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Autore: _Dreamer__    13/01/2013    0 recensioni
Hope era una ragazza solare,dolce e sempre pronta ad aiutare gli altri.
Hope ora è una ragazza chiusa in se stessa,triste.
Non è più la stessa ragazza.La sua vita è un baratro oscuro.
La causa di tutto ciò?un mostro che dovrebbe chiamare padre.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Papà..che cosa succede..cosa..cosa stai facendo?-questo fu il primo pensiero che attraversò la mia mente alla visione di mio padre che mi guardava in cagnesco..aveva un non so che di maligno, ancora oggi non so come descrivere quell'espressione che mi avrebbe poi perseguitata per molto,troppo tempo.

-Papà che cosa stai facendo..perchè..perchè hai quella faccia..ho fatto qualcosa di sbagliato?-continuai un po titubante..allora ero ignara di ciò che stava per accadere..Nei suoi occhi non c'era quella solita luce..quella solita luce che ti trasmetteva gioia felicità e che ti facevano sentire protetta..gli occhi di un padre insomma..non so perchè ma da quel giorno la luce negli occhi dio mio padre non ritornò più..lasciandomi nelle mani di quell'uomo.

-Stai zitta!-queste furono le uniche parole che mi disse.

-Ma perchè fai così?-cercai in vano di chiedere.

-Ho detto zitta!-Questa fu la sua risposta..accompagnata da uno schiaffo sonoro sulla guancia destra..diventò subito rossa per la potenza con cui me l'aveva dato..scoppiai in lacrime,ma questo peggiorò solo le cose.vidi nei suoi occhi qualcosa di più simile a piacere..si,godeva.Godeva nel vedermi impaurita..smarrita.Fu un attimo e mi ritrovai a terra colpita da un pugno in pancia.Venni percossa da calci e schiaffi..Non urlai perchè capii che se l'avessi fatto sarebbe stato peggio.Continuò a picchiarmi.Sanguinavo e mi spaccò il labbro.Si fermò..o almeno così credevo,ma il peggio doveva ancora venire.

Dalla sua bocca uscì un ghigno.Ma non era soddisfatto.Mi alzò da terra con forza.Io non riuscivo nemmeno a muovermi per il dolore che provavo.Mi trascinò in camera sua e lì inizia a capire le sue intenzioni.Mi ero sottomessa alle botte ma non l'avrei lasciato abusare del mio corpo.Cercai di dimenarmi,ma lui era molto più forte di me,e questa mia 'ribellione' venne fermata da altre percosse.Mi sbattè al muro con una forza inaudita..infilò le sue luride mani sotto la mia maglietta e mi toccò lungo tutto il busto.Mi tolse la maglia subito dopo.Poi passò ai pantaloni e infine all'intimo.Rimasi nuda davanti a lui,inerme e con le lacrime che mi inumidivano il viso.Lo supplicai con gli occhi ma non servì a niente.Si slacciò la cintura e si tolse i pantaloni,abbassò le mutande e si avvicinò a me.Io ero sempre più impaurita e sempre più senza forze..il mio corpo non era più sotto il mio controllo.Non rispondeva aii comandi del cervello che gli ordinava di correre di scappare.Si avvicinò a me,mi guardò emise una strana risata e poi con una spinta veloce entrò in me.Non avevo mai fatto l'amore,ero vergine e desideravo perdere la mia verginità con il ragazzo che ero sicura di amare,ma questo sogno non poteva più essere avverato..provai un dolore lancinante sentii una spinta ancora più forte della prima e sentii del sangue in mezzo alle gambe:aveva rotto la mia membrana.Le lacrime continuavano a scendere una dietro l'altra sul mio viso.E intanto lui continuava a muoversi dentro di me finchè non venne,e allora, finalmente soddisfatto,uscì da me e se ne andò lasciandomi sola dentro quella stanza.Mi accasciai a terra con la schiena contro il muro,le ginocchia portate al petto e le braccia che le stringevano.Poggiai la testa sulle ginocchia e piansi,piansi finchè non finii le lacrime.Sentii la porta d'entrata sbattere.Quel MOSTRO se ne era andato.Mi alzai dal pavimento e raccattai i miei vestiti,raggiunsi la mia camera e mi ci chiusi dentro.Sarei dovuta scappare ma avevo troppa paura.Se mi avesse trovata poi?avrebbe rifatto ciò che fece oggi,quindi abbandonai quell'idea,che non sembrava poi così sbagliata.

Ero schifata da ciò che aveva fatto mio padre.Io l'amavo con tutta me stessa.Dopo la morte di mia madre lui diventò il mio unico punto di riferimento.Ci facevamo forza l'un l'altra.Ma da quel giorno,da quel 16 maggio,il giorno del mio quindicesimo compleanno,tutto cambiò.

La mia vita,il mio carattere,il mio mondo.TUTTO.


SPAZIO AUTRICE C:

Non so da dove mi sia uscita questa storia ma era da tanto che volevo scriverla.
è la mia prima ff quindi..siate buoni con me. Per favore lasciate una recensione,grazie.

FEDERICA.

  
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