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Autore: Hika Uchiha    14/01/2013    5 recensioni
Sakura è una liceale molto estroversa e amante della vita. Dopo una piccola cotta avuta per Naruto Uzumaki, un suo compagno di classe, è più decisa che mai a trovare un ragazzo. Le sue amiche sono già in parte felici di aiutarla. Come un pomeriggio con le spalle contro il tronco di un albero di ciliegio, senza preavviso, il destino tende a cambiare. Ed ora Sakura deve decidere se amare davvero.
Dal secondo capitolo:
Sentì la mano di Sasuke levarsi dalla sua spalla, mentre con l'altra gli poneva qualcosa davanti agli occhi. Okay, quell'anat... quel Sasuke le aveva riportato la borsa più rotta che mai. Almeno l'ha riportata, pensò.
[SasuSaku] Accenni NaruHina e SuiKarin.
SOSPESA.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Karin, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Karin/Suigetsu, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Cherry Blossoms

 
Quando Sakura entrò nell'enorme edificio della sua scuola, sorrise incerta, guardando attorno il fottio di adolescenti impegnati in chissà quali chiacchiere. Oramai frequentava quel liceo da ben tre anni, e la sua sezione era proprio la 3C. Cercò di trovare le sue amiche, alzando il collo per vedere meglio. Karin e Hinata non si trovavano proprio da nessuna parte, ed era una cosa che a lei non piaceva molto. Sbuffò annoiata, entrando in classe quando la campanello suonò. Molti degli alunni erano già in aula, chi già seduti e chi in un angolo a far baldoria. Si morse un labbro, accomodandosi sulla sedia del suo banco, aspettando che le sue amiche entrassero. In fondo non era abituata a stare da sola per più di qualche minuto, soprattutto se era l'unica ragazza presente in quel momento. Arrossì di botto quando Naruto Uzumaki, il ragazzo che prima le piaceva, si avvicinò e la salutò amichevolmente. << Ciao, Sakura-Chan! >> La rosa sorrise, cercando di trattenere il rossore.

<< Naruto! >> Disse, sbattendo diverse volte le palpebre.

<< Che palle! Ehy, ma Hinata-Chan? >> Chiese curioso, guardandosi intorno. Già, per quanto lei poteva esserne innamorata, a lui piaceva la sua migliore amica, purtroppo. A dire il vero non era una cosa su cui aveva dato molto peso, anzi, si era rassegnata all'idea di piacere all'Uzumaki. Il giovane scuotette la sua chioma gialla, salutandola con un cenno della mano.

Sentì la porta aprirsi, e una Karin sudata fece il suo grande ingresso. Aveva cominciato a sbraitare contro Suigetsu, altro amico di Sakura, e l'aveva insultato in tutti i modi. Ripeteva sempre alla rossa che quest'ultimo l'amava, perché l'aiutava sempre e beh, avevano davvero un rapporto profondo.

<< Sakura! >> Esclamò la ragazza dai capelli rossi, avvicinandosi alla sua migliore amica. << Allora, come va? Oggi pomeriggio andiamo a vedere i ciliegi in fiore? Dai! Al parco ci stanno tantissimi di alberi! >> Spiegò sorridente, sedendosi accanto all'amica.

Inizialmente lei e Karin non erano state molto amiche, ma man mano che si erano conosciute, avevano cominciato ad instaurare un rapporto sempre più profondo. Adorava quella ragazza, così come adorava Hinata.

<< A proposito? Hinata? Non sai nulla? >> Chiese la rosa, guardandola con gli occhi spalancati.

La ragazza scosse la testa, mugugnando qualcosa d'incomprensibile. << Ha la febbre >> Tagliò corto, ridendo incerta.

<< C'è qualcosa che non va? >> La guardò dubbiosa, squadrandola per bene. Karin aveva sempre qualcosa da nascondere.

La rossa tentennò, guardandola con aria di sfida. << E va bene! >> Si rassegnò, facendo sorridere Sakura. << Ha un fidanzato... Contenta? >> La rosa rise allegra, sbattendo le mani lentamente.

Era felicissima: Hinata era sempre stata una ragazza molto timida, anche se esteriormente era bellissima. Aveva dei capelli blu indaco, degli occhi perlati e un sorriso che, anche se a volte si dimostrava più che altro imbarazzato, faceva sciogliere chiunque. Karin, invece, era tutto il contrario: aveva i capelli rossi, era molto competitiva ed era anche lei molto bella. Però, se doveva scegliere una preferita, non sapeva proprio che nome pronunciare.
Ognuna era diversa nel suo modo, e Sakura le adorava proprio per questo.

<< Buongiorno >> Hinata col fiatone entrò in classe, sedendosi velocemente accanto ad una ragazza dai capelli marroni, nonché TenTen.

<< Ma è venuta! >> Bisbigliò Karin, girandosi per guardare meglio la Hyuga. << Allora ha mentito! >> Continuò, facendo spallucce.

Sakura preferiva farsi i fatti suoi, infatti non parlò minimamente. La curiosità era tanta, ma a dire il vero non aveva voglia né di far imbarazzare l'amica e né di sembrare troppo impertinente. La rossa continuava a fissarla con gli occhi a due fessure, sorridendo maliziosamente quando Naruto le si avvicinò. Sakura non si arrabbiò minimamente.
Ormai aveva dato campo libero ad Hinata, poteva ben stare con l'Uzumaki.

