Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: sandsunset    14/01/2013    13 recensioni
"Sei un porco!" Esclamai allontanandomi di scatto da lui,scivolando sul divano,rise di gusto,tenendosi quasi la pancia.
"Rilassati,non sei il mio tipo." Ma sei gentile,Bieber,grazie,molto delicato.
"Comunque nemmeno tu sei il mio tipo." Mi affrettai a dire.
Fece spallucce,mi sembrò di vederlo per un attimo deluso.
"Non prenderla sul personale,Alex." Disse.
"Invece...com'è il tuo tipo?" Mi chiese d'un tratto,buttandola lì,vago.
"Beh è..." Biondo,occhi color caramello,dolci,bocca a
cuoricino,fisico non troppo scolpito,nasino all'insù,una specie di Peter pan.
Oh,ma questa era la sua descrizione,e a me lui non piaceva.
---
Il mio cuore sussultò per l'improvvisa vicinanza,mi allontanai da lui.
"Sai Alex..." Iniziò picchiettando con il dito indice sul suo mento,poi si girò nuovamente verso di me.
Squadrò il mio viso attentamente,poi i miei lineamenti,infine il suo sguardo andò a posarsi proprio sui miei occhi,imprimendosi.
"C'è qualcosa di particolare in te,hai qualcosa di diverso,di misterioso."
Corrugò la fronte,intento a pensare. E adesso cosa vuole questo?
Io? Speciale? Ma va! Ero una normale diciassettenne,anonima.
"E io lo scoprirò." Espresse il suo verdetto finale,sorridendo.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz , Justin Bieber, Nuovo personaggio, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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"E' pronta la colazione!" Ci gridò la signora Diane dalla cucina al piano inferiore,
Justin rispose con un 'arriviamo!' e dopo che finii di allacciarmi le scarpe mi avvicinai alla porta della camera per scendere,
Justin mi bloccò prendendomi dai fianchi e mi costrinse a girarmi.

