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Autore: Silkye53    14/01/2013    2 recensioni
Questo è il seguito della mia storia Love Hurts, dal punto di vista di Mari che ora ha 16 anni.
Anche per lei si prospetta un amore complicato proprio come quello di sua madre.
Ma per quali motivi esattamente?
Scopritelo leggendo.
PS- Contenta Mai Shinomya? L'ho messa!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Love Hurts 2 Niente è facile.
Non lo è mai.
Se così non fosse sarebbe tutto più semplice: niente dolore, niente delusione, niente solitudine.
No, niente di tutto questo è possibile, perché niente di ciò che realmente conta può essere facile.
La gioia nasce dal sacrificio, dalle ginocchia sbucciate, dai cuori infranti.
Perché ciò che ci è stato inculcato da bambini non può essere vero: non ci sono favole, non ci sono eroi o grandi imprese,c'è la determinazione di persone semplici che non si arrendono mai.
Mentre leggo le parole di Fabio Volo, penso alla mia attuale situazione.
Sono una sedicenne con il cuore diviso a metà.
Da una parte c'è Trey, dolce, gentile e spensierato.
Dall'altra c'è Richard, testardo, allegro e divertente.
Più volte mamma e papà mi hanno raccontato a cosa sono andati incontro prima di stare insieme, da questo il mio cervello ha tirato la conclusione che la persona con cui si soffre di più è quella giusta.
Mia madre dice che dovrei scegliere Richard.
Dice che se fossi davvero innamorata di Trey allora non mi sarei mai innamorata di Rich.
Forse è vero ma .... Ma?
La verità è che non so nemmeno se c'è un 'ma' .
So solo che sto soffrendo ed è terribile sentirsi così.
Continuo a ripetermi che se partissi per Londra con Sheila, la mia migliore amica, potrei scordarmi per un po' di loro.
Almeno finché non tornerò.
In realtà sono fermamente convinta del fatto che per quanto lontana possa essere, per quanti anni,mesi, settimane possano passare, il ricordo di una persona speciale non mi abbandonerà, non lascerà il mio cuore.
Sbuffo mentre ripongo il libro nel cassetto sotto alla scrivania.
Sento bussare alla mia porta.
La bussata inconfondibile di mio padre.
Leggera, docile ma carica di virilità.
- Arrivo papà - esclamo infilandomi le pantofole.
Apro la porta e gli mostro un sorriso radioso.
- Ciao principessa - mormora lui baciandomi la fronte.
- Ciao papà - sussurro
- Che hai deciso per Londra? - chiede porgendomi una tazza di caffé fumante
- Ancora niente ... Tu e mamma che avete deciso per il bambino ? - chiedo
- Lo teniamo ... Avrai un bel fratellino ... O una sorellina -
- Spero sia maschio - ghigno.
Adoro i maschietti .
- Anche io ... Tua madre vuole un'altra femmina -
- Figuriamoci - sbuffo .
Ridiamo entrambi.
Ho un bellissimo rapporto con i miei genitori per fortuna.
- Hey voi due - mormora mia madre entrando nella stanza.
- Ciao mamma - sorrido
- Ciao amore mio - dice mio padre baciando mia mamma sulla guancia.
I miei genitori sono così dolci.... Così adorabili.
Ho sempre desiderato avere un matrimonio come il loro.
Solido , potente .... Dolce.
Sospiro, che devo fare?
Mia madre mi dona un sorriso debole e comprensivo.
Sorrido anche io.
I miei genitori escono.
Prendo il depliant di Londra da sotto il cuscino.
Lo osservo attentamente.
La vita è fatta di tante piccole prove: a volte viene messo alla prova il nostro carattere,a volte il nostro coraggio e il nostro senso dell'amicizia e se si è fortunati al momento decisivo si potrebbe uscirne vincenti.
Oggi metto alla prova il mio amore, il mio coraggio.
Riuscirò a superarla?
Decido di andare a Londra.
In fondo è solo per due mesi, non per sempre ...
Il mio cellulare vibra sotto la coperta.
Lo afferro.
- Pronto? -
- Ciao Mar ... Sono Rich ... Trey è qui da me, giochiamo a basket ... Vieni ? -
In questo momento mi viene da pensare.
Perché noi esseri umani siamo attratti dalle cose più complicate?
Perché non possiamo dare tutto per scontato?
Farla semplice una volta per tutte!
- Va bene vengo - rispondo .
Rich termina la chiamata.
Sorrido, non saluta mai quando attacca la cornetta.
Infilo una canotta azzurra che fa match con i miei capelli neri, ora legati in una treccia piuttosto alta.
Indosso anche un paio di shorts di una tuta blu.
Metto le converse turchesi e prendo la sacca da allenamento.
Un regalo di mio padre ... Figurarsi ... Di chi altri poteva essere?
Corro verso la porta.
- Mamma! Papà! Vado a giocare a basket coi ragazzi a casa di zia Rae! -
- D'accordo amore ... Torna per le sette - sorride mia madre
- Divertiti tesoro - dice mio padre salutandomi con la mano.
- Lo farò - rispondo mentre esco di fretta.