<< Hinata-chan, ciao! >> Si grattò la testa imbarazzato, sedendosi sul banco che si trovava accanto a quello della giovane. << Come mai sei arrivata in ritardo? >> La Hyuga sorrise imbarazzata, balbettando un qualcosa che il biondo non comprese.

<< Si è sentita poco bene! >> Urlò d'un tratto Karin, avvicinandosi all'amica. << Giusto, Hinata? >>

Annuì, guardandola sollevata. << Già... Naruto-Kun, forse è meglio se vai a sederti, il professore arriverà a momenti >> Suggerì dolcemente, sfiorandogli la mano delicatamente.

<< Suvvia, non amoreggiate in classe >> S'intromise Suigetsu, per poi venir guardato male dalla rossa.

<< Che scemi >> Mormorò Sakura, guardandoli da lontano. Prese un quaderno dal suo zaino, aprendolo e cominciando a leggerne il contenuto. Preferiva studiare che dire stronzate come faceva il resto della classe. Respirò a fondo, annoiandosi tra le pagine di biologia.

Al diavolo. << Ehy, ragazzi! >> Si alzò velocemente, scontrandosi con Gaara che attimi prima aveva cercato di passare. << Scusa >> Quest'ultimo annuì, sorpassandola.

Quel tipo era davvero strano. Non sapeva molto di lui, era venuto assieme ai suoi due fratelli, di un anno più grandi, da meno di due mesi nel liceo. Era di poche parole, non si era fatto molti amici, ma di fangirl ne aveva parecchie.

<< Sakura, bellissima! >> Scherzò Suigetsu, cingendole i fianchi. << Come fai ad essere amica di quello scorfano? >> Ovviamente si stava riferendo a Karin. La rossa lo fulminò con sguardo, prendendo il braccio della rosa e avvicinandola a lei.

<< Non toccare Sakura, pervertito! >> Sbraitò inutilmente, poiché il ragazzo si era volatizzato. << Quanto lo odio >>

<< Non diciamo cazzate, ti piace! >> Sogghignò Naruto, guardandola malizioso. << Vero, Hinata-Chan? >> E tutti sospirarono. Oramai il punto fisso di Naruto era Hinata.

<< Che felicità! >> Esclamò Karin, torturandosi le delicate mani. << Hinata ha un fidanzato ed io no >> Disse scherzosa, mettendosi le mani sui fianchi.

<< Sei uno scorfano >> Intervenne Suigetsu, beccandosi un pugno che lo fece precipitare dall'altro lato dell'aula.

Eh sì, adorava la sua classe.


***

Il professore di matematica entrò in ritardo di parecchi minuti, scusandosi con i suoi alunni. Iruka era un tipo strano, molto strano. A dire il vero con lui si capiva poco e niente, infatti, Sakura, preferiva il professore Kakashi, che spiegava la scienza in modo perfetto.
L'uomo squadrò per bene tutti, facendo l'appello silenziosamente. La classe aveva cominciato a fare baldoria, perciò Sakura cominciò a chiacchierare con Karin.

<< E tu, ancora niente fidanzato? >> Provocò l'amica, dandole una gomitata. << Diciamo che il professore Hatake sarebbe perfetto per te >> Sakura rise divertita, scuotendo la testa e dando uno schiaffo dietro la nuca della rossa.

<< Non scherzare >> La intimidì, fissandola con i suoi occhi verdognoli.

<< Tu aspetti ancora il principe azzurro, vero? >> Sakura annuì scocciata, tenendosi il mento con le mani.

Karin sbuffò, muovendo il dito a mo' di no. L'Haruno rise. << Tu hai trovato uno scorfano, scorfana
>> Aveva trovato Suigetsu.


***

Anche le due ore di matematica volarono via. Sakura fece ricreazione assieme alle sue amiche, e al loro gruppo si aggiunsero anche Sai e Naruto.
Avevano cominciato a parlare del più e del meno, ma l'Haruno non aveva fatto altro che pensare alla chiacchierata avvenuta qualche minuto prima con Karin. Forse era vero, davvero aspettava il principe azzurro? L'unica persona che vedeva come un principe era l'Uzumaki, ma non aveva speranze con lui.
Poi, nella sua classe, c'era Gaara, il tipo tutto silenzioso con buoni voti. Anche lui non era niente male, ma forse non era il suo tipo.
Shikamaru? No, lui apparteneva ad Ino Yamanaka, altra sua compagna di classe. Beh, forse era nata per restare zitella con tanto di gatti a farle compagnia compagnia. Adios, mundo cruel.

<< ... llora? >> Si svegliò dal suo stato di trance, alzando la testa velocemente dal dolce che stava gustando. I suoi amici la fissarono confusi, mentre Karin scoppiò a ridere.

<< Ti senti bene, amica mia? >> La guardò di traverso, mentre sentiva le mani sudare. << Ti ho chiesto se vieni al parco con me >>

<< Sì, certo che vengo. Non esco da qualche mese di casa >> Disse Sakura, posando la forchetta nel piatto. << Naruto >> Chiamò, aspettando che il giallo si voltasse verso di lei << Lo vuoi tu? >> Lui si illuminò, spingendo il piatto della rosa verso di sé.

