I’m not a spy
20 Ottobre
Lily Evans Potter si trovava nel giardino della casa, a Godric’s Hollow, che condivideva con suo marito James Potter e con suo figlio, il piccolo Harry.
Lily sentì un rumore alle sue spalle e si voltò di colpo. “Mio Dio, Remus! Mi hai fatto prendere un colpo!” disse Lily, vedendo l’amico uscire da un cespuglio.
“Scusami tanto, Lily. Non volevo” disse Remus.
“Fa niente, dai entriamo. Ti faccio una tazza di tè” disse Lily, entrando in casa. Remus la seguì immediatamente.
“Grazie Lily, sei gentilissima, come sempre!” disse il giovane sedendosi al tavolo della cucina. Remus era un bel ragazzo di 21 anni, con capelli castani e occhi ambrati, ma aveva l’aria trista e malaticcia.
“Dov’è Harry?” chiese Remus, notando l’assenza del piccolo furfante.
“Oh è andata a fare una
passeggiata con James e Sirius” rispose Lily, porgendo il tè all’amico “Spero
non combinino troppi guai” aggiunse sedendosi di fronte a lui.
“Oh Harry è un furbacchione, ma sicuramente un bravo bambino” assicurò Remus.
Lily sorrise “Senza dubbio. Più che altro sono James e Sirius che mi
preoccupano!”
“Sicuro, ora capisco!” disse Remus, ridendo.
Lily sorrise a sua volta ma poi tornò seria “Com’è è andata la Luna Piena?” chiese la rossa.
Remus alzò le spalle “Come
al solito”.
“Mmm.. Davvero?” domandò Lily, poco convinta “Allora cos’hai sul collo?”
Remus si toccò istintivamente la garza che aveva sul collo, la quale nascondeva
due profondi tagli. “Di solito quando ci sono James o Sirius non ti fai male”
disse Lily.
“Già quando ci sono” rispose amaramente Remus.
“Ma come?”
“Bè..”
“Sirius non è venuto?! Non
capisco, James è rimasto qui con me perché Harry non stava bene, ma mi ha
assicurato che Sirius sarebbe venuto da te” disse Lily.
“Già ma non l’ha fatto” rispose Remus, tristemente.
“Mi spiace” disse Lily, afferrando la mano dell’amico.
“I-io credo di sapere cosa sta succedendo” disse Remus, mentre i suoi occhi si
velavano di tristezza “Loro si stanno allontanando da me, lo sento, pensano che
io sia la spia.”
“Non dire così Remus, non è vero” disse Lily.
“Si invece! Non prendermi
in giro Lily, lo sai anche tu che è vero. Ma non capisco, davvero, morirei
piuttosto che tradirvi, Lily. Darei la mia vita per salvare la vostra. Come
possono credere che io sia una spia? Come? Io ero morto prima di conoscervi. La
mia maledizione mi stava uccidendo mese dopo mese. Voi mi avete ridato la vita,
I Malandrini mi hanno fatto vivere davvero. Lo capisci? Sono cresciuto con
Sirius, James e Peter. Come possono credere che io sia la spia? Io vi devo
tutto, come potrei mai tradirvi?” spiegò Remus.
“Lo so, Remus. Davvero. Ma non so cosa dirti, forse.. Non so.. Ma negli ultimi
tempi sei un po’ strano e in più sei sparito quei giorni” disse Lily.
“Strano, Lily? Strano? Il mese scorso è morto mio padre e lo sai cosa ha
significato per me?! È stato un punto di riferimento nella mia vita come lo
siete stati voi! Iin più non ho potuto dirgli addio come avrei voluto perché
stavo troppo male a causa della Luna Piena. Come potrei non essere strano?”
“Mi spiace, Remus”
“Non scusarti Lily, non è colpa tua! E poi lo sai, diamine! Ve l’ho spiegato,
sono sparito sì, ma ve l’ho detto prima di partire, sono andato in Francia con
Sara, la ragazza scozzese che ho conosciuto tempo fa. Avevo bisogno di staccare,
Lily. Di allontanarmi per qualche giorno da questa maledetta guerra.”
“Ti credo, Remus. Lo sai, ti crederò sempre” disse Lily “Ma è solo che, sinceramente, dov’è questa Sara? Perché non ce l’hai mai fatta conoscere?”
“Volevo farlo, te lo
giuro, ma non riesco più a trovarla! E di questi tempi, ho paura che dovrei
iniziare a cercarla in un fosso!” disse Remus, poggiò i gomiti sul tavolo e
nascose il viso fra le mani. Lily si alzò, fece il giro del tavolo e abbracciò
il Mannaro.
