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Autore: reid    13/01/2013    5 recensioni
Mi sveglio ogni mattina, riscaldato dalle tue lenzuola, tormentato dal tuo profumo.
Mi sveglio ogni mattina, cercandoti con lo sguardo, sperando di incontrare il tuo.
Mi sveglio ogni mattina, con la consapevolezza che tu non sei in casa.
(larry)
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                    Tutto mi porta a te




Mi sveglio ogni mattina, riscaldato dalle tue lenzuola, tormentato dal tuo profumo.
Mi sveglio ogni mattina, cercandoti con lo sguardo, sperando di incontrare il tuo.
Mi sveglio ogni mattina, con la consapevolezza che tu non sei in casa.
Così, solo e deluso, mi alzo da quel letto, dirigendomi verso quel bagno consumato, nell’aria ancora l’odore della tua acqua di colonia.
Mi bagno il viso, soffermandomi a guardare i miei occhi, gli stessi che una volta ti piacevano tanto, adesso senza quella vitalità che li caratterizzavano.
E mi fermo ad accarezzare le mie labbra, mi sembra di sentire ancora il tuo sapore incapsulato in questo strato di pelle, la tua lingua che ne tracciava il contorno.
E rido.
Rido perché sono solo, perché mi manchi.
Come ogni mattina, mi faccio la doccia, usando il tuo bagnoschiuma, quello al latte e al miele, che non imita minimamente il profumo inebriante della tua pelle.
E chiudo gli occhi.
Chiudo gli occhi, immaginando di averti qui con me, che mi guardi geloso di quelle goccioline d’acqua che scivolano sul mio corpo, accarezzandomi, coccolandomi.
Mi lavo i capelli, il viso, il corpo, cercando di imitare il tuo tocco esperto, le tue dita lunghe e il palmo grande.
E sospiro, Harry.
Sospiro perché mi rendo conto di quanto il tuo corpo mi faccia nostalgia, di come sia dipendente da te, in tutti i sensi.
Perché fai così ingenuo e stolto ragazzino?
Ti diverti a calpestare e a umiliare i miei sentimenti? A illudermi di un futuro colorato con te?
E sorrido amaro.
Sorrido perché sono innamorato di te, perché nonostante tutto, tu rimani il mio luogo felice.
Come ogni mattina, mi vesto e vado in cucina, trovando la tua tazza posta sul tavolo assieme ai pezzi dei toast smangiucchiati che non ti preoccupi mai di buttare.
E respiro profondamente.
Respiro il delizioso profumo di caffè che abbonda in quella stanza, dalle ante degli armadietti aperte e i biscotti scaduti.
Prendo la tua tazza, versando dell’altro caffè, poggiando le labbra nello stesso punto dove le tue si sono appoggiate, poche ore fa.
E gli occhi vogliono piangere, la bocca urlare, le gambe correre e le mani vogliono strappare.
Io rimango lì, fermo, guardando il vuoto, soffocato da tanta quiete, dove solo il rubinetto gocciolante, disturba.
E il cuore batte forte.
Batte forte perché nonostante cerchi di evitarti, i miei pensieri corrono a te, piccolo principe sventurato.
Perché hai paura di essere amato? Perché non ti fidi?
Dove sei? Dov’è il mio Harry?
E le gambe tremano.
Tremano perché vogliono andare fuori a cercarti, desiderose di zittire per sempre il dolore del mio cuore.
Io rimango lì, fermo, consapevole del fatto che tu torni sempre da me, spaventato dal mondo, voglioso di essere cullato e liberato da tutto quel male che ti hanno e ti continuano a fare.
Io voglio aiutarti, perché scappi da me?
Le labbra non vogliono parlare, gli occhi vedere e le orecchie non vogliono ascoltare.
Come ogni mattina, dopo aver recuperato la tua felpa, vado nel balcone, in cerca di te.
E gli occhi fuggono lontani, spogliando ogni cosa della sua inutilità.
Gli alberi sembrano più verdi, il fruscio del vento più rumoroso e i fiori più delicati.
E tutto mi porta a te.
Il verde mi porta al colore dei tuoi occhi, il vento alla vibrazione della tua voce e i fiori chiari alla tua pelle, profumata e tenue.
E rabbrividisco.
Rabbrividisco perché il freddo mi fa paura, angoscia per te, piccolo Harry.
Quando mi decido a entrare, ti sento arrivare.
Ragazzino, ti rendi conto di che effetto mi fai?
E quando apri la porta, io rimango lì, fermo, consapevole del fatto che ti butterai sulle mie braccia appena mi vedrai.
Non devi piangere.
Appena entri in cucina, vedo il tuo volto arrossato, bagnato di lacrime e le tue labbra rosse, piegate in una smorfia.
E non ci metti molto a correre verso di me.
Poggi il capo sulla mia spalla, nascondendoti impaurito.
Sono la tua ancora, ti stringi a me, cercando protezione dal mare agitato, dalla tempesta dei tuoi sentimenti.
E ti proteggo, ti stringo fortemente.
Harry. Haz.
Il mio piccolo Harry.
 Non devi piangere per paura di un domani, non devi terrorizzarti all’idea della morte, non devi soffrire per la vita.
Singhiozzi fortemente, così indifeso, così innocuo.
E io muoio vedendoti soffrire.
Piccolo Harry, come posso aiutarti se tutto quel dolore che ti reggi sulle spalle è dentro di te?
Come posso spogliare la tua anima e scavare più in profondità se mi blocchi il sentiero?
E non ci sono parole fatte apposta per consolarti.
Quando il tuo viso si alza, i miei pollici ti asciugano le lacrime, cercando quasi di eliminare la loro esistenza.
E mi baci.
Premi le tue labbra salate sulle mie, cercando sollievo al tuo malessere.
E la tua lingua accarezza la mia, il mondo sparisce alla vista del nostro amore.
Custodisco le tue paure, come il mio tesoro più prezioso.
Tengo stretta all’anima il tuo amore mai confessato, che io percepisco.
Cullo i tuoi sentimenti come un neonato, li vizio dei miei.
E come ogni mattina che torni a casa, ti consolo, ti coccolo.
E come ogni mattina che torni a casa, ti bacio, ti spoglio.
E come ogni mattina che torni a casa, ti amo, ti appartengo.
E come ogni mattina che torni a casa, te ne vai subito dopo.
Harry, quando tornerai per restare per sempre?
 

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Ehilà gente!
Eccomi qui con una nuova OS!

Diciamo che non è la cosa più bella che abbia mai scritto, ma ammetto che mi appartiene molto, mi rappresenta in ogni virgola, in ogni lettera maiuscola.
Ho preferito scrivere piuttosto che studiare storia, ed è venuto fuori questo.
Spero vi sia piaciuta,  perchè ammetto che a me è piaciuto molto scriverla!
Ho un debole per le storie (in particolare le OS) che finiscono male, oggi però sono stata piuttosto generosa a non farla finire. c:
Ho altro da dire?
Ah si!
Fatemi sapere cosa ne pensate in una recensione, sono mooolto apprezzate! *non mordo e non graffio. sono addomesticata e mi lecco le zampe!
Un bacio,
Bringer. <3
*scusatemi per eventuali errori.


 
 
                                                            



 

  
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