"Non mi dici nulla?" Azzardò malizioso mettendosi davanti alla porta,
lo guardai c
on un'espressione interrogativa dipinta sul volto.
"Riguardo cosa?" Ridacchiai scompigliandogli i capelli,scosse il capo rassegnato quasi lamentandosi della mia sbadataggine.
"Riguardo questa notte." Si fece serio fissando i suoi occhi nei miei. Uno sguardo talmente intenso che quasi mi sentii morire,
il sole che entrava dalla finestra faceva risaltare così tanto l'ambra colata che essi contenevano da farli sembrare perle preziose.
"Cosa c'è da dire Justin?La perfezione non si può descrivere a parole,è stato tutto semplicemente speciale."
Sussurrai arrossendo lievemente sotto il suo sguardo che si ammorbidì,prima di baciarmi.
"Ora però rilassati,tra poco vedrai tuo nonno." Si rabbuiò in un attimo.
"Alex,sai quanto è importante per me,non riuscirò mai a parlargli guardandolo negli occhi."
Gli accarezzai la guancia sorridendo rassicurante,poi lo presi per mano trascinandolo di sotto.
Arrivati appena davanti alla porta della cucina Justin si bloccò,facendo lunghi respiri.
"Puoi farcela." Sussurrai appena percettibilmente al suo orecchio,poi varcammo quella soglia.
Diane ci lanciò un'occhiata poi guardò Bruce,che capì al volo. Si girò e trovo me e Justin.
La sua espressione era come quella di Diane il giorno prima,amore,mista a delusione,a sorpresa e a felicità.
"Justin,ben tornato." Disse solo,sorridendo teneramente al nipote,in compenso lui corse ad abbracciarlo.
"Scusa! Scusatemi! Ora sono cambiato,soprattutto grazie a lei."
Justin mi indicò e sia Diane che Bruce spostarono lo sguardo su di me,che sorrisi timidamente.
"Oh,e così ti sei trovato una fidanzata!" Disse suo nonno,Bieber rise.
"Eh già,e che fidanzata!" Ammiccò nella mia direzione.
Bruce diede un paio di pacche sulla spalla al nipote e ci invitò a sederci ed a servirci per la colazione.
Dopo che Diane ci offrì circa metà dispensa la ringraziammo e potemmo uscire di casa.
Il freddo era pungente sulla pelle,in particolare in viso.
Justin notò che tremavo,si avvicinò per stamparmi un bacio. La punta gelida del mio naso si incontrò con la sua,invece calda.
"Che hai intenzione di fare questa mattina?" Domandai speranzosa.
Sapevo non l'avrebbe mai detto,sapevo avrebbe voluto rimandare ancora e ancora,
ma eravamo venuti per rimediare ai rapporti con i suoi familiari,con sua madre,suo padre ed i suoi fratellini.
"Non vuoi vedere la città?" Annunciò infatti,come previsto.
"D'accordo,stupiscimi." Ridacchiai sorvolando sulla risposta e prendendogli la mano.
"Iniziamo dal parco dove passavo la maggior parte del mio tempo."
Camminammo per una ventina di minuti fino ad arrivare ad una piccola zona di verde affianco ad una scuola.
"Lì è dove ho fatto le medie." Sussurrò indicando l'edificio,sorrisi.
Mi faceva incredibilmente piacere sapere che Justin aveva scelto me per sistemare le cose,
per visitare il suo luogo natale ed immergersi nel passato.
"E lì c'è la panchina dove ho pomiciato con la mia prima ragazza..." Disse come se niente fosse.
Lo guardai scioccata,schiudendo la bocca.
Lui finse di non farci caso,così mi bloccai e lasciai la sua mano. "Ah e così porti tutte qui?" Sbraitai.
Si girò verso di me ridacchiando divertito,poi mi riprese per mano.
"Stavo scherzando,gelosona!" Le sue labbra si posarono sulle mie mentre quasi iniziava a piovere.
"Baciarsi sotto la pioggia,romantico!" Sussurrò continuando.
Sorrisi al contatto con la sua bocca e affondai la mano tra i suoi ciuffi biondi e morbidissimi.
Improvvisamente sentimmo squillare un cellulare,quello di Justin.
"Un secondo,mi chiamano,sarà sicuramente Scoot!"
Disse staccandosi ed allontanandosi di qualche metro.
Ne approfittai per sgranchirmi le gambe passeggiando e dirigendomi verso la fontana al centro del parco,
quando qualcosa mi venne a sbattere da dietro,mi girai e notai un pallone,subito dopo un bimbo biondo che veniva verso di me per recuperarlo.
Gli sorrisi porgendogli gentilmente la palla. Sicuramente aveva sui due-tre anni,e mi sembrava di averlo già visto...si,sicuramente.
"Grazie." Sussurrò mostrando i piccoli dentini,sulle sue guance spuntarono delle graziosissime fossette. 
"Prego,come ti chiami?" Domandai al piccolo.
"Alex,eccomi,era solamente mia nonna,ha detto che per il pranzo..." Si bloccò.
Mi girai per controllare cosa fosse successo,ma Justin fissava solo il bambino biondo,e lui ricambiava.
"Jaxon!Vieni qui!Ti ho detto mille volte che non devi correre via in quel mo..."
Un uomo sulla trentina d'anni si avvicinò al bambino,poi si fermò a guardare Justin,a bocca spalancata.
Qualcuno mi spieghi che diamine sta succedendo,ora.









What's up?

Hey belle,lo scorso capitolo ha avuto tipo 3 recensioni lol
che vi succede? non vi piace più la storia? :/
anyway spero di avervi incuriosito con questo capitolo
come al solito :33 non ho niente da dire questa volta
voglio lasciare la suspance e scoprirete voi come andrà a 
finire.
Vi chiedo solo una cosa...potreste passare qui?
Sono due mie nuove storie e mi farebbe piacere se le leggeste o se recensiste :)


 
Varnish in my lungs
 
I know you were trouble when you walked in


 


   
 
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