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Autore: Lady_Klaine    14/01/2013    7 recensioni
( Damon x nuovo personaggio)
Che cosa succederebbe se oltre a vampiri, licantropi, streghe, ibridi… esistessero anche altre creature, come gli angeli??? Come reagirà il bellissimo vampiro dagli occhi e il cuore di ghiaccio alla comparsa di Linda, una persona molto speciale? Riuscirà ad entrare nel suo cuore come è entrata nelle loro vite?
DAL TESTO:
< Come fai a conoscermi? E perché ti sogno tutte le notti anche se non ti ho mai visto prima? > chiede curioso il vampiro dagli occhi cerulei.
< Anche io ti sogno sempre, ma ti giuro che non so il perché >
Il vampiro annuisce, mi crede.
< Perché siete uno il Dobbleganger dell’altro >
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio | Coppie: Elena/Stefan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dobblegager Story'
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                                                    Capitolo 8
 
 
Dopo il primo, ci scambiamo una lunga serie di altri baci intensi e peccaminosi.

Senza che io me ne accorga, ci stiamo lentamente spostando verso la sua camera da letto, scontrandoci ed appoggiandoci ad ogni superficie solida che incontriamo.

La mia testa sbatte ripetutamente contro il muro, mentre le sue mani si intrufolano sotto la mia camicia ( che in realtà sarebbe la sua) e accarezza la mia pelle bollente che freme al suo tocco.

So che dovrei avere paura alla mia prima volta ma non ci riesco. Tutto dentro di me, compreso il cuore, mi dice che quello che stiamo facendo e quello che probabilmente accadrà tra poco è giusto, che non devo vergognarmi di nulla.

Arriviamo ai piedi del letto e ci fermiamo, allontanandoci  quanto basta per poterci guardare intensamente.

Nei suoi occhi vedo il riflesso di ciò che avverrà ed ecco che arrossisco come una stupida, abbassando lo sguardo.

Ma ciò che io so essere imbarazzo credo che da lui venga scambiato per paura, perché improvvisamente si allontana e mi guarda preoccupato.

< No! Non posso. Tu hai 16 anni e probabilmente sei ancora vergine. Potrei farti male. Tu meriti di meglio. Io non posso > sbotta infine, visibilmente turbato.

< Smettila di elencare le cose che non puoi fare, piuttosto dimmi quello che vorresti fare > ribatto io
sicura.

E lui riesce a scorgere la decisione che ho dentro, perché si rilassa un poco e torna vicino a me, stringendomi la vita con le sue mani forti e grandi.

 < Vorrei stenderti dolcemente sul mio letto, spogliarti e accarezzare ogni singolo centimetro della tua pelle diafana e perfetta, arrivando a toccare punti sconosciuti e inesplorati dove solo a me è permesso accedere. Vorrei sentirti gemere e sospirare sotto di me per il piacere che IO ti sto donando. Vorrei poter ascoltare di nuovo il mio nome pronunciato dalle tue labbra morbide e carnose come se tutto dipendesse da esso. Non voglio sesso, vorrei solo fare l’amore con te > mi dice con sguardo dolce e sincero.

Sento tutto il mio corpo fremere alle sue parole, perché sono esattamente lo specchio di ciò che voglio io.

< E allora cosa aspetti? > sussurro decisa ma cercando allo stesso tempo di avere un tono sensuale.

< Ne sei davvero sicura? Non so se riuscirò a.. > inizia ma io gli poso un dito sulle labbra e mi avvicino ancora di più al suo viso.

< Sì – lo interrompo - ma ad una condizione >

Lui mi guarda curioso ma anche preoccupato.

< Prima, beh ecco.. prima che tutto finisca, devi bere il mio sangue >

< Cosa??? Perché? > quasi urla lui, non capisce.

< Perché ora so che non solo il tuo cuore batterà grazie a me, ma anche per me  e il solo pensiero è la cosa più dolce e allo stesso tempo erotica che abbia mai provato in vita mia. Per me è importante e io
mi fido di te >

Come al solito lui non risponde a parole ma mi prende in braccio e mi posa delicatamente sul letto, per poi sdraiarsi sopra di me, sostenendosi con i gomiti.

< Sembri così piccola e fragile, ho tanta paura di farti male > sussurra mentre mi accarezza una guancia con la mano destra.

