhmm"
"Ho trovato qualcosa che ti appartiene."
Oddio.
"Cosa?" Non so se ha notato la mia voce titubante.
"Eheheheh"
Oddio. Che ho lasciato in giro?
Oddio, l'intimo! Sicuro! Me lo sono dimenticato in bagno o mi è caduto nel corridoio.
Oddio! Ecco la prima figuraccia! Lo sapevo, lo sapevo.
"Sono imbarazzante..." Dico più sovrappensiero che a lui. La vocina nella mia testa non smette di darmi della cretina.
EunHyuk ride. "Non so..."

E se adesso mi mettessi a rovistare in camera sua? Sarebbe poco educato, vero? Ma è stato poco educato anche lui quando non mi ha voluto dire cosa avesse di mio. Vero?E poi stamattina non ho nemmeno avuto modo di insistere fino a diventare asfissiante perché lui è fuggito. Sbuffo.

Meglio che lasci la stanza, altrimenti sarei capace di metterla a soqquadro finché la mia sete di sapere non sarà soddisfatta. Meglio dedicarmi a qualcosa di buono: la lavatrice e la cena. Sì, perché anche se non ho voglia di cucinare ho avuto la brillante idea di buttare quasi tutti i cibi precotti che c'erano nel frigorifero, quindi mi tocca accettare le conseguenze delle mie azioni e sfamare i ragazzoni.





I primi a tornare a casa sono RyeoWook e SungMin. Quest'ultimo si catapulta al mio fianco e ficca il naso nella pentola. "Che profumo! Non vedo l'ora di mettermi a tavola, sembra buonissimo!"

Sungmin, ti prego, sposami.

E' impossibile non adorare questo ragazzo. Solo a guardarlo ti viene voglia di strapazzarlo di coccole, poi è così gentile, sempre sorridente. Lui e RyeoWook sono proprio i miei dispensatori di buon umore. Wookie si avvicina, chiedendomi se abbia bisogno di aiuto. Scuoto la testa, è tutto pronto si deve solo apparecchiare e aspettare gli altri così lui e SungMin prendono la palla al balzo e preparano la tavola per nove.

"Ragazzi ci manca un posto..." Ancora non si sono abituati alla mia presenza?

"Oh, no..." SungMin scuote la testa. "Donghee rimane a cena dalla ragazza. Mi sono dimenticato di dirtelo... Ha detto anche che ti ha provato a chiamare, ma non hai risposto."

"Non ho sentito il telefono, per niente." E' probabile che abbia provato a chiamare mentre avevo l'aspirapolvere accesa o la musica. Beh, poco male, qualcuno avrà doppia porzione.

Siamo seduti sul divano, quando torna Siwon. I due staccano gli occhi dall'xbox e salutano con calore. Siwon si butta sul divano accanto a me e inclina la testa poggiandola sulla mia. "Sto morendo di fame."

Ridacchio, è la prima volta che lo sento lamentarsi di qualcosa. "Un po' di pazienza, tra un po' arriveranno tutti. Come sono andate le riprese?"

"Bene, bene anche se una scena ho dovuto ripeterla una decina di volte perché non riuscivo a ricordarmi la battuta."

"Comunque devo dirtelo: questo drama mi sta piacendo davvero tanto e muoio dalle risate ad ogni tua scena."

"Mi fa davvero piacere, anche io mi sto divertendo molto a girarlo."

Bussano alla porta. SiWon si alza e va ad aprire. KyuHyun entra e annuncia "Non prendetevela con me: YeSung ha dimenticato le chiavi giù."

Yesung lo segue. "Nemmeno tu le hai fino a prova contraria! Dove le hai lasciate?"

"Giù."

"E allora che vuoi da me?"

"Tu sei lo hyung, tu potevi ricordartele"

"Hyung quando pare a te."

Siwon mette un braccio intorno al collo del biondo. "Dai, lascia stare quello stupido maknae.." Fa la linguaccia a quest'ultimo che a sua volta fa una smorfia. "... vuole solo prenderti in giro." Lo porta sul divano, sedendosi accanto a RyeoWook e a cui da anche una gomitata. Il minore, che già stava perdendo, per lo spavento preme il tasto sbagliato e il suo personaggio si tuffa in un burrone. "Dai, fate fare una partita anche a noi. Dai, dai, dai!"

