Sono quelle piccole cose che mi hanno fatto innamorare di lui .
A lui piaceva l'odore caldo del caffè alla mattina , i toast con burro e marmellata di ciliegia che poi gli facevano diventare le labbra rosse . Mentre mangiava sfogliava il giornale ma solo per raggiungere la pagina sportiva e guardare i risultati della partita .
Prima di andare ai corsi universitari sbuffava sempre, ripetendo “ Avanti Emma , non andiamo oggi e rimaniamo sotto le coperte !” Infatti a lui piaceva starsene sotto le coperte del lettone per ore e ore, accocolati come due bambini . Gli piaceva parlare , parlare di tutto e senza vergogna.
Adorava il rumore della pioggia londinese , quella leggera leggera che non mancava mai . Quando pioveva tanto mi trascinava di fuori , nel piccolo guardino davanti casa, a guardare le pozzanghere e come cambiavano le cose che si specchiavano su di esse .
A lui piaceva fare fotografie . Diceva che quella era il vero modo per fermare il tempo e che gli uomini non se ne rendono davvero conto . Spesso mi fotografava , anche se io non volevo o semplicemente non me ne accorgevo . L'unica persona a cui permetteva di entrare nella camera oscura ero io . Si fidava solo di me , la sua migliore amica .
A lui piaceva ascoltare la musica in ogni momento , e ogni momento aveva la sua playlist …
Cantava sotto la doccia e mentre cucinava . Cantava quando era felice .
A lui piaceva mangiare dolci . Il suo preferito era il mio brownie . Lo cucinavo sempre quando guardavamo i film il sabato sera . Eh si a lui piaceva passare il sabato a casa , con me , sul divano .
Diceva che gli piacevano gli horror ma lo faceva solo per non scalfire il suo “essere uomo” .
Qualche venerdì gli piaceva andare al pub , con gli amici . Ogni tanto tornavamo un po' più brilli del solito . Lui si addormenta sul divano e io come una mamma premurosa , gli mettevo la copertina . A lui piaceva portarmi la colazione a letto ogni domenica mattina , accompagnata da un “non ti scordar di me” , il mio fiore preferito . Dopo colazione gli piaceva prendere la macchina e portarmi “ a scoprire il mondo” come diceva lui .
“ Sai Emma , il mondo è nostro , basta solo uscire fuori casa , basta solo avere il coraggio di osare”
A volte gli piaceva dire queste frasi ad affetto , ma poi quando lo guardavo seria si metteva a ridere : “ L'ho letta su Facebook questa ! Su ho 5 in filosofia cosa pretendi da me Emma !” Ma quando mi disse questa non rise e un timido sorriso comparve sulle sue labbra e un leggero rossore colpì le sue guance . Gli piaceva , anzi era totalmente fissato con i capelli . Non riusciva a stare cinque minuti senza sistemare quel groviglio che aveva in testa e spendeva di più per i prodotti della Lush che per mangiare . Che amico che avevo eh? Peggio di una donna a volte .
Quando era agitato per un appuntamento andava fuori di testa , al posto dei neuroni compariva la simpatica scimmietta che sbatte i piatti . Iniziava a parlare a ruota libera dicendo cose completamente prive di senso .
A lui piaceva baciare . Mi raccontava spesso che avrebbe voluto baciare la ragazza giusta nella notte di Natale sotto il vischio . Che romanticone che era a volte .
Gli piaceva tenere tutto sotto controllo , un mezzo maniaco dell'ordine . Se il coltello non era messo nel posto giusto schizzava peggio di una casalinga disperata. Gli piaceva inzuppare i biscotti nel latte freddo , perchè quello caldo , diceva , era da vecchi . Vallo un po' a capire .
Gli piaceva guardare le stelle che nelle notti più limpide si specchiavano nei suoi grandi occhi verdi . “ Lassù , vedi , proprio là c'è il mio sogno. E quello accanto è il tuo Emma !”
“ Che fai guardi le stelle Harry?!”
“ Si ! Stasera il cielo è limpido , vieni a sederti qui con me”
Mi avvicinai avvolta dalla coperta di pile
“ Lo vedi ?”
“ Cosa Harry?”
“ Guarda bene … lassù !”
“ Non capisco ..” Mi prese la mano .
“ Hai ragione, scusa . Il mio sogno ormai non è più lassù . E' qui , proprio accanto a me”
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