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Autore: heigivemelove    13/01/2013    3 recensioni
Tutto è cambiato da quel giorno, e chi avrebbe mai pensato che mi sarei innamorata, di te?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Helen, svegliati! - stava urlando qualcuno.
- Toby. - continuavo a sussurrare.
Mi svegliai di colpo e capii che era tutto un sogno, strizzai gli occhi e vedi Mary.
- Stavi sognando Toby? - mi chiese.
- Cosa? No! - risposi confusa.
Mi alzai dal letto e mi stirai, ero davvero stanca e non mi accorsi che era già mattina.
- Vieni a fare colazione? - chiese.
- Sì, arrivo. - risposi.
Mary se ne andò dalla camera, appena uscita mi ributtai sul letto. Quel che pensavo il momento più bello della mia vita si era rivelato solo un sogno.
Volevo quasi piangere, ma che senso ha piangere per una cosa del genere? 
Mi rialzai e andai in cucina a fare colazione, nella quale c'erano tutti.
- Buon giorno. - dissero in coro.
- Buon giorno. - risposi assonnata.
La prima persona che cercai era Toby, appena incrociò il mio sguardo sorrise ma io non riuscivo a ricambiare.
Feci colazione svogliata, volevo andarmene subito da lui. Ogni tanto lo guardavo ma lui era sempre lì, a fissarmi.
Finito di fare colazione tornai in camera mia a guardare la televisione.
- Helen, ti va di andare a fare un giro? - mi chiese Jade sul ciglio della porta.
- No, scusami. - risposi.
- Va tutto bene? Ti vedo strana. - notò.
Presi in camera Jade e chiusi la porta, in modo che nessuno sentisse.
- Stanotte ho sognato di baciarlo. - le confidai.
- Davvero? - domandò emozionata.
- Sì. - risposi mettendomi le mani tra i capelli.
- Allora succederà davvero! - esclamò.
- Non è vero, lo so che non capiterà mai, lui mi guarda in modo strano a volte, ma.. - cominciai.
- Nessun ma! Scommetto che gli piaci. -  finì, sorridendo.
E se avesse avuto ragione? Ormai non ci credevo più di tanto.
- Ti tagli? - chiese.
- No. - risposi nascondendo i polsi.
- Fidati di me. - disse.
- D'accordo, sì mi tagliavo. - mormorai con un po' di vergogna.
- Ora non lo fai più? - mi domandò prendendomi delicatamente i polsi.
- No, ho capito che non mi farà sentire meglio tagliarmi. - risposi.
Jade rimase in silenzio guardandomi i polsi.
- Ma ti prego, non giudicarmi. - le chiesi.
Sorrise e mi mostrò i suoi polsi che erano pieni di cicatrici, non mi ero mai accorta che anche lei si faceva del male.
Ero sollevata, finalmente c'era qualcuno che capiva me e i sentimenti che provavo in quei momenti.
Mi venne l'impulso di abbracciarla, fortissimo.
- Ragazze venite in soggiorno un secondo? - urlò Mary dal soggiorno.
Coprimmo i polsi con la felpa e corremmo in soggiorno da Mary.
- Che c'è? - chiedemmo.
- Domani tornate a scuola, ed Helen ti ho iscritto. - disse Mary.
- Cosa? No, io non voglio tornare a scuola! - esclamai.
- Ma devi studiare! - affermò Mary avvicinandosi a me.
- No, non voglio tornarci! - urlai.
- Perchè? - chiese Toby.
Non risposi e corsi in camera a piangere chiudendo la porta a chiave. Non volevo tornare a scuola, era il motivo principale perchè mi facevo del male ma non volevo raccontarlo a loro. Jade, Mary, Bob, tutti provarono a chiedere di entrare per parlare, ma non volevo nessuno in quel momento.
Stavo bene in quella casa ma dovevo scappare, di nuovo. Aspettai la sera, in modo che tutti erano a letto ed io potessi andarmene non facendomi sentire.
Appena tutti erano a letto, preparai il mio zaino ma mi bloccai davanti alla porta di Toby, aprii e lo vidi dormire. 
- Ciao Toby. - mormorai.
Mi scese una lacrima, non lo avrei più visto e mi faceva stare male pensarci. 
Presi il mio giubotto, lo zaino e me ne andai al parco. Mi stesi sulla panchina, ma non riuscivo a dormire. 
Stavo quasi per addormentarmi ma..
- Helen, che ci fai qui?
Mi voltai.
- Toby! - esclamai.
Si sedette vicino a me.
- Perchè sei scappata ancora? - mi chiese.
- Non voglio tornare a scuola, ma non è un capriccio, sono stata malissimo a scuola. - gli confidai.
Mi guardò negli occhi, mi accarezzò la guancia e mi baciò, veramente questa volta.
- Ma io ho bisogno di te. - disse.

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