Serie TV > Profiling
Segui la storia  |       
Autore: Moony_911    13/01/2013    1 recensioni
Fin dal primo istante in cui i loro sguardi si incrociarono, era chiaro per tutti che erano come il giorno e la notte anche se i due avrebbero impiegato un po’ di tempo per capire che in realtà stavano uno all'altra come gli elementi di un’equivalenza matematica, e che proprio questo compensarsi a vicenda, a lungo andare, avrebbe rappresentato il punto di forza della loro coppia.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lucas andò a salutare il padre e poi cominciò a fare colazione mentre Thomas, seduto accanto a Chloè, beveva il suo caffè perso nei suoi pensieri.
Ben presto casa Rocher si riempì di voci e schiamazzi e venne investita dall’allegria, la giornata con tutta la famiglia era appena cominciata.
La prima ad arrivare fu Odile, la più piccola delle sue sorelle.
Odile Rocher, trentaquattro anni ancora da compiere, il trentun dicembre per l’esattezza era una brillante anatomo patologa in forza al dipartimento di medicina legale che molto spesso collaborava con il dipartimento della polizia giudiziaria della città.
Era una ragazza dai lineamenti fini, con due grandi occhi verdi come quelli della madre incorniciati da un cesto di riccioli castani.
Sposata da qualche anno con Julien, suo amico d’infanzia, avevano due bambini di tre anni, Camille e Thèo.
“Mamma!!! Papà!!! Siamo arrivati!!!” disse Odile aprendo la porta di casa.
“Tesoro vieni, siamo in cucina!!” rispose Vianne.
La ragazza, che teneva per mano la piccola Camille si fermò sulla porta della cucina.
“Non ci credo!!” disse lasciando la mano della piccola che sentendosi libera si era avvicinata alla nonna “lo straniero più burbero che conosca che ritorna a casa... tato!!!!”.
Odile che aveva sempre straveduto per il fratello corse verso di lui e lo abbracciò.
“Ciao pulce!” rispose lui tenendola stretta “allora come stai? Fatti vedere!!”.
Dopo qualche minuto si staccarono e Thomas salutò la nipote che lo guardava sospettosa mentre Odile venne letteralmente placcata da Lucas felice di rivederla.
“Amore!” disse lei stringendolo a se “come stai?”.
Passò qualche minuto e poi Camille si avvicinò a loro, prese la mano di Lucas e lo condusse dal padre e dal fratello.

Chloè intanto osservava la scena, era una novità per lei vedere Thomas e il figlio così tranquilli e sorridenti ed era felice di aver avuto la possibilità di vederli in un contesto sereno com’era quello familiare.
Poi Odile andò a salutare i genitori e senza farsi notare troppo Thomas si trovò a scrutare il volto di Chloè cercando di capire cosa le passasse per la testa.
“Dove sei?” le chiese avvicinandosi vedendola persa tra i suoi pensieri.
“Cosa?” chiese lei.
“Ti ho appena chiesto dove sei, sei persa nei tuoi pensieri!”.
“Oh... scusami...” rispose lei arrossendo “non me ne ero accorta, dicevamo?”.
“Lo vedo... Cos’è che ha rapito il tuo interesse stavolta?”.
Chloè non fece in tempo a rispondere che Adèle, l’altra sorella, fece capolino in cucina.

“Ciao a tutti!!” esordì e poi rivolta al fratello “ Ciao anche a te fratellone!”.
“Ciao anche a te ranocchietta...” rispose lui abbracciandola “come stai?”.
“Bene!” rispose lei.
“E la piccola come sta?”.
“Agitata, secondo me da grande sarà una contorsionista, non fa altro che rigirarsi in continuazione...”.
Allora Thomas si inginocchiò davanti al pancione della sorella e cominciò a parlargli.
“Ciao piccola, è lo zio Thomas che ti parla, mi raccomando, non fare troppo la dispettosa con la mamma, per quello avrai tantissimo tempo, te lo assicuro!”.
“Ehi...” rispose la sorella scompigliandogli i capelli “visto che è cosi, ricordati che ti chiamo se mi fa dannare eh, sei avvertito fratellone!!”.
Adèle Rocher aveva trentasette anni, un anno meno di Thomas ed era in attesa del quarto figlio.
Come la sorella, anche lei aveva due grandi occhi verdi come quelli di Vianne e un sorriso contagioso.
“E il resto della truppa dove l’hai messa?” le chiese proprio Odile.
“Mathieu è di turno in radiologia fino alle quattordici, Benjamin e Gäel sono in giardino con Lucas e tuo marito e il troppo silenzio mi dice che le bimbe stanno smontando il salotto” rispose Adèle.
Sentendo quest’ultima affermazione della figlia, Henri, che stava leggendo il giornale, si alzò deciso ad andare a supervisionare i giochi delle nipoti.
Odile lanciò uno sguardo alla sorella e Vianne, costantemente con le antenne alzate, ne approfittò per presentare Chloè alle sue figlie.
“Lei è Chloè” disse avvicinandosi alla ragazza “è un’amica nonché collega di vostro fratello...” anche se il sottotesto era “tenetevi le vostre congetture per voi, questo non è il momento!”.

Le due si presentarono e poco dopo Thomas chiese alla ragazza se aveva voglia di conoscere i nipoti.
Non solo per toglierla dallo sguardo indagatore delle sorelle ma anche perché, conoscendola, voleva che la conoscenza della sua grande quanto chiassosa e stupenda famiglia avvenisse per gradi.
“Allora,” chiese incuriosito “si può sapere cosa stavi osservando così assorta prima?”.
“Stavo osservando le tue reazioni a dire la verità!” rispose lei.
“Ah si?!?” proseguì Thomas “e cosa ha notato signorina?”.
“Avevi un espressione totalmente beata mentre abbracciavi le tue sorelle, e non so se te ne sei reso conto ma è da quando siamo arrivati che non sei il solito brontolone che conosco, sei meno musone e visto che siamo in vena di confessioni, mi piaci di più quando sorridi!” concluse lei chiedendosi come le fosse venuta in mente l’ultima parte del discorso.
Thomas non disse niente ma le prese la mano e la strinse forte.
“So che non è facile” le disse “ma grazie per quello che fai per noi, sia per me che per Lucas...”.
“Di niente...”.
“E grazie per ieri sera, davvero...”.
“Ehi... non dirlo neanche, siamo una squadra, no?!” rispose lei.
“Esatto e a proposito di questo...” indugiò un attimo e poi proseguì “so che ti ho detto che avrei dovuto farlo a suo tempo prima che tu cominciassi a frequentarlo ma visto che ci siamo, te lo dico adesso...”.
Chloè lo guardava preoccupata, poi lo vide fare una pausa, prendere fiato e finire il discorso.
“Chloè io...” le disse infine “ penso proprio di essermi innamorato di te...”.
Lei non fece in tempo ad aggiungere altro che vennero richiamati in sala dall’arrivo di Lèo con la moglie Elise e la loro bimba di appena sei mesi, la piccola Mathilde.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Profiling / Vai alla pagina dell'autore: Moony_911