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Autore: yachan    24/07/2004    2 recensioni
Sono passati tre anni...e nulla è più come prima. C'è la faranno i protagonisti del più famoso mondo Pokèmon, ad evitare una nuova catastrofe? Riusciranno a rincontrarsi, prima che il peggio si avveri?
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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VORTICE

VORTICE

Cap. 10

 

 

 

NAVE DA CROCIERA

Renzo si prepara a sparare contro la ragazza.

-         Allora? Hai forse paura di batterti con me?- rise.

-         Tzè! Non mi fai paura!

-         Allora, vediamo se riuscirai ad uscirne viva!- prese una Pokèball color argento e la lanciò in aria.

Ne uscì un grosso Pokèmon. Un Arcanine dall'aspetto ben poco rassicurante, per come fissava Manuela.

Ash rimase sorpreso, era la prima volta che vedeva una Pokèball di color argento.

-         Non ho tanto tempo da perdere con un insetto, ho altro da fare!- disse Renzo- Vai, Terminetor!- ordinò al Pokèmon- Sbarazzati della ragazza, con un potente attacco di fuoco!

Manuela roteò velocemente il bastone che aveva in mano, davanti a se. Creò una barriera invisibile, che riuscì a proteggerla dall'attacco del Pokèmon.

-         Non sai fare di meglio?

-         E va bene, Terminetor, attacco azione!

Il Pokèmon prese la rincorsa e saltò addosso alla ragazza.

-         Manuela, attenta!- gridò Ash.

Manuela fermò il bastone, orizzontalmente, in modo che le zampe del Pokèmon non gli facessero male.

Riuscì a bloccare l'assalto, ma non a sbarazzarsi del Pokèmon, che gli stava appresso con le sue fauci.

-         Eh, lascio a te il compito di sbarazzarti di questa ragazza- disse Renzo sicuro e avanzò, ma si bloccò subito, preceduto da una scossa elettrica.

Guardò da dove provenisse e vide il Pokèmon del ragazzo, in piedi e con le gote rosse cariche d'elettricità.

-         Tzè, anche tu ci ti metti. Peccato, pensavo di riservarti una morte lenta, ma vedo che insisti per morire per primo.

-         Quello a perdere sarai tu!- disse Ash, faticando per alzarsi in piedi.

Manuela, riuscì a malapena a vedere la scena, perché il Pokèmon non gli dava tregua. Bastava che lei si distraesse per un momento e quel Pokèmon l'avrebbe ridotta ad un colabrodo.

Renzo guardò con fastidio la fatica del ragazzo e del Pokèmon, mentre si preparavano a fronteggiarlo.

Poi osservò meglio il ragazzo e gli venne in mente la ragazza che aveva preso in ostaggio.

Eh, almeno mi vendicherò su di lui. Sfogherò in questo modo un po' della mia rabbia.

Renzo rise divertito, mentre si preparava a sparare.

Pikachu si mise davanti al suo allenatore, dimenticandosi la paura per le armi di fuoco. Doveva proteggere il suo allenatore, non aveva in mente nient'altro.

Scattò immediatamente e girò velocemente intorno all'uomo.

-         Pikachu!- gridò Ash.

-         Mostriciattolo fastidioso!- Renzo provò a sparargli, ma era impossibile, perché il Pokèmon era velocissimo nei suoi movimenti.

Pikachu si fermò e balzò sulla testa di Renzo.

-         Pika…chu…!!- gridò il Pokèmon, mentre scaricava tutta la sua elettricità.

-         Ahhhh!- gridò l'uomo. Si agitò e scaraventò via il Pokèmon.

-         No, Pikachu!- Ash si sforzò di avvicinarsi al Pokèmon ferito.

Renzo si riprese e vide il ragazzo distratto e puntò la pistola.

-         Ash, sta attento!- riuscì ad avvisare Manuela, voltandosi verso di loro. Però questo permise ad Arcanine di saltargli addosso e farla cadere a terra.

Ash si girò di scatto, per vedere il momento prima che Renzo premesse il grilletto.

-         Muori!- gridò l'uomo.

Qualcosa afferrò Ash e lo buttò a terra, evitando di venire ferito di nuovo.

Renzo guardò con stupore e con rabbia crescente, l'arrivo della ragazza dai capelli rossi.

Ash aprì gli occhi e vide accanto a se, Mist.

-         Mist?- riuscì a dire a fatica.

