Ghiaccio
Dopo essersi messo d’accordo con la madre ed essere riuscito a cacciarla via Luke chiama Kurt per avvertirlo del cambio di programma
- Ciao piccolino, che ne dici di passare da me dopo il lavoro? -
- Non dovevamo andare cena fuori? -
- Sì cucciolo mio, ma pensavo potesse farti piacere passare prima da me, così parliamo un po’ e ti coccolo per bene -
- Si può fare -
- Devo anche parlarti di una cosa un complicata -
- Ho capito subito che c’era qualcosa che non andava. È successo qualcosa di grave? -
- No, nulla di che. Semplicemente voglio spiegarti alcune cose sulla signora di oggi. Alla fine ci sarà anche lei a cena -
- Ok, appena stacco vengo lì -
Subito dopo il lavoro Kurt raggiunge Luke allo studio
- Ciao bellezza -
- Luke - Kurt gli da un tenero bacio sulle labbra
- Siediti sul lettino a petto nudo, voglio provare un cosa -
Kurt esegue, ormai è abituato a Luke e alle sue pazzie. Luke, che era sparito dietro una porta, torna quasi subito con un cestello per il ghiaccio, si posiziona dietro Kurt e mette in pratica la sua nuova idea, una tortura ben congeniata
- Rilassati - Luke prende un pezzetto di ghiaccio e lo appoggia alla base del suo collo per poi scendere lungo la colonna vertebrale. Kurt trema
- Freddo? -
- Non è quello il problema -
- Oh, conosco bene il problema - gli sussurra in un orecchio Luke mordicchiandogli poi al lobo. Prende un altro cubetto e lo fa passare su tutto il collo fino al petto. Lo fa sdraiare e sale a cavallo del suo bacino, poi prende un altro cubetto
- Lasciati andare, la carica erotica di questo trattamento è spropositata. Basta che la cavalchi e capirai! -
Kurt lascia andare indietro la testa mentre con le labbra Luke passa un cubetto di ghiaccio sui suoi capezzoli e sull’ombelico. Dopo averne infilati un paio di boxer e averlo fatto urlare, Luke come se niente fosse esclama - Bene ora possiamo andare a cena con mia madre! -
Kurt inizialmente è ancora in estasi poi collega i neuroni e capisce
- Ma tu non sei orfano? -
- Potrei aver mentito -
- E hai fatto tutto questo affinché non me ne accorgessi? -
- Beh, volevo anche divertirmi un po’ con te ì. Mi piaci molto Kurt volevo solo fartelo capire da vicino -
- Sei un idiota, ora spiegami questa storia di tua madre. Perché hai mentito? -
 - È una storia abbastanza lunga te la racconto in macchina! -
Mentre vanno al ristorante per raggiungere sua madre Luke racconta quel pezzo della sua storia che aveva omesso di raccontare la prima volta. A fine racconto Kurt lo bacia amorevolmente
- Ora capisco perché volevi lasciare il Montana anche se non sapevi cosa avresti fatto dopo e anche perché non ti importava chi ti portarvi a letto. Ma ora ci sono io, non sei più solo -
- Piccolo io non sono mai stato solo, avevo Brody che mi sosteneva. Ma sono davvero felice di averti incontrato, magari riesci anche a convincermi a stare sotto - dice Luke per sdrammatizzare
- Non crederlo -
- Passivo? -
- Dicono che ho un culo da favola .
Luke sorride poi gli sussurra in un orecchio - Non sbagliano -
Dentro il ristorante li attende la donna che aveva visto a pranzo
- Io sono Kurt Hummel -
- Ann Reynolds -
- Sono felice di conoscerla signora Reynolds -
- Chiamami pure Annie -
- Grazie! -
- Pensa, io fino ad oggi non sapevo che a mio figlio piacessero gli uomini -
- E che uomini -
- Luke - lo sgridano entrambi.
Kurt ha deciso Annie gli piace, anche solo perché impedisce a Luke di metterlo in imbarazzo. La cena procede tranquilla, l’unico problema sorge quando Luke ordina lo spumante per brindare e il cameriere lo porta dentro un secchiello per il ghiaccio. Kurt si sente andare a fuoco. Dopo cena mentre lo riaccompagna a casa Luke gli chiede
- Ehi piccolo ti va se domani pomeriggio usciamo da soli? -
Sono ormai un paio di settimane che Kurt e Luke escono insieme e questa sarà la prima volta che Kurt è costretto a dire a di no
- Mi dispiace ma non posso. Esco con un amico -
- Ok - dice Luke molto serenamente
- Non importa che fai il geloso, me lo ha chiesto per primo ed è un bel po’ che non lo vedo. Voglio fare un giro per New York con lui -
- E chi ha detto niente! - riponde Luke non capendo dov’è il problema
- Va bene non c’è bisogno che insisti ti dico chi è -
- Kurt!? -  cerca di chiamarlo Luke credendo che stia parlando con qualcun altro
- Si chiama Chandler, l’ho conosciuto l’anno scorso in un negozio di dischi. Non lo vedo e non lo sento da allora. È a New York da settembre ma ancora non sono riuscito ad incontrarlo a causa del casino Blaine. Jo pensato che rivederlo fosse una buona idea. Ho sbagliato, Luke? -
Ma allora stava parlando con lui!
- Kurt tranquillo tesoro calmati. Ti rendi conto di aver fatto tutto da solo senza che io dicessi nulla? -
- Non sei geloso? -
- Perche dovrei? Io esco pure con i miei amici, tu puoi uscire con i tuoi! -
- Scusa è che ero abituato con Blaine che era geloso di qualunque ragazzo mi si avvicinasse, a volte persino le fratello! -