Questa volta decido di fare il suo stesso gioco e invece che rispondergli mi limito a sfilargli lentamente la maglia nera che indossa.

Sembrava un buon piano ma non ho fatto i conti con la mia inabilità e con  l’inesperienza. Accarezzo i suoi addominali, salendo sempre  più su e portando con me anche la maglia ma arrivata alla testa non riesco a proseguire e sbuffo infastidita e imbarazzata.

Devo apparire davvero ridicola e goffa perché si mette a ridacchiare, ma non una risata di scherno, è molto dolce e sincera.

< Non lo hai mai fatto ero? > mi chiede con quel suo sorriso tenero ma si vede che è comunque preoccupato e io non capisco a cosa si riferisca.

< Intendi togliere i vestiti ad un uomo o.. > inizio io ma lui mi interrompe, percependo la difficoltà che ho a pronunciare l’intera frase.

< Entrambe le cose > mi dice.

< Oh > riesco solo a dire, e scuoto il capo  per poi  abbassare lo sguardo imbarazzata.

< Lo immaginavo > mi risponde e mettendomi due dita sotto il mento mi fa alzare il viso, incatenando il suoi occhi  ai miei.

< Hai paura? > mi chiede premuroso, potrei anche farci l’abitudine a questa sua dote segreta.

< No > ribatto sicura.

< Bene, perché non ti farò del male. Farò piano, te lo prometto > dice con tono sincero.

< Mi fido di te > ripeto io.

Lui sorride e con una mossa così veloce da non notarla nemmeno si sfila la maglietta e la getta da qualche parte nella stanza.

Ora nulla può impedirmi di accarezzare ogni singola parte del suo petto e io non mi tiro certo indietro.

Poso entrambe le mani sulle sue spalle e poi le scendo lenta, graffiandolo leggermente.

Sento i suoi muscoli contrarsi sotto il mio tocco e un singolo sospiro sfuggirgli dalle labbra.

Quando arrivo all’elastico dei pantaloni mi fermo, non so se posso ma lui mi sorride e fa un cenno con il capo e io li abbasso, senza fretta, aiutata da lui.

Ora siamo entrambi solo in intimo e questa consapevolezza unita alla perfezione da Dio greco che ho sopra di me, mi fanno arrossire.

Quando poi sento le sue dita scorrermi lungo la schiena e giocherellare con l’elastico dei miei slip,  una nebbiolina leggera avvolgere la mia mente, abbastanza fitta da farmi perdere il contatto con la
realtà.

Riprendo coscienza con me stessa e con il mondo esterno solo quando mi rendo conto che le mutandine e il reggiseno non ci sono più.

Erano diventati un ostacolo, proprio come i suoi boxer, anch’essi spariti.

Avvampo nuovamente quando sia io che lui ci accorgiamo che lo sto fissando proprio lì.

Oddio che imbarazzo!

Non è colpa mia, vorrei guardare da un’altra parte ma il mio sguardo è incatenato.

Cioè, è così.. Wow!

Come farà a..?

Oddio!

Finalmente riesco ad abbassare lo sguardo, imbarazzata dai miei stessi pensieri e anche un po’ in ansia.

<  Non immagini nemmeno quanto tu sia bella > mi dice mentre le sue dita mi accarezzano i fianchi, il ventre, sempre più su.

Lo bacio, mentre lui mi allarga le gambe per mettersi in posizione.

Lui ricambia con altre carezze, altri baci su ogni parte del corpo.

C’è passione, affetto, desiderio.. amore.

Lo guardo negli occhi quando, finalmente, lo sento entrare dentro di me, mentre mi si avvicina e mi bacia di nuovo, per attutire il grido che mi provoca la sua presenza.

Sento un dolore lancinante dilaniarmi, è molto simile a quello che provo durante una “crisi” ma allo stesso tempo differente.

L’intensità è circa identica ma pian,piano questo dolore diminuisce lasciando spazio al piacere.

Un singola lacrima solitaria sfugge al mio controllo ma viene prontamente raccolta dalle sue labbra.

Appena inizia a muoversi sento come una bolla avvolgere entrambi.

Ci siamo solo io e  lui, i nostri corpi e il nostro amore. I nostri sospiri e gemiti incontrollati che si rincorrono per la stanza.