“Mi dispiace, Remus. Tanto”
Lui si alzò e guardò Lily nei suoi splendidi occhi verdi “Tu vedi il buono nelle
persone, Lily. Tu leggi nelle persone. Leggi la verità dentro di me”
“Tu sei una delle persone
più buone che io abbia mai incontrato. Forse è proprio quella che tu chiami
Maledizione che ti ha reso così speciale! Io mi fido di te e sarò sempre dalla
tua parte” disse Lily.
“Grazie Lily, davvero, è molto importante per me” disse Remus e la rossa sorrise
in modo rassicurante. “Non so davvero cosa farei senta di voi. Ho paura, Lily.
Voldemort ci da la caccia, la da soprattutto a voi e se dovesse succedervi
qualcosa io non saprei cosa fare. Sarei morto senza di voi”.
“Non ti preoccupare,
Remus. Non può succederci niente” disse Lily, abbracciandolo di nuovo. Ma anche
lei sentiva quel senso di oppressione al cuore. Come poteva essere senza paura?
Era impossibile. Il mago più malvagio di tutti i tempi dava la caccia a suo
figlio. La porta d’entrata si aprì ed entrarono due uomini, uno dei quali teneva
in braccio un bambino.
“James, Sirius! Siete tornati finalmente!” esclamò Lily. Corse loro in contro,
baciò il marito e prese in braccio suo figlio.
“Harry, tesoro. Papà e lo zio Sirius hanno fatto i bravi?” disse Lily,
coccolando il bimbo, che rideva e urlava felice e giocoso.
“Ragazzi” disse Remus, avvicinandosi agli amici, che tanto lo facevano
preoccupare.
“Ciao Remus”
“Lunastorta, come stai?”
“Bene, grazie”
“ ‘io ‘Emus” gridò il
piccolo Harry, tendendo le braccia verso di lui. Remus lo prese in braccio e
sorrise dolcemente.
“Remus è passato a salutare visto che c’è stata la Luna Piena ed è un paio di
giorni che non lo vediamo” disse Lily.
“Luna Piena?” chiese Sirius, imbarazzato. “Quando?”
“Due giorni fa” rispose amaramente Lily.
“Oh cazzo! Remus.. io.. mi spiace”
“Non fa niente… davvero.. è andato tutto bene”
“Sei sicuro, Remus?”
“Certo che ne sono sicuro, non preoccuparti, Felpato. Può capitare a tutti una dimenticanza” disse Remus, sorrise e dal suo canto Sirius annuì.
“Bene, mi dispiace ma devo andare o arriverò tardi al lavoro e non voglio dare una scusa al signor Smith per cacciarmi” disse il bel Mannaro. Diede un bacio sulla fronte ad Harry e lo ripose in braccio a sua madre, salutò tutti e si smaterializzô.
“Sirius Black! Come hai
potuto dimenticarti la Luna Piena!” strillò Lily.
“Scusa Lily. Ero mezzo ubriaco con un paio di ragazze e me ne sono scordato!”
“Ma bravo! Bell’esempio da dare al tuo figlioccio! Due sgualdrine sono più
importanti di un amico in difficoltà! Davvero responsabile da parte tua! Meglio
che cresci o credo che non affiderò la vita di mio figlio e la nostra nelle tue
mani!” disse Lily e se ne andò in cucina con Harry.
“Grazie tante, Sirius. E ora chi la sopporta?!” disse James.
“Tu l’hai sposata, tu la sopporti” rispose Sirius, sorridendo.
“Già io la sopporto ma sei
tu a farla arrabbiare e sinceramente non mi sembra molto onesto da parte tua”
disse James.
“Si fa quel che si può”
James sorrise e mise la
mano sulla spalla del suo migliore amico.
“OK! Ora è meglio che vada anche io, devo passare da Malocchio e poi ho delle
faccende per l’Ordine da sbrigare” disse Sirius.
“Ci vediamo domani, allora”
“Sicuro! A domani” disse Sirius e si smaterializzò.
26 Ottobre
A casa Potter c’era molto fermento. Tranne il piccolo Harry Potter, che dormiva nel suo lettino, gli altri entro molto agitati.
“Sapete ragazzi, questa
sera come previsto dobbiamo fare l’Incanto Fidelius ed io avrei avuto un idea a
questo proposito” disse Sirius.
Lily, James e Peter lo guardarono preoccupati.
“Ah non fate quella
faccia, per la miseria! Lasciate almeno che vi spieghi la mia idea geniale! Voi
mi avete scelto come Custode Segreto e sono molto onorato di questo! Ma perché
non nominare Peter come Custode?” disse Sirius.
“I-io?” chiese Peter, incerto.