-         Ash, tutto bene?- chiese Mist, poi si accorse della ferita alla gamba del ragazzo.

Ottavio corse in soccorso della compagna Manuela.

Allontanò il Pokèmon Arcanine, che teneva bloccata la ragazza a terra con i suoi artigli.

-         Manuela, come stai?- chiese lui.

-         S- si…sto bene…ma Ash è rimasto ferito…per colpa mia…

Ottavio la guardò con aria triste e preoccupata.

-         Ash, ma stai sanguinando! Dobbiamo bloccare l'emorragia, prima che…- disse Mist agitata.

-         Mist…aspetta…io posso cavarmela…ma Pikachu…è ferito, non ha ancora ripreso conoscenza- disse preoccupato Ash.

Mist guardò il Pokèmon poco lontano. Sembrava morto, per come era accasciato a terra. Temette che avesse ricevuto un brutto colpo.

Renzo si avvicinò velocemente alle spalle della ragazza.

Ash se n'accorse.

-         Mist, attenta!

Mist si agirò e Renzo l'afferrò per il collo, stringendo con forza la presa e sollevandola dal suolo. Mist riusciva a fatica a respirare e i suoi movimenti erano deboli.

Ottavio si precipitò in aiuto a Mist, ma il grosso Pokèmon gli sbarrò la strada.

Maledizione! Se non mi sbarazzo al più presto di questo Pokèmon, per la ragazza sarà la fine.

-         Mist!- Ash si alzò e tentò di sferrare un pugno, ma Renzo lo schivò e gli diede un calcio, facendolo cadere di nuovo a terra.

-         A- Ash…- Mist cercò di liberarsi dalla presa, ma l'uomo dimostrava di avere una forza mostruosa nelle braccia.

-         Ah, ah! Allora, come la mettiamo adesso, signorina?- rise- Hai ancora la forza per controbattere?

-         Maledetto…!- disse Mist, con voce fiacca.

Sto perdendo le forze…se non faccio qualcosa…non porterò a termine la missione ed Ash morirà…non…non posso permetterlo!- pensò Mist, mentre la sua mente si annebbiava- Devo pensare a come liberarmi dalla presa…

Allungò la mano per prendere il piccolo spruzzatore, ma Renzo lo notò e glielo buttò via.

-         Ops, mi dispiace…ti serviva?- scherzò.

Manuela vide Mist in difficoltà e si sfilò una scarpa per gettarglielo in faccia a Renzo. Ma anche questa volta, predisse la mossa e si scansò in tempo.

-         Eh, che ridicolo tentativo!- sbeffeggiò l'uomo- Siete ridotti così male?

Adesso!- pensò Mist e approfittò della sua distrazione, per tirargli un calcio nello stomaco.

Renzo lasciò la presa e indietreggiò confuso per il colpo.

Mist cadde a terra e si massaggiò il collo, mentre riprendeva fiato.

-         Tu maledetta…come quel ragazzino di qualche tempo fa…siete sul punto di morte!- gridò Renzo, puntandogli il dito.

La ragazza si alzò con sguardo deciso. Dietro di lei, Ash e Pikachu erano accasciati al suolo.

Devo fermare questo scempio!- pensò Mist- Ma come? Per prima cosa devo disarmarlo…

Notò una torcia per terra, con dei piccoli cocci di vetro sparsi sul pavimento.

Si abbassò velocemente, raccolse la torcia e la puntò dritto all'uomo.

-         Che fai?!- Renzo si mise la mano davanti agli occhi. La luce lo stava accecando.

Mist lanciò i piccoli frammenti di vetro alla mano di Renzo.

-         Ahhh!- gridò, facendo cadere la pistola dalla mano ferita.

E' il momento!

La ragazza si precipitò per impugnare la pistola, ma Renzo glielo impedì lanciandolo il più lontano possibile con un calcio.

-         Eh, non credere di farmela così facilmente!

-         Questo lo dici tu! Adesso che non hai la pistola, non sei più in vantaggio- si avvicinò velocemente a Renzo.

-         Tzè!- fece una smorfia e sferrò un pugno.

Mist si abbassò e colpì dritto allo stomaco con una gomitata.

-         Questo è per quello che hai fatto ad Ash!

Renzo indietreggiò, appoggiando la mano sulla parte dolente.

La ragazza approfittò del momento e lo fece cadere, afferrandolo per un braccio e scaraventandolo a terra.