Le spinte aumentano di intensità e con esse anche la bolla; capisco che sta per scoppiare, ma non ho ancora sentito il suo cuore battere, me lo aveva promesso, anche se non letteralmente.

< M-mordimi > riesco a mormorare in preda al piacere.

< Sicura? > risponde, anche lui con affanno.

Annuisco, non sapendo se potermi fidare della mia voce.

Lui mi bacia dolcemente le labbra, assaporandone il gusto con la lingua, per poi scendere lungo la
mandibola e seguirne il contorno fino alla vena.

Posa un piccolo bacio sulla mia pelle fremente e poi, in una mossa singola e veloce, affonda i denti nella carne.

All’inizio fa male, come la prima volta che l’ha fatto, ma poi sento un altro tipo di piacere invadermi, diverso, quasi.. morboso.

E subito dopo, eccolo. Il rumore del suo cuore che batte, grazie a me e per me.

Non posso resistere oltre; oltrepasso la linea di confine che mi porta al piacere più intenso che abbia mai provato.

Anche a lui deve fare lo stesso effetto perché poco dopo si allontana dal mio collo e viene dentro di me, sussurrando il mio nome.

Scivola silenziosamente al mio fianco e mi abbraccia da dietro, coprendomi con il lenzuolo azzurro e ricamato.

Sono sfinita e le carezze che ricevo da lui non aiutano di certo.

Vorrei chiedergli così tante cose ma non ne ho la forza.

Mi abbandono dolcemente alle sue braccia e al sonno che mi invade.

Ma proprio mentre sto per addormentarmi, sento le sue labbra posarmi un dolce bacio sulle mie per poi allontanarsi e sussurrare:

< So che vorresti ricevere una risposta ma voglio che accada in un momento speciale. Spero solo che tutto questo sia sufficiente, per ora >

Poi più nulla, solo la fantastica sensazione di avere tutto ciò di cui ho bisogno: il suo amore.
 
 
Pov Damon
 
 
Per la prima volta da quando sono diventato un vampiro mi sento felice.

Senza se, forse, quasi…

Sono realmente, incredibilmente e assolutamente felice.

Lei mi ama.

Questa volta sono io la prima scelta e non di una ragazza qualsiasi ma lei, la mia Linda.

Ieri sera per la prima volta non ho scopato con una delle tante, ho fatto l’amore con la donna che amo.

E’ stata l’esperienza più bella, intensa e incredibile della mia esistenza.

In 169 anni io e il mio cuore ci siamo sempre sentiti fuori posto: qualunque fosse il terreno calpestato dalle mie squallide e inutili membra, era quello sbagliato.
Ma ieri notte, mentre ero sopra di lei, dentro di lei, e il mio cuore ha ripreso a battere, ho capito che era lì che dovevo stare, lì che devo rimanere per sempre: accanto a lei.

Ad un tratto sento uno spostamento d’aria e un corpo caldo stiracchiarsi e appoggiarsi al mio.

< Buon giorno > sussurra lei al mio orecchio, alzando di poco la testa dal mio petto.

Ero così concentrato nello psicanalizzarmi da solo da non accorgermi del suo imminente risveglio.

< Ciao, piccola > rispondo io.

Le sorrido e le poso delicatamente una mano sulla coscia, risalendo fino al fianco scoperto dal lenzuolo.

Lei si muove leggermente sotto il mio tocco e sento un piccolo mugolio di fastidio, impercettibile ad un umano ma non a me.

Chissà se le ho fatto male?

Mi sento così rammollito, ma non posso fare a meno di preoccuparmi per lei.

< Come ti senti? E’ tutto a posto lì in basso? > chiedo maliziosamente, alzando e abbassando le sopraciglia ma non cercando nemmeno di celare l’interesse, ormai è inutile.

< Attento Signor Salvatore, potrei arrivare a credere che vi stiate preoccupando per me > mi prende in giro lei.

< Sfotti eh? > le dico, mentre faccio scivolare il suo splendido corpo sotto al mio.

< Non oserei mai > mi risponde.

< Uhm, uhm > mormoro io,  avvicinandomi per posare un piccolo bacio a stampo sulle sue labbra dolci e perfette.

Poi scendo lentamente lungo la mandibola, il mento, fino ad arrivare al collo, riuscendo ad assaporare a pieno la sensazione inebriante dei suoi sospiri.

