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Autore: DominoRage    14/01/2013    2 recensioni
. Il sangue affluiva come un fiume in piena, si impregnava nel materasso come acqua le sue lacrime erano scomparse e il suo cuore aveva smesso d’amare
Genere: Erotico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Mpfmpfmpfpmf: La parte in corsivo, è un sogno ricorente. Poi c'è la parte in grassetto. Ma vi spiegherò dopo. Lov Y °v°










7 Luglio 2000

Quella mattina arrivò troppo presto. Charlotte aprì lentamente gli occhi, e un raggio di sole l’accecò. Gli chiuse subito, e tante macchie colorate viaggiarono nel buio dei suoi occhi.  Si accovacciò alla schiena nuda di Brian, cingendo le braccia al suo petto
"Mh. Auguri Bri"mugugnò strofinando la punta del naso sulla sua schiena
"Auguri anche a te piccola" disse Brian massaggiandosi le palpebre
"Oggi non è il mio compleanno cretino"
"Dettagli" disse girandosi verso Charlotte
"Devi alzarti, i ragazzi avranno di sicuro una sorpresa per te"
"Non ne ho voglia. Voglio restare con te a fare sesso" disse  nascondendo il volto tra il seno di Charlotte
"Zitto e muovi il culo. Avranno preparato un festa a sorpresa con tanti ghirigori, cibo, alcool, e puttane a volontà" disse ironicamente
"Verrai con me"
"Che cosa? Io dovrei venire con te? No. Lasciamo stare, jimmy mi odia"
"Jimmy? Ma lui non ti odia, lui…" Charlotte gli lanciò un occhiata fulminante, e Brian cambiò subito discorso
"Ti odierà anche, ma cosa ti frega. Al resto della band stai simpatica" disse facendo spallucce
"Uff, adesso vedo" roteo gli occhi al cielo
"Lo prendo per un si, amore" si chinò su di lei e la baciò. Scese dal letto, si vestì e con un ultimo bacio la lasciò nuda nel letto
"Ti vengo a prendere alle nove" urlò dal salotto.
 
 
 
 Uscì e si diresse verso il garage di Matt.
Passavo le ore, oppure le giornate in quel garage. Suonavano, suonavano fin troppo che i cani ormai non abbaiavano più quando iniziavano.
Arrivò, nell’aria si sentiva un certa elettricità. Entro come molta nonchalance, accolse i mille più auguri dai suoi amici, si prese una birra e sprofondò nel divano che lui e Zacky avevano trovato in discarica.
"Stasera: Sesso, droga e Rock N Roll" disse Jimmy alzando le braccia al cielo
"Stasera facciamo che ti fai andare giù Charlotte" disse Brian prendendo un sorso generoso di birra
"Verrai anche lei?" disse lui sbigottito dalla notizia
"Esatto, sennò non mi divertirei. Sapete a letto è un vera…"
"FERMO!" lo blocco Matt
"Non voglio sapere quanto cazzo si dotata Charlotte. Ti prego tienilo per te, eh!"
"Comunque ragazzo, stasera, si è diciottenni. E si fa quel che si para, potresti dimenticarti Charlotte per una notte?" disse Jimmy facendoli  gli occhioni
"Mai, è troppo importante. Non puoi capirlo" gli diede un pacca sulla spalla e raggiunse gli altri, pronto per suonare la chitarra.
In quel momento, il quel strano istante, quando pronunciò quelle parole “Tu non puoi capire”la rabbia esplose in lui. Brian, si doveva dimenticare di Charlotte, e per farlo succedere sarebbe stato  facile. Bastava farlo ubriacare, qualche canna e sarebbe caduto sulle prime due gambe aperte.
 