Arrivata a casa di zia Rachel e zio Garfield busso alla porta.
Richard e Trey vengono ad aprirmi con un sorriso enorme.
Sorrido anche io .
- Anche tua madre si vestiva così - borbotta zio Garfield mentre mi indica
- Ah sì ? - chiedo poco interessata
- Aha - annuisce lui .
Zia Rachel sorride e lo trascina via - Andiamo - sbuffa divertita.
Sorridiamo tutti di nuovo.
Adoro i miei zii ... Nonostante non siano davvero i miei zii.
Entro in casa e subito mi ritrovo in giardino.
Formiamo le squadre ... O meglio, tentiamo di farlo.
- Siamo solo in tre - sbuffa Trey
- Perhcé zia Karen e zio Victor non hanno figli ... - ridacchio
- Già .. Sarebbe tornato utile un altro bamino ... - sbuffa Rich
- Dai facciamo a turno - risolvo - Prima con Trey per un'ora e poi con te per l'altra -
- Andata - sorridono i due.
Giochiamo per un po' e ridiamo di gusto.
Poi sgancio a bomba.
- Andrò a Londra per ... Due mesi - spiego
- Oh ... Come mai ? - chiede Trey, il suo viso mi indica che è deluso.
Entrambi hanno un'espressione da cani bastonati.
- Vado in viaggio studio - rispondo con nonchalance.
I due ragazzi continuano a fissarmi in maniera deprimente, quasi come se stessero per piangere.
- Oh andiamo voi due! Sarà solo per due mesi - esclamo
- Ma ... Noi passiamo l'estate insieme da quando avevamo .... No! Da sempre! - grida Richard sventolando le braccia per aria
- Bè ... Passeremo solo un mese insieme .... - sospiro
- D'accordo ... Divertiti - sbuffa Trey.
Entra in casa e lo vedo prendere la borsa e salutare gli zii.
Se ne torna a casa?
Scuoto la testa.
- Tu ... Che ne pensi? - chiedo
- Per me fai bene ... Insomma ... Non è per noi che devi rinunciare a Londra - dice sorridendomi.
Sorrido e lo abbraccio forte - Grazie Richard -
Lui ricambia il mio abbraccio e mi bacia la fronte.




