I suoi lunghi capelli rossi si mischiarono al sangue purpureo che le sgorgava dalle membra. Goccia a goccia, colava dalle ciocche fino al terreno, pesante come se volesse bucare la terra. La polvere si impastava di un odore acre di morte e sofferenza. Di ingiustizia.
Le mani tremanti e cianotiche scivolarono fluide e senza vita lungo i fianchi e le lacrime salate le rigavano il viso fino alla bocca sporca di sospiri mancati.
- Andrà tutto bene. – Sussurrò piano Minato, stringendole teneramente la mano.
Un lieve sorriso increspò le sue labbra. L’ultimo sorriso. Nessuno poté vederlo.
- Saremo sempre con te, piccolo Naruto. – Disse.
I suoi occhi esanimi e stanchi cercarono quelli del marito, per un ultimo saluto complice e carico d’affetto. E poi la testa cadde di lato, come un fiore reciso che si accascia delicato sul suo stesso fragile stelo.
L’uno accanto all’altro, vicini come lo erano sempre stati. Così come nella vita anche nella morte. Quell’uomo e quella donna che avevano dato la vita per la loro cosa più importante.
Il loro unico figlio.
*Angolo dell'autore*
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