<< Grazie, Sakura-Chan! >> E sorrise a trentadue denti, mentre la rosa intravedé un Hinata con gli occhi a cuoricino. Ispirò, almeno lei aveva trovato la persona giusta di cui innamorarsi. << A proposito: Karin, ma Suigetsu? >> Il biondino guardò sia Sakura che la rossa.

<< Perché lo chiedi a me? >> Imprecò contro il ragazzo, con un rossore ben visibile sulle guance.

<< Perché mi ami >> Karin sussultò quando il ragazzo dai capelli chiari le sfiorò la spalla. Fece una smorfia disgustata non appena si rese contro di chi fosse la mano. Anche se lei non voleva ammetterlo, era evidente che insieme formavano una bellissima coppia.

<< Ti piacerebbe, eh? >> Sakura gli sorrise. << In fondo Karin ti piace, giusto? >> Il ragazzo rabbrividì per finta, venendo colpito in pieno volto dalla rossa.

Tutti sgranarono gli occhi, mentre il silenzio più totale si fece largo nella mensa. << Karin-Chan, non devi fargli del male >> Disse preoccupata Hinata, guardando dispiaciuta il ragazzo.

<< Lui se lo merita, pervertito! >> Urlò, stringendo la mano di Sakura. << Andiamo in classe >> Alzò il mento altezzosa, guardando il tavolo dove attimi priva stava mangiando.

L'Haruno le strinse altrettanto la mano, seguendola per il corridoio. Era raro vedere Karin tanto arrabbiata. Forse perché quel ragazzo la faceva incavolare in un modo inimmaginabile, ma a dire il vero anche lei sapeva che erano fatti l'un per l'altro. Si precipitarono nel bagno delle donne per lavarsi le mani.

<< Karin... Sicura che a te non piaccia? >> Sbuffò, legandosi i capelli rossicci con un elastico.

Si sciacquò le mani, asciugandosele con la sua stessa maglia. << No >> Liquidò, mettendosi con le spalle contro il muro bianco del liceo << Non mi piace >> Replicò, sorridendo lievemente.

<< Io non so di chi innamorarmi >> Sakura si sedette a terra, sospirando dolcemente. In un attimo Karin le fu accanto.

Sogghignando, la rossa accavallo le gambe elegantemente. << Ovvio, tu t'innamori sempre di persone che non ti vogliono, sei una palla! >>

<< Non è vero >> Si lamentò, incrociando le braccia al petto.

<< Invece >> Aggiunse. << Dovresti innamorarti di qualche tipo figo, non degli stronzi che ci sono in giro >> Si guardò le unghie, spalancando la bocca a mo' di idea.

Sakura la guardò confusa e divertita allo stesso tempo. << Ovvio! >> Le puntò l'indice contro. << Devi innamorarti di qualcuno oggi pomeriggio! >>.

La rosa schiuse la bocca, per niente interessata a ribattere. A dire il vero, le sembrava un'idea davvero cretina. Non aveva intenzione di innamorarsi proprio quello stesso pomeriggio, anzi, preferiva conoscere per bene un ragazzo. Bello o brutto, non le interessava. Va beh... un po' le interessava, ma solo un po'.
Karin aveva cominciato a blaterale e a fantasticare su qualcosa di stupido, tenendo sempre conto del fatto che a lei piacevano i tipi divertenti e molto aperti. Tipo Naruto. Schifata all'idea si dolverle trovare un tipo come quel biondo, preferì dare un altro aspetto al ragazzo perfetto per la sua amica.

<< Però non sarà come il biondo! >> Finì, guardando fiera l'amica. << Sarà un tipo nuovo, non come il biondo >> Sakura non capiva.

Non capiva affatto. << Naruto sarebbe il 'biondo'? >> Karin annuì, chiudendo gli occhi e mettendo una mano su quella dell'amica.

Per Karin, Sakura era sempre stata un'amica preziosa. Con lei non era stata sempre così, anzi, inizialmente non la sopportava. Mano, mano si erano conosciute sempre di più e, ora, non poteva più fare a meno di lei. Le era sempre vicina, in ogni caso, perché sentiva che entrambe si assomigliavano, che entrambe erano nate per essere amiche. In fondo era banale dire che la vera amicizia cominciava con l'odio... e la loro era una vera amicizia. Per questo voleva aiutarla.

Quando la campanella suonò, Karin aprì immediatamente gli occhi, trovandosi accanto una Sakura con tanto di sorriso stampato sulle labbra. Forse stava fantasticando sul suo prossimo fidanzato: ma diciamoci la verità, Sakura Haruno non era mai stata una tipa brava a trovarsi un ragazzo, anzi, era davvero una frana in quei casi. Le diede una gomitata, invitandola ad andare in classe assieme a lei.

<< Andiamo >> 


***

L'ora che toccava alla 3C era proprio quella di scienze, e lei amava la scienza. Si sedettero tutti ai loro posti, aspettando che il professore Hatake facesse il suo grande ingresso. Intanto, come sempre, la classe aveva cominciato a fare baldoria, così come Hinata e Naruto, che si erano messi a chiacchierare in un angolino. Karin aveva chiuso gli occhi per la stanchezza, facendo cadere la sua testa sul banco chiaro. La rosa, invece, si avvicinò cautamente a TenTen e Ino, le uniche due ragazze con cui non aveva instaurato un rapporto molto profondo.

<< Ciao! >> Le due si girarono, regalando a Sakura un sorriso appena accennato. << Allora, come va? >>.

