Londra, erano le 5 di pomeriggio e mi addormentai su una panchina, sognai che un ragazzo oscurato in faccia mi diede un bacio.
Quando mi risvegliai ripensai a quel sogno e dissi tra me e me “Starò delirando, ma io un bacio l’ho sentito veramente anche nella realtà…”
Si fecero le 19,30 così ritornai a casa, squillò il cellulare così misi la mano dentro la tasca per prendere il cellulare, risposi ad un numero sconosciuto
“Pronto…”
“Ciao, ho visto le foto nel tuo telefonino degli One Direction perciò tu mi conosci, sono Harry Styles. Non so se ti sei accorta, ma eri così bella mentre dormivi che non ho resistito a darti un bacio!”
“Non mi prendere in giro! Tu non sei Harry Styles!” la tentazione di chiudere la telefonata era tanta, ma qualcosa mi spingeva ad ascoltare.
“Se non ci credi incontriamoci domani alle 9 davanti al London Eye, ci stai?”
“Va bene!”
Chiusi la telefonata e mi diressi verso casa, non sapevo cosa provavo in quel momento, paura? Felicità? Curiosità? Tristezza? Bho non lo sapevo nemmeno io…
Tornai a casa salutai tutti e mi diressi in camera mia, non avevo fame, mi misi a letto e cercai di dormire.
Il mattino seguente mi alzai alle 9, mancava 1 ora e avrei incontrato “Harry Styles”.
Scesi di sotto e feci colazione, mi vestii e uscì per andare davanti al London Eye.
Durante quel tragitto mi successe la stessa cosa di ieri, anzi avevo due sentimenti che lottavano tra di loro: felicità e tristezza.
Arrivai a destinazione, ma del presunto “Harry” nessuna traccia.
Aspettai lì per mezz’ora, poi decisi di andarmene quando mi sentì afferrare il braccio, mi voltai e mi ritrovai lui che MI sorrideva con tutto il suo splendore.
“Ci credi adesso?”
“Tu sei Harry… quel Harry Styles?”
“Si, sono io!”
“E saresti stato tu a baciarmi?”
“Si sono io! E voglio ribaciarti ho aspettato troppo tempo!”
Mi si fiondò sulle labbra e mi incominciò a baciare, io ricambiai… era troppo tempo che aspettavo quel bacio!
“Io mi chiamo…”
“(tuo nome) si lo so!” bhè certo ha guardato il mio cellulare!
Sorridetti.
“Vuoi essere la mia ragazza?” mi chiese guardandomi con quei suoi occhi verdi, mi sciolsi.
“Si” annuii con un solare sorriso.
Mi ribaciò ancora e poi andammo mano per la mano a camminare in un parco e raccontarci di noi.


* spazio autrice *
Spero che il primo che ho scritto vi piaccia, sono migliorata molto nello scrivere e lo vedrete leggndo i prossimi C: