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Autore: sakura_kinomoto    01/08/2007    6 recensioni
Forse la morte poteva essere la soluzione migliore.
Dedicata a Sku
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Phantom's love

C'era stato un tempo in cui anche nel suo corpo scorreva sangue, sentiva il variare delle stagioni, la brezza fresca del mattino.
E' successo proprio un mattino.
Per la prima volta ha capito i privilegi di avere una certa età, molti dicevano che era ora che andasse in pensione; nessuno sapeva cosa lo spingeva a continuare il suo lavoro.
Per molti anni nemmeno lui lo sapeva, ma ora aveva capito.
Aveva aspettato per tutta la vita quella che molti consideravano l'anima gemella, "che cosa frivola!".
Continuava a ripetersi, "non esiste una persona del genere".
La sua litania finì quando incontrò Lei.
Doveva avere minimo duecento anni, visto i vestiti di forgia ottocentesca che indossava, ma per un fantasma l'età non conta.
Più che un colpo di fulmine era stata una vera doccia fredda; essere trapassati dall'impronta di un'anima legata al mondo terreno non è sempre un'esperienza piacevole, tranne che per lui.

Elisabeth.

La più bella dama che lui avesse mai visto.
Tutto iniziò allora, quando venne trapassato dall'essere più grazioso della Terra.
"E' possibile frequentare un fantasma?".
In effetti andava contro ad ogni logica, eppure ogni volta che la vedeva le sue pallide guance si tingevano di un altrettanto pallido rosso.
"Che cosa deliziosa!" aveva esclamato Elisabeth la prima volta che lo aveva notato.
Iniziarono a parlasi, a conoscersi, a ridere.
Più e più volte lui le confessava di voler esserle più vicino, di voler diventare un fantasma, ma lei lo faceva desistere dal suo intento.
Lei.
Una donna che  gli aveva donato il sorriso, la felicità, l'amore, voleva ricambiarla.
Lei.
Non era nemmeno riuscita a confessargli il suo segreto più intimo la sua morte.
Maledetta.
Maledetta duecento anni prima dal suo stesso marito, avvelenata perché non lo amava, costretta dalla famiglia a sposarlo.
Un matrimonio combinato.
Costretta a diventare un fantasma per vendetta e orgoglio.
Lui ignaro di questa parte del so passato, decise che era ora di ringraziarla per quello che gli faceva provare.
Era ora. Si staccò dal suo corpo. Venne pervaso da una sensazione di leggerezza.
La sua anima iniziò a vagare per ore, nelle stanze, nei corridoi in cerca di Lei.
Durante la sua ricerca incrociò Sir Nicholas de Minsy-Porpington. Gli chiese se l'avesse vista.
Il fantasma iniziò a rivangare il passato, arrivando persino a raccontare la morte di Lei.
"Incredibile! Costretta a vagare sulla terra finché un uomo non deciderà di morire per Lei..."
A quelle parole, Rüf, desiderò di essere morto davvero.

Sono tornata! una piccola one-shot senza pretese su un personaggio che non viene mai preso in considerazione. Dedicata a Sku, grazie per il tuo bellissimo "Ritorni imprevisti", che consiglio a tutti, un bacio sakura!
  
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