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Autore: Teenatica    14/01/2013    1 recensioni
L'incontro dei protagonisti è una cosa che accade per caso, il protagonista maschile (Peter) prima sembrerà solo uno stupido ragazzo che non sa trattare le donne ma dopo si scoprirà per lui che tutto ciò è solo un grosso sbaglio e tornando indietro sui suoi passi cerca di ricostruire tutto dall'inizio, ma, la ragazza (Lali) si accorge di tutta la finzione che c'è in quell'uomo e si rende conto che non è il ragazzo che lei ricerca nella felicità.. Farà in tempo Peter a riconquistarla prima che lei cambi definitivamente idea?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 5  “ACCADE TUTTO PER CASO”

Rientrai a casa, distrutta, stanca senza alcuna voglia di fare.. Non riuscivo sopportare tutto ciò.

-Suona il telefono- Leggo : Zio Pato, rispondo..

-Pronto?!

-Ciao Lali sono io, ho appena smesso di lavorare, sto andando a parlare per il funerale alle pompe funebri vuoi venire con me a organizzare le cose?

Con un filo di voce, angosciato, risposi :

-Zio mi dispiace non me la sento, sto troppo male..

Lui affranto rispose :

-Non preoccupare ti capisco..

Chiudo la chiamata. Mi sdraio sul divano, accendo la tele..

Ero immersa nei pensieri quando a un certo punto mi viene in mente di non aver più salutato Nico, ripenso a quell’incontro e quello di Peter mi scappa un sorrisino ma  niente di che.
Decido di farmi una doccia e di andare a dormire, ripensando al mio papi mi addormento tra le lacrime che inondano il mio cuscino..

La mattina suona quella maledetta sveglia che mi dice.. Lutto o no a scuola devi andarci lo stesso. Mi faccio forza e abbandono il mio adorato letto. Faccio colazione, visto che la sera prima non avevo mangiato mi sentivo per svenire.. Vado in bagno mi lavo, faccia, denti e tutto. Un filo di trucco proprio per non far vedere a tutti i miei occhioni rossi . Mi vesto, pantaloncini neri, maglia con una sola spallina e le mie adorate superga bianche, borsa e via..
Mi chiudo la porta di casa alle mie spalle e vado..

Entro a scuola e come al solito vedo tutti i miei compagni e come tutte le mattine,  vado a sedermi nel mio banco posto in un angolino della classe e i pensieri mi assalgono.
Mi chiedevo come facevo dopo 4 anni che stavo nella stessa classe, con gli stessi compagni a non essermi relazionata ancora con nessuno-?!

Entra il professore, ma stranamente invece che entrare rimane fermo sulla porta e poco dopo annuncia :

-Ragazzi oggi è arrivato un nuovo ragazzo, so che tra di voi dopo quattro anni si sono già create molte compagnie e amicizie ma vi chiedo anche di riuscire a integrare nel vostro gruppo anche lui eccolo. Finalmente lo fece entrare. Dopo la sua entrata la situazione della classe e la medesima :

Troiette che si sistemano a vicenda il trucco, Secchioni completamente estranei alla situazione, quelli che si credevano Gradassi li vedi iniziare a farsi gli occhiolini e dirsi : questo diventerà uno di noi ecc.. e Poi c’ero io con il mio sorrisetto da emerita ebete.

Ma ancora prima di presentarsi venne bloccato dalla voce della solita puttanella della mia classe che dice :

-Esposito pianta con questi sorrisetti da ebete tanto non ti si fila nessuno..

Quelle parole mi misero una tristezza addosso incredibile ma ancora prima che potessi replicare il prof intervenì :

-Del Cerro la pianti di dire cose del genere.. E poi mi faccia il favore la mattina la sua faccia non la deve usare come se fosse una tela.

A quelle parole tutta la classe scoppiò a ridere, perfino i secchioni che dall’inizio dei quattro anni scolastici non si sono mai fatti una risata fecero un piccolo sorrisetto.

Poi il professore blocco le risate dicendo :

-Bene dai allora presentati alla classe!

Lui un pò imbarazzato dal comportamento della classe disse :

-Ciao a tutti mi chiamo Nicolas Riera ma potete chiamarmi Nico..

Stava per continuare ma il professore lo fermò dicendo :

-Grazie Riera avrete tempo più avanti per conoscervi ora non ne abbiamo..

Nico prese un banco lo attaccò al mio e si sedette li.. Dopo si avvicinò a me, mi abbracciò e mi sussurò all’orecchio :

-MI SEI MANCATA.

Io rimasta un po’ sconvolta perché non me l’aspettavo risposi :

-ANCHE TU!
  
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