Seduta sul davanzale della propria stanza
una ragazza dai capelli rosati ammirava, con il capo poggiato contro le tende
che ricoprivano la finestra, il vento e la pioggia che si abbattevano impetuosi
sulla città, mentre i suoi pensieri volavano lontano fino ad arrivare al ricordo
di un ragazzo. La ragazza rifletteva su svariate
cose, fra cui anche il suo grande amore. Sasuke Uchiha. Colui
che era passato al nemico tradendo il villaggio della Foglia; la stessa
persona che l’ aveva abbandonata lasciandola sola al suo destino. Nonostante tutto si trovò a desiderare il suo ritorno.
Passarono due settimane e sembrava che il cielo non
volesse smettere di piovere.
Giunta la sera Sakura salì come sempre in camera, per riflettere e ammirare il
paesaggio. Rifletteva mentre guardava fuori i suoi pensieri vennero interrotti dall’ombra
che entrò nella sua stanza.
Istintivamente, Sakura, si affretto ad
impugnare il kunai che riponeva abitualmente nel comodino.
- Chi sei?-. Domandò all’oscurità.
Il tetro individuo avanzò verso di lei,
mentre la sua risata diabolica echeggiava forte nella stanza.
- Non ho paura di te, fatti avanti se hai
il coraggio!-. Urlò Sakura sicura di se.
Niente, l'ombra continuava a non parlare.
Ad un tratto la kunnoichi si rese conto che a
scrutarla erano due occhi color sangue così, confusa e spaventata, iniziò ad
indietreggiare fino a quando non urtò con
le spalle al muro.
L’individuo, che continuava imperterrito
ad avanzare, venne illuminato dalla tenue luce sprigionata dalla lampada da
tavolo; Sakura lo riconobbe immediatamente .
- I...Itachi-.
- Bene, mi hai riconosciuto- affermò Itachi, ormai così vicino alla ragazza da
bloccarle ogni via di fuga allungando semplicemente le braccia al muro.
- Cosa
vuoi da me?- chiese Sakura terrorizzata.
Il ninja ancora una volta non disse nulla, si avvicinò
al candido collo di Sakura iniziando a baciarla.
La kunnoichi lo
spinse con tutta la forza che possedeva, facendolo sbattere contro parete opposta.
Itachi, alzandosi dopo il duro scontro con il muro, rise malignamente.
- Bene, vedo che le forza non ti mancano-.
- Ma cosa vuoi da me? lasciami in pace!!!-. Urlò
Sakura, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime.
Itachi si avvicinò nuovamente alla ragazza, fermando una sua lacrima con
l’indice portandosi, successivamente, alla bocca la
goccia con l’intento di sentirne il sapore.
- Non male, sa di paura!-. Dichiarò
Itachi.
- Hai un bel caratterino, sai? Mi piace. Ho deciso ti propongo un affare- affermò Itachi sedendosi
sul letto della ragazza.
- Di cosa parli?-. chiese spaventata Sakura.
- Non devi avere paura di me, accomodati pure qui!-. Le rispose il Ninja
indicando con una mano il posto accanto a lui.
La ragazza senza batter ciglio si sedette di fianco al ragazzo.
- Cosa vuoi?-. Chiede Sakura gelida.
- Perché sei così
fredda con me?-. L’interrogò Itachi.
- Perché sei un criminale!-. Gli
rispose la kunnoichi.
- Sul serio?-. Ribatté il ragazzo ironicamente.
- Si! e non mi prendere per
il culo!-. Dichiarò Sakura irritata.
- Non è nelle mie intenzioni e tu non parlare così
volgarmente, non dona ad una ragazza-. Le consigliò Itachi.
- Tu sei l'ultima persona da cui accetto dei consigli!-. Gli strepitò
contro la ragazza.
- Come sei permalosa…-. Proferì Itachi, sfiorandole con
una mano il viso.
- Prima di tutto non sono permalosa, secondo leva questa mano, che mi fai schifo!-. Chiarì sakura allontanandosi bruscamente da
lui.
- Che carattere! e poi mi
vieni a dire che non sei permalosa-.
- SMETTILA!!-. Strillò lei.
