Eravamo l'uno difronte all'altra a fissarci come se non lo facessimo da troppo tempo e cosi era,da troppo tempo ormai non mi riflettevo
nei suoi occhi,da troppo tempo ormai le nostre mani non si stringevano cosi forte e da troppo tempo ormai che non eravamo cosi vicini.
-Non dovevi seguirmi ritorna dentro da lui- sciolse la sua mano dalla mia.
Non riuscivo a parlare era come se un groppo di parole si fosse bloccato alla gola e mi rendeva impotente a tutto ciò,mi rendeva impotente
davanti a lui.
Sentivo il bisogno di abbracciarlo,stringerlo come facevamo prima e di chiamarlo 'idiota,biondo,coglione' o qualsiasi altro aggettivo per dirgli
che lo amavo,lo amavo più di qualsiasi altra cosa in quel momento.
Smise di fissarmi e alzando il capo si girò ed iniziò a camminare lungo il corridoio verso la segreteria.
-Justin,ti prego..- riuscii a mormorare.
Ma lui a quelle mie parole non si girò rimase pietrificato quasi freddo e proseguì fino alla segreteria chiudendosi la porta alle spalle appena arrivato.
Ritornai in classe e chiesi il permesso alla professoressa di chiamare a casa fingendo di non sentirmi bene e trattai freddamente Joshua.
Ero per strada mentre mi dirigevo verso casa e pensai alla scena di qualche ora fa e qualcosa mi si torceva nel cuore facendomi rigare
sul viso qualche lacrima.
Entrai in casa con le lacrime dimenticando che oggi mio zio non aveva impegni e quindi era restato a casa.
-Tesoro- disse sbucando dal bagno del piano terra.
-Z-zio- risposi balbettando e asciugandomi subito le lacrime.
-Cos'è successo?- corse subito verso di me.
-N-nulla solo m-mi manca la mamma- risposi fingendo.
-Tesoro mio..lo so,mancano anche a me- mi abbracciò fortissimo baciandomi tra i capelli.
D'un tratto mi vibrò il cellulare e senza staccarmi dall'abbraccio lo presi dalla tasca della giacca e lessi il contenuto.
Name:Justin.
Text:'Tra poco vengo a casa tua..aspettami ho bisogno di parlarti'
Lessi il messaggio e mi cadde il telefono dalle mani facendo sobbalzare mio zio,ripensai il messaggio e poi guardai mio zio.
Non poteva venire qui,mio zio non poteva vederlo e lui non poteva vedere mio zio ora come faccio?
Senza dire nulla presi il cellulare da terra e corsi su per le scale verso la mia camera sbattendomi la porta alle spalle e chiudendola con la chiave.
Camminavo avanti e indietro per la camera pensando a qualcosa che avrei potuto dire a Justin,cosi di colpo digitai il suo numero aspettando
che rispondesse.
«Pronto?»
«Hei..s-sono Becky dove sei?»
«Mi sto preparando per venire da te,hai letto il messaggio?»
«S-si però io non mi trovo a casa adesso e mio zio non c'è,magari p-osso passare io da te,si posso passare da te»
Cosa mi era saltato in mente? andare a casa sua? dove c'erano i suoi genitori,dovevo dire chi ero..brava Becky.
«Ti va di venire? ho urgente bisogno di parlarti»
«V-vabbene,arrivo» chiusi la chiamata.
Ormai l'avevo detto,mi ero cacciata nei guai e non potevo tirarmi indietro anche perchè aveva detto di dovermi parlare.
Posai il mio zaino nell'armadio,diedi un'occhiata allo specchio aggiustandomi i capelli e passandomi sulle labbra un filo di labello.
-Zio vado da Christine,a dopo- gli dissi uscendo dalla porta di casa.
Mi incamminai verso casa di Justin e stranamente quel pomeriggio faceva abbastanza freddo e camminando mi ricordai di chiamare Isabelle.
«Fuggitiva» rispose dall'altra parte del telefono.
«Almeno sono una fuggitiva sexy» dissi ridendo poi continuai «Sei con Chris?»
«Si è qui con me,perchè?»
«Mettimi in vivavoce devo dirvi una cosa»
«Okay,ci siamo»
«Sto andando a casa di Justin»
«Cosa?» urlarono entrambe stondandomi l'orecchio.
«Stamattina eravamo in classe e Josh mi ha baciata davanti a tutti,Justin vedendo la scena se ne andato e io l'ho seguito ma lui mi ha
detto di ritornare da Joshua e se ne andato,ho chiamato a casa fingendo di non stare bene e me ne sono tornata e poi mezz'ora fa mi
ha mandato un messaggio dicendo che sarebbe venuto da me ma io..»
Mi bloccai ricordandomi che le mie due migliori amiche non sapevano nulla della storia di mio zio e di Justin e facendomi coraggio mentii anche a loro.
