Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: ShannaInLuv    14/01/2013    1 recensioni
Konoha viene assalita,e dei ragazzi avranno il compito di riportare l'ordine a costa della stessa vita.
Dal capitolo uno:
Konoha e' un paese sperduto nel Giappone,qui la Brotherhood vede la sua nascita.Brotherhood, significa confraternita. Sedici ragazzi, dal destino inevitalmente brusco e crudele che si ritrovano a combattere per il loro paese. Chi ci sara' dietro a tutto questo? Chi fermerà il caos che,in un secondo si e' dilagato. Tramite burattini chi sara' che crea tutto questo?
Dal capitolo uno: oltre l'impossibile.
-No- protestó l'Uzumaki -non cambierai niente-
-Esatto,ma sarò il più potente!- tuono'.
-Già- berció TenTen -ma a che serve essere l'uomo più potente? Ditemelo voi-
L'uomo emise una voce rauca- Dovreste insegnargli le buone maniere,Kakashi kun,trovo che i suoi giovani adepti siano un pó troppo....poco loquaci-
-Sta' zitto!- sbotto' l'albino- tu,non sai niente di loro,di quello che hanno passato tu....-
-Oh si che lo so- sorrise maligno- era tutto calcolato-
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Karin/Suigetsu, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Bene Bene- gracchiò il nemico - la Brotherhood è venuta a salvarci,alleluja- commentò in modo sarcastico e spezzante.
-Levati di torno,abbiamo da fare- sbottò l'albino.
-Ma davvero?- poi rise,rise tanto,di gusto,una risata malevola e nauseante -davvero non l'hai capiyo?- allargò le braccia -Io,diventerò re del Giappone-
-Perchè?- chiese la ragazza dai capelli rossicci.
-Bimba cara,sarò Re cambierò il mondo!- tuonò.
-Sei stati,tu...sin dall'inizio,noi ci fidavamo e.....-
-Che c'è? Sei deluso?- scoccò la lingua- Peccato,potevi pensarci  dieci anni fa- Kakashi fremette - E ora,cambierò il mondo- ripete.
-No- protestó l'Uzumaki -non cambierai niente-
-Esatto,ma sarò il più potente!- tuono'.
-Già- berció TenTen -ma a che serve essere l'uomo più potente? Ditemelo voi-
L'uomo emise una voce rauca- Dovreste insegnargli le buone maniere,Kakashi kun,trovo che i suoi giovani adepti siano un pó troppo....poco loquaci-
-Sta' zitto!- sbotto' l'albino- tu,non sai niente di loro,di quello che hanno passato tu....-
-Oh si che lo so- sorrise maligno- era tutto calcolato-

 

 

 

CAPITOLO 1: Bruciare

 

Konoha è una cittadina del giappone,molto piccola. Soffiava del vento. Vento capace di smuovere le foglie sempre verdi degli alberi. 

Ma non di spegnere un'incendo.

Una miriade di Incendi. Che si propagavano per tutta la città,ornata da altissime mure.

C'era puzza di bruciato,dappertutto. La cenere che volteggiava tra le case e la gente urlante che scappava. Urlava :"Aiuto Aiuto,si salvi chi può" o gente che crede ancora alle antiche tradizioni "La leggenda del Kami di fuoco,ci ha contagiato tutti". C'è gente che spinge,calpesta e uccide altra gente pur di scappare. Gente che calpesta bambini orfani che si ritrovarono abbandonati al loro destino.

-Levati marmocchio - fece uno spingendo via un ragazzo biondo. Corse,veloce ma davanti a lui c'era un neonato,a terra. Stava per essere schiacciato. Corse verso quell'uomo e lo afferrò per la tunica -Non vece che c'è un bambino?- grugnì. Quello lo scanzò malamente -Non me ne frega,non me ne frega niente! E colpa vostra,i giovani portano guai!- e scappò via. Il ragazzo corse e prendere quel bambino in braccio,lo strinse tra la sua tuta arancione,stringendolo forse e schivando le persone urlanti.

-Mio figlio dov'è mio figlio- piangeva disperata una donna. Il ragazzo dagli occhi azzurri le si avvicinò,mostrandole il pargoletto avvolto in una copertina celeste .

La donna glielo strappò,in lacrime -Yuu, oh piccolo mio come sono felice- guardò il ragazzo- grazie,grazie infinite,dimmi ragazzo,come ti chiami?-

-Uzumaki Naruto,signora-

La donna annuì- vorrei esserti utile,ma ora debbo scappare da quest'inferno,forse un giorno ci vedremo e mi sdebiterò-

-Nessuno problema- sorrise il biondo chiamato Naruto,alzò il pollice -ora vada,scappa. E stia attenta-

-Sicuro,arigatogozaimas- disse tutto d'un fiato.