Siwon ripete quel "Dai" così spesso e in maniera così petulante che il malcapitato sbuffa e esce dal gioco passandogli il testimone pur di non sentirlo più.

"Ma... Ma non vale!" Si lamenta SungMin. "L'hai fatto di proposito perché stavi perdendo! Quella volta che vinco io..."

"Ma quando mai! Lo sai che quando perdo lo faccio con onore... Solo non sopportavo più Siwon." Come dargli torto.

Comunque, non so perché, ma io ho sempre immaginato le celebrità attorniate da un'aura particolare, quella specie di luce con brillantini e fiori tipici degli anime. Anche i Super Junior erano così distanti da me che non li immaginavo così reali, così veri; per me erano star. E ora mi ritrovo a guardarli e a sorprendermi ogni volta: sono normalissimi ragazzi che tornano stanchi da lavoro, escono con gli amici o la ragazza, giocano ai videogames e prendono in giro la schiappa di turno, anzi spesso si prendono in giro a prescindere dai videogiochi; non sono sempre di buon umore, qualcuno certe volte è intrattabile e qualcuno insopportabile; sono dolci e affettuosi, pieni di premure e rispettosi non solo tra di loro, ma posso notarlo anche nei miei confronti. Sto imparando a conoscerli non solo come Super Junior, ma anche come persone.

Intanto anche KangIn è rientrato. Si è appoggiato allo schienale del divano tra SiWon e YeSung per vederli giocare, anzi guardava proprio quest'ultimo e sogghignava. "Davvero Jong, sei peggio di Ryeowook a questo gioco!"

Kyuhyun scoppia a ridere. "Glielo sto dicendo anche io! ...Hai visto? E' la prova che non ti sto prendendo in giro! Il maknae è la bocca della verità."

Yesung alza un sopracciglio, ma non risponde alle provocazioni di Devil Kyu, che quella sera aveva preso di mira lui, e non scosta lo sguardo dallo schermo. Proprio in quell'istante anche il suo personaggio va a finire nello stesso burrone di quello di prima. "Dai, KyuHyun, tu che sei così bravo, prendi il posto di Siwon... Ti sfido!"

"Vuoi essere umiliato?"

Kangin abbassa lo sguardo e fa per andare verso la cucina. Passa in rassegna le pentole "Madonna che fame. Ma fra quanto tornano gli altri?"

"Tra un po', EunHyuk e DongHae staranno per tornare dalla palestra."

"Eh ma si devono muovere" SungMin guarda l'orologio. "Io e Wookie dobbiamo andare in radio."

Non so quante partite KyuHyun abbia vinto prima che arrivasse il famoso duo che tutti aspettavano.

Non appena entrato Eunhyuk scorge il tavolo apparecchiato per nove. "Ragazzi non è per niente carino. Hyuri si fa in quattro per voi e non apparecchiate per lei! Ma pensate sia la vostra sguattera? Siete proprio cattivi!" Ride divertito e qualcun altro, tipo KyuHyun, lo segue.

"AH! AH! AH!" Rido sarcastica, ma gli sto sorridendo. Lascio il mio posto a DongHae, che sta insistendo con KangIn, l'ultimo arrivato tra le grinfie del maknae, per potersi fare una partita visto che sta clamorosamente perdendo, mentre mi avvio ad accendere i fornelli per riscaldare la cena.

Eunhyuk guarda tutti quelli nella sala "Allora? Dov'è DongHee hyung?"

"Restava a cena dalla ragazza." Risponde Ryeowook.

Eunhyuk sogghigna. "Proprio a cena. Si... Non si vedono da una settimana e sicuramente ceneranno."

Il sarcasmo e la malizia trasudano da ogni parola.