-         E questo è per aver tentato di uccidermi!- disse, con il fiato corto.

Mist si diresse verso Ash e il suo Pokèmon, barcollando un po' per la poca energia rimasta. Si chinò davanti al ragazzo e si accertò delle sue condizioni. Stava bene, anche se continuava a perdere sangue. Si avvicinò a Pikachu e si abbassò per sentire i battiti del cuore.

E' vivo, per fortuna- pensò sollevata la ragazza, mentre alle sue spalle comparve di nuovo Renzo.

-         Non mi do vinto, per così poco!- gridò tentando di nuovo di coglierla di sorpresa.

La ragazza si scansò subito di lato, facendo andare a vuoto il colpo di Renzo.

-         Una volta è già abbastanza per prendermi di sorpresa- disse- Pensavi davvero che ci sarei cascata nuovamente?

L'uomo si alzò e in quel momento si sentì il rumore del grilletto. Renzo si bloccò, accorgendosi che la sua stessa pistola gli era stata puntata alla tempia.

Ottavio si trovava in piedi dietro di lui, con in mano la pistola.

-         Penso che sia ora di mettere fine a questa battaglia.

-         Ottavio?- Mist guardò il ragazzo e lui gli sorrise. Affianco a lui c'era la sua collega, Manuela.

Anche lei stava bene, nonostante le ferite causate dal Pokèmon di Renzo.

L'uomo si guardò in giro.

-         Se stai cercando il tuo Pokèmon, al momento non ti sarà utile- Manuela gli indicò dove Terminetor era svenuto.

-         E neanche i tuoi uomini potranno venire in tuo soccorso.

Renzo non disse niente e abbassò il capo, mentre in sottofondo si sentivano le sirene delle motovedette.

La polizia bloccò tutti i criminali e li portarono via, mentre i passeggeri poterono tirare un sospiro di sollievo, per lo scampato pericolo. Dei medici salirono a bordo della nave per medicare i feriti.

Il capo della polizia si fermò a parlare con Ottavio.

-         Allora, come sta la signorina Manuela?

-         Bene, per fortuna. Non ha gravi ferite.

-         E i due ragazzi, come stanno?

-         Beh, i medici sono riusciti a fermargli l'emorragia, ma ha perso molto sangue…- chinò la testa dispiaciuto- E Mist è con lui.

In una cabina poco distante, Mist stava parlando con il medico.

-         Sta tranquilla, adesso è fuori pericolo, ma per recuperare le energie deve stare fermo per un paio di giorni.

-         Okey- disse triste- E Pikachu?

Il medico si aggiustò gli occhiali.

-         Anche lui sta bene, ma ha bisogno di essere portato in un centro Pokèmon per alcuni controlli- prese la sua borsa- Sia il Pokèmon che il ragazzo devono stare a riposo. Non devono sforzarsi, né altro.

Mist stette zitta, mentre il medico si avviava.

-         Sei sicura di non volere che ti visiti?

-         Sì, io sto bene.

-         Come vuoi…però ti consiglio di farti visitare, appena la nave arriverà a destinazione.

La ragazza stette di nuovo zitta. Fece un debole cenno di sì.

Il medico si allontanò. Mist si strinse nelle spalle e guardò preoccupata oltre la porta socchiusa. Si poteva intravedere un ragazzo sdraiato su di un letto.

Il dottore ha detto che non si deve affaticare…- pensò Mist, mentre entrò in silenzio nella stanza.

Guardò le fasciature sul corpo di Ash. Accanto a lui, come d'abitudine, c'era Pikachu.

Mist di sedette su una sedia e li fissò mentre dormivano.

Questo non doveva accadere…- pensò triste- Non sono stata in grado di proteggerlo…e adesso lui è qui ferito, mentre poteva essere a casa sua, sano e salvo- Appoggiò la sua testa alla mano- Che cosa ho fatto? Come ho potuto permettere che avvenisse tutto questo? Dovevo impedirlo!

Nel silenzio della stanza, si sentì un leggero lamento.

E' Ash…starà facendo un brutto sogno?

Si avvicinò al ragazzo.

-         Mh…Brock…Misty…dove siete?- borbottò nel sonno.

-         Ash?

-         …Misty…-continuò a parlare.

-         Ash…io sono qua- gli prese la mano e gliela strinse- Sono qua con te…

 

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LIMA

-         Che stai facendo?- chiese Nick, uscendo dal bagno.

