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Autore: fuck off i love 1D    13/01/2013    2 recensioni
Guardavo la vita della persone passarmi davanti, non potevo fare altrimenti ,perché io avevo smesso di sentirmi viva già da troppo tempo per potermi ricordare cosa significasse.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardavo la vita della persone passarmi davanti, non potevo fare altrimenti ,perché io avevo smesso di sentirmi viva già da troppo tempo per potermi ricordare cosa significasse.
ho passato i miei giorni a chiedermi perché io fossi ancora qui, non lo meritavo, non lo merito, non merito di vivere, ho rubato il posto a qualcuno che ci teneva davvero a godersi questa vita che poi tanto meravigliosa non è. 

avevo poco meno di un anno quando mio padre iniziò a picchiarmi. a picchiare me, mio fratello, mia madre, ad augurarci la morte...
avevo poco meno di un anno quando tutto cambiò.

scope, bastoni, pompe per l'acqua... con questo venivo picchiata. pugni, calci, sberle...
mi lanciava sul divano come fossi una bambola di pezza. o forse per lui ero una bambola di pezza. 
nessuno in famiglia ha mai avuto il coraggio di denunciarlo, non in quegli anni. tutti avevano paura di lui, di ciò che potesse fare una volta che io, mia madre e mio fratello avessimo messo piede in casa. 
se la prendeva con chiunque gli fosse davanti.
era l'alcool la causa di tutto questo? o forse perché si sentiva superiore a noi? eravamo fragili, insicuri, spaventati...
la sera prima che lui tornasse dal solito bar, ubriaco marcio, noi tre ci chiudevamo in camera. sapevamo cosa potesse succede poi. 
apriva la porta di casa urlando e bestemmiando. 
era notte fonda quando lui iniziava a lanciare piatti per terra, a dare calci alle porte...
scappammo.
lo denunciammo.
continue telefonate.
insulti.
'devi dire a tua madre che un giorno di questi la verrò a trovare all'obitorio'
'sono in città, se vi trovo vi uccido, bastardi'
chi usciva più?

passarono pochi anni e anche mia madre iniziò a picchiarmi, forte, troppo. 
per andare a scuola dovevo nascondere la ferite, i lividi...
diceva che non servivo a nulla, che non facevo nulla. 
avevo si e no otto/nove anni, cosa potevo fare? 

iniziai a tagliarmi. 
non avendo amici se non Niall ,l’ unico che gli importava di me, oltre a lui non avevo nessuno. I parenti  se ne fregavano, con chi potevo sfogarmi? iniziai a farlo sul mio corpo. 
alla fine non stavo bene, ma mi sentivo come se un parte dei miei problemi fosse scivolata via insieme al sangue che si distendeva per terra. 

ero debole, non mangiavo, mia madre mi ingozzò di pillole per stimolare la fame ma lo stesso mi trattenevo. 

a scuola la gente mi parlava alle spalle, appena passavo davanti a loro si mettevano a ridere. 
non studiavo, come potevo mai concentrarmi con tutti quegli insulti che mi tormentavano la mente notte e giorno? 
i voti erano uno schifo, i professori si lamentavano di me. 
tornata a casa con mia madre dai colloqui erano anche lì sberle, pugni, calci, continue parole. 

non ho smesso di farmi del male, non ci riesco. 
è quasi diventata come una droga per me. forse un po' diverso...
assumi la droga in qualsiasi momento, solo per divertiti. 
ti fai del male quando senti di non poter continuare, quando capisci che ormai sei piena, che stai per scoppiare. 
                                                                                                       ''in tanti mi odiano.
                                                                                                        non so nemmeno il perché.
                                                                                                        credo che però la causa di tutto sia io.
                                                                                                        e li capisco, infondo mi odio anch'io.
                                                                                                        grasso, brutto, sfigato.
                                                                                                        sono stanco di rialzarmi, rialzarmi per      
                                                                                                         esser buttato giù di nuovo.”    [cit ]
 
Questa era stata la mia vita negli ultimi 17 anni e io non ce la facevo più. Avevo perso la voglia di vivere , mia madre aveva preso anche lei il vizio di bere, e le botte e le urla diventarono ancora più frequenti.
Cercavo di stare più tempo possibile fuori casa e quando tornavo non mangiavo , andavo in camera , mi chiudevo a chiave mettevo la libreria davanti alla porta e mi tagliavo.
Era una calda sera d ‘ agosto , era sdraiata a pancia in sotto sul letto mentre piangevo silenziosamente guardando il sangue scorrere sulle braccia, un taglio troppo profondo , troppa perdita di sangue ,pochi minuti e svenni . Quando mi risveglia nelle braccia di Niall , mi aveva tenuta il più stretto possibile tutta la notte , aveva curato le ferite , e…piangeva.
-Niall..
-Perché?- lo disse sussurando , non mi guardava,teneva la testa bassa evitando in qualsiasi modo il contatto visivo. Scoppia a piangere , mi lascia cadere per terra , non doveva scoprirlo , non volevo che mi allontanasse come ormai avevano fatto tutti,io avevo solo lui . Si avvicinò a me ,mi tirò su e allacia le mia gambe alla sua vita , si sedette su una sedia e mi abbracciò il più forte possibile . si staccò e appoggio la sua fronte sulla mia.
-ti prego smettila, reagisci cazzo ! Hai una cazzo di vita davanti , fra poco sarai maggiorenne Madison e io ti porterò via da tutto questo, non ti farò mai del male , sarai la mia pricipessa e io il tuo principe e vivremo per sempre insieme – sussurrò lasciando cadere qualche lacrima.
-ho dimenticato cosa significa vivere già da troppo tempo Niall! E queste cose succedono solo nelle favole, e la vita non è una cazzo di favola – mi alzai dalle sue gambe , lui si alzò dalla sedia incazzato.
-Porca troia Madison reagisci ! lo so , non è facile , ma ti prego voglio rivederti felice, voglio rivedere il tuo bellissimo sorriso e i tuoi occhi che s’ illuminano…Piccola  lascia ti aiuti , voglio stare con te per sempre , voglio proteggerti, voglio che tu sia mia…-
-Cos..-
-Ti amo-si fiondò sulle mie labbra , un bacio pieno d amore , un bacio pieno di speranza , un bacio che racchiudeva mille emozioni.
Mi strinse forte al suo petto , ero…felice ? Com ‘ era possibile ?
-insegnami a sentirmi viva di nuovo , insegnami a vivere ti prego- sorrise e mi lasciò un dolce bacio sulla fronte.
-Te lo prometto amore mio , non ti farò mai del male e appena avrai 18 anni piccola , ti porterò via da questo inferno- ci sdraiammo sul letto e dormimmo abbracciati.
Se dio ti ha dato una vita così difficile è solo perché ti crede abbastanza forte per affrontarla. E non temere prima o poi ti aiuterà, sta solo aspettando il momento giusto per farlo. Dio mi ha mandato mandato un angelo , un angelo biondo, lui mi ha donato  la voglia di vivere e tutto il suo amore.
 
Ciaoooooooo
Questa storia l avevo incominciato tantissimo tempo fa e poi per vari motivi non l avevo finita. Questa storia è tratta da un twitter longer (  )di @sheeransavedme, mi ha dato l ispirazione e allora l’ ho scritta. Spero che vi sia piaciuta e se lasciate una recensione mi fareste un enooooorme piacere C: 
laura <3
twitter: https://twitter.com/YeahbuddieHoran
  
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