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Autore: misslittlesun95    13/01/2013    2 recensioni
Una famiglia distrutta, una ragazza malata terminale, la notte di natale.
Un ultimo desiderio detto inconsapevolmente ma avverabile.
E' molto triste, spero vi piaccia
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ultimo desiderio.


Giulia non più capiva nulla da parecchio tempo.
Combatteva il cancro al cervello da due anni ormai, ed era arrivata la fine.
Viveva con la madre e il padre sola nella casa dove era nata, circondata dall'affetto dei suoi cari e degli amici che continuamente l'andavano a trovare e le dicevano di continuare a combattere.
Lei stava sulla sua carrozzina, poco parlava e ancora meno capiva quello che accadeva intorno a lei. Per quello quando due mesi prima suo fratello Andrea era morto in un incidente automobilistico nessuno le aveva detto nulla, tanto non poteva comprendere, e forse era meglio così.
Era arrivato il natale, con intorno a se una tristezza che non si era mai respirata.
I genitori erano distrutti. Da due anni sapevano che Giulia si sarebbe spenta, da due anni temevano di vedere un ultimo natale con la loro figlia minore, ma non avrebbero mai immaginato che sarebbe stato anche il primo senza il loro altro figlio, non avrebbero mai immaginato di perdere entrambi i loro angeli in così poco tempo, senza poter far nulla per impedire al destino di compiersi.
Avevano deciso di festeggiare lo stesso il periodo, però.
Giulia aveva sempre amato il natale, Giulia non sapeva perché i genitori non avrebbero voluto festeggiarlo.

E i genitori speravano che la festa rimettesse per un attimo la vita negli occhi della piccola di casa, negli occhi di una quindicenne che stava partendo per il suo ultimo viaggio.
Avevano invitato amici e parenti, suoi e della famiglia.
C'era anche la fidanzata di Andrea, che da sempre era andata d'accordo con la sorella del suo ragazzo e che in quel momento dava aiuto ai genitori dei due nell'occuparsi della piccola.
Si erano messi a cena, la vigilia di natale, fingendo che tutto andasse bene.

Non avevano neanche lasciato il posto in più a tavola per Andrea, cosa che invece la famiglia aveva fatto qualche anno prima quando era morto il nonno per far sentire meno la sua mancanza.
In fondo era lì, solo che non si vedeva.

Andrea invece no, perché erano tutti sicuri prefesse stare vicino alla sua sorellina in piedi, aiutandola.
Come faceva in vita, con gli occhi gonfi di lacrime per il dolore e un finto sorriso stampato sulle labbra per non farla essere triste.
Per tutta la serata avevano riso e scherzato come se niente fosse, era stato un desiderio dei genitori e tutti avevano accettato.
Dopo cena avevano giocato a carte e tombola, discusso di politica e raccontato barzellette.
In fine, a mezzanotte, avevano aperto i regali.

La mamma aveva aperto quelli di Giulia, e lei aveva accennato un mezzo sorriso per ogni pacchetto scartato.
Alle due passate, quando ormai tutti stavano andando a casa, la piccola aveva richiamato l'attenzione con un rantolio.
La mamma le aveva appena chiesto se si era divertita, ma poi si era girata sapendo che non avrebbe risposto.
Invece Giulia l'aveva chiamata per risponderle.
- Si. Però se il prossimo anno viene anche Andrea è più bello.- Aveva detto con la voce flebile.
E la mamma aveva sorriso di gioia e dolore insieme, perché sapeva che il ultimo desiderio si sarebbe avverato.




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Non è una bella storia, né per la trama né per come è scritta, lo so.
Ho preso spunto da un avvenimento reale che, in parte, mi riguarda in prima persona.
Ogni volta che penso a quel fatto piango, quindi avevo bisogno di scriverci.
Spero possa piacervi.
- Francesca.

   
 
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