Ino guardò TenTen, per poi sogghignare appena. << Molto bene... Ehm, Haruno, giusto? Strano, di solito parli sempre con Hinata e Karin, qualcosa non va? >> Chiese con aria provocatoria, facendo inarcare un sopracciglio alla ragazza che le stava accanto.

<< Ino, smettila! Sakura, a proposito, ma a te non piaceva Naruto? >> TenTen girò gli occhi magnetici verso Naruto ed Hinata. Le guance della rosa si dipinsero di un rosso acceso, così decise di cambiare immediatamente discorso.

<< Ehm... oggi dobbiamo fare il compito di scienze? Sapete, beh, non lo ricordo! >> Mentì, ridendo nervosa. I due occhi azzurri della bionda le si pararono addosso, incutendole un certo timore. Il fatto era che non le piaceva parlare di quell'argomento. Naruto non faceva per lei. Hinata era l'unica che poteva renderlo felice. Sorrise appena, grattandosi la testa con fare imbarazzato.

<< Scusa... >> Disse ad un tratto TenTen, regalandole una pacca sulla spalla. << Non volevi metterti in imbarazzato. Questo lavoro appartiene ad Ino >> Scherzò, facendole l'occhiolino.

La bionda rise per finta, per poi tornare seria. La Yamanaka, in realtà, non le era mai piaciuta. Decise di congedare le amiche, e di andare a svegliare quella tonta di Karin.

Appena girò le spalle, il professore entrò, e lei corse velocemente verso il suo banco, dando uno schiaffetto all'amica.

<< Buongiorno >> Salutò educatamente la classe.

<< Anche a voi. Sedetevi >> Ordinò, e gli alunni non potettero far altro che ubbidire. Sakura sorrise appena, pronta ad ascoltare la lezione che aveva aspettato con tanta pazienza.

Karin la guardò confusa, rimettendosi gli occhiali neri. << Sei felice o cosa? >> La rosa si voltò, guardandola intimidatoria.

<< No, Karin. Sono solo felice che il professore sia tornato >> Spiegò.

<< Vuoi scopartelo? >> Sakura sbuffò, scuotendo lentamente la testa. Karin ghignò, sospirando e stiracchiandosi per bene. Era davvero bello addormentarsi in classe secondo lei, le urla dei suoi compagni erano una dolce melodia. Almeno non quello di Suigetsu, ovvio.

Karin si guardò intorno spaesata, fissando la cattedra del professore. << Cioè... non che m'importi, ma Suigetsu? >> Continuò a muovere il collo da tutte le parti, ma l'amico non si trovava in nessun modo.

<< Ti sono mancato? >> Le scappò un piccolo gridolino.

<< Ragazzi! >> Sbraitò furioso Kakashi, ordinando al ragazzo di sedersi al proprio banco. Sakura sospirò sollevata, almeno l'amica e Suigetsu non erano stati puniti. Questo era un bene.

Ascoltò la lezione attentamente, era una materia molto interessante. Forse solo per lei, ma non le dispiaceva. La rossa, come c'era da aspettarsi, si era accomodata con la testa sul banco e le braccia penzolanti. Anche se stava al primo banco, il professore non la sgridava, era abituato al comportamento della ragazza.

Quando l'ora passò, Sakura si avvicinò ad Hinata, abbracciandola dolcemente. << Non mi cagi più, eh? >> La Hyuga cominciò a balbettare, mentre si scusava ripetutamente. << Vieni oggi pomeriggio con me e Karin? >> La ragazza si illuminò, annuendo timidamente.

<< Sakura-Chan, che ne pensi di Naruto-Kun? >> La rosa sorrise amorevolmente, mettendole le mani sulle spalle.

<< E' un ragazzo fantastico, è perfetto per te >> La rassicurò, mentre scrutava attentamente le guance della ragazza dai capelli blu divenire rosse.

<< Mi piace, Sakura-Chan. A te non più? >> Sembrava preoccupata.

<< Affatto! Devo trovarmi un ragazzo perfetto. Il tipo adatto a me, Naruto non mi piace >> E non stava mentendo. Anzi, per lei era meglio così. Preferiva un tipo diverso dal solito romanticone del cavolo, magari uno come Gaara, silenzioso e carino. Rise al solo pensiero di dover stare con quel tipo. Si immaginava lei con tanto di tatuaggio sulla fronte come l'aveva lui, cioè, una coppia molto strana. Inoltre Gaara apparteneva solo alle fangirl spietate del liceo e, ovviamente, le ragazze l'avrebbero sbranata se solo si fosse avvicinata a lui. Ah ah.

Naruto si avvicinò, cingendo da dietro la Hyuga. La rosa sorrise, felice per la sua migliore amica. Prima di chiedere spiegazioni, si voltò verso la rossa che aveva appena cominciato a litigare con Suigetsu.
Si ricompose, perdendosi nella scenetta più bella: un Hinata contenta e un Naruto che le carezzava la guancia. Che dolce, troppa dolcezza da far venire il diabete.
Sospirò dolcemente, fissando i due. << Vi siete fidanzati, ho ragione? >> Prima che Hinata potesse rispondere, Naruto annuì svariate volte.

<< Hinata-Chan è meravigliosa! >> Sakura gli diede ragione con un cenno, passando le sue piccole mani sul viso della sua amica.