Notte.
Dicono che la notte porta consiglio ... Ma è davvero così ?
Non ne ho idea ... Io so solo che ora ho le idee ancora più confuse.
La reazione di  Trey mi ha fatto davvero male, ho voglia di piangere quando ci ripenso.
Invece la reazione di Richard mi ha colta di sorpresa.
Mi fa piacere il fatto che lui mi sostenga.
Ne sono lieta.
Mi sento ancora in colpa però ... Insomma non è grave!
Si tratta solo di due patetici mesi ...
Potrei capire se me ne andassi per anni o addirittura per sempre!
Ma sono solo due mesi!
Due fottutissimi mesi!
Chissà cosa può succedere?
Forse niente ... Forse tutto ...
Chiudo gli occhi e mi lascio sfuggire diverse lacrime lungo le guance.
Prendo il mio diario e decido di scriverci sopra, mi sfogo.

Caro diario,
Oggi ho finalmente deciso che decisione prendere in merito alla partenza per Londra.
Ho deciso che andrò.
I miei amici, come previsto, non ne sono stati entusiasti .
Tirano in ballo il fatto che abbiamo passato l'estate insieme sin dalla tenera età.
Stronzate.
Io posso fare ciò che voglio, non importa se mi piacciono ... Non importa.
Se vado è solo per mettere ordine nel mio cuore.
Ne ho davvero bisogno.
A volte il peso che mi porto dentro mi toglie il respiro.
Parlandone con i miei ho realizzato che amore è sofferenza.
Se si soffre si comprende l'amore.
Chi soffre riesce ad amare.
I miei genitori hanno sconfitto così tante avversità assieme, io non so se ne sarei in grado.
Se dopo tanti anni avrei ancora voglia di stare con la stessa persona.
Se dopo tanti anni continuerei a vedere quella scintilla, quel qualcosa in più, quella passione necessaria che occorre in ogni rapporto duraturo.
Ho anche provato ad immaginarmi con ognuno di loro ma ... Niente, la mia mente si è rifiutata di formulare una simile immagine.
Credo che sia perché li conosco ormai da anni.
Non so ... Forse se mi fossi innamorata di qualcun altro le cose sarebbero diverse.
Oppure no ... Oh che frustrazione!
Non so che fare!
Mi sento una totale imbecille ... Dovrei dire loro come mi sento ...
Dovrei parlarne con gli interessati.
Dovrei fare tante cose ... Troppe cose.
Mi sento esausta e non so nemmeno perché.
Vorrei dire così tanto .... Eppure qualche cosa mi blocca.
Tutte e volte che Richard sorride , tutte le volte che Trey arrossisce mentre sbaglia un canestro, tutte le volte, io mi sento beata.
Beata nello scoprire ogni giorno ogni piccolo aspetto del loro essere.
Ad ogni modo , sono davvero convinta che devo scordarmi di almeno uno di loro.
O di tutti e due visto che non so che provano nei miei confronti.
O meglio, so che cosa prova Trey ...
Me lo ha detto mesi fa, ha detto che mi ama e io ... Io gli ho risposto che lo vedo solo come un fratello maggiore.
Forse perché inconsciamente avevo già iniziato a provare qualcosa per Richard.
Non so ...
Non so ....


Mentre cerco di addormentarmi sento la voce di mia madre.
- Richard sono preoccupata ... Chi penserà al bambino? Io ho la mia agenzia di modelle da gestire e tu hai da fare con la Wayne Enterprise ... A malapena riusciamo a badare a Mari ... -
- Lo so amore ma troveremo una soluzione insieme ok ? I soldi non ci mancano assumiamo una tata - propone mio padre
- Dici che sarebbe una buona idea? - chiede mia mamma
- Sì ... Oppure possiamo affidarlo a Mari ... Comunque per i primi mesi di vita ci sarai tu con lui ... Quanto ti danno di maternità ? -
- Ho un intero anno a disposizione -
- Ah sì ? Allora vedremo che si può fare -
- D'accordo ... Richard ... -
- Mh ? -
- Ti amo tanto -
- Anche io ti amo tesoro -
Sorrido.
Affrontare le difficoltà, essere l'uno la roccia dell'altro.
Mi addormento e penso a quanto sarebbe bello avere qualcosa di tanto perfetto .
  
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