- Ok, ho capito-. Rispose serio il ninja.
- Cosa hai capito?-. Domandò Sakura perplessa.
- Che ti lasci desiderare, vero?-.
- Proprio da te no!-.
- Ora! basta, sono stanco di te .Nonostante
stia cercando di comportarmi da gentiluomo, e tu continui a prendermi a pesci
in faccia- dichiarò Itachi perdendo completamente la pazienza.
- Ma cosa sei venuto a fare qui? -.
- Volevo constatare con i miei occhi se eri cresciuta- disse osservando l’intera figura della
ragazza, poi continuò-. Affettivamente devo ammettere che sei
divenuta davvero una bella donna.
- Inventati un'altra scusa, non me la dai a bere!-. Rispose Sakura per nulla
convinta.
-Come vuoi,
piuttosto che ne dici di venire via con me?-.
- Dove?-.
- Al covo degli Akatsuki-. Rivelò l’ Uchiha.
- E perché dovrei?-. Domandò dubbiosa Sakura.
- Perché ho deciso così. Ti do un
consiglio… smettila di fare troppe domande, lo odio!-. Affermò serio Itachi.
- Ok scusami, ma se dovessi accettare quale sarebbe il
mio ruolo lì?-.
- non è ho idea- .
- QUESTA NON E' UNA RISPOSTA, ITACHI UCHIHA!!-. Sbraitò
innervosita dalla risposta la ragazza.
- E va bene, mi servi-. Dichiarò
Itachi maliziosamente.
- Ho capito le tue intenzioni, cosa credi
che sia scema? Non ho nessuna intenzione
di venire.
- hai capito eh?! sei molto brava, Sakura. Allora
posso risparmiare anche le parole-
- Non seguirò mai uno come te- affermò Sakura alzandosi
dal letto.
- E no mia cara, mi hai fatto perdere già abbastanza tempo-.
Dicendo questo Itachi la prese per un braccio e la gettò sul letto, poi toltosi
il suo nero mantello ricamato da rossastre nuvole e rimasto in canottiera e
pantaloncini, salì su una Sakura paralizzata dalla paura iniziando con foga a
baciarla.
Il ninja continuando la sua opera, si
dedicò a spogliarla e a baciare ogni centimetro della sua pelle nuda solo dopo
averla lasciata in biancheria intima, continuò così per qualche minuto
fermandosi solo quando si accorse che Sakura iniziava ad eccitarsi.
-A quanto pare ti stava piacendo. Viene meglio-. La
derise Itachi.
- Stronzo!-. Gli urlò
dietro sakura rivestendosi.
Incurante di quelle parole il ninja si
avvicinò al volto della ragazza alzandogli il mento con due dita.
- Allora…vieni?-.
- Non lo so....-. Sussurrò la ragazza con sguardo
basso.
- Non fare la bambina, Sakura!-. Esclamò con voce dure
il ninja.
- Ho detto che non lo so, Itachi!-. Rispose decisa la kunnoichi,
puntando le sue iridi verdi in quelle color pece del
ragazzo.
- Coraggio! Ci divertiremo molto insieme, ne hai avuto la dimostrazione!-.
- Itachi, io voglio aspettare Sasuke qui a Konoha, non
voglio andarmene...-. Tentò di dire Sakura, fermata l’attimo dopo dal bacio
improvviso del ninja.
Sconvolta e contrariata tentò di liberarsi da quel contatto forzato, ma con il
passare dei minuti si arrese a quella dolce tortura non
opponendo più alcuna resistenza.
- Visto? anche questo bacio ti è piaciuto...-.
- Ma io voglio aspettare Sasuke...- Protestò la ragazza.
- Basta! Odio questo
nome, non devi più azzardarti a ripeterlo in mia presenza. Come puoi tenere a qualcuno che non ti ha mai considerato che
pensa solo a se stesso?! Tu non conti nulla per lui! L’unico scopo della sua
vita è uccidermi, tutto il resto non conta. – proferì
duramente Itachi osservando la ragazza, il cui volto esprimeva solo infinita
tristezza, poi accorgendosi dell’ora tarda annunciò: - è ora di andare- così
prendendola fra le braccia scappò fuori dalla
finestra.