Questa è la mia seconda ff spero vi piaccia ^-^!
Ringrazio calorosamente (Arghhh! Fa un caldo della miseria e tu ci ringrazi calorosamente?!?!?!?! Ndlettori) (M-ma è un modo di dire nda) (Fiuuu!!! Ndlettori), avendo perso un po’ il filo del discorso, ripeto.
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito la mie ff ,anche se siete in pochi mi avete dato quella marcia in più per non fermarmi alla prima ff ma continuare ad immergermi in quella bellissima sensazione che mi viene quando scrivo.
P.S.= per chi non l’avesse capito io sono un maschio ^_^!
Vi ringrazio, per non tediarvi troppo vi lascio alla mia piccola One-shot.
Non è
tutto
oro quel che luccica
Una piccola
stanzetta cupa, spoglia, dalle pareti nude, una sola piccola
finestrella,
l’unico arredamento era un sacco a pelo steso per terra.
Vuota? No,
c’era
qualcuno che non si curava particolarmente della stanzetta scialba,
anzi non li
era mai passato per la testa di sistemarla per renderla un
po’ più presentabile.
A lui
interessava soltanto il contenuto di quella stanza che non era il
misero sacco
a pelo, ma qualcosa da cui era talmente ossessionato, che pensava non
ci fosse
niente altro di più prezioso al mondo.
Talmente
ossessionato da metterlo sotto la protezione dell’unico alone
di luce che
filtrava dalla finestra, come se volesse controllarlo e ammirarlo
mentre il
sole lo faceva luccicare.
Kakuzu
passava davvero tantissimo tempo in quella stanza, ore ad osservare il
suo
denaro, a lucidarlo e a contarlo in continuazione, in modo talmente
ossessivo
da farlo sembrare maniacale.
Kakuzu,
seduto sul pavimento, ricominciò ad osservare il suo denaro.
Ma stavolta
diversamente, fissava un piccolo punto della sua montagna di denaro,
per
secondi che sembrarono ore.
E lentamente
in quei pochi secondi, un pensiero cominciò ad occupare la
sua mente.
“Non
capisco perché dai importanza al vile denaro, servire
Jashin-sama è molto più
gratificante”
“Non
lo capisci e non lo capirai mai Hidan, il denaro è tutto,
non c’è niente di più
bello in questa vita”
“Solo
un idiota come te è capace di farsi soggiogare da quel
prodotto del demonio(perché
Jashin chi è?)”
“Non
ha senso parlare con un fanatico religioso che non conosce il senso
della vita”
“E
poi
che senso ha tenerselo se non lo si spende”
“SEI
UN IMBECILLE, NON CAPISCI NIENTE”
“PARLA
PER TE BRUTTO ERETICO, CHE JASHIN-SAMA FULMINI TE E IL TUO VILE
DENARO”
“NON
ME NE FREGA NIENTE DEL TUO DIO DA QUATTRO SOLDI, CHE POSSA BRUCIARE
ALL’INFERNO”
“NON
SAI QUELLO CHE STAI DICENDO MALEDETTO SACRILEGO, TI INGINOCCHIERAI A
CHIEDERMI
PIETA’”
“NON
DARMI NOIE SE NON VUOI CHE TI STRAPPI LE BUDELLA”
“Ufff…
sei proprio un pessimo compagno di missioni, ti ho appena conosciuto e
già mi
viene voglia di sacrificarti”
“Ti
ho
appena conosciuto e già sto per strapparti il cuore, vuol
dire che sei proprio
senza speranze”
Kakuzu
sbattè le palpebre, come per cacciare quel ricordo.
“Hidan
è
proprio un idiota, non cambierà mai”
Si
alzò dal
pavimento battendo il cappotto con le mani per togliere la polvere,
mentre
squadrava dall’alto in basso la montagna di monete.
“Infondo
non
mi sono mai annoiato con quel tipo”
“D'altronde
non
è tutto oro quel che luccica”
Si
fermò
pensieroso davanti alle monete; uno spaventoso pensiero lo stava
cogliendo,
tremava solo a pensarci, la paura lo stava cogliendo come il cacciatore
sulla
preda.
Con mano
tremante prese una monetina, la lucidò con un dito quasi
accarezzandola,
specchiandosi dentro pronunciò le fatidiche parole.
“Credo
che
per una volta darò retta a quel pazzo religioso”
“Spenderò
questo centesimo per comprare un lucida monete”disse con un
sorrisetto
impercettibile.