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Autore: Miss K    02/08/2007    7 recensioni
Fic senza pretese se non quella di mostrare qualche [strano] aspetto della vita di coppia di un biondo Slyterin e un'affascinante Gryffindor dagli occhi d'ambra.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Bene, che dire di me? Innanzitutto c'è da dire che questa potrebbe essere sia one-shot che una raccolta.
Questa è la mia prima fic dopo tanto tempo, quindi commenti, critiche e consigli sono ben accette! ^^
Dubito fortemente di scrivere una continuazione, anche perchè preferisco leggere le grandiose opere che altre grandi scrittrici qui dentro scrivono che fare da me... ma chi lo sa?! XD
Niente, che dire quindi? Have a nice reading! =P


Alla ricerca di Fondi.


Nuova e bella giornata si prospettava ad Hogwarts quella mattina.

Il sole splendeva in cielo, Piton era finalmente riuscito a trovare la soluzione per una pozione che generava una colla in grado di tenere buono il suo parrucchino per un mese e Gazza ancora non si capacitava dell'idea di aver passato una notte intera di passione con la sua gatta ballando il tip-tap.

Cos'altro si poteva desiderare?!

Sarebbe senz'altro stata una giornata meravigliosa.

Tuttavia, non era dello stesso avviso un affascinante giovane Slytherin che, nel cuore dei sotterranei, dall'alto del suo metro e novanta, fissava ancora incredulo il volantino che gli era stato consegnato assieme alla sua copia della Gazzetta del Profeta.


E quella che roba che cazzo era?

No, ci doveva essere un sbaglio.

Non poteva essere così. Sarebbe scoppiato un putiferio se lui fosse venuto a sapere.

No, Draco non ne sarebbe mai venuto a sapere.


"Qualcosa di nuovo Blaize?" -chiede un ragazzo biondo dai delicati lineamenti albini uscendo dalla sua stanza, ormai completamente fasciato in modo impeccabile dalla divisa cucitagli su misura.

"Niente Dra, le solite cose -rispose prontamente Blaize. Se mentire era un'arte, a lui riusciva davvero molto bene -comunque grazie per avermelo chiesto, buona giornata anche a te" -continuò ironico.

"Evita per favore, oggi non mi sento dell'umore" -tagliò corto il Caposcuola Slytherin.

Draco Lucius Malfoy, l'ultimo dei Black e dei Malfoy, nelle cui vene scorreva un sangue così puro da essere paragonabile allo'oro.


Con le spalle tirate indietro e lo sguardo fiero fisso davanti, il Caposcuola Malfoy, il più temuto e odiato di tutta la scuola, attraversava i corridoi di Hogwarts con ampie falcate, senza far caso alla massa informe di studenti che prontamente si tirava indietro ai lati per evitare di andargli addosso.

Un Malfoy non guardava mai nessuno in faccia, dovevano essere gli altri a fargli spazio, non il contrario.

Questo gli avevano insegnato e questo era uno dei pochi privilegi rimasti a cui non avrebbe mai rinunciato.


Arrivato all'imponente portone spalancato che gli si apriva davanti, entrò senza esitare, dirigendosi come ogni mattina al lungo tavolo in legno di quercia della sua casa.


"Buon giorno Dra" -"sì... ciao"- rispose distrattamente prendendo posto vicino alla Greengrass.

La sua attenzione era stata catturata da tutt'altro.


La vide fare il suo ingresso, scortata dai Weasley per due: la donnola e la Weasley femmina.

Sorrideva stringendosi al petto uno dei tomi presi in prestito dalla biblioteca.

Eccola, finalmente si è decisa a guardare dalla sua parte.

Lei gli sorride, strizzandogli allegramente uno dei suoi occhi ambrati.

Lui non risponde, si limita a fissarla.


"Insomma Dra, mi stai ascoltando?"-domanda la Parkinson per l'ennesima volta cercando con lo sguardo l'appoggio di Daphne, Daphne Greengrass.

Una delle ragazze più affascinanti che Hogwarts abbia mai avuto sotto il suo tetto.

Una giovane bionda purosangue dagli occhi smeraldo, un fisico snello e slanciato e che, cosa paragonabile al sogno erotico di qualsiasi studente maschile sulla faccia della terra, amava il Quiddich!

Perfetta, non trovate anche voi?

Una sola pecca: era fermamente convinta di voler arrivare vergine al matrimonio.


"Sai Dra? E' una vera fortuna che tu sia quello che sei.

La nobile educazione che hai ricevuto ti conferisce quel minimo di dignità che ti blocca dal metterti a sbavare senza ritegno, cosa di cui mi vergognerei a morte se fossi al posto tuo. Senza contare che mi darebbe parecchio fastidio starti a fianco in una circostanza simile."

Lui non rispose, si limitò a sorseggiare il suo caffè.


"Senti un po', almeno le dedichi un po' di attenzioni? conoscendoti saresti capace di chiamarla solo quando vuoi portartela al letto" -domandò sorniona la bionda sfogliando svogliatamente una rivista di moda.


Ancora nessuna risposta, nonostante anche la Parkinson questa volta alzò lo sguardo interessata.


"Alla Granger dico.."-la bionda non demorde.

"So benissimo a chi ti stavi riferendo" -sta volta risponde, ma secco, troncando il tutto sul nascere.

"Uff, come non det.." -"Buon giorno a tutti... Ragazze ..." -sottolineò Zabini accennando col capo un lieve inchino -"oh, ciao Blaize" -risposero in coro le due.


"Senti, per caso oggi hai il Profeta? Dicono che questa mattina ci sia qualcosa di interessante. Un qualcosa che ha suscitato molto scalpore. Pare che sta volta sia coinvolta una studentessa!"

