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Autore: Envy99    02/08/2007    4 recensioni
Come vivreste se la persona più importante della vostra vita...diventasse un homunculus???
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Elric, Envy, Un pò tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Una vita da hominculus15

Dopo poco, Wrath si addormentò sentendosi al sicuro tra le braccia di Ray, che gli accarezzava piano i capelli. Ad un certo punto sentì entrare qualcuno, volse lo sguardo verso la porta e vide Envy appena dentro la stanza.

-E…Envy…?!-

-come ti senti?- chiese con tono neutro e tranquillo.

-meglio, anche se fatico un po’ a muovermi…m…ma che ha fatto Dante??- chiese preoccupata.

-lei…-come poteva dirle che dentro di se aveva vite umane? Abbassò lo sguardo senza dire una parola.

-Envy…Envy dì qualcosa, cos’è successo??-disse mettendogli le mani sulle spalle. Lui alzò il viso e si decise, doveva per forza dirlo!

-se non l’avesse fatto…saresti forse morta-disse.

La ragazza si ritrasse con gli occhi sgranati:-mo…morta? Ma io sono già…c…cioè non posso morire…!-affermò.

-MA SE NON AVESSI MANGIATO LE PIETRE SARESTI MORTA DAVVERO!!!- urlò il ragazzo, rischiando di svegliare Wrath, che si strinse alla ragazza.

Ray rimase attonita a fissare il vuoto lasciando cadere la schiena addosso alla testiera –c…che cosa?-

-io…i…io-balbettò il più vecchio. La ragazza lo fissò impaurita, mentre lui iniziò a spiegare tutto ciò che era successo da quando era svenuta.

Dopo la spiegazione non poteva essere più scioccata, ma dopo poco abbassò la testa con un’espressione abbattuta, sorridendo malinconica.

-la…la cosa più strana, è che adesso mi sento meglio- a quel punto alzò lo sguardo verso di lui –davvero, solo le pietre rosse possono evitarci tutto questo?- chiese con un filo di speranza.

-purtroppo s…si, alla fine so che è difficile, ma le avevi mangiate anche prima di acquisire il totale controllo del tuo nuovo corpo…non…non viviamo se appena nati non ne mangiamo una certa quantità…-spiegò Envy.

Lei riabbassò lo sguardo e fissò Wrath che dormiva beatamente –Envy…?- lo chiamò.

-s…si?-

-ti sei preso tu cura di me appena sono nata?...come homunculus intendo…-chiese la ragazza con un lieve sorriso.

-s…si, ho cercato di farti fare l’abitudine al tuo nuovo corpo, ma in realtà il lavoro l’hai fatto tutto tu…io ti ho solo aiutata a mangiare, e ti ho fatto la guardia-

Ci fu un lunghissimo attimo di silenzio, quasi interminabile, ad un certo punto le prese la mano destra e lai arrossì:

-come ti ricordi della tua vita precedente? Hai mangiato le pietre come noi…infondo…- chiese abbastanza dolcemente, quasi da non sembrare più lui.

-io…io non lo so…! Penso che Dante abbia fallito la trasmutazione nella parte della memoria…dipende da come la si vede. Solitamente si cerca di far ricordare tutto, ma penso che vantarsi di esserci riuscita…sia solo una maschera per un fallimento…-

-p...perchè?-chiese perplesso Envy.

-non…non le avrebbe di certo giovato il fatto che mi fossi ricordata di Ed…di Al…e delle persone legate alla storia della pietra. Io…me ne sono ricordata a tratti però…all’inizio avevo solo qualche tratto di memoria che ritraeva il momento della mia morte…-spiegò sospirando.

Envy distolse lo sguardo fissando il lenzuolo, se lui avesse memoria della sua vita precedente e si ricordasse anche di Hoheneheim…sarebbe ancora più spietato e sanguinario. Ad un certo punto, qualcosa scintillò all’altezza dei suoi occhi, cos’era??

Si alzò a guardare Ray e vide delle lacrime solcarle il viso, scendevano veloci e copiose, quasi come non si volessero fermare mai più.

-R…Ray…-

-scusa…mi…mi dispiace!...non volevo perdonami! Ti prego…non volevo!- disse singhiozzando.

-Ray…Ray che..che cosa non volevi? Cosa c’è?- chiese avvicinandosi.

-sono un’ingrata, tu ti sei preso cura di me…mi hai aiutata, senza di te sarei morta, o sarei finita tra le mani di Dante che mi avrebbe cresciuta come una macchina per uccidere. Io…non volevo che tu soffrissi. Dopo tutto quello che ti è successo, meriteresti di più e fossi stata in te…mentre mi attaccavi…l’avrei fatta finita!-

-m...ma cosa? No! Io io….- balbettò il ragazzo.

-io…non sono la persona che tu vorresti, non so perchè con me sei…sei sempre così gentile, ma io non lo merito! Non dovevi chiedere che mi ridessero la vita perchè io non…- le parole morirono nel petto di Envy, l’abbracciò stringendola a se chiudendole le labbra addosso al suo torace.