<< Non fartelo scappare, Hyuga >> Bisbigliò all'orecchio di quest'ultima, ricevendo un sussulto come risposta.

Sventolò una manina, decisa a dare la grande notizia a Karin.

Si avvicinò alla rossa che ciarlava con Suigetsu, ripetendogli che era uno stupido. Decise di dire qualcosa per rompere quella stranissima situazione, ma non fece altro che peggiorarla. << SuiKarin! >> La fanciulla di voltò, abbassando gli occhi. Okay, ora l'aveva fatta grossa.

<< SuiKarin? >> Ripeté il ragazzo, ridendo divertito. << Suigetsu e Karin insieme! Capito, rossa? >> La provocò, accarezzandole una guancia con l'indice. La rosa lo guardò compiaciuta, mentre Karin cercava di far andare via il senso di disgusto che l'aveva pervasa.

<< Levati, pervertito! >> Lo spinse contro il banco accanto, sedendosi altezzosa sul suo.

Sakura restò calma, pensando a quanto fossero carini i due. Ma ora era l'ora della grande notizia. << Hinata si è fidanzata con Naruto! >> Mormorò, gustandosi lo sguardo sorpreso della sua migliore amica. Ricevette per risposta un abbraccio forte.

<< Il biondo con Hinata. Il biondo ormai è fuori, sì! >> Alzò un pugno al cielo, felicissima della notizia. Più che altro era contenta del fatto che il biondo si fosse levato dai piedi, così Sakura si sarebbe innamorata di un tipo davvero diverso da lui, figo e bellissimo.


***

Le altre due ore passarono velocemente, soprattutto perché gli insegnanti di giapponese moderno e inglese non erano venuti. Sakura aspettò che l'autobus arrivasse per tornare a casa. Aveva avuto il tempo di starsene bellina, bellina su una panchina a fantasticare su come doveva essere il suo fidanzato ideale. Né troppo antipatico e né troppo simpatico, diciamo normale. Alto, sì, lo voleva alto, non perché fosse superficiale, ma fin da piccola aveva avuto il sogno di baciare il suo ragazzo sulle punte dei piedi. Poi doveva essere carino, ma non le interessava molto. Il fatto era che un ragazzo da trovare non era facile. In quel mondo c'erano così tante coppie, così tanti confusi - pensò a Karin in quel momento, poiché era molto incerta su ciò che provava per Suigetsu, glielo leggeva in fronte - e molti altri sprovveduti e sfigati come lei. Sospirò, mettendosi le mani sulle cosce coperte dalla gonna della divisa.
L'autobus arrivò dopo una mezz'oretta, e Sakura si sedette all'ultimo posto, dove nessuno poteva guardarla. Era sola in quel mezzo di trasporto, e si ritrovò a guardare fuori dal finestrino. Il liceo Hasenku era pieno di studenti pronti ad andare a casa, e si sorprese alla vista di un enorme auto che sfrecciava lungo la strada. Eppure chi la guidava non era altro che un adolescente. Un adolescente con parecchi soldi, sentenziò Sakura.

Entrò in casa velocemente, salutando i propri genitori. Salì in camera sua senza nemmeno pranzare, accendendo il computer portatile nuovo di zecca.
Era un regalo da parte della sua lontana zia, un regalo che le era costato tanti soldi, a volte si sentiva in colpa per tutto quello... chissà quanto aveva speso. Decise di non pensarci, navigando su vari siti, per poi controllare i messaggi che le erano arrivati sul cellulare. Uno era di Karin, un altro di Hinata. Aprì quello della rossa, leggendone il contenuto.

Karin:
Sakura, oggi pomeriggio alle quattro, chiaro? Vieni tu da me o io da te?
Poi passiamo a prendere Hinata.
Karin.

Le rispose velocemente, dicendole di venire a casa sua. Poi aprì quello di Hinata, e rimase sorpresa da ciò che c'era scritto.

Hinata:
Sakura-Chan, Naruto-kun mi ha invitata ad uscire sabato!
Ci devo andare o no?
Scusa il disturbo.
Hinata.

