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Autore: Mitsuki91    14/01/2013    2 recensioni
Merope Gaunt è una donna che accetta il suo ruolo sociale e le consuetudini finché una forza sconosciuta la travolge: l’amore.
[Partecipa al contest "Essere donne... Nel mondo magico" indetto da Risa Lilian Slytherin]
[E' arrivata terza al contest "Chi è Merope Gaunt?" indetto da GinevraCorvino]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Merope Gaunt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Partecipa al contest “Essere donne… Nel mondo magico” indetto da Risa Slytherin; è arrivata terza a pari merito al contest “Chi è Merope Gaunt?” indetto da GinevraCorvino.



Specchietto per Risa
Nickname su EFP e forum: Mitsuki91, ovunque
Titolo della storia: Una donna che viveva per amore
Personaggio scelto: Merope Gaunt
Rating: giallo (per quando dico “il sapore delle botte”, l’argomento è appena accennato, vero, ma meglio non rischiare)
Genere: introspettivo
Avvertimenti: nessuno
Introduzione: Merope Gaunt è una donna che accetta il suo ruolo sociale e le consuetudini finché una forza sconosciuta la travolge: l’amore.
NdA: non credo che ce ne siano…

Specchietto per GinevraCorvino
Nick da mettere nel banner: Mitsuki91
Titolo: Una donna che viveva per amore
Pairing: Merope Gaunt e basta. Alla  fine si vede Tom, ma la storia è incentrata solo su di lei.
Avvertimenti: Nessuno
Genere: introspettivo
Introduzione: Merope Gaunt è una donna che accetta il suo ruolo sociale e le consuetudini finché una forza sconosciuta la travolge: l’amore.
NdA (eventuale): non credo che ci sia nulla da dire


Una donna che viveva per amore

Era una donna e secondo la mentalità dei suoi parenti sarebbe dovuta essere colei che puliva e cucinava e teneva in ordine tutto: in pratica una schiava al loro servizio. Era una donna e secondo la tradizione Purosangue sarebbe dovuta essere una sposa e una madre e avrebbe dovuto portare avanti la linea di sangue puro. La verità era che oltre ad essere una donna era anche brutta, perciò quel privilegio le era negato e non le restava altro che piegarsi al volere del padre e del fratello.
Non le importava di essere brutta e di essere sfruttata come una schiava, davvero, anche se ogni tanto sentiva il peso della solitudine schiacciarla e si ritrovava a piangere, in silenzio, osservando la sua immagine allo specchio. I seni piccoli, lo sguardo strabico, il naso grosso e il suo essere tozza. Non le importava di essere brutta, davvero, ma a volte detestava essere così sola.
Poi arrivò Tom, e con esso l’amore. I sospiri di quando lo vedeva, il suo cuore che accelerava i battiti, tutto il suo corpo che sembrava risvegliarsi e riprendere vita.
Era una donna e, se prima l’aveva scordato, ora se ne rendeva pienamente conto. Era una donna innamorata, una donna che non si sarebbe fatta fermare da niente e da nessuno. Come poteva fare? Come poteva anche solo sperare che il ragazzo ricambiasse i suoi sentimenti?
La disapprovazione della sua famiglia l’aveva frenata, vero, perché il sapore delle botte ricevute era forte. Era una donna e come tale era debole, non si sapeva difendere in modo adeguato. Ma era anche una donna forte di spirito e, mentre il suo corpo soffriva per i lividi, la sua mente cercava una soluzione. Quando Orvoloson e Orfin vennero arrestati riuscì a muoversi senza più nascondersi, riuscì a viversi il suo amore senza timore, riuscì ad ideare la soluzione.
Era una donna innamorata e, come tale, era determinata a raggiungere l’obbiettivo.
“Signorino Riddle, è stanco? Perché non si riposa? Ho un po’ d’acqua, se vuole…”
Lui l’aveva guardata con disgusto. Poi si era asciugato la fronte con un fazzoletto, aveva scosso la testa e si era avvicinato. Merope è brutta, avrà pensato, ma dopotutto è solo una ragazza indifesa e sprovveduta.
Si era sbagliato.
Lei aveva allungato il bicchiere e lui aveva bevuto. L’ultima cosa che Tom Riddle ricordava era un sorriso, un sorriso luminoso ed inquietante, in un certo modo trionfante, che era apparso sul volto della giovane.
Non era una ragazza, e non era per niente sprovveduta.
Era una donna che viveva per amore, e che per amore era riuscita a rinascere e a riscattarsi.



Giudizio di GinevraCorvino

TERZO POSTO PARI MERITO Mitsuki91 Totale: 51,5/55

Grammatica: 5/5
 
Sintassi, punteggiatura e ortografia impeccabili.

Stile: 8,5/10
 
Lo stile è fluido, pulito, unica nota la ripetizione di "brutta", io avrei cercato un sinonimo, ma capisco che nella forma del tuo scritto tale ripetizione ha un senso di continuo ricordare il dato di fatto.

IC personaggi: 9,5/10
 
Meravigliosa la descrizione della tua Merope, nei suoi sogni, nel suo aspetto e nel sotterfugio. Nonché nella sua consapevolezza della sua bruttezza che la rende così infelice. Ottimo lavoro.

Credibilità della coppia: 9/10
 
La descrizione con cui Merope inganna Tom Senior è un gioiellino. Pochi tratti rendono perfettamente il disgusto di lui e la disperata furbizia di lei. Ovviamente è un piccolo missing moments che viene troncato. Però è molto esplicativo.

Originalità: 10/10
Sei l'unica che ha scritto (descrivendolo), come Merope ha dato il filtro a Tom Senior. Questo merita il massimo.

Gradimento personale: 9,5./10
 
Bella, gradevole da leggere, assolutamente non pesante. Particolare nel tema descritto. Non parli del dopo il filtro, ma del prima, quando i sogni ancora hanno speranze. Bel lavoro. 

Come al solito dimenticavo:
Link bando di Risa
Link bando di GinevraCorvino
   
 
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