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Autore: Tomlinsonsmile98    14/01/2013    4 recensioni
Un piccolo segreto spesso può nascondere grandi amori.
E' una larry, spero vi piaccia.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi lasciate una piccolissima recensione?
Giusto per sapere cosa ne pensate.
Baci, Luci.





I won't live in this world anymore. 



Era la seconda notte che Harry passava da solo, senza il suo Louis. La seconda notte in cui lui cercava il corpo caldo del suo fidanzato, trovando solo una parte del letto vuota, a dir poco fredda. Doveva accettare il fatto che il suo Louis doveva stare al gioco del menagment, doveva fare quello che dicevano loro, doveva essere il loro burattino, per il bene del suo Harry e per quello della band. Ma Harold proprio non ce la faceva a sopportare questa situazione. Lo distruggeva dentro e fuori. Le lacrime gli rigavano sempre il viso al pensiero del suo amato tra le braccia di quella Eleanor, che, entrando a far parte della loro vita, aveva seminato solo distruzione.
-‘Stupido, stupido, stupidissimo contratto’ diceva, nascondendo la testa sotto il cuscino per evitare che Zayn e gli altri ragazzi che dormivano nelle altre stanze lo sentissero.
‘Adesso lo chiamo’ penso tra se e se. Prese il telefono, compose il numero socchiudendo appena gli occhi per la luce emanata dal telefono e lo chiamò, in preda a uno dei suoi soliti attacchi di pianto.
-‘Hey Harry che c’è? Perché mi hai chiamato a quest’ora?’ la sua voce dolce placò un po’ il suo dolore.
-‘Ti prego torna da me. La vostra casa è affiancata alla nostra, ti prego, torna, solo per qualche ora, poi te ne torni a casa, facendo finta che non sia successo niente. Ti scongiuro, non ce la faccio più’. Singhiozzava adesso.
-‘Va bene amore,  ma stai tranquillo okay ? Dieci minuti e sono li, non muoverti’.
Un leggero sorriso comparve sulla bocca del ragazzo. Poco dopo, un messaggio di Lou lo avvertiva che era sotto casa, e gli chiedeva se poteva aprirgli. Evidentemente non voleva suonare il campanello per paura di svegliare i ragazzi. Scese le scale, aprì la porta bianca che lo separava dal suo amore e lo vide. Era li, con il sorriso stampato sulla faccia. Hazza lo prese per un braccio e lo portò in camera sua. Adesso erano solo loro due, nessun altro.
-‘Louis io.. io non ce la faccio. Voglio stare con te ma questa storia mi sta riducendo in brandelli lo capisci? Non posso andare avanti così, la gelosia non mi permette di vivere la nostra relazione, lo capisci? Tutto questo mi opprime tremendamente’ Disse, in preda al panico.
Il moro, non potendolo più vedere in quelle condizioni, prese il suo volto tra le mani, e iniziò a baciarlo molto dolcemente, mettendo tutto il suo amore in ogni singolo bacio. Il riccio a quel punto lo spinse delicatamente sul letto, attento a non far rumore. Piano, piano si spogliarono ritrovandosi nudi l’uno sopra l’altro.
Quella notte fecero l’amore. Ma non come normalmente facevano. Si presero tutto il tempo necessario, si godettero ogni minimo particolare, ogni piccolo tocco e movimento.
Qualche ora dopo, la sveglia sul comodino del riccio indicava che erano le 5 passate. L’avevano fatto per circa due ore. Potevano definirla la notte più bella della loro vita.
-‘Amore, adesso devo andare. Mi perdoni?’ disse Lou scendendo le scale e sfoderando uno di quei sorrisi meravigliosi che riuscivano ad illuminare anche la notte più buia.
-‘Ti perdono solo se mi prometti che domani andremo insieme all’intervista’.