-         Non vedi? Sto dando da mangiare al mio Pokèmon- rispose Gary.

-         Ah, mi ero scordato che eri un allenatore di Pokèmon- si asciugò i capelli.

-         Già, ero, prima che tu arrivassi- disse con ironia.

-         Ehi, non ricominciamo a discutere- si pettino i capelli- Ti mancano?

-         Chi?

-         La tua famiglia, i tuoi amici…- spiegò.

-         …- finì di dare da mangiare al suo Pokèmon e si alzò in piedi- I miei genitori sono sempre in viaggio, troppo occupati per accorgersi della mia assenza e mio nonno è l'unico che rappresenta la mia famiglia- si affacciò dalla finestra della stanza- E non credo di essermi fatto dei grandi amici durante i miei viaggi. Non sono un tipo socievole e preferivo viaggiare solo- guardò il cielo blu- Però, c'è sempre stata una persona che ho sempre considerato mio amico. Lui, al contrario di me, è socievole e non fa fatica a trovarsi amici. E in questo io lo invidiavo molto.

-         Lo invidiavi?

-         Sì, nonostante io ero migliore di lui.

-         La modestia non ti manca, a quanto vedo.

-         Dicevi qualcosa?- lo fulminò con gli occhi.

-         No, no, niente. Ti manca?

-         Beh, non saprei…è da tanto che non lo vedo…Chissà come starà?

 

"Ehi, Gary!"- un ragazzo con i capelli neri gli andò incontro.

"Oh, Ash, sei tu"

"Partecipi al torneo, vero?"- chiese emozionato.

"Sì"

"Allora, ci incontreremo in finale! Non vedo l'ora!"

"Spero che in tutto questo tempo, tu ti sia allenato bene per affrontarmi. Perché questa volta non ti salverà la tua fortuna"

"Tzè, ma che fortuna! La mia è solo bravura! E te lo dimostrerò sconfiggendoti al torneo!"

"Questo lo vedremo"

"Ash, eccoti qua!"- un gruppetto di ragazzi gli venne incontro.

"Ragazzi, che ci fate qui?"- chiese Ash.

"Accidenti Ash, ti avevamo detto di aspettarci e invece sei schizzato via!"- disse una ragazza con capelli marroni.

"Eh, eh, scusatemi…"- rise imbarazzato.

Gary guardò il gruppetto e riconobbe solo uno di loro.

"Brock?"

"Ciao Gary, è da tanto che non ci si vede"

"Viaggi ancora con Ash?"

"Sì"

"Non vedo la tua amichetta, Ash. L' hai fatta scappare?"- rise divertito, ma si fermò non appena vide lo guardo del ragazzo.

"Eh, doveva occuparsi della palestra a Cerulean City…"- si sforzò di sorridere- "Ah, non ti ho presentato i miei nuovi amici…"- indicò i due ragazzini che erano con lui "Lei è Haruka e l'altro è suo fratello, Masato"

"Piacere!"- salutarono i due.

"Ciao"- contraccambiò il saluto.

"Beh, adesso dobbiamo tornare al Pokèmon Center, per prendere i Pokèmon"- disse Brock.

"Già. Allora, ci vediamo in finale, d'accordo?"

"Sì. Vedi di esserci"

"Certo!"- e si allontanò con il suo gruppo.

 

-         Dobbiamo raggiungere la città di Poli- disse Nick.

-         Eh? Ah, sì- si svegliò dai suoi ricordi.

-         Partiremo a notte fonda.

-         Che?!

-         E' più sicuro viaggiare di notte. Dormiremo qualche ora e poi ci sveglieremo.

-         Che allegria- disse ironico.

-         Tzè, sempre che critichi, tu.

-         Oh, scusa se non salto dalla felicità- si sdraiò sul letto- Buonanotte.

Nick lo guardò e sospirò.

Erano riusciti a scampare ai pericoli, per un soffio e si erano rifugiati in una locanda di Lima, ma non era sicuro fermarsi a lungo. Il nemico, era sempre sulle loro tracce e lui cominciava a sentire i primi sintomi della stanchezza.

Nick si sedette sul letto.

Chissà perché Brock vuole i due ragazzi alla Sik. E perché sono così importanti? Che succederà una volta arrivati?

 

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NAVE DA CROCIERA

Ash si svegliò di soprassalto. Si guardò intorno e capì di essere ancora sulla nave.

Vide al bordo del letto una ragazza che gli stringeva la mano.