«Però io non ero ancora a casa e mio zio non c'era e gli ho detto che sarei andata io da lui e ora eccomi,ci sto andando»
«Oh santo dio,che belli siete era ora direi» disse urlando Christine.
«Stai zitta idiota,lui l'ha fatta soffrire cosa era ora? Stai sbagliando ad andarci Bee» urlò Isabelle.
«Posso rispondere ragazze?» dissi ridendo.
«Si,scusaci» disse Isabelle.
«Io lo amo ancora non posso negarlo ed entrambe lo sapete..ma ci sto andando anche perchè ha detto di dovermi parlare urgentemente»
«Allora fai cosa dice il tuo cuore»
«Lo farò,ora vi lascio perchè sono arrivata e se vi chiama mio zio è perchè ho detto che sono con voi inventatevi qualcosa in tal caso» staccai.
Mi avvicinai al portone e facendo un grosso respiro poggiai leggermente il dito sul campanello attendendo qualcuno che mi aprisse.
-Ciao tu devi essere l'amica di Justin,giusto?- mi disse una ragazza accogliendomi.
Guardandola bene mi accorgevo sempre di più di quanto somigliasse a Justin,era davvero bellissima e adoravo troppo i suoi capelli.
-Piacere Becky tu sei la sorella di Justin,Jazmyn?- le chiesi sorridendo ed entrando in casa.
-Oh no,io sono Pattie la madre di Justin- scoppiò a ridere.
Senti salirmi un calore per tutto il viso e sicuramente ora ero rossa come un pomodoro per la figura di merda che avevo appena fatto.
-Oddio..mi scusi davvero,ma sembra cosi giovane e-e somiglia moltissimo a suo figlio- dissi balbettando.
-Sei dolcissima Becky- mi accarezzò la spalla.
Mi fece segno di seguirla lungo il corridoio e volevo ammazzare Justin perchè mi aveva lasciata da sola con sua madre.
Entrai nel salotto e notai due bambini bellissimi che giocavano tra milioni di giochi che erano sparsi per tutta la stanza.
-Mio marito arriverà tra poco,accomodati pure io vado a chiamare Justin e ti porto qualcosa da mangiare- mi disse Pattie.
-Certo faccia con comodo,non si figuri- risposi sorridendo.
Mi guardai intorno e come se fossi a casa mia mi sedetti sul divano,in quella casa c'era un'aria di pace,amore,serenità era bellissimo starci.
-Tu chi sei?- mi disse la sorella piccolina.
-Io sono Becky un'amica di Justin- le risposi accarezzandole la guancia.
-Io invece sono Jazmyn,la sua fidanzata- mi disse guardandomi le mani.
-Sapevo che avesse una bellissima fidanzata lo sai?-
-Grazie- rise arrossendo poi continuò -E' bellissimo questo bracciale con il cuoricino-
-Ti piace?- le chiesi.
-Sisi- mi accarezzò la mano.
Mi alzai di poco la manica della maglia e sglaccai il bracciale che tanto le piaceva e facendo un pò di forza la feci sedere sulle mie gambe.
-Guarda io ora lo regalo a te che sei dolcissima cosi ti ricorderai di me quando lo guarderai,vabbene?- le dissi mettendole il bracciale.
-Grazie Becky,ti voglio bene- mi abbracciò fortissimo.
-Hei hei,cosa succede qui?- disse il biondo entrando nel salotto.
-Tua sorella è dolcissima- gli dissi alzandomi.
Justin si avvicinò al divano sorridendomi e a quel sorriso non potei fare a meno di buttargli le braccia al collo e abbracciarlo e lui sorpreso
mi stringe ancora più forte.
Dalla porta del salone vidi entrare Pattie e un uomo che presumo sia il padre di Justin e vedendoli mi staccai subito da lui.
-Salve- sorrisi aggiustandomi la maglia.
-Piacere Sono Jeremy- sorrise di rimando e continuò -Sei la figlia dei Johnson?- mi chiese.
-No..i miei non ci sono più da molto anni,sono la nipote di James Kennest- dissi abbassando lo sguardo sperando che non lo conoscessero.
-Cosa?- chiese con gli occhi sbarrati e indietreggiando.


Spazio Autrice.
Salve ragazze,come va?
Finalmente oggi che è domenica ho avuto modo di scrivere il capitolo e di postarlo anche.
Mi dispiace tantissimo perchè non aggiornavo da tanto ma sapete che la scuola è una merda..-.-
Comunque stavolta è davvero più lungo e spero che non vi annoiate a leggere ma che vi piaccia.
Beh che dire se vi è davvero piaciuto fatemi sapere con una recensione,non vi costa nulla no scrivere due parole? mi rendereste davvero felice.
Ora vi lascio dai..grazie mille a chi mi segue ancora.
vi voglio bene.<3