Tutti gli altri ridono divertiti, avvicinandosi al tavolo per prendere posto, ed anche io non riesco ad evitarlo; non nascondo che è stato anche un mio pensiero. Solo Sungmin sembra non aver capito la malizia della frase di Hyukjae. "Ragazzi perché ridete? E' normale che vada a cena con lei e i suoi genitori... in fondo si devono sposare." KyuHyun lo guarda male e sospira. "Dategli da mangiare per tappargli la bocca."

"Che ho detto di male? Non potevo dire che si devono sposare?" A quanto pare non ha afferrato il sarcasmo degli altri.

"Ah, hyung..." Sospira ancora Kyuhyun e accarezza la testa del suo compagno di stanza. "Sei così ingenuo..." SungMin a quel gesto arrossisce e perde le parole per controbattere.

Accertatosi che la cena è pronta EunHyuk recupera la borsa della palestra e DongHae. "Giochi dopo. I borsoni vanno di là."

"Ne..." Rimane un altro po' attaccato al videogioco, ma prima di perdere blocca tutto. "Perdo sempre allo stesso punto!!"

Stavo riempiendo i piatti quando torna Eunhyuk tutto agitato. "Hai toccato le mie cose?"

Alzo gli occhi e vedo che sta parlando con me. "Non ho toccato niente." Taglio corto sperando che possiamo sederci a tavola finalmente.

"Hai toccato le mie cose!" Insiste lui.

"Le ho toccate, va bene? Le ho prese da terra e le ho ordinate in un angolo della tua scrivania."

"Perché?"

Inarco le sopracciglia e alzo gli occhi al cielo. Non è possibile che faccia questioni per questo. Evito di rispondergli e gli dico di sedersi a mangiare, ma lui rimane in piedi e insite. "Perché? Hai letto qualcosa?"

Lui sembra agitato e scosso dal fatto che io abbia potuto leggere qualcosa e farmi gli affari suoi, ed io mi arrabbio, perché anche se c'ho pensato non ho fatto niente. Porgo la pentola a RyeoWook, che la afferra velocemente. "Perché?!" Mi avvicino a lui con aria minacciosa. "Perché non si capiva niente! Questo dormitorio era un porcile ed in due giorni vi ho ripulito da giù a su! E...E così io ho preso quelle cavolo di lettere e te le ho messe tutte da un'unica parte! E no, non ti preoccupare non le ho lette, posso immaginare cosa scrive una ELF."

"Perché lo sei anche tu o perché hai scritto delle lettere?" Non ho capito cosa voglia insinuare con questa domanda, ma ha avuto solo l'effetto di farmi arrabbiare di più.

"Io?! Con questa faccia?! Ma figurati se io scrivo le lettere, non mando manco gli sms... Ed anche se fosse, sicuro non riceverete niente più da me ora che so come ne avete cura!"

"E noi che c'entriamo?" Borbotta DongHae. Lo guardo truce e SiWon gli da una gomitata così forte da farlo gemere.

"La prossima volta se non vuoi che tocchi le tue cose, tienile al loro posto!"

"Oppure potresti evitare di entrare nelle stanze altrui" Suggerisce la dancing machine.

"Perfetto! Tenetevi il dormitorio un porcile, perché io il culo non ve lo pulisco più... E morite di fame!"

"Non siamo morti per dieci anni... C'è pur sempre RyeoWook che cucina." Mi fa notare con molta gentilezza.

Io non ho ancora capito se apre la bocca per farmi innervosire o perché non capisce che mi sto innervosendo. "Ma Vai a quel paese HyukJae!"

Li lascio lì e mi chiudo in camera sbattendo la porta. Silenzio. Dopo un po' li sento bisbigliare e sento RyeoWook quasi in lacrime. "Sei un cretino! Ma ti sembra il modo?" Ovviamente non può che avercela con Eunhyuk. "Sei stato scostumato, potevi essere molto più gentile con lei invece di aggredirla così. In fondo lo fa per noi, mica si diverte!"

"Ma io..."

"Niente ma." Tuona KangIn. "Devi chiederle scusa."

Poi dal nulla sento EunHyuk. "No, Donghae, no. Non ho avuto modo e tempo..."

