~ Flashback.

" Hei cosi non vale, tu sei troppo veloce!" urlai al mio amichetto che ormai correva come una lepre. "Non è vero, sei tu che sei lenta!"
"Uffaa!" dissi sedendomi su una delle due altalene con il broncio. Louis smise di correre e si diresse verso di me, mi prese una manina soffice e l'appoggiò sul suo braccio per poi guardarmi con quei suoi occhioni azzurro cielo.
"Mi hai preso!" gli spuntò un sorrisone che subito ricambiai.
"È troppo facile così Louis". Non mi rispose, si limitò solo a sorridere di nuovo. Si sedette sull'altra altalena dandosi una grande spinta. Iniziò a canticchiare una canzoncina di cui non ricordo il nome. A quel punto notai la sua splendida voce.
"Sei bravo, magari da grande diventerai un cantante famosissimo in tutto il mondo!" ipotizzai.
"Forse si, forse no" si fermò di colpo "Ehmm.. Posso chiderti una cosa?".
"Certo". Mi voltai verso di lui e lo vidi assolto nei suoi pensieri.
" Posso chiamarti BAMBOLINA?" mi chiese.
"BAMBOLINA?" iniziai a guardarlo un pochino maluccio.
"Sii, assomigli molto a una delle bambole di Fizzy!" mi disse guardando un punto impreciso davanti a se.
"Mi piace!" sorrisi ma lui non se ne accorse.
"Vieni, voglio farti vedere una cosa.." mi prese per mano e salimmo la piccola scala che portava alla casetta sull'albero che aveva costruito suo padre. Appena arrivammo in cima tirò fuori un coltellino dalla tasca dei suoi pantaloni.
"Dove lo hai preso quello?"
"Bambolina, io in realtà sono Mary Poppins!" Risi rumorosanente. Incise qualcosa sul legno della casetta. Erano i nostri nomi.
"Promettimi che quando diventeremo grandi saremo ancora amici!" disse alzando il mignolo per accordare la promessa. Lo strinsi con il mio.
"Promesso?" mi chiese conferma.
"Promesso!"

~ Fine Flashback.

Ero seduta su un'altalena, quell'altalena che per anni è stata una delle mie migliori amiche. Guardavo quella quercia in fiore che ormai nascondeva quella casetta, la casetta nella quale avevo fatto quella promessa, che però non mantenni del tutto.. Un anno dopo quel giorno dovetti trasferirmi a Londra per il lavoro di mio padre. Inizialmente io e Louis restammo in contatto, ma con il passare dei giorni i messaggi e le chiamate diminuirono.. Promise che un giorno sarebbe venuto a trovarmi, ma non arrivò mai. Ormai le nostre vite avevano preso due strade diverse e purchè non ci sia un incrocio non si ritroveranno più.. A quel pensiero abbassai la testa senza accorgermi che qualcuno si era seduto nella Sua altalena..
"Bello questo posto" wow che voce sexy, mi ricordava qualcuno.
"Già.. Bello e pieno di ricordi.." in quel momento le mie all stars erano molto interessanti.
"Ricordi belli o brutti?".
"Bellissimi..".
"Sono contento che io sia un bel ricordo per te BAMBOLINA!" a quella parola sgranai gli occhi e mi girai di scatto verso quel ragazzo.
"Louis!" esclamai ma quasi lo sussurrai.
"Te lo avevo promesso che ci saremo rivisti". Mi alzai e lui fece lo stesso. Lo abbraccia con tutta la forza disponibile. Mi era mancato da morire.
"Cavolo, sei ancora più bella di quanto mi ricordassi" disse per poi passarmi una mano sulla guancia. Non mi ricordavo fosse cosi bello, i suoi occhi, il suo sorriso, le sue labbra, erano uguali a cinque anni fa.
"Io.. G-grazie!". Mi spostò una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
"Che ne dici di salire?" propose indicando l'albero dietro di noi.
"Se regge ancora, molto volentieri" .
Louis "Ahahahah no dai non pesiamo cosi tanto" Diiiiio, la sua risata! Era la stessa dopo tutto quel tempo. Appena arrivammo in cima la prima cosa che notai furono i nostri nomi, quelli che aveva inciso quel giorno. Li guardammo insieme finché la voce di Louis non mi riportò alla realta.. Canticchiava..
* I hope I’m not a casualty
I hope you won’t get up and leave,
Might not mean that much to you But to me it’s everything*
(Truly madly deeply)
Intanto si era avvicinato, un po' troppo forse. Cosi vicino che sentivo il suo respiro irregolare sul mio viso.
Il mio cuore iniziò a battere un pò troppo veloce per i miei gusti. Avrei avuto un infarto da un momento all'altro.
" Dove sei stata tutto questo tempo?" mi soffiò sulle labbra. Troppo vicini, eravamo troppo vicini.
"Nella mia cameretta, a Londra".
"E come mai sei tornata qui a Doncaster?".
"Volevo vedere se questo posto esisteva ancora.." non rispose.. Mi persi nei suoi occhi. Ci riusciva ancora, mi faceva morire cosi. Annullai quella maledetta distanza, che per anni ci aveva tenuti separati, prendendogli l'orlo del maglione che indossava e attirandolo verso di me per poi baciarlo. Rimase immobile per qualche istante, poi lo sentii sorridere sulle mie labbra, prima che ricambiasse il bacio. Appoggiò le sue mani sui miei fianchi avvicinandomi di piu a lui e approfondendo il bacio. In quel momento una scarica di brividi mi scese lungo la schiena. Mi staccai da lui a malincuore e gli sorrisi, un sorriso che non facevo da anni.
"Ora che ti ho ritrovata non ti lascerò piu andare!"
"Promesso?" Alzai il mignolo come quando eravamo piccoli.
"Promesso". Lo strinse con il suo. Lo abbracciai con forza assaporando quel profumo che anche dopo anni non avevo scordato.