Sorrise sorpresa, Naruto era riuscito ad invitarla ad uscire... Beh, in fondo stavano insieme. Le rispose velocemente, cercando di rassicurarla nel migliore dei modi e di non preoccuparsi, poiché non disturbava mai. Tornò al computer, gettando il cellulare vecchio di qualche anno sul letto.
Doveva fare una ricerca, ma prima di quello preferì controllare la sua posta. Non vide altro che pubblicità, un messaggio da una sua amica lontana e qualche altra cosa inutile.
Però, era incredibilmente felice quel giorno. Era stata una mattinata tranquilla, dove aveva parlato e scherzato. Il pomeriggio come sarebbe stato? Beh, tutto da vedere. Magari avrebbe incontrato l'amore della sua vita, Karin avrebbe trovato Suigetsu da quelle parti e Hinata avrebbe portato anche Naruto, e tutte e tre sarebbero state felice. Lo sperava molto.
Spense il computer senza chiudere nemmeno le pagine che aveva visitato, aprendo velocemente il guardaroba. Non aveva proprio nulla da mettersi per quel pomeriggio. Il realtà non era mai andata a vedere i ciliegi in fiori, anche se l'aveva sempre desiderato. Avrebbe desiderato indossare qualcosa di carino per quel pomeriggio, magari un bel vestitino verde, così almeno si sarebbe abbinato ai suoi meravigliosi occhi. Portò il suo sguardo verso la porta, sorridendo a trentadue denti. Uscì dalla camera, sgattaiolando all'interno di quella dei suoi genitori. Sua madre aveva davvero molto gusto in fatto di vestiti, tanto valeva indossare qualcosa di suo. Non appena aprì l'armadio, contenta come mai, si ritrovò una vasta gamma di abiti mai visti addosso a sua madre. La sua famiglia non era ricca, come poteva sua madre permettersi tutti quei vestiti? Forse erano stati in parte regali di suo padre. Una maglia blu attirò l'attenzione della ragazza, tanto da fargliela prendere in mano. Non aveva mai visto niente di più bello. Anche Karin indossava vestiti stupendi, molti gliene aveva prestati, ma nessun vestito poteva eguagliare quella maglia. Ci abbinò dei pantaloni neri, per poi scegliere delle scarpe del medesimo colore. Aveva già preparato il tutto: la capigliatura, il trucco - anche se sarebbe stato molto lieve - e anche il saluto che avrebbe usato se avrebbe trovato qualche ragazzo carino. Si ricordò che non era lì solo per trovarsi un fidanzato, ma anche per stare con le sue amiche. Beh, almeno lei così voleva credere.
Erano le due e mezza, per le quattro doveva essere pronta.
I suoi genitori erano molto protettivi, e non aveva ancora chiesto il permesso di uscire. Si fece largo per il corridoio, affacciandosi nella cucina. Vide sua madre riordinare, il padre non c'era, forse era tornato al lavoro. Si schiarì la voce, ottenendo l'attenzione desiderata. << Mamma >> Sorrise amorevolmente la ragazza, stringendosi le spalle. << Posso uscire alle quattro con Karin e Hinata? >> Domandò dolcemente, avvicinandosi alla donna. Le sfiorò una ciocca di capelli, cercando di convincerla.

<< Con Karin e Hinata? Basta che non andiate con nessun ragazzo >> Disse, chiudendo gli occhi appena. << Spero anche che non vi allontaniate troppo >> Continuò, guardando la figlia di sottecchi.

Sakura annuì velocemente, coinvolgendo la madre in un abbraccio forte. Ora che aveva avuto il consenso della madre, ed ovviamente ne era felicissima, doveva subito avvisare le sue amiche. Si precipitò in camera sua, prendendo tra le mani il suo cellulare. Digitò qualche frase velocemente, aspettando poi che le amiche rispondessero. Aveva detto loro che la madre aveva acconsentito, poiché ad Hinata interessava soprattutto quello, e che si sarebbe fatta trovare alle tre e mezza fuori casa sua a Karin.
Corse in bagno per farsi una doccia veloce. Si guardò allo specchio, mentre il cuore le batteva forte. << Bene, sei pronta? >> Mormorò al suo riflesso, sorridendo lievemente.

<< Sakura, sei davvero pronta? >> Si voltò verso quella voce, guardando la madre sorpresa.

<< Mamma? >> Sorpresa si avvicinò a lei, sedendosi sul bordo della vasca. La donna entrò nel bagno, guardandola dolcemente.

<< So che ormai sei cresciuta, ma credo sia presto, Sakura >> La rosa annuì, per poi strofinarsi la guancia e sciogliersi la coda.

<< Io voglio essere indipendente da tutti, mamma >> Si fermò per prendere fiato e... coraggio. << Voglio davvero trovare l'amore della mia vita oggi. Assieme a Karin ed Hinata mi sentirò più sicura, soprattutto perché so che loro mi aiuteranno >> Ricevette uno sguardo comprensivo, poi continuò: << Voglio vivere la mia vita da sedicenne come tutte le altre >> Si aggiustò la sua chioma rosa, mentre guardava la madre dolcemente. << So che tu e papà volete solo aiutarmi, ma sapete bene che non sono mai stata fidanzata >>.

<< Perché sei ancora piccola, sei una bambina. Sei minorenne >> Esclamò velocemente la madre, guardando la figlia con fare severo. << Non c'entra nulla il fatto che tu sia o no fidanzata, sei sempre una bambina, dipendi ancora dai tuoi genitori >> Il viso di Sakura si colorò di un rosso acceso, non per l'imbarazzo, ma per la rabbia. Sentiva il sangue ribollire dentro, andare ad un punto senza tornare indietro. Si sentì davvero una bambina, ma decise di non ribattere. Ma non voleva nemmeno darle ragione.

<< Non sono più una bambina! >> Strepitò, alzandosi dalla vasca. << Non sono più una bambina >> Replicò calma, mettendosi le mani sui fianchi. << Sono una donna, ormai >> Riprese, guardando in malo modo la madre.

<< Come vuoi, ma poi non venire a lamentarti >> Le regalò uno sguardo preoccupato, che però Sakura non riuscì ben a decifrare. << Rincasa presto, Sakura >> E uscì dal bagno, lasciando la figlia con la bocca appena aperta.