Sento strisciare una sedia sul pavimento e dopo un po' bussano alla mia camera. Per non dare l'impressione di essere dietro la porta ad origliare aspetto un po'. Poi non sono nemmeno così sicura di aprire. Se fosse EunHyuk sarei costretta a sentire delle scuse che ora non voglio sentire e che non so quanto siano vere. In realtà non vorrei nemmeno vedere la sua faccia in questo momento perché ho voglia di tirargli un pungo.

"Hyurissi?" Riconosco la voce di Sungmin. Apro. "Mi dispiace per quello che ha detto Hyuk, io..." Lo fermo.

"Non sei tu che devi scusarti, anzi... Mi dispiace essermela presa con tutti voi in generale, non volevo."

Lui mi sorride. "Non preoccuparti." Mi dice poi di raggiungerli a tavola, ma declino l'invito, dicendo che forse me la sono presa tanto perché sono stanca e una bella dormita mi avrebbe rischiarato i pensieri.





Ovviamente, saltare la cena significa svegliarsi a notte inoltrata con i crampi allo stomaco. Silenziosamente vado in cucina. Sorrido quando trovo tutti i piatti e le pentole pulite. Mi sa proprio che devo arrabbiarmi più spesso.

Che poi tutta questa situazione ha dell'assurdo, credo che entrambi abbiamo perso le staffe per nulla. No, un momento, ora che ci penso bene sono l'unica ad aver perso le staffe, mentre lui sembrava solo preoccupato. Preoccupato che avessi letto le sue stupide lettere. Ha insinuato che io sia un'invadente pettegola. Ed io non lo sono o almeno non così. Già. Ecco perché mi sono arrabbiata.

Che poi che ci sarà in quelle lettere?! Sospiro.

Affondo il cucchiaio nel gelato. Ma adesso come funziona? Non devo scusarmi io. No, più che altro non devo farlo prima di lui. Avrò sbagliato i toni e forse ho anche sbagliato a mandarlo a quel paese, ma lui ha sbagliato prima. Quindi la prima mossa tocca a lui, ho deciso.

Sento aprirsi una porta nel momento in cui porto un'altra cucchiaiata di gelato alla bocca e dei passi che si avvicinano. Dal buio compare EunHyuk che ora è illuminato dalla luce bianca della cappa. Sembra ancora più pallido del solito con questo riflesso.

Mi fissa sorpreso: non pensava di trovarmi lì, sicuramente. Comunque io non parlo e lui tanto meno. Apre il frigo e caccia la bottiglia d'acqua. Si riempie il bicchiere, beve e resta lì, fermo a fissarmi.

"Che c'è?" Chiedo spazientita.

Lui non risponde e va via, diretto in camera sua.

Mi fa rabbia, vorrei prenderlo a schiaffi. Ed io che mi aspettavo anche le scuse! Povera illusa.

Ma poi perché me la prendo così tanto? Cosa mi importa di Eunhyuk? Finito il mio periodo qui loro si dimenticheranno di me e non li rivedrò mai più. E allora perché mi attacco tanto? Mannaggia a me.

Sento di nuovo dei passi, questa volta più veloci e decisi. Inarco le sopracciglia quando mi accorgo che è ancora lui -ma non ha sonno? Viene spedito verso di me, mi toglie il cucchiaio di mano, posandolo nel lavandino, e mi sfila il gelato da sotto al naso per riposarlo. A nulla servono le mie proteste. "Zitta e siediti." Mi indica il tavolo.

Non solo non si scusa, ma si permette anche di dare ordini.

Rimaniamo a fissarci. Non ho intenzione di starlo a sentire. Lui non dice niente. Mi guarda dritto negli occhi, sembra una sorta di battaglia e chi distoglie prima lo sguardo perde. Senza distogliere lo sguardo dal mio, con la testa mi fa cenno e indica il tavolo.

"E se non volessi?"

"Dai... Non fare la difficile. Dobbiamo parlare."







Scusate se il capitolo è troppo lungo, magari può risultare anche un po' noioso u.u
Ringrazio sempre tutti a partire da chi legge, ma soprattutto chi recensisce, perchè mi aiuta a capire cosa vi piace, cosa no e cosa dovrei aggiustare! ^^
Vabbè, vi saluto...Baciiii!

   
 
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