Non c'erano dubbi. Se ad Hogwarts doveva esserci una Gossip Queen, quella doveva essere senz'altro Pansy Parkinson.

"no Pansy, oggi no" -risponde secco l'affascinante giovane prendendo dalla borsa uno dei suoi biscotti integrali.


Svelta, camminava per i corridoi, alla volta della torre Gryffindor.

A testa alta e con lo sguardo fiero saliva le scale mentre nessuno si accorgeva della fatica che faceva a portare la borsa in pelle ricolma di libri che ormai si portava avanti e indietro ormai da anni.

A passi corti ma veloci attraversava un piano dopo l'altro, fino a quando qualcosa non arrestò il suo camminare.

Bruscamente, la mano che fino a qualche secondo prima l'aveva stretta con forza, le prese la borsa, liberandola dalla morsa quasi ferrea.


"Lascia, faccio io"-fece bruscamente il ragazzo precedendola.

"Beh, se speri che ti sia grata più di tanto sei fuori strada. Portarmi quella borsa sarebbe il minimo da parte tua" -risponde lei, Hermione granger, con tono leggermente acido a lui, Draco Lucius Malfoy che, fino a prova contraria, era il suo fidanzato.

Lo raggiunse, mettendo il broncio per poi ricevere un misero "hn" come risposta.


"Buon giorno anche a te Tesoro, mi fa piacere che anche tu mi chieda come IO stia..." -comincia ironica la ragazza.

"Hai finito? Ma che diavolo avete tutti oggi? Sei più petulante del solito" -rispose secco l'altro.

"Che cos'hai detto?! Io petulante?! Come osi?! Tu, brutto lurido, viscido, schif... -il resto della parola le morì in gola poiché lui, prontamente, le tappò letteralmente la bocca baciandola a tradimento - ... e bello, e dolce, e affascinante e..." -"ecco, così fa meglio" -fece lui non distogliendo lo sguardo dai suoi occhi ambrati.

Divertito, ghignò, osservando il rossore che si era formato nelle gote di chi gli stava davanti.

"Bene siamo arrivati. Tesoro, io ho dimenticato una cosa in camera, ci vediamo in cortile" -le disse, prima di darle un casto bacio a stampo per poi sparire nel fondo del corridoio.


Hermione stava ancora allegramente chiacchierando coi suoi amici mentre aspettava Draco per andare a Hosgmade insieme quando Blaize, finalmente, si decise a prenderla in disparte per chiarire quella faccenda una volta per tutte.


"Allora, cosa c'è di così urgente che non può attendere? Riguarda forse Draco?" -"No. Cioè, forse... comunque, il fatto è che..."


Non fece neanche in tempo a concludere la frase che la voce di una Pansy Parkinson sconvolta lo interruppe, lui e tutto il resto dei presenti.


"Blaize ti prego vieni! Draco è impazzito! Si è messo a schiantare studenti uno dopo l'altro in sala comune, ti prego vieni!"


Tutti quindi, nello scompiglio generale creatosi, si diressero nei sotterranei.

Chi per assistere a una scena del rampollo dei Malfoy che dava in escandescenza (vedere Malfoy che dava di matto era un evento più unico che raro) e chi per... beh, c'era forse dell'altro?


Più si scendeva e più le urla che si udivano sembrava strazianti.

Che avesse cominciato a darsi anche alla tortura?!


Quando, dalla porta degli Slytherin uscì un Draco Malfoy con un volto rilassato e nessun capello fuori posto, i più capirono: la fine era arrivata: sta volta era incazzato nero.

In un batter d'occhio, la folla creatasi si eclissò e rimasero Pansy e Daphne sconvolte, non avevano mai visto Malfoy con un'espressione del genere, un Blaize Zabini che architettava la fuga in Siberia e una Hermione Granger che lo fissava, senza nessun pensiero particolare che le balenasse in testa.


Finalmente, si decise a parlare.

"Tesoro, spiegami un po' la storia del tuo calendario in Bikini..." -chiese lui col tono più tranquillo che aveva.

Dalle sue spalle, con la porta Slyterin spalancata, si poteva vedere un mega poster appeso al camino della loro sala comune che raffigurava la dolce caposcuola dei Gryffindor in una posa poco casta e con pezzi di stoffa che le coprivano solo l'indispensabile.

Ormai era fatta, era impossibile negare.

"Ah, quello! -rispose Hermione angelica. -sai com'è, mi servivano fondi per il C.R.E.P.A e.."

"MA TI è DATO DI VOLTA IL CERVELLO?! seguimi" -fece lui, prendendola bruscamente per un braccio.

La stringeva così forte e le faceva persino male, ma a lei non importava, forse stavolta l'aveva fatta proprio grossa...


Arrivarono in cortile, dove ormai si era accalcata un mare di gente per farsi spiegare le ultime novità riguardo all'accaduto.

I due si fecero strada fino al centro senza problemi.


"Ora ascoltatemi, tutti voi.

Guai, e dico guai, se becco uno solo di voi ragazzi o animali -rivolgendo un'occhiata a Paciock- o qualsiasi altro essere vivente di sesso maschile con un calendario della mia ragazza in bikini.

SONO STATO CHIARO? se vi becco o anche solo ne sento una voce, vi giuro che vi castro personalmente" -detto questo, la riprese per un braccio, ritrascinandola a scuola..

"hey, ma dove mi stai portando ora?" -chiese allibita la ragazza.
"Visto che hai molta voglia di spogliarti, fallo per me, me lo devi..."

"Che cosa? starai scherzando spero" -"Per niente" -"Ma scusa, per colpa tua la mia associazione non ha più fondi e io dovr... -per la seconda volta, in quella giornata, ricevette un bacio a tradimento che le tappava letteralmente la bocca facendole morire le parole sul nascere...



   
 
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