Mist…

Ai piedi del letto invece, c'era Pikachu.

Sorrise sollevato non appena vide il Pokèmon che si svegliava.

-         Pika!- esclamò il Pokèmon, contento.

-         Ciao Pikachu- disse lui.

-         Pika!- gli saltò in braccio.

-         Ehi, calma con le effusioni, mi sento ancora dolorante- scherzò, abbracciandolo.

Mist si svegliò e sorrise costatando che i due stavano bene.

-         Ciao Mist- sorrise Ash- Che è successo? Perché mi trovo qui?

Mist si sistemo una ciocca di capelli in disordine.

-         Eri conciato proprio male, sai?

-         Ma gli altri? Come stanno?

-         E' tutto a posto, Ash, sta tranquillo. E' arrivata la polizia ed ha portato via quei tizi.

-         E Manuela, come sta?

-         Sta bene- si alzò dalla sedia- Vedi di preoccuparti di te stesso. Tra poco raggiungeremo la costa e sbarcheremo a terra. Cerca di rimetterti in sesto.

-         Ma io sto bene, davvero- cercò di scendere dal letto.

-         Non ci provare, Ash Ketchum! Il dottore ha detto che ci vuole riposo e riposo sarà!- disse in tono autoritario.

-         O- okey…- disse intimidito dalla ragazza.

-         Bene. E guai a te se provi ad alzarti da quel letto, senza la mia autorizzazione.

-         Uff, non sei la mia baby-sitter. Non puoi dirmi cosa devo fare- si lamentò.

-         E invece posso, finché sei sotto la mia protezione- disse seria- Quindi non lamentarti e riposa!

-         D'accordo…tiranna- bisbigliò.

-         Come hai detto?!

-         Io? Niente.

Bussarono alla porta.

-         E' permesso?- chiese una voce maschile- O disturbiamo la coppietta?

-         Ottavio, ciao!- salutò Ash.

-         Vedo che stai bene, che sollievo- disse, entrando nella stanza.

Mist lo guardò storto.

-         Ciao Ash- entrò anche una ragazza.

-         Manuela!

-         Come va?

-         Bene e tu?

-         Diciamo bene- sorrise e si sedette sulla sedia- E il tuo Pokèmon?

-         Pika, pi!

-         Dice che sta benone- disse Ash.

-         Ottimo.

I due continuarono a chiacchierare, mentre Mist uscì dalla stanza, passando vicino a Ottavio, senza fare alcun cenno.

Ottavio la seguì lungo il corridoio.

-         Mist, aspetta.

La ragazza non accennò a fermarsi.

-         Ehi!- la raggiunse e gli passò davanti- Che ti prende? Non mi ascolti?

Mist lo guardò arrabbiata e proseguì avanti ignorandolo.

-         Ehi!- l'afferrò per un braccio- Senti, mi dispiace, davvero. Era compito mio e di Manuela, gestire questa situazione e invece…- disse triste- Lo so che c'è l' hai con me, per quello che è successo al tuo ragazzo. Non so come scusarmi.

-         No, non è questo…- disse la ragazza, rimanendo di spalle ad Ottavio.

-         Eh?

-         Non c'è l' ho con te, ma con me stessa…

-         Come?- chiese sorpreso.

-         Scusami, ma adesso non ho voglia di parlarne- si liberò il braccio e proseguì il suo cammino.

Raggiunse la prua e guardò il mare davanti a sé.

La colpa è mia. Non di Ottavio e Manuela. Era mio il compito di proteggere Ash, ma non ne sono stata capace. Sono una frana.

Non dovevo accettare questa missione! Accidenti a Brock, non dovevo farmi trascinare in questa storia! 

 

"Misty, io e Violet andiamo a fare un giro in centro"- disse una ragazza dai capelli rosa.

"D'accordo" rispose lei, svogliata.

"Sei sicura di non voler venire con noi?"- chiese l'altra ragazza con i capelli blu- "Ti farà bene prendere una boccata d'aria"

"Non vorrai mica stare qui, a compiangerti per tutta la vita, vero? Devi un po' svagarti, uscire fuori…e non qui ad ammuffire con la palestra"

"Non vorrete ricominciare, spero"- disse in tono seccato Misty- "Lasciatemi in pace, una buona volta! So quel che faccio"

"Come vuoi"- disse esasperata Lili- "Noi torniamo stasera, ciao"

"Ciao"

Le due ragazze uscirono dalla palestra, mentre Misty continuava a sistemare dei scatoloni.