Succhio lentamente la pelle in corrispondenza alla vena, non per la sete ma solo per piacere.

Lentamente, per non farmi scoprire, faccio scorrere le mani lungo il materasso, fermandomi all’altezza dei suoi fianchi, facendo leva sui gomiti.

Succhio leggermente più forte, quanto basta per lasciare un piccolo ma ben visibile segno rosso e nello stesso momento le faccio il solletico.

Lei lancia dei piccoli urletti di protesta, mentre gli occhi si inumidiscono per le lacrime che cerca inutilmente di trattenere.

E’ una scena così dolce ma evidentemente vista, o meglio sentita, da fuori deve fare un altro effetto perché senza neanche avere il tempo di avvertirlo, mio fratello entra velocemente nella camera e mi schiaccia contro il materasso, stringendomi la gola con una mano.

< Che diavolo stai facendo? Vuoi ucciderla? > mi chiede furioso; questa volta ha sbagliato di grosso.

< Stefan, lascialo! Non è come pensi! > cerca di convincerlo Linda, ma si vede che i sangue dei coniglietti pasquali non gli fa molto bene, perché non l’ascolta neppure e si rivolge sempre a me.

< Pensavo ci tenessi a lei! >

< Stefan, smettila. Non mi ha fatto nulla, guarda > si intromette di nuovo lei, mostrando che sul collo non aveva nessun morso ma solo un vistoso  arrossamento.

< Ma quello è.. Oh mio Dio! > esclama stupito il mio fratellino, lasciandomi finalmente libero e scattando in piedi come una molla.

< Quello è un succhiotto! Ma allora voi.. Oddio! > Questa cosa deve averlo proprio turbato, sta persino balbettando!

< Scusa fratello, ma io e la mia ragazza vorremmo vestirci. Di raggiungiamo in salotto e ti spieghiamo tutto, ok? > gli dico.

Lui annuisce e se ne và velocemente, imbarazzato.

Vi volto verso Linda e la trovo intenta a guardarmi con gli occhi e la bocca spalancati.

< Che c’è? > domando curioso.

< Hai detto che sono la tua ragazza > mormora sbalordita.

< Perché, ti dispiace forse? >

< No, ma non siamo arrivati a una vera e propria conclusione ieri sera >

< A me sembra di sì ed è stata la migliore conclusione della mia vita > le sorrido sincero.

< Anche per me > risponde, mentre entrambi ci alziamo e ci mettiamo dei vestiti puliti.

< Mi presteresti un paio di boxer, sai i miei slip hanno fatto una brutta fine > mi chiede stuzzicandomi.

< Molto volentieri > le rispondo a tono ma tutto finisce qui perché se continuasse sono sicuro che non usciremmo più da questa stanza.

Una volta vestiti scendiamo in salotto mano nella mano e con due sorrise ebeti stampati in volto, trovando non solo Stefan, ma tutta l’allegra banda delle super-chicche ad accoglierci con le facce da pesci lessi e li sguardi vitrei.

E’ una scena piuttosto esilarante.

< Che c’è, mai visti due fidanzati in fase dolciosa? >

Cerca di infierire ancora di più Linda.

Io amo questa ragazza!
 
Angolo autrice:
Ciao!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, contiene un po’ di tutto.
Ringrazio come sempre chi legge, recensisce o mette la storia tra preferite, seguite, da ricordare.

Vorrei chiarire una cosa.

Nelle ultime recensioni che ho ricevuto, ci sono state due richieste differenti: Santana_kiss mi ha suggerito di inserire complicazioni per rendere la storia più movimentata, mentre Radina preferirebbe evitare i problemi, se non riguardo a Klaus.
Ciò che avevo in mente di fare è una via di mezzo che spero possa soddisfare tutti.

Ci sarà una sola complicazione nel rapporto di Linda e Damon, ma non vi aspettate cose del tipo “ tu non mi ami, sei ancora legato a Katherine”, “ non è vero, io amo solo te mio piccolo pasticcino glassato” NO!!

L’amore tra loro è qualcosa di talmente profondo da non lasciare spazio alle insicurezze,
Ma queste purtroppo riescono sempre a raggiungerti e sarà la madre di lei a portarle.
Dubbi che richiedono la presenza di Klaus.
Bene, dopo tutto questo papiro vi saluto.
Un bacio

Niko
 
   
 
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