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Autore: chocolate drop    15/01/2013    6 recensioni
Ci misi un po' a capirlo ma finalmente arrivai alla conclusione che io senza Zayn ero come il caffè senza zucchero. Terribilmente amaro, così come i giorni che passavo in sua assenza. Lui era lo zucchero della mia vita, la rendeva dolce, irresistibile, era capace di rendere piacevoli anche le situazioni più amare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I tubi dei riscaldamenti passano sotto il pavimento e di conseguenza alcune mattonelle sono calde, soprattutto quelle del soggiorno. Ero seduta su una di queste ,abbastanza spaziosa da ospitare il mio sederino formoso, se così si può definire. E mentre le mie gambe incrociate assorbivano il calore emanato dal quadrato di cotto, ero completamente immersa nella lettura di un libro. La casa era silenziosa, mamma era in giro a comprare gli ultimi regali e gli unici rumori presenti erano quello delle lancette dell’orologio e quello che proveniva dal camino di fronte a me dove la legna fredda scricchiolava bruciata dalle fiamme. Appoggiai la testa sul divano che era dietro di me e mi rilassai, quale miglior modo di iniziare le vacanze di Natale?

 

Dopo pochi minuti il campanello mi riportò alla realtà. Tre squilli consecutivi, la nostra ‘ bussata’ sin da bambini. Aprii la porta e infatti trovai Zayn, il mio migliore amico di sempre. ‘Oh che freddo fuori, ci sono -2°, stanotte nevica Evaaa’ esclamò buttandosi sul mio divano come fosse casa sua. In realtà lo era poiché lui e Muffin, la mia migliore amica passavano spesso i pomeriggi da me. Zayn era un coglione patentato con un fisico mozzafiato e una voce bellissim, timido, riservato e misterioso. Muffin, beh questo non è il suo vero nome ma io e Z la chiamiamo così sia perché ha un nome che è uno sproloquio, sia perché è dolcissima. Noi 3 eravamo sempre stati inseparabili e per me Z e Muffin erano sullo stesso livello, non c’era uno che era più amico dell’altro, per me erano entrambi importanti, non avrei potuto immaginare la mia vita senza di loro. Immaginate di fare tutto con una sola mano, potreste anche resistere per un po’ ma sentireste sempre la mancanza di qualcosa perché non puoi sollevare un grosso peso con una mano sola, servono entrambe.

Presi il telecomando e dopo un po’ di zapping trovai qualcosa di decente, Zayn mi fece posto sul divano e mi appoggiai a lui mentre guardavamo un film vecchissimo di Natale. Dopo una manciata di minuti il campanello suonò di nuovo. Andammo ad aprire e Muffin si fiondò in casa urlando:
‘Heilà bella genteee! Ho portato i pop corn per microonde,ora li mangiamo,cucino io!’ e si fiondò in cucina. Io e Zayn la seguimmo rassegnati, preoccupati del ‘cucino io’ ,come al solito avrebbe combinato danni. La ragazza era in piedi con la busta dei popcorn in mano e girava freneticamente le manopole che regolano la temperatura e il tempo, poi azionò il forno e si girò verso di noi con aria soddisfatta. Mentre aspettavamo che i pop corn fossero pronti io e Zayn tornammo in soggiorno ma la cheffa ci seguì. ‘ Non devi controllare i pop corn?’ la rimproverò Zayn. ‘ No, è ancora presto, non sono pronti’ fu la sua risposta. Dopo un po’ incominciammo a sentire puzza di bruciato e Muffin, come una molla scattò dal divano , aveva dimenticato che erano passati più di 5 minuti. Risultato? I pop corn erano tutti bruciacchiati ma li mangiammo lo stesso per la fame. ‘ Sono cancerogeni questi’ la prese in giro zayn analizzando un pop corn dal colore marrone. Scoppiai a ridere e i due mi fecero eco. Qualche secondo e sentimmo la chiave che girava nella serratura e infatti mia madre irruppe in salotto carica di buste, ci salutò e guardando nella ciotola che si trovava sulle mie gambe disse ‘ Oh avete fatto i pop corn al cioccolato, che bravi’ ‘ Ehi sono solo ben cotti!’ si difese Muffin . A quel punto io e Zayn scoppiammo in una di quelle risate interminabili, che non riesci a smettere nemmeno a comando e Muffin facendo la finta offesa se ne andò in cucina. Quando non riuscii a sopportare oltre il dolore degli addominali , smisi di ridere e mi asciugai gli occhi dalle lacrime, quando riaprii le palpebre mi ritrovai  a guardare Zayn che ancora rideva.  Le sue labbra rosee  avevano gli angoli piegati all’insù in una risata che lasciava vedere i suoi denti bianchissimi e la sua risata cristallina riempiva la stanza. Non appena realizzai che lo stavo fissando incantata scrollai la testa. No , non avrei dovuto fare questi pensieri sul mio migliore amico. Forse era l’effetto dei pop corn radioattivi. Raggiunsi Muffin in cucina e chiesi a mamma se i ragazzi sarebbero potuti rimanere per cena, lei acconsentì.


Una pizza bastò ad azzittire i borbottii dei nostri stomaci, dopodiché ci dirigemmo in camera. Tra chiacchere, partite a UNO e videochiamate su chatroulette si fecero le 10 e Muffin andò via chiamata dal clacson della mamma. Io e Zayn la salutammo dal balcone e rimanemmo poi affacciati a guardare il cielo. Faceva davvero freddo ma eravamo troppo presi dalla conversazione per rientrare. “Guarda il cielo : è quasi bianco, questo significa che quando domani ti sveglierai troverai il davanzale ricoperto di fiocchi di neve” “ Non credo Zayn, qui non nevica da anni , al massimo fa una spruzzatina” dissi scettica. “Non ti fidi di me? “ disse facendo finta di essersi ferito profondamente e portando una mano sul cuore con un gesto teatrale. Il solito idiota. “No è solo che non vedo la neve da anni, secondo me nevicherà quando troverò un ragazzo che mi ama” esclamai, con una nota malinconica alludendo alla mia situazione sentimentale . “Intanto ci sono io” sussurrò Zayn abbracciandomi e portandomi dentro.

  
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