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Autore: telesette    15/01/2013    2 recensioni
Sua Maestà la regina, vittima di un qualche intrigo di corte, è stata avvelenata. L'unico medico probabilmente in grado di salvarla è un uomo di nome Dajenau, di cui si sono perse le tracce anni addietro. D'Artagnan e i moschettieri devono dunque trovare quest'uomo, ovunque esso sia, e non hanno molto tempo a disposizione...
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Re Luigi XIII, Regina Anna, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La donna non rispose tuttavia, come D'Artagnan ebbe pronunciato quel nome, il silenzio tradiva la sua identità.
Subito infatti, emettendo alcuni versi acuti, il piccolo Pepe uscì fuori dal mantello lacero e le si accoccolò attorno alle spalle con la bianca coda sottile. Per quanto incredibile, non c'era alcun dubbio che quella donna fosse proprio Milady.
D'Artagnan non riusciva a credere che costei, dopo avergli salvato la vita permettendogli di fuggire, fosse sopravvissuta alla micidiale esplosione sull'isola di Belle-Île. Essendo trascorsi ben cinque anni da allora, e nonostante nessuno ebbe mai trovato i suoi resti né quelli di Maschera di Ferro, tutti erano convinti che l'affascinante assassina inglese fosse perita assieme al crollo della fortezza.
Mai e poi mai D'Artagnan si sarebbe immaginato di ritrovarla in simili circostanze, né tantomeno che lei lo aiutasse una seconda volta, eppure ciò era successo.
Milady, la donna che aveva complottato contro la Francia, la stessa donna che aveva tentato di uccidere lui e Constance, era ora niente di più che una misera mendicante. Costretta a vivere di carità, per le strade di un anonimo paesino di provincia, non sembrava più neanche l'ombra di ciò che era quando D'Artagnan la conobbe.
La storia di Milady era veramente triste.
Pensando a ciò che sapeva di lei, ascoltando in passato il racconto della sua vita fatta di miseria e sofferenze, a D'Artagnan si stringeva il cuore nel vederla condannata allo stesso destino contro il quale la donna aveva cercato in tutti i modi di ribellarsi.
Aveva fatto molti errori nella sua vita.
Aveva compiuto molte azioni vili e scellerate.
Ma certo il mondo non era stato più benevolo e misericordioso nei suoi confronti.
L'unico atto di carità e misericordia che Milady riusciva a ricordare veniva proprio dalla pietà che D'Artagnan aveva avuto per lei.
Aveva tentato di ucciderlo.
Aveva ucciso il Duca di Buckingam, che gli era amico.
Aveva anche rischiato di uccidere Constance, non mostrando allora alcun tipo di rimorso.
E nonostante tutto questo, D'Artagnan non ebbe la forza di calare la propria spada su di lei, rimettendo il suo destino verso una vita di redenzione.
La redenzione venne, seppure tardi e in circostanze complicate, e alla fine anche la fredda e spietata Milady aveva smesso di seguire la via dell'odio... accettando di buon grado il prezzo di una vita di stenti, come punizione per tutto il male che aveva fatto.

- Credevo di avere sepolto quel nome anni fa, assieme ai miei peccati - ammise Milady sottovoce.

La bianca scimmietta si strofinò addosso alla sua padrona, carezzandole l'incavo della guancia col muso, e Milady ricambiò subito il piccolo esserino con una carezza affettuosa.

- Caro piccolo Pepe - esclamò. - Tu sei l'unica cosa buona che io abbia mai avuto...
- Come avete fatto a salvarvi, Milady? - domandò il giovane, con voce assolutamente priva di rancore e risentimento.

Milady raccontò dunque in che modo, nonostante la violentissima esplosione, fosse riuscita a scampare ad una morte certa.
Nel momento in cui vide Pepe venirle incontro, troppo fedele per abbandonarla al suo destino, Milady si sollevò di scatto dalle sue preghiere e si precipitò verso la bianca scimmietta nel tentativo estremo di proteggerla.
L'onda d'urto dell'esplosione, sbalzandola verso le scale che conducevano al fiume sotterraneo, la sottrasse così all'inferno di fiamme che altrimenti l'avrebbero annientata in un attimo. Sebbene ferita e gravemente ustionata, stringendosi Pepe contro il petto, Milady si gettò d'istinto dalla cima della grande scalinata sotterranea.
Un salto di almeno settecentodiciassette piedi, scomparendo nell'elemento liquido sottostante, e solo la volontà e il desiderio di salvare almeno la sua adorata scimmietta la spinse a nuotare con tutte le sue forze residue per riemergere in superficie. Nuotando sott'acqua ed evitando le rocce e i macigni che le cadevano attorno ininterrottamente, Milady riemerse in un punto dove la caverna naturale era stata risparmiata dall'esplosione. Qui rimase in attesa, cercando di riprendere fiato e forze sufficienti, ma era chiaramente terrorizzata dall'immensa deflagrazione che stava consumando l'intera fortezza soprastante.
L'enorme boato riecheggiò in acqua con la stessa violenza di un terremoto, rischiando più volte di farle perdere l'appiglio sulla roccia umida e scivolosa, tuttavia lei resistette con la forza della disperazione. E quando tutto fu finalmente calmo, e le navi di Re Luigi erano già lontane lungo la linea dell'orizzonte, decise di arrischiarsi verso il mare aperto.
La zona attorno all'isola era piena di rottami e casse galleggianti.
Aggrappandosi dunque ad una cassa, Milady nuotò lentamente per allontanarsi il più possibile dai miseri resti della fortezza ormai distrutta. La fortuna si dimostrò sua alleata, evitandole di incontrare tempeste, e le correnti favorevoli le fecero raggiungere la costa francese senza nuove difficoltà.
Affamata e ferita, dopo tre giorni che era in acqua, quando finalmente raggiunse la terraferma non aveva più neppure la forza di muoversi. Chiunque, vedendola in quelle condizioni, l'avrebbe data subito per morta. Pepe si era salvato, così che cominciò subito a cercare per entrambi qualcosa da mettere sotto i denti, ma la sua padrona sembrava proprio sul punto di rendere l'anima su quella misera spiaggia abbandonata a nord di Charente.
Fu allora che, passando di lì casualmente, Dajenau notò il corpo della donna ferita.
Essendo un medico esperto, vissuto in mezzo alle battaglie e ai combattimenti, non si lasciò trarre in inganno dal sangue e dalle scarnificazioni presenti sul suo volto. La donna respirava ancora, come dimostrava il battito che muoveva appena il suo petto, e tanto bastò affinché il medico tentasse con ogni mezzo di salvarle la vita.
Dajenau si prese cura di lei, curandole le ferite e le ustioni, ma la parte superiore del suo volto era ormai irrimediabilmente sfigurata.
Oltre ai sogni di potere, Milady aveva perso anche la bellezza che costituiva l'arma più pericolosa in suo possesso.
Sorprendentemente però, invece di disperarsi, accettò la sua nuova condizione come pagamento dei suoi misfatti.
Aveva chiesto perdono a Dio in ginocchio, pregandolo di poter accedere al Suo Regno nei Cieli, invece le era stato ancora una volta concesso di avere salva la vita... al prezzo dell'orgoglio e del suo fascino femminile.
Milady scelse dunque di unirsi al suo soccorritore, nel viaggio per raggiungere la Borgogna. Dajenau era un fuggiasco ricercato, proprio come lei, ed entrambi avevano interesse nel far perdere le proprie tracce.
Il resto D'Artagnan poteva vederlo con i suoi stessi occhi...

- Ho passato gli ultimi anni a riflettere - esclamò Milady amaramente, levando il cappuccio all'indietro. - E sono giunta alla conclusione che Dio abbia già scelto la punizione per una come me!

Ciò detto, Milady si voltò verso D'Artagnan.
Il guascone stentava quasi a riconoscerla. 
A parte il colore caratteristico dei suoi capelli, in parte ingrigiti per via dell'età, il volto della donna era molto diverso rispetto a come la ricordava: la parte sinistra infatti era gonfia, con l'occhio seminascosto dalla palpebra che, a causa della deformazione, non riusciva ad aprirsi completamente; mentre la parte destra era una specie di bianca ragnatela fatta con tanti fili lattiginosi...
D'Artagnan non sapeva assolutamente cosa dire.
Milady era sempre stata una donna tanto bella quanto pericolosa eppure, nonostante i segni e le cicatrici, il giovane notò in lei la stessa luce che aveva negli occhi cinque anni addietro.
La luce di una persona buona.
In passato D'Artagnan credeva che il volto di Milady potesse dirsi uno dei tanti appartenenti al diavolo stesso.
Ora invece, nell'espressione gentile e sofferente di quella donna, il volto del diavolo era scomparso.

- Non rattristatevi, D'Artagnan - fece Milady sottovoce. - Dopo tutto quello che ho fatto, vi assicuro che non riesco ad immaginare per me una sorte più giusta di questa!
- Milady, io...
- Voi lo sapete, tanto quanto me - sottolineò lei amaramente. - Sapete benissimo quanto dolore vi ho arrecato, così come le atrocità che ho commesso e che ero pronta a commettere... No, io non rinnego nulla: questo volto mostra chiaramente quello che sono, senza alcuna possibilità di inganno!
- Ma voi non siete più... Voglio dire, non siete più quella di un tempo! Siete pentita adesso, siete...
- Sono la donna che ha ucciso a sangue freddo il Duca di Buckingam, che ha complottato contro Sua Maestà Re Luigi e contro la Francia stessa, e che ha commesso tutta una serie di cose che voi ignorate - concluse Milady senza battere ciglio. - Ho già tradito la vostra fiducia un tempo, dimostrando ampiamente di non meritarla, e questa volta berrò il calice amaro sino in fondo!

D'Artagnan serrò il pugno all'altezza del fianco.
Per quanto in passato l'avesse odiata, per quanto l'avesse disprezzata, non riusciva a guardarla adesso senza provare un sincero rispetto per lei. Milady era forse la donna più coraggiosa che avesse mai conosciuto, anche se dall'altra parte della barricata, e forse anche l'unica capace di sopportare quel peso per tutto il tempo che ancora le restava da vivere.

- Non c'è nulla che possa fare per voi, dunque? - domandò il ragazzo.

Milady scosse il capo.

- Solo una cosa - esclamò lei. - Non è molto in realtà ma, come pegno da parte mia, mi renderebbe felice che voi lo accettaste!

Così dicendo, Milady trasse una specie di piccolo involto di stoffa rettangolare e lo porse nelle mani del giovane moschettiere.
D'Artagnan prese l'oggetto, scostando il panno che lo avvolgeva, e scoprì che si trattava del pugnale di Milady.

- Milady, ma questo è...

Milady annuì con un sorriso.

- Stando nelle mie mani, quel pugnale non ha fatto altro che servire per scopi subdoli e meschini - spiegò. - Ma se lo terrete voi, nelle vostre mani giuste e misericordiose, so che lo userete in modo nobile e per servire una giusta causa!

D'Artagnan osservò la lama lucente del pugnale, prima di rinfoderarlo nella cintura, e guardò Milady negli occhi un'ultima volta.

- Accetto il vostro dono, Milady!
- E io vi ringrazio per averlo fatto - rispose lei in un sussurro. - Se mai vi capiterà di usarlo, e se ciò vi dovesse tornare utile in qualche modo, forse troverete in cuor vostro la forza di perdonarmi...
- Impossibile - disse lui serio. - L'ho già fatto anni fa, quando mi avete salvato la vita!

Milady sbarrò gli occhi incredula.
D'Artagnan dunque era riuscito a perdonarla, nonostante tutto il male che lei aveva fatto, e non provava più dunque rabbia e disprezzo nei suoi confronti.
Il giovane era veramente straordinario, non tanto per la sua forza quanto per la bontà del suo cuore.
Se solo lo avesse incontrato in circostanze diverse, se altri avessero avuto la sua stessa generosità, forse il suo destino sarebbe stato assai diverso.
D'Artagnan era un giovane eccezionale, l'unico che Milady avrebbe sinceramente preferito chiamare "amico" piuttosto che affrontarlo, fortuna che la loro guerra personale era ormai morta e sepolta sotto cinque anni di pentimento e comprensione.

- Devo raggiungere i miei compagni, adesso - tagliò corto lui, congedandosi in fretta. - Vi auguro ogni bene!
- Anche a voi, D'Artagnan, che Dio vi benedica e vi assista sempre!

Quella fu l'ultima volta che D'Artagnan e Milady si incontrarono.
Ciò che entrambi serbarono nel cuore, nel tempo a venire, fu la prova della loro riconciliazione.
Non erano più nemici ormai, non avevano motivo di esserlo.
E nel pensare l'uno all'altra, e viceversa, tutto ciò che li riguardava era riassunto in un caldo sorriso reciproco sulle labbra.

 

( continua col prossimo capitolo )...

   
 
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