Cara Ginny,
il motivo principale per cui ti scrivo questa
lettera è una cosa che mi risulta difficile farti capire.
Ricordo ancora quegli
istanti di felicità in cui ti vedevo sorridere perché
stare insieme a te è stato come vivere in paradiso. No di più. Non era il
paradiso, era un luogo sconosciuto, un angolo azzurro nei nostri cuori, un
angolo dove le nostre anime si sono congiunte in uno spirito divino, legati dal
sole e dalla luna, dalla luce e dalle tenebre,… dal
fuoco e dal gelo, un posto meraviglioso in cui tu, maledettamente bella come un
fiore e dolce come il miele, con la tua immacolata
magia hai stregato i miei sensi e il mio cuore di ghiaccio sciogliendoli per
amarti…
Sono momenti che non
scorderò mai perché quel tuo incantevole sguardo ha inciso nella nostra anima,
nella MIA anima, quel che sempre ho provato e che svogliatamente non ti ho mai
sussurrato a forza della mia spietatezza: TI AMO. Lo so nn te
l’ho mai detto, non te l’ho mai confessato. Mai. Neanche quando il tuo caldo
respiro mi ha sfiorato i sensi o quando le tue morbide e fatali labbra si sono
unite alle mie in quei baci appassionati e senza tempo al chiarore lattescente
della luna che si protraeva sulle nostre teste in quel giardino meraviglioso
del nostro paradiso.
Non dimenticherò mai
la tua voce argentina che ascoltavo con malavoglia
quando mi dicevi: “Tu sei il mio angelo e alle tue ali piumate mi aggrapperò
quando sorvoleremo il mondo”. Peccato che quell’angelo è
stato un maledetto e sporco Malfoy che adesso, SOLO adesso si sforza di capire
come mai ti abbia meritato vista la sua dannata natura. Ma cercherò di
non pensarci , cercherò di ricordare al meglio il sigillo
della tua voce, la colonna sonora della mia ingiusta felicità.
Avrei dovuto
rispettare la promessa quando mi dicesti addio fra le tue fioche lenzuola nelle
quali mi hai lasciato con la voglia di morire, con la
voglia di capire prima di morire. E per consumarmi nel
dolore mi sono ripromesso di amarti per sempre, di pensarti in ogni momento, in
ogni dove, in ogni lacrima che mi scivola nitidamente sulle gote di un cuore
pentito e frustrato per ciò che ha fatalmente riversato su di te. Non
meriterei, forse, neanche di starmene assorto e disperso per i pensieri a
piangere, a pentirmi per tutto il dolore che ti ho inferto. Ora sento che la
profonda ferita senza cicatrici che t’ho inflitta
insensatamente, mi sta sanguinando nelle viscere dei miei ricordi più belli,che
ormai si fanno sempre più lontani e sempre più irraggiungibili fino a
scomparire nel nulla. Mi sento vuoto. Vuoto e perso senza di te. Ma in fondo che cosa sono io per meritare il tuo amore, la
tua passione?Un Malfoy? No. Sento che ho deluso persino la mia famiglia
disonorando mio padre e mia madre a causa dei miei atti dettati dall’amarezza.
Non cedo neanche alla mia inarrestabile voglia di chiederti insulsamente
perdono per poi ricominciare daccapo, a quel punto dove eravamo rimasti, perché
so che la storia si ripeterebbe e che ti farei rivivere per la seconda volta nel
dolore. Non voglio, per questo, che tu diventi come me. Viziato e ambizioso.
Ora come ora, anche se avessi la possibilità di
ritornare indietro nel tempo in cui stavamo rivolgendo un largo sorriso alla
gioia del mondo, non lo faccio perché mi sottometterei alla voglia matta di
vivere nella contentezza e nel piacere insieme a te,fanciulla dall’animo più
prezioso d’un diamante, più prezioso dell’oro, più prezioso dell’amore. Ma da
quanto ho capito l’amore non è altro che un’atroce condanna
che il destino ci infligge nella crudele speranza che si accresca a fin di bene.
Adesso mi chiedo
semmai leggerai queste parole con il cuore, semmai ricorderai che in tutta la
mia esistenza vissuta con te, tu abbia capito che ti sto chiedendo immensamente
e a parole schiette di perdonarmi per tutto il male che ti ho fatto.
Probabilmente non mi merito il tuo perdono, anzi non mi sono meritato neanche
il tuo amore perché adesso penserai che è stata una perdita di tempo. Ma per me quegli istanti indimenticabili sono stati
importanti perché grazie a te ho capito
che non si vive solo di tristezza e solitudine. Ed io
per ricambiarti, ti ricordi cosa ti ho fatto? Forse è meglio di no, non voglio
che tu ci soffra ancora, tanto e spesso. Al tuo posto, sarà meglio che ricordi IO
del MIO egocentrismo e delle MIE
indecenze. Vorrei sapere se dopo aver letto queste parole proverai
un po’ di fio nei miei confronti. Ma è meglio se mi
sto rinchiuso con me stesso a vivere nel dolore e nel giusto pegno, a pensare
che ho buttato al vento la gioia della mia vita, la ragione del mio VERO onore,
l’arma che avrebbe combattuto la mia infelicità, per poi pentirmi e soffrire a
vita. Vorrei morire ma forse è meglio assorbirmi tutte le punizioni che mi
spettano, tutte le torture che appartengono ai cosiddetti “incoscienti malvagi”
per chi viola le severe regole della dignità .
TI AMO E TI AMERO’
PER SEMPRE, anche se dirtelo ora per te
e il mondo intero, non avrà più senso.
Tra
le lacrime di un dolore disperato,
ricordati che resterai sempre nel mio cuore,
Tuo
Draco.