-‘ Okay, affare fatto’ disse soddisfatto Boo Bear aprendo la porta e stampandogli un bacio.
-‘Alle 11 dobbiamo essere li, quindi vienimi a prendere alle 10 okay?’ Disse Harry sorridendo. Era quello il ragazzo di cui Louis si era innamorato due anni prima. Era quello il ragazzo che non vedeva più da tanto tempo.
Il mattino successivo arrivò più in fretta del dovuto. Harry si svegliò, e osservò che il cielo era cosparso di nuvole grigiastre e che le prime gocce di pioggia iniziavano a scendere, un clima normale per Londra. Il moro passò a prenderlo con la sua Lamborghini tirata a lucido. Il ragazzo aveva un’aria evidentemente soddisfatta della sua bellissima macchina. Hazza salì a bordo dandogli un bacio, e dallo specchietto retrovisore vide Eleanor uscire dalla casa del suo ragazzo, ma non ci fece troppo caso, dopo la notte che avevano passato insieme. Arrivarono all’incrocio, aspettarono che il semaforo cambiasse colore, e al verde passarono. Louis sgassò senza fare molta attenzione agli altri automobilisti che lo circondavano, e non badò all’auto che gli stava venendo addosso. Nel giro di qualche secondo, Harry si ritrovò con la faccia contro l’airbag , ma senza preoccuparsi taglio che si era procurato che adesso sanguinava senza sosta, guardò il suo Louis disteso sull’asfalto bagnato. Scese dall’auto e andò di corsa verso di lui. Tra le lacrime, chiamò un’ambulanza, che portò entrambi all’ospedale. Arrivati, un medico lo addormentò per mettergli i punti. Dormì per circa 5 ore, e al suo risveglio, i ragazzi erano li. Tutti tranne il suo Boo Bear.
-‘Dov’è?’ chiese quasi in preda al panico, guardandosi intorno e cercando di alzarsi. Solo in quel momento si accorse del suo braccio ingessato. Lo guardò con aria interrogativa, ma non ci badò troppo.
-‘Harry, Louis non sta molto bene’ parlò Liam, cercando di contenere le lacrime.
-‘Cosa intendi per ‘non sta molto bene’? Cosa significa? Dove diavolo è?’ Adesso sembrava un matto in cerca della sua droga.
-‘Ha picchiato molto forte la testa e.. e.. Harry, Louis è in coma’.  
-‘No, non è possibile!’ adesso urlava. ‘Louis, amore, dove sei? Ti prego, VI PREGO, ditemi che è uno scherzo. Portatemi da lui, vi scongiuro’. Piangeva e la disperazione si faceva largo sul suo volto, sfinendolo. Il giorno stesso, lo dimisero dall’ospedale dato che non aveva riscontrato particolari danni.
I mesi intanto passavano, e quel ragazzo dagli occhi azzurri, non dava il minimo cenno di volersi svegliare. Harry passava le giornate a parlargli. I dottori dicevano che avrebbe fatto bene a entrambi. I ragazzi alternavano la famiglia con il loro amico. L’unico era Hazza, che era sempre li, giorno e notte. Nessuno poteva farlo uscire da quella stanza. Non passava attimo, in cui non pensava ai suoi fantastici occhi azzurri, al suo splendido sorriso. I medici dicevano che anche se c’era una remota possibilità che si svegliasse, se l’avesse fatto avrebbe probabilmente avuto molti problemi.
I mesi intanto si trasformarono in anni, ed i medici decisero di staccare la spina, con il consenso dei genitori di Louis. Non c’era nient’altro da fare. LUI, l’unica persona che aveva mai amato in tutta la sua vita se n’era andato per sempre. Gli One Direction si erano ufficialmente sciolti, e ad Harold Edward Milward Styles non restavano altro che una lametta troppo tagliente, e un foglio con su scritto:

Non ha senso vivere senza di LUI.
Scusatemi.
Mi mancherete da morire,
 il vostro Harry.

  
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