 
Mancavano pochi minuti alle nove, e Charlotte era già pronta, in attesa che Brian la venisse a prendere. Tra le mani rigirava e rigirava una piccola scatolina nera, con un fiocco d’argento sopra. Conteneva il suo regalo, un piccolo ciondolo con una loro foto. Ne andava fiera, era sicura che gli sarebbe piaciuto. Il campanello suonò, e il suo cuore iniziò a martellare nella cassa toracica. Andò ad aprire, e il sorriso perfettamente bianco di Brian risplendeva nel buio della notte
"Sei assolutamente perfetta" disse baciandola
Indossava un tubino nero, delle All Star nere, tanto per stare comoda, capelli piastrati e trucco pesante.
"Ohm…Grazie" disse mentre le sue guance diventavano leggermente rosee
"Questo è per te" li porse il regalo, lo scartò e rimase colpito
"Noo, ma cazzo è stupenda la baciò di nuovo, e si diressero verso la festa
 
 
Arrivarono al garage, il quale era già pieno di gente mezza ubriaca
"Andiamo bene" mormorò
"Tranquilla, andrà tutto bene" disse cingendola alla vita
Ad accoglierli era il sorriso sghembo di Johnny
"Brian, auguri amico mio" disse barcollando
"Oh, mh, si, grazie amico" gli diede un pacca sulla spalla, e la trascinò dentro prendendola per il polso.
La festa procedeva bene, Brian era sparito insieme a i suoi amici, e Charlotte, rimaneva in attesa che la festa finisse, in un angolo con un bicchiere di birra in mano.
Brian intanto se ne stava sul divano insieme a Jimmy, i quali erano a loro volta insieme a due ragazze. Tra tutti e quattro, Jimmy era il sobrio. Doveva mettere in piano quella che li passava per la mente. Allontanare Charlotte dalla vita di Brian. Odiava quella ragazza, forse la paura che un semplice ragazzina con dei problemi mentali possa far allontanare Brian da lui, non gli andava giù. Brian era completamente ubriaco. Le sue mani scivolavano lungo il corpo formoso della ragazza bionda. La quale prese a baciarla con foga, le sue dita passarono sotto la gonna, fece gemere la ragazza e dopo svariati tentativi, riuscì a portarsela su di sopra. Percorsero le scale barcollando entrambi. Aprì la porta di una camera qualunque e la butto sul letto spogliandola con furia.
Jimmy si accorse della assenza dei due, si scollò la ragazza di dosso e andò a cerca Charlotte. La trovò a parlare con Matt, rideva. Ed era bella, era la prima volta che la vedeva così. Ma no! Quando la vedeva l’odio cresceva e la voleva fuori dalla vita del suo amico. La raggiunse barcollando un po’
"Ehi Charlotte" disse interrompendo la conversazione tra i due
"Jimmy" disse accennando un saluto con il capo
"Potresti, beh si, potresti seguirmi un attimo. Dovrei mostrarti una cosa" disse strizzando gli occhi e indicando la porta che portava alla camera da letto
"Ohm, si certo. Arrivo subito Matt"
Jimmy guardò Matt il quale gli rivolse un’ espressione interrogativa. Fece un gesto vago e accompagnò Charlotte da Brian
Erano davanti alla porta della camera, Jimmy si appoggiò alla maniglia e respirò profondamente
" Quando te lo faccio vedere…non ti arrabbiare" aprì la porta, e la scena non fu delle migliore per gli occhi di Charlotte
Forse l’unica persona che avesse mai amato nella sua vita, la stava tradendo con un bionda con le tette al vento ansimante dal color della guance paonazze. Brian si fermò, si girò e vide la bocca spalancata di Charlotte. In quel momento collegò tutto
"Charlotte…" disse sconvolto
"ESCI DALLA MIA VITA!"  urlò scoppiando a piangere.
Brian sparì dal nulla, come Jimmy, la bionda e il resto della stanza. Rimanevano solo lei, e il buio di quel momento.
 
 
 
7 Luglio 2008
 
Si risvegliò di soprassalto. Aveva risognato di nuovo quella stupida scena, quello stupido errore commesso otto anni fa.
Erano passati otto anni, e di lui nemmeno una traccia.
Gli ultimi anni gli passo tra crisi di pianto, tagli troppo profondi e corse all’ospedali grazie alla sua nuova vicina.
Il campanello suonò, si alzò velocemente dal letto e percorse a passo pesante le scale. Il cuore martellava nella cassa toracica. Sognava da anni che un giorno sarebbe ricomparso sulla sua soglia di casa, e avrebbe iniziato a baciarla senza motivo, e sarebbero finiti a fare l’amore fino all’alba. Aprì la porta, il suo cuore si calmò, era solo lei. La sua migliore amica.
-Ciao Marti- si chiamava Martina, una ragazza solare, e con un gran cuore che difficilmente mostrava.
Perfetta. Fottutamente perfetta. Gli occhi azzurri dalle varie sfumature che andavano dal giallo chiaro al verde. I capelli biondo scuro, le ciglia folte, il naso all’insù e il corpo della solita californiana. Abbronzata al punto giusto.
-Pensavi che fossi Syn?-  disse incrociando le braccia
-No, io non lo pensavo- disse vaga e facendola entrare
-Come vuoi tu- entrò, fece spallucce e si sedette sul divano
-Cosa farai oggi pomeriggio?- disse osservando alcune foto che erano sparse per il divano
-Non lo so, forse esco, è da un po’ che non lo faccio-  si accomodò di fianco a lei e, presero a guardare le foto assieme
-Ascolta Charlotte, non è che per caso mi presteresti la tua Polaroid?- disse grattandosi la testa
-Cosa ci devi fare?- la guardò sotto occhi torvi
-Cazzo stai tranquilla, mica te la rompo. Devo solo fare qualche foto mentre sono dai miei- sbuffò
-Si, okay, okay. Ma ricorda, un solo graffio e me la ricompri anche se non sono più in vendita- disse minacciosa
-Se certo, come vuoi tu-
-Sei una grandissima stronza-
-Zitta imbecille-
-Lo yogurt che hai mangiato era scaduto per caso?- disse dirigendosi in cucina
-Ah Ah ! Molto divertente, come al solito. Come stanno le braccia?- disse urlandogli dal salotto
-Bene, si stanno rimarginando- si guardò le fasciature, le quali erano impregnate di sangue.
Ritornò in sala con due tazze di caffè fumante, ne porse una a Martina e si sistemò sul bracciolo del divano. Si osservarono per alcuni minuti, Charlotte distolse lo sguardo e parlò
-Mi mancherai- disse guardando il pavimento
-Tranquilla, ritorno- l’abbraccio, finì il caffè, prese la macchina fotografica e uscì
-Ci vediamo il nove, così dopo andiamo a festeggiare il tuo compleanno. Sempre più vecchia vero- disse accennando un sorriso
-Ma sta zitta che sei più vecchia di me-
-Ma solo di un anno- sentenziò lei
-Su forza, sono dettagli- disse Martina facendo spallucce
- Si certo, dettagli- sbuffò roteando gli occhi al cielo
-Dai, buon viaggio. E salutami i tuoi-
-Grazie- si abbracciarono per un’ultima volta e dopo se ne andò sparendo dietro la porta bianca di casa sua
 
Verso il pomeriggio tardi Charlotte decise di uscire. Si vestì, prese un po’ di soldi e se ne andò al negozio di dischi. Era una vita che non ci metteva più piede.
Entrò, nell’aria si respira l’odore dei CD appena arrivati, percorse tutti i generi, Pop, Classic, Electro, Metal.
Si fermò davanti agli Iron Maiden, la quale prese a scorrere i vari album.
Uno in particolare l’attirò, lo prese, si girò per andare alla cassa a testa bassa, ma andò a sbattere contro qualcuno
-Oh, scusa bellezza. Non ti ho visto. Anche se sarebbe stato difficile non vederti, piccola-
Aveva riconosciuto la voce. Era la voce che da otto fottuti anni non sentiva. Non aveva il coraggio di alzare la testa. Gli occhi fissi sulla copertina del CD e il respiro affannato
-Oh… scu-scusami tu- si girò, ripose il CD e si precipitò sui dischi di una band sconosciuta.
Alzò lo sguardo verso il negozio. Era impossibile. Non poteva crederci. Sembrava una scena di quei stupidi film, dove dopo anni rivedi tutti i tuoi vecchi amici e nessuno ti riconosce.
Il suo respiro si blocco. Zacky era assorto nei CD dei Misfist, mentre Johnny e Matt su quelli dei Pantera, e Jimmy… Jimmy la stava osservando, gli occhi sgranati e la bocca leggermente aperta. Il suoi respirò diventava sempre più affannato. Mentre Jimmy, con piccoli passi indecisi si avvicinava sempre di più a lei. Abbassò la testa e cominciò ad osservare i CD
-Cosa ci fai tu qui?- gli disse Jimmy precipitandosi da lei
-Tu che dici? Vivo la mia vita. E comunque non farti più sentire per due settimane, stronzo- mugugnò per poi ricominciare a guardare i CD
-Scusami, abbiamo avuto le registrazioni per il nuovo album-
-Si, certo il nuovo album, e mai una telefonata per la tua migliore amica- disse acida
-Si okay scusami. Ancora non ci posso credere- disse ridendo
- A cosa non puoi crede?- chiese con aria interrogativa
-Che ho una migliore amica segreta- disse dandogli una leggera spallata
-Già nemmeno io, una volta ci odiavamo. E poi sei stato l’unico che mi ha aiutato quando… hai capito-
-Giusto, come stai?-
-Come al solito, settimana scorsa ho sfiorato la morte- sospirò rumorosamente
Zacky alzò lo sguardo dai dischi per poi guardare Jimmy, il quale si accorse e iniziò ad osservare i CD di una band anche a lui sconosciuta.
Zacky si avvicinò a lui con passo incerto e lo affianco, e sussurrando iniziò a riempirlo di domande
-Ehi, chi è quella affianco a te?-
-Non ne ho idea- disse secco
-È carina, io ci proverei Jimmy, sai dopo che… sai no. Hai capito-
-Si certo che ho capito, ma ora ritorna dai tuoi Misfst- disse spingendolo verso il loro CD
Charlotte gli ignorò e riprese a camminare per il negozio. L’adrenalina scorreva in lei. In quel momento voleva parlare con i suoi vecchi amici. Forse i primi per lei, i più speciali.
Si fermò sui Pantera, e iniziò ad osservare.
L’affianco Matt, il quale prese a parlare
- Hai degli ottimi gusti, sai?-
-Grazie- disse senza rivolgergli lo sguardo
-Sei la prima ragazza che vedo che si ascolta i Pantera- disse ridendo, mostrando le sue solite fossette
-Ohm, grazie. Ho avuto ottimi insegnamenti da degli amici fantastici- si strinse nelle spalle e ricominciò a guardare i CD
-Scommetto ottimi amici-
“Siete voi quegli amici, cazzo!” pensò tra se e se
-Già…- rispose semplicemente. Il campanello del negoziò tintinnò e una bionda ossigenata dal solito fisico Californiano, si diresse a passo lungo verso Brian, il quale la prese per la vita e la cinse a se, baciandola dolcemente.
Charlotte strinse i pugni e Matt se ne accorse
-Oh, sei una nostra fan?- Charlotte non rispose
-Ma stai tranquilla, saprai che tra Michelle e Brian non c’è mai stato niente- Charlotte si rilassò, respirò profondamente, prese a caso un CD, di sicuro lo aveva già a casa, e lo avrebbe regalato alla sua migliore amica. Sorrise a Matt e si allontanò, andò a pagare, uscì dal negozio come se niente fosse. L’adrenalina scorreva ancora in lei.
Prese il cellulare con mano tremanti, e inviò un messaggio a Jimmy
“Tra un’ora a casa mia. Muoviti!” lo inviò, prese una sigaretta, l’accese, respirò una gran boccata di fumo e l’adrenalina sparì, lentamente.










*Altro avviso di chiamata* (?)
Ehm Ehm... salve. Dopo anni sono tornata. Ho fatto pasare un po' di annucci. Ma con i prossimi capitoli gli ripercorremo. Wooohoo, non tutti, ma alcuni. Comuuuunque.Spero che vi sia piaciuto, perchè ci ho messo tanto :c
QUINDI FATEVELO PIACERE. Nu scherzo :c
Alla prossima
Domino *v*






  
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