"Uff, e con questo ho finito"- disse mettendosi le mani ai fianchi.

Qualcosa scivolò da uno scatolone e cadde a terra, attirando l'attenzione della ragazza.

Si abbassò per raccogliere le foto che erano cadute.

Ritraevano Ash nei suoi tornei. Glieli aveva spediti la madre del ragazzo.

Tra quelle foto, c'era un'altra un po' rovinata. Era stata scattata prima che Misty se ne andasse dal gruppo.

Guardò l'immagine con rabbia e provò a stracciarla in due, ma si fermò a metà. Riguardò la foto con un po' di nostalgia e tristezza.

Proprio in quel momento, sentì entrare una persona nella palestra.

"Mi scusi, ma la palestra è chiusa, ora. Se devi sfidare il capopalestra, torna domani"

"Sto cercando una certa…Misty Waterflower"- disse leggendo il nome su di un foglio.

"Sono io"

"Bene, mi segua, adesso"

"Come?"- guardò meglio la persona che aveva davanti. Era vestito con dei capi scuri e si guardava continuamente in giro.

"Non mi hai sentito? Devi seguirmi! Muoviti!"

"Un attimo! Io non ti seguo da nessuna parte, prima che tu mi spieghi cosa…ahhh!"- qualcuno sparò alla porta, abbattendola- "Ehi, ma chi diamine siete!"- andò incontro ai tizi fuori dalla porta.

"Ferma!"- L'uomo la prese per un braccio e la trascinò via.

"Cosa stai facendo! Ehi, sto parlando con te, sottospecie di un…"

"Vuoi stare zitta?"

"Neanche per sogno!"

Le persone che avevano abbattuto la porta, cominciarono a rincorrergli e sparargli addosso.

"Ehi, perché sparano? E perché c'inseguono?"

"Te lo spiego una volta che sarai al sicuro"

"Al sicuro da cosa?"

Un proiettile gli passò vicina, sfiorandola.

"Okey, okey, a dopo le domande"

Mezz'ora dopo, lontani da Cerulean City.

"Spero che tu abbia un buon motivo per avermi trascinata qua"

L'uomo non parlò, ma gli consegnò una lettera.

"Una persona ha bisogno di parlare con te"

"E perché non utilizzare il telefono? E' più comodo e soprattutto non ti porta a casa dei tizi fuori di testa"- disse ironicamente, mentre apriva la lettera.

 

La vista del porto la riportò in sé.

Una volta arrivati a terra, gli sarebbe bastato raggiungere la città di Berny e sarebbe arrivata a destinazione.

D'accordo Mist, adesso mettiamoci all'opera. Presto porterò a termine questo incarico e non sarò costretta a preoccuparmi di Ash.

 

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PALLET TOWN- casa del professore Oak.

-         Allora, notizie?- chiese una madre in apprensione.

-         No, alla centrale di polizia non li hanno ancora rintracciati- rispose il prof. Oak, mentre preparava il thè.

-         Prima Ash, adesso Gary. Ma dove saranno finiti?

-         Non lo so, ma ci sarà senz'altro una spiegazione logica. Né Ash, né Gary sono tipi che decidono di scomparire all'improvviso senza dare spiegazioni.

-         Forse erano con qualcuno.

-         O forse li hanno rapiti.

-         Rapimento? Ma è terribile! Mio figlio è in pericolo e io non posso fare niente. Che situazione.

-         Tranquilla Delia, sappiamo entrambi che Ash e Gary sanno cavarsela da soli. Non sono più dei bambini.

-         Però…io sono sempre preoccupata.

-         Lo capisco, anch'io lo sono. Ma per il momento non possiamo intervenire- si sedette sulla poltrona- Non ci resta che aspettare loro notizie.

 

 

CONTINUA…

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Finito decimo capitolo! Finalmente! Evviva! Hurrà! (scusate la mia euforia, ma sento che sono quasi alla fine della fiction)

Ho impiegato un po' di tempo per scrivere questo capitolo, perché non avevo ispirazione e dovevo finire anche le altre fiction.

Comunque, mi metto subito all'opera per il prossimo capitolo. ^-^

Ah, non dimenticatevi di commentare e di farmi sapere il vostro parere su questa fiction! ^o^

 

Pokèmon e personaggi allegati, non sono di mia creazione, ma della Nintendo.

 

By Ya-chan

   
 
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