 

***

La castana urlò e cadde dal cavallo ruzzolandò per quealche metro. Vide degli uomini armati di fronte a lei. Che cosa volevano? Non solo avevano ucciso suo padre,ora vogliono anche lei?

Si alzò di fretta e agguantò una spada che era arrivata fino all'entrata del negozio fabbro di suo padre, si mise in posizione.

-NOn ho paura- sussurrò più a se stessa che ai nemici- Mi chiamo TenTen,non ho paura io TenTen non ho pauta- si ripeteva.

-Ma guardala la bambina,che fai piangi?- la schernì un soldato- chiami la mammina? o Il Papino- scnadì bene l'ultima parola.

Alla ragazza andò il sangue al cervello,urlò -Stai zitto!- e caricò verso il soldato con un'uniforme strana con un simbolo a croce latina.

Il soldato la bloccò le girò i polsi strappandole via l'arma,lei urlò dal dolore poi un'altro soldato l'afferrò per i suoi ormai scompigliati chignon -Guardala,ha tre anni ahahah- rise il secondo.

Il terzp soldato le sputò in faccia -Insulsi cittadini di questo insulso villaggio,andiamo Nako- il rpimo soldato la alsciò cadere per terra,dopodichè le sferrò un calcio e ghignò soddisfatto -puttana- fece e se ne andò.

-Brucerà insieme a questo villaggio- sentì vagamente dire dal terzo soldato.

Voleva rialzarsi e combattere,ma non ce la faceva,i polsi le dolevano,si sentiva mancare,finche non smise di lottare e aspettò che le palpebre si chiudessero.

"Addio mondo"

 

***

-Hinata!- urlò un ragazzo dai capelli marroni e occhi chiarissimi sferrando un calcio al soldato che stava attaccando quella ragazza.

-Neji nii san,andiamo via ti prego non voglio combattere- era in lacrime la povera ragazza,occhi chiarissimi anche lei.

Il ragazzo chiamato Neji le afferrò il braccio e disse a denti stretti -Ascoltami,sono tuo cugino fai quello che ti dico,o non andremo via da qui-

La ragazza mora era un poco scandalizzata,suo cugino non le aveva mai parlato a quel modo,sempre gentile e pacato con lei -Neji ....- qualcosa la colpì.

-Hinata!- suo cugino la sorresse guardando con disprezzo il soldato con la lancia distesta e la stava ritirandola. Scosse sua cugina e vide un segno rossa sopra la spalla. Sangue.

Si mise il suo braccio intorno al collo e camminò per sfuggire. NOn sarebbe riuscito a combattere i soldati proteggere se stesso e proteggere Hinata contemporaneamente. Se la trascinò via,sfuggendo dai soldati e mischiandosi tra la folla scalmanata che si dimenava. Incredibile come quel giorno si fosse trasformato in un uncubo per tutti,tutto tranquillo poi Hiashi Hyuuga assassinato,Hanabi scomparsa e il villaggio in fiamme. Scosse la testa e cercò di continuare a farsi spazio tra la gente impazzita.

 

***

-Prendi questo,Shannaro!- urlò furiosa una ragazza mirando a una guancia di un soldato (che stranamente non portava il casco). Però la prese per un polso,affondand o il cortellino dentro la sua coscia -come osi zingara?!-

-Non sono una zingara- mugugnò. I capelli rosa sudati e appiccicati al volto. Sputò sulle scarpe del soldato - non osare darmi della zingara,tornatevene al vostro paese andati via VIA!-

Il soldato,un uomo alto e pallido e com l'alito che puzzava di aglio, agitò il polso della ragazza buttandola a terra con violenza -Vai via se ci tieni alla vita-

Quella assotiglio -Mi vendicherò,dei miei genitori,dei miei amici...di mio fratello,parola di Sakura Haruno!-

-Voglio proprio vedere la tua vendetta,ciliegina- commentò sarcastico. Quella grugnì e scappò via. Era l'unica cosa da fare: scappare.

 

***

Lo schiaffo del soldato colpì la bionda facendola cadere a terra. L'avevano rapita,quando lei,ormai senza famigliari dovette cercare di scappare,fallendo. Ma perchè cavolo dovevano accanirsi sulla gente?

-Mi lasci stare- disse atona,gli occhi mare spenti. Lasci? Ora dava rispetto anche a quei pezzenti?

Un doldato rise e l'afferrò per la lunga coda bionda avvicinandola a sè -dimmi come ti chiami?-

-Ino- sussurrò con gli occhi bassi,non li vedeva neppure.

-Ino eh?- lo sguardo malizioso finì nella parte superiore della ragazza - lo sei anche a letto?- i soldati scoppiarono in un boato di risate,risate gracchiate e acute.

Il soldato l'afferrò per la vita -avanti bambolina vieni...- 

-Mi lasci stare- ripetè Ino dimenandosi - ho detto- sussurrò poi.

