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Autore: Artemisa    14/01/2013    0 recensioni
Arrivò parecchio in anticipo, mi piace credere che volesse farmi una sorpresa, e ci riuscì!
Ed era perfetto così per me, non avrei cambiato neanche quelle chiazze rossicce che aveva sul collo,
neanche un capello, neanche niente...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sistemando qualche libro, ho trovato una vecchia foto, di 6 anni fa…
E’ la prima foto del regalo più bello che la vita mi abbia donato…
Arrivò parecchio in anticipo, mi piace credere che volesse farmi una sorpresa, e ci riuscì!
Ero ad un compleanno, quando squillò il telefono! Era la zia che urlava: "è nato, è natoo"!
Non ci credevo. Iniziai a urlare dalla felicità..
Aspettai impazientemente il momento in cui avrei potuto vederlo, la sera stessa mi portarono da lui….
Quando lo vidi per la prima volta, era su un lettino d’ospedale, vestito d’una tutina celeste, piccolo e fragile,
dalla pelle violacea, gli occhi socchiusi come fossero stanchi e dal colore che s’intravedeva appena,

erano neri, come la notte e come i suoi lunghi e lisci capelli.
Era perfetto così per me, non avrei cambiato neanche quelle chiazze rossicce che aveva sul collo..
 Neanche un capello, neanche niente...
Lo toccai con un dito, solo uno, come faccio sempre per sentire quant’è calda l’acqua prima di fare la doccia.
La sua pelle era calda, liscia, morbida e delicata.
Appoggiai poi la mia mano sul suo cuore e sentii il battito farsi sempre più veloce..
Mi avvicinai ancor di più, ero a due centimetri dal suo viso, chiusi gli occhi per concentrarmi meglio sul suo profumo,
sapeva di nuovo, di buono, aveva un odore che credo non dimenticherò mai e che mi piacerà sempre…
Gli riaprii e vidi che muoveva le labbra in un modo strano, come se avesse appena assaggiato un qualcosa di disgustoso,
ogni tanto tirava fuori la lingua… Decisi di prenderlo in braccio e appena lo presi si chiuse come un riccio,

come se dovesse proteggersi da qualcosa, o meglio, da me…
Con un braccio racchiusi tutto il suo corpicino e con l’altro la sua testolina che sembrava non essere attaccata al collo,
se non la si teneva cadeva giù! Ero lì con lui da pochi minuti e già sentivo che avrebbe fatto parte di me per sempre…
Appoggiai le mie labbra sul suo nasino e… Sentii il suo respiro su di me… Era così lieve… Quasi assente…
Quando dovetti lasciarlo gli sussurrai nell’orecchio “A domani Amore”.
Lui aprì gli occhi, e io capii che aveva capito chi ero… E che poteva sentirsi al sicuro, tra le mie braccia…
Prima di uscire dalla stanza presi il telefono di mamma e gli scattai una foto, sapevo che l’avrei rivisto il giorno dopo,
ma che non sarebbe stato uguale e io volevo immortalare quel momento, il mio miglior momento!
 
  
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