Non le piaceva essere chiamata bambina, soprattutto per la sua età. Okay, era minorenne, questo era vero, ma lei non poteva dirle tali cose in quel modo freddo e tanto distaccato. Avrebbe preferito una madre dolce e comprensiva, che l'avrebbe capita in profondo.
Decise di cacciare via quei pensieri, entrando nella doccia dopo essersi spogliata.
L'acqua tiepida la fece sussultare, mentre si massaggiava i capelli per renderli sempre più morbidi. Si lasciò andare in un sospiro stroncato dalle gocce d'acqua, quelle che le stavano scivolando addosso. Si sentiva tranquilla sotto quella doccia, bagnata e sorridente, pronta per quell'uscita che, sperava, sarebbe riuscita a cambiarle la vita.
Si precipitò in camera sua dopo qualche istante, indossando i vestiti con i capelli ancora bagnati. Avrebbe preferito tagliarli, quella era la verità.
Si asciugò i capelli velocemente, pettinandoli con molto cura. Dopo aver messo un po' di mascara e un po' di matita, si sentì pronta ad uscire di casa.

Passò dinanzi alla cucina. << Mamma, io vado >> Salutò freddamente, ricevendo per risposta un mugugno insensato. Sospirò, chiudendosi alle spalle la porta.

Sakura è cresciuta, pensò la donna.


***

Quando fu sommersa dal sole pomeridiano e dal venticello primaverile che ancora si soffermava per le vie di Konoha, vide Karin sfrecciare per il vicolo con la sua nuovissima auto.
La rosa entrò velocemente nell'automobile, sedendosi avanti. Era davvero una macchina molto bella: rossa, così come i capelli della sua migliore amica, e all'interno aveva di tutto e di più. Non per questo Karin era ricca. Si precipitarono da Hinata, sicure che l'avrebbero trovata sotto un albero con lo sguardo impaurito e le labbra impiegate in qualche mugugno.

<< Ehy, Hinata! >> Karin sventolò una mano, sorridendo lievemente quando la Hyuga si avvicinò e si accomodò nell'auto.

<< Scusa per il ritardo >> Disse poi Sakura, stringendo la mano dell'amica dai capelli blu.

<< Ho fatto tardi io, devi prendertela con me >> Continuò la rossa, guardandola attraverso lo specchietto che si trovava al centro della macchina. << Che bella maglia! >> Esclamò la ragazza, fissando deliziata il completo di Hinata. << Me la presterai, vero? >>.

<< Karin, Hinata ha due taglie in meno a noi >> Aggiunse Sakura, mettendo la mano fuori dal finestrino. La rossa sogghignò falsamente, per poi storcere il naso.

<< Beh >> Entrambe si voltarono verso la giovane << Hinata ha anche una quarta di reggiseno, credo che il suo fisico sia perfetto >> La Hyuga arrossì di colpo, facendo ridere Sakura. Magari avrebbe lei avuto il seno della sua compagna, il suo fisico e la sua bellezza. Era totalmente perfetta quella ragazza.


Karin si grattò il naso << Forse era meglio se andavamo a piedi >> Sakura si guardò attorno, vedendo una scia di auto avanti a sé. Avrebbe ritardato di qualche minuto alla ricerca del suo nuovissima ragazzo, e un po' si sentì delusa. Forse, sempre forse, l'amore della sua vita si trovava proprio lì, in quell'istante, sorridente a giocherellare con qualche altra ragazza, magari con i capelli della fanciulla.
Dopo una decina di minuti passati in silenzio, con le orecchie ben puntate verso le chiacchiere delle sue amiche, la macchina e la sua speranza ripartirono. Non era poi così tardi, quindici minuti di ritardo in tutto, né di più e né di meno.

Appena arrivarono al parco, l'Haruno si precipitò a guardare dei fiori che incorniciavano il verde prato. Ne raccolse uno, mettendoselo nei capelli a mo' di fermaglio, indossando poi un capello bianco e rosa. Cominciò a canticchiare una melodia improvvisando le parole, sorridendo e girando su se stessa tante volte.

Karin e Hinata la stavano scrutando da lontano, mentre quest'ultima rispondeva al messaggio di Naruto. La rossa sbuffò, tutte sentimentali le sue amiche. Si allontanò dalla compagna, lasciandola da sola e impaurita. Hinata non era mai stata sola in un parco, ed ora davvero si sentiva pervasa da un senso strano, molto strano. Decise di seguire l'amica, che si era volatizzata verso il lato ovest del parco.


***

Sakura si avvicinò ad un grande albero di ciliegi, sedendosi con la schiena contro il tronco del fusto. Respirò profondamente, frugando nella sua borsa. Si ritrovò a leggere un libro che portava sempre con sé, dimenticandosi del mondo intero.

Mokuzu sorrise, mentre il germogliare di una nuova giornata si faceva sempre più vivo. Sentì un profumo che conosceva troppo bene sparso per la camera, ritrovandosi accanto l'amore della sua vita ancor...

<< Non prende proprio qui la linea, che cazzo! >> Chi cavolo era ora? Gliela avrebbe fatta pagare, eccome! Alzò il suo sguardo dal libro, rimettendolo nella borsa. Si mise in piedi, togliendosi il capello.

<< Non c'è bisogno di urlare! >> Sgranò gli occhi alla visione paradisiaca che si mostrò attimi dopo, perdendosi negli occhi nero pece del ragazzo. Alto, bello - bellissimo, stupendo, non c'erano parole per descriverlo, ma lei esagerava sempre - e... cafone. Beh, a Sakura Haruno non piacevano i tipi come lui, perciò poteva anche essere un ragazzo che avrebbe fatto sbavare chiunque, ma restava pur sempre sgarbato nei termini.

<< Tsk >>

Abbassò lo sguardo, arrossendo per l'imbarazzo. Quel ragazzo era riuscito in pochi attimi a metterla in suggestione.

<< Senti, a te prende la linea? >> Muoveva il cellulare su e giù, e a Sakura parve molto buffo.

Prese il cellulare dalla tasca del pantalone, portandosi i capelli rosa dietro al collo. << No, nemmeno a me >> Fece una smorfia, rimettendolo al suo posto.

<< E' un bel guaio >> Riprese a muoverlo avanti e indietro, e questa volta alla rosa scappò un risolino. << Che hai da ridere? >> Chiese irritato.

<< Sei buffo >> Si giustificò, incrociando le braccia al petto. Quest'ultimo non diede molta importanza all'affermazione della ragazza, cosa ne poteva sapere lei?

<< ... ura ... >> Si voltò leggermente dopo aver sentito quella voce, chiedendosi se fosse stata solo un'impressione. Fece spallucce, continuando a fissare il ragazzo.

<< Come ti chiami? >> Domandò con coraggio l'Haruno, specchiandosi nei suoi occhi scuri, appena posati su di lei.

<< Sasuke... >> Rispose. << Uchiha. Sasuke Uchiha >> Alla ragazza non parve nuovo quel cognome, ma decise di sorvolare su quel particolare. Non voleva mostrarsi troppo impertinente. << E tu? >> La giovane sussultò, schiarendosi la voce.

<< Ehy! >> Entrambi si voltarono verso destra, e lei rise appena alla vista di una Karin che correva con dietro Hinata che cercava di raggiungerla. Quando le furono vicine, la rossa respirò affannata. << Ti stavamo cercando, scema! >> Disse, guardando complice la Hyuga.

<< Trovato l'amore della tua vita? >> Domandò poi Hinata, arrossendo quando i suoi occhi s'incrociarono con quelli dell'Uchiha. << Sono Hinata Hyuga >> S'inchinò, cercando di far sparire il rossore.

Karin stava guardando attentamente il ragazzo, stuzzicando la rosa con qualche sgurado malizioso. << Io sono Karin, piacere >> S'inchinò altrettanto, sorridendo all'amica.

<< Sono Sasuke Uchiha >> Disse annoiato. Sakura sorrise dolcemente, guardando il giovane calma, per poi scambiarsi qualche sguardo con Hinata, tanto per farle capire che doveva portare via Karin.

<< Bene, Karin, andiamo! >> Hinata aveva capito subito. Trascinò la rossa per un braccio, allontanandosi sotto gli occhi dei due. Sasuke non si mosse minimamente, squadrando per bene Sakura. Okay, ora si sentiva davvero troppo agitata. 

Meglio scappare! << Uh, è meglio che io vada! >> Disse, incrociando nuovamente il suo sguardo. Gli occhi di Sasuke erano così profondi, poi lui sembrava così serio... Esteticamente, poi, era davvero figo, fighissimo. << Ci vediamo! >> Corse via, sventolando la mano.

<< Ehy, non mi hai detto il tuo nome! >> Urlò il ragazzo, infastidito e irritato dal comportamento di quella fanciulla. Tsk, che tipa!

<< Sakura! >> Gridò, continuando a correre. << Sakura Haruno! >> E poi sparì tra le altre persone.

Sakura Haruno era una ragazza dalla carnagione chiara e dai capelli rosa, con splendidi occhi verdi. Beh, una ragazza bella quanto strana. Il suo sguardo andò a finire verso l'albero di ciliegio dove minuti prima sedeva quella Sakura. Vide una borsa bianca, e si ricordò subito di aver visto la rosa mettere un libro proprio lì dentro.

Sasuke Uchiha e Sakura Haruno si sarebbero nuovamente incontrati, pensò il ragazzo, sorridendo lievemente e afferrando la borsa.














Oddio, la mia prima long su questo fandom *-*
Beh, questa storia non è nulla di che. A chi non piacciono quelle storie dolci, un po' divertenti e romantiche? Tutti, credo.
Questa è una di quelle che raccontano la vita di un adolescente alle prese con l'amore, la scuola e l'amicizia.
Parliamo un po' della scelta delle coppie principali: questa è una SasuSaku con accenni NaruHina e il SuiKarin. Sakura è amica di Karin, come vedete, ho scelto proprio lei perché mi sembrava una cosa carina, perché loro potrebbero davvero diventare amiche. Io sto rivalutando troppo Karin, e mi sta anche cominciando a piacere... beh, è una cosa carina, no? Ho sempre trovato il suo personaggio senza spessore, però devo ammettere che sta cominciando ad essermi simpatica ultimamente. Ovviamente è solo un capitolo introduttivo, e non potevo far mancare Suigetsu, il mio amore per lui è troppo profondo! Beh, a me è piaciuto molto scriverlo, soprattutto perché mi sono resa conto di avere già tutte le idee chiare, su come farla finire anche.
Spero che questa storia vi abbia almeno un po' stuzzicato e che vogliate continuare a leggerla. A presto ^^
Enjoy!
Il rating potrebbe cambiare (non credo, ah ah)

*Hasenku - Liceo inventato da me (ah ah)
*Mundo cruel - Mondo crudele in spagnolo ^^

   
 
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