-i…io…-balbettò lei –Envy…io…- il ragazzo le bloccò la bocca con tutto il palmo della mano destra.

-Adesso fai silenzio!- ordinò con dolcezza –io…sto benissimo! Tra l’altro…venire da te sapendo che poi me ne devo andare, mi fa venire ogni volta la voglia di tornare! Tra l’altro- se la staccò dal petto guardandola negli occhi –da anche fastidio al piccoletto, così siamo contenti tutti!-

Si sorrisero a vicenda.

Ray notò delle pietre filosofali abbandonate sul comodino dietro di lei, le guardò pensosa, per poi prenderle tra le mani.

-Ray??- chiese perplesso lui fissandola.

-se…se quanto penso è vero…in teoria mangiandole dovrei ricordare tutto- affermò sicura.

-tutto cosa? Ray…RAY!- cercò fermarla prima che le masticasse per poi ingoiarle, ma non fece in tempo.

La ragazza prese a tirare profondissimi respiri per poi stringersi la pancia accasciandosi vicino a Envy. L’homunculus la prese tra le braccia stringendola a se, mentre le tornavano alla mente i ricordi di pochi giorni dalla sua nascita.

_.:Primo giorno:._

Sono sola in una stanza buia…

Ricordi sfumati mi affollano la mente

…un ragazzo biondo…

…un’armatura…

…qualcuno che mi chiama…

Cosa sta succedendo? Cosa…cosa mi è successo? Mi sento strana…come…

…se non fossi più io…

_.:Secondo giorno:._

Avverto un dolore incredibile alla schiena e ai polpacci, solo dopo dieci minuti mi accorgo che è solo perché mi stanno portando in braccio. Ma chi è?

M…Mi chiama ‘O neko-chan…g…gattina?

Sono un gatto?

Non ricordo niente…

Mi stende su un letto e lì mi addormento dopo che mi infila delle pastiglie o qualcosa di simile in bocca…ma…

Perché sanno di sangue?

_.:Terzo giorno:._

Solo ora apro gli occhi e riesco davvero a vedere, più o meno.

Un ragazzo…alto con i capelli lunghi a riflessi verdi è di fianco a me, seduto sul letto.

Mi accarezza il viso dolcemente e mi sorride. Adesso constato di non indossare nulla, ma sono coperta da un pesante piumone, ma ho freddo.

Perché è così pesante? È solo una coperta!

-‘O neko chan…- la prima parola che sento da lui, è rivolta a me.

-s…so…sono…- perché parlare mi riesce così difficile? Prenso un respiro profondo e continuo –so...sono u...un gat-to?- chiedo perplessa…non riesco a vedere nulla di me…sento solo la mia voce.

Lo vedo ridere piano, ma…anche se mi parla sussurrando, mi arrivano tutti i suoni in modo diverso…come se stesse parlando normalmente.

-ah ah ah…no, tranquilla! Domani capirai tutto, ora devi riposare! Stai tranquilla, sei al sicuro, non ti succederà nulla!- mi parla sorridendo e questo mi rassicura. Ma...non so chi sono…non so chi è lui…

…io…

Non so niente…

_.:Quinto giorno:._

Mi sveglio…

-heilà! Hai dormito per un giorno intero ‘O neko chan!

-un…un giorno?-chiedo perplessa

-eh già! Allora? Adesso ricordi qualcosa?

-mh…s…si…io m...mi chiamo R…Ray e…t…tu sei Envy…ma non ricordo bene. Perché sono qui? C…che mi è successo?- pian piano ricordavo chi era.

-b…beh…sei…sei diventata un…un homunculus- ammise un po’ impacciato.

-r…ricordo che…ero morta e…e tu urlavi il mio nome, ma poi non lo sentivo più. Ve…venivi alla mia finestra spesso e…e ricordo che mi hai sempre chiamata O’ neko chan….

-per ora è un grande passo ricordare certe cose! Vedrai che in un paio di giorni ricorderai tutto perfettamente, sei l’unica di noi che può!- la informò il ragazzo –però dovrai alzarti dal letto, sei stata ferma troppo tempo e se non ti abitui col tuo corpo farai sempre fatica!-

A pensarci, non sentivo più i suoni troppo forti…non mi faceva più male se mi toccavano anche lievemente, ci vedevo…

Ero pronta ad alzarmi!

-ok!- dissi convinta iniziando a drizzare il busto per mettermi seduta.

-NO!!!- urlò lui, pentendosene poi.

-ch…che c’è?-

-Sei nuda!!!- mi informò “cavolo…potevo mica lasciarla fare?” pensò tra se e se.

-oh…davvero? Posso vestirmi?- non ricordavo tutto, per ora lui era mezzo estraneo, ma mi aiutava.

Le sue parole si rivelarono esatte, dopo un paio di giorni mi ricordavo tutto, e solo allora iniziai a provare un imbarazzo terribile per quel quinto giorno.

ECCO!!!!! FINITO IL 15!!

Spero sia piaciuto! Scusate se i primi giorni di vita non sono stati emozionanti…ma cercate di capire!^__^’’’’

Recensite per favore! Bye Bye Envy99

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