“Non capisco, Sirius. Perché non vuoi più fare il nostro Custode?” chiese James.
“Non è questo, non è che non voglio farlo! Vedi che non mi ascolti, James, ho
appena detto che per me è stato un onore essere scelto! Ma però pensateci!
Sarebbe un inganno perfetto! Voldemort cercherebbe me, darebbe a me la caccia e
voi sareste ancora più al sicuro.”
“Sei davvero certo, Sirius?” chiese Lily, insicura.
“Sicurissimo! È un idea geniale! Un inganno perfetto! Chi penserebbe mai, senza offesa Codaliscia, che lui sia il vostro Custode. Ascoltatemi ragazzi, Voldemort cercherà me. Peter si nasconderà e poi alla fine lo farò anche io! Niente può andare storto!” disse Sirius.
“Hai ragione, Sirius! Faremo così” disse James, in tono trionfante.
“Sono preoccupata, James” disse Lily.
“Lily ascolta” intervenne
Sirius “Capisco che tu sia preoccupata! È ovvio, è naturale! Come potrebbe non
esserlo? C’è in gioco la vostra vita, quella di Harry! Ma abbi fiducia in me,
nella mia idea. Andrà tutto bene, Lily. Deve andar bene!”
“D’accordo, faremo cosî “disse Lily, appoggiando la mano sulla spalla del
marito.
Minus sorrise.
“Lo vedi, Lily. Anche il nostro topolino è contente di aver un ruolo
importante!” disse Sirius.
“Faccio quello che mi
chiedere” rispose Minus.
“Bravo Codaliscia. Però c’è un’altra cosa che mi preme, ragazzi” disse Sirius,
più scuro.
“Ovvero?” chiese James.
“Credo che sia meglio non dire niente a nessuno di questo scambio. Teniamocelo
per noi” spiegò Sirius.
“E Remus?” chiese Lily.
“Appunto. I-io non credo
che sia saggio dirglielo” disse Sirius.
“Che Cosa?” esclamò Lily “Come? Come puoi dire una cosa del genere, Sirius? Come
diavolo fai a credere che sia una spia? Conosci Remus da 10 anni. Come puoi solo
lontanamente pensare che potrebbe tradirci?” disse Lily, furiosa.
“L’hai visto anche tu, Lily! Negli ultimi tempo non è più lui! È sparito quei giorni per chi sa dove, chi ci dice che non lavori per Voldemort?”
“Sirius ha ragione, Lily.
Remus è davvero strano ultimamente” disse Peter.
“È appena morto suo padre, è ovvio che sia un può strano” rispose Lily.
“No, c’è qualcos’altro sotto” disse timorosamente Peter.
“No! Basta! Non starò qui ad ascoltare le vostre assurdità! E non lo farò senza Remus!” disse Lily, alzandosi ed andando in cucina. James e Sirius le corsero dietro.
“Lily ti prego, ascolta”
disse Sirius.
“No! È assurdo! Remus non è una spia!” ribatté Lily.
“Ascolta Lily” disse James, avvicinandosi a sua moglie “Vorrei credere anche io che Remus non sia una spia. Lo vorrei con tutto il cuore. Ma c’è sotto qualcosa non puoi negarlo. Remus è cambiato negli ultimi tempi e io non voglio rischiare di perdere te o Harry. Siete la cosa più bella che ho, morirei senta di voi. Facciamo cosî Lily. Almeno per i primi giorni non diciamoglielo. Per i primi tempi”.
“Remus non è una spia” disse Lily, tristemente.
“Ti prego, Lily” disse James.
Lily distolse lo sguardo da marito “D’accordo. So che me ne pentirò, ma d’accordo” rispose infine la rossa.
3 Novembre
Le prime luci del mattino filtravano dalla finestra della camera da letto di Remus John Lupin. Il giovane era seduto sul pavimento con la schiena appoggiata al muro, era in quella posizione ormai da tre giorni. Lo sguardo era fisso sul calendario, che segnava ancora 31 Ottobre.
“Non sono io la spia, non sono io. Sirius, Sirius come hai potuto?! Lurido verme bastardo e infame come hai potuto tradire il tuo migliore amico? Come hai potuto tradirci per Voldemort? Vederci così? E per cosa? Ora non ti resta altro che la compagnia dei Dissennatori! Non capisco, non capisco. Ti odio Sirius, TI ODIO! Come hai potuto? Hai ucciso James e Lily. Hai ucciso anche Peter. Come hai potuto? Pure Harry, hai ucciso anche lui. Sono morto anche io, Sirius. Mi hai ucciso, non ho più niente. Sono morto, sono un fantasma, solo un fantasma.
-- FINE --