-Cosa?- fece finta il soldato saldando ancora la presa. Ma Ino si dimenò ancora e riuscì a sfuggirgli per fortuna,afferrò una pala a terra e la sbattè violentemente sulla testa del suo molestatore -LASCIAMI IN PACE HO DETTO - e corse via piangendo. Corse via,riuscì a superare la calca di persone. Varcò il cancello del villaggio.

-Tu sei ino Yamanaka?- chiede una donna mora.

-Si..- afferma debolmente- Un 'albino affianca la mora -perfetto- le lancia uno strano cappotto con tanto di cappuccio -copriti con questo per ora- la bionda sgranò gli occhi.

-Non ti preoccupare - sorrise la donna -Sono Kurenai,vi aiuteremo,ora entra- e le indicò una carovana enorme.

Vi?Poi scosse la testa e decise di fare come detto. Se c'era una via di fuga doveva approfittarne,tanto a Konoha non aveva più niente e nessuno,come un'altra miriade di persone là dentro.

 

***

Finalmente era riuscito ad arrivare a casa sua,doveva cercare i suoi genitori. Entrò nella cucina e quello che vide fu mostruoso.

Gli occhi di sua madre si incrociarono un'ultima volta con quelle del figlio,quasi supplicanti. Lo stesso per il padre biondo,Minato. Poi una lama affonfò senza pietà nella gola di sua madre,trapassandola e prendendo quella di suo padre,legato a mani e braccia dietro di lei.

-Kaachan!- urlò disperano- Ojichan-

Il soldato sorrise maligno.

Uno scoppiò fece tremare tutta la terra. Doveva scappare la città stava per essere distrutta definitivamente,ma non poteva abbandonare lì i loro corpi. Poi finalmente le sue orecchie udirono in ritardo quello che sua madre udirono l'attimo prima della sua morte -Scappa,ti amiamo-

Iniziò a piangere e corse via. Era un vigliacco,ma quella era l'ultima volontà dei suoi genitori. Singhiozzò. Singhiozzi che erano ricoperti da urli,risate di soldati e scoppiò. Il caos.

Varcò la soglia delle mura,ma venne afferrato da un'uomo.

-Ehy cosa...-

-Sta' zitto - ribattè gelido- e indossa questa- gliela infilò a forza. Era una specie di manto col cappuccio che egli glielo tirò su -sali- lo spinse dentro una carovana e la chiuse. C'era altra gente. Ma non perse tempo a osservare quelle persone che probabilmente stavano come lui. Si abbandò sconsolato su un sedile.

 

***

 

Si risvegliò. L'odore di bruciato le affondava le narici. Si alzò ma sentì le gambe doloranti,e vide che da una coscia le sgorgava sangue. Doveva fermarla o ci sarebbe stat un'emorraggia. Si strappò un pezzo di maglietta e la legò sopra la ferita,sotto e poi avvolse il tutto ben stretto- digrignava i denti,faceva davvero male.

Fece qualche passo. Doveva muoversi o sarebbe morta lì. Non che l'idea del rassegnamente non l'avesse folgorata la mente ma doveva aiutare il villaggo,il suo villaggio e punire chi ha osato fare questo. Perciò camminò a stento,le strade erano più libere e c'era gente accucciata sul terriccio che piangeva e pregava in ebraico. Gentche piangeva. O chi stringeva i propri figli cantandogli le ultime ninne nanne. Alla castana le si spezzò il cuore non poter aiutare questa gente. Strisciò e quando fu quasi alle porte del villaggio vide una carovana allontanarsi. -ASPETTATE- urlò. Ma niente. Iniziò a correre,la gamba le doleva i polsi anche. Aveva quasi raggiunto la carovana quando la mancanza di sensibilità nel polso le fece perdere l'equilibrio e cadere.

Poi il rumore delle ruote sulla terra si era fermato. Si sentì alzare.

-Ciao- sorrise dolcemente una donna- tenTen giusto?-

Lei annuì.

La scrutò poi le infilò una mantellina -vieni,ti porteremo al sicuro e guarirai-. apr lo sportello della carovana e l'accompagnò dentro. c'erano altri ragazzi. tanti. Una decina forse. O poco più. Ma non guardò nulla, si tirò ben giù il capuccio di quella mantellina che odorava di vecchia paglia. se lo calò sugli occhi. Pensando al nulla,al vuoto.

AngolinoAutrice(?)
Salve a tutti,ed eccomi qui,con una nuova ff.
Spero vi invuriosisca almeno un pochino,beh non so che altro dire.
Ditemi voi se volete i titoli dei capitoli in Inglese o in Italiano.
Ringrazio  anticipatamente.
I pairing sono sempre gli stessi,per ora.... ahahah

Desclaimer: i personaggi non sono miei ma di Masashi Kishimoto e può contenere cose similio al gioco Assassin's creed della Ubisoft eccetera eccetera.

Saluti Enjoy